Un’iniziativa che celebra due prodotti della gastronomia e dell’economia altotiberina, in particolare di Pietralunga. È la 25esima Mostra mercato del tartufo e della patata bianca, che si svolgerà da venerdì 12 a domenica 14 ottobre nel borgo umbro. Per tre giorni, infatti, il tartufo bianco pregiato, detto anche trifola, sarà nelle vetrine di 40 espositori, insieme ad un altro tubero, la patata bianca, che quest’anno ha ricevuto la prima Deco (denominazione comunale d’origine). Del programma si è parlato martedì all’hotel Brufani Palace di Perugia da Mirko Ceci, sindaco di Pietralunga, alla presenza di Fernanda Cecchini, assessore alle politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, Marco Vinicio Guasticchi e Roberto Bertini, rispettivamente presidente e assessore all’agricoltura della Provincia di Perugia, e Giancarlo Picchiarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo.
Dal 12 al 14 ottobre «Lo scorso anno – ha sottolineato Mirko Ceci – siamo partiti con l’elaborazione del disciplinare per la produzione e commercializzazione della patata bianca, che oggi è stato approvato, portando a quota 14 i produttori certificati, e di cui se ne parlerà sabato alle 11, nella sala del Consiglio comunale. Nell’intento di creare una filiera corta sul territorio, abbiamo allargato questa iniziativa ai ristoranti, ricevendo diverse adesioni anche dalle strutture dei comuni limitrofi, tra cui Gubbio, Città di Castello e Umbertide». La patata bianca, così come la trifola, si potrà assaggiare, oltre che acquistare, non solo all’interno di ristoranti e taverne del borgo antico, ma anche nei 40 stand che apriranno, ufficialmente, venerdì 12 ottobre, alle 17.15, in piazza Fiorucci, subito dopo il taglio del nastro della manifestazione.
Le degustazioni gratuite a base del rinomato tubero, cucinato secondo le ricette tradizionali, oltre che abbinato all’olio, con la collaborazione del Consorzio Strada dell’olio, si terranno sabato e domenica, alle 16, nella sala ex convento di Sant’Agostino. Un angolo sarà dedicato, inoltre, anche alla birra artigianale e al vino, con la partecipazione di 10 cantine umbre, nella piazzetta dell’Orologio. E poi ancora non mancheranno formaggi, miele, salumi, chianina e prodotti provenienti dal bosco, come le castagne, per «un evento – come ha detto Roberto Bertini – che riesce a toccare diversi aspetti». Tra questi anche lo sport, con una gara per cani da cerca, domenica alle 7, nel parco della Resistenza, e una podistica, la II edizione de «La tartufissima», che partirà, sempre domenica, da piazza Fiorucci, alle 9. Spazio poi anche all’artigianato e alla scuola, con il coinvolgimento dei ragazzi che venderanno i prodotti coltivati, durante l’anno, nell’orto scolastico.
«Altra partecipazione che darà lustro alla manifestazione – ha anticipato il sindaco di Pietralunga – è quella dell’Associazione borghi autentici d’Italia, grazie a cui ci sarà anche un momento di solidarietà, sabato pomeriggio, dal titolo ‘Spaghetti per due cuori autentici’, che si terrà in contemporanea anche a Bergamo. In una padella gigante verranno cucinati circa cento pasti, che saranno venduti e il cui ricavato verrà devoluto alle popolazioni dell’Emilia Romagna, colpite dal terremoto». «In questo periodo – ha detto Cecchini – è difficile parlare di mostre e fiere, senza scontrarsi con l’idea che rappresentino solo momenti di festa, quando invece riguardano soprattutto la promozione di attività che danno lavoro. In questo senso va il nostro sostegno all’iniziativa, che consente di rendere visibili le differenze, per esempio, tra la patata bianca di Pietralunga e quella rossa di Colfiorito, e la loro tracciabilità. Cosa che diventa più difficile con il tartufo, in quanto non ancora considerato prodotto agricolo. In Umbria ci sono circa 200 ettari di tartufaia coltivata e stiamo ricevendo richieste per altri 200».
«La patata di Pietralunga e il pregiato tartufo bianco – ha detto Marco Vinicio Guasticchi – sono due prodotti che tutti ci invidiano e che valorizzano un territorio altamente vocato alla produzione agroalimentare di qualità. La Provincia di Perugia cercherà, nei limiti del possibile, di sostenere ogni iniziativa di promozione del territorio altotiberino». «Evento – ha concluso Giancarlo Picchiarelli – che assume importanza, dopo il superamento delle comunità montane. Stiamo organizzando diverse iniziative, anche in vista dell’Expo 2015, tra cui il convegno del 18 ottobre, a Perugia, sulla richiesta avanzata all’Unesco per riconoscere la cultura del tartufo bene immateriale dell’umanità».
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