R.I.V.E.: ottimo riscontro di pubblico per l’esordio di R.I.V.E. a Pordenone
Sale convegno affollate e grande interesse da parte del selezionato pubblico di visitatori professionali nel primo giorno della Rassegna di Viticoltura ed Enologia, inaugurata questa mattina nei padiglioni della fiera di Pordenone alla presenza di Sergio Bolzonello, vice presidente della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia.
“La fiera giusta al posto giusto”: con queste parole Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere, ha aperto le danze della prima edizione di R.I.V.E. “Così definirei questa rassegna, per noi che rappresentiamo un elemento di cerniera tra Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale. Con l’edizione zero delineiamo il percorso, in futuro faremo in modo di riempire tutti e dieci i padiglioni e negli anni di pausa il marchio RIVE verrà portato al di fuori del territorio per continuare a promuovere tutte le aziende di questa filiera”. Sergio Bolzonello, vicepresidente della Regione FVG, è intervenuto sottolineando il ruolo fondamentale del sistema fieristico nell’economia locale e italiana, grazie al contributo delle fiere specializzate, che rappresentano il futuro di questo comparto: “R.I.V.E., in particolare, è rappresentativa per questo territorio, che ha nella filiera vitivinicola una delle sue eccellenze: il prodotto agricolo, insieme alla metalmeccanica e all’innovazione tecnologica, rendono il FVG unico e R.I.V.E. raccoglie in sè tutte queste anime. Quello che la Regione vuole fare - ha affermato Bolzonello- è supportare la ricerca, non con risorse a pioggia ma con contributi finalizzati ad applicazioni specifiche. Pordenone Fiere ha un forte significato nel sistema economico del FVG, un significato che si va consolidando e che con questa manifestazione avrà ancora maggiore slancio”.
Hanno portato il loro saluto anche Pietro Piccinetti, Amministratore Delegato di Pordenone Fiere e forte sostenitore di questa manifestazione, che ha ricordato il fondamentale ruolo delle fiere nell’internazionalizzazione, Giovanni Pavan - presidente CCIAA Pordenone ed Emanuele Loperfido, assessore al commercio del Comune di Pordenone.
La sostenibilità del Prosecco: per Zanette “Via il glifosato dal disciplinare”
Nel corso del primo appuntamento convegnistico della giornata si è parlato di Prosecco e di sostenibilità: tre massimi esperti sono intervenuti sui diversi aspetti del tema: Diego Tomasi, direttore del CREA - VIT di Conegliano,che ha parlato di sostenibilità ambientale; il professor Vasco Boatto, ricercatore di economia e politica agraria e fine analista degli scenari futuri del mercato vinicolo, che si è soffermato sui mercati internazionali e Antonio Motteran, Senior Manager e consulente di strategia aziendale, che ha affrontato il tema della comunicazione di prodotto sottolineando l’importanza di una comunicazione coerente che rafforzi l’immagine del Prosecco nel mondo.
A margine della tavola rotonda Stefano Zanette, presidente del Consorzio Prosecco DOC, ha assicurato che, negli stretti tempi tecnici necessari per le approvazioni da parte del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp del Mipaaf, il glifosato sarà tolto dal disciplinare di produzione del Prosecco DOC: “E’ una scelta di sostenibilità sociale - ha ribadito Zanette - perché siamo convinti che sia importante per una convivenza pacifica con la comunità e per dare una risposta concreta al consumatore”. Concorda sull’importanza della sostenibilità ambientale anche Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: “Il Conegliano Valdobbiadene, zona storica di produzione del Prosecco Superiore, è una terra ricca di valore e bellezza da preservare e gestire con cura e attenzione. Siamo orgogliosi del laborioso percorso che abbiamo intrapreso in ambito di sostenibilità ambientale con il Protocollo Viticolo -ha affermato Nardi - Si tratta di un lavoro che è stato amplificato dalla collaborazione di numerosi enti locali, che hanno integrato i contenuti del nostro Protocollo nei loro regolamenti comunali. Segno quest’ultimo di un’efficace sintonia del sistema territoriale locale”.
Zanette ha dimostrato apprezzamento nei confronti della proposta di Motteran per una comunicazione unitaria: “Penso - ha commentato- che sia giunto il momento di comunicare in modo unitario per essere più forti e dimostrarlo al mondo intero”. Molto attento alle specificità locali il presidente Nardi: “Dobbiamo- ha aggiunto - proseguire sulla strada della promozione del Mondo Prosecco mettendo in evidenza le diverse specificità che contraddistinguono le tre Denominazioni”.
“La sostenibilità ambientale, sociale ed economica è fondamentale per il Consorzio Vini Asolo Montello - concorda Armando Serena, Presidente del Consorzio Vini del Montello e Colli Asolani - ed è un obiettivo che condividiamo con gli altri consorzi. Oltre al lavoro che stiamo già attuando per la difesa del termine "Prosecco", la volontà del Consorzio è di dare impulso ad azioni comuni di promozione e comunicazione, per valorizzare i nostri prodotti e il nostro lavoro. Il nostro consorzio, che ha competenza su altre due denominazioni che comprendono vitigni a bacca rossa e bacca bianca, riserva inoltre particolare attenzione alla biodiversità”.
La viticoltura europea: secondo Monika Christmann, presidente OIV, “la crisi climatica si vince con la ricerca in viticoltura”
Nel pomeriggio, sempre in Sala Enotrend dalle 14, alcuni grandi nomi della viticoltura italiana ed internazionale hanno animato il convegno “Lo scenario della viticoltura europea, tra crisi climatica e nuove esigenze del consumatore”: il professor Attilio Scienza, ordinario di viticoltura all’università di Milano e presidente del Comitato Scientifico di Enotrend, Riccardo Ricci Curbastro (Presidente di Federdoc) ed Eugenio Sartori (Presidente Vivai Cooperativi Rauscedo). Ospite d’eccezione Monika Christmann, Presidente di OIV, Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che riunisce 46 Stati Membri da tutto il mondo.
“Il problema più stringente che si trova ad affrontare OIV - ha spiegato Monika Christmann - e che riguarda i produttori di vino di tutto il mondo, è in questo momento il cambiamento climatico, che sta influenzando in modo drammatico il modo di fare il vino. Le soluzioni non sono semplici: attualmente ci stiamo concentrando sulla vinificazione, ma dobbiamo trovare soluzioni nella viticoltura, e questo richiederà più tempo e maggiori investimenti. Ci stiamo poi occupando dell’etichettatura: si dice che il pubblico desideri sapere tutto quello che c’è nel vino, ma mi preme sottolineare che le sostanze approvate per la produzione di vino sono tutte regolamentate, e che non nascondiamo assolutamente nulla. C’è bisogno di sostegno alla ricerca da parte delle istituzioni e dei governi. In questo senso non ci sta aiutando la campagna anti alcool lanciata dal WHO, che non distingue tra l’abuso di alcool e il consumo responsabile”.
Tutti gli appuntamenti del 13 dicembre, secondo giorno di R.I.V.E.
Meccanizzazione agricola, le ultime frontiere del lievito in enologia e la viticoltura 4.0: il secondo giorno di R.I.V.E. sarà totalmente proiettato nel futuro, con tre convegni specialistici ad alto contenuto di innovazione e tanti altri appuntamenti, tra formazione e degustazioni, rivolti a tutti gli operatori del settore.
Programma intenso quello di domani, 13 dicembre alla fiera di Pordenone: tre convegni, quattro workshop e due degustazioni scandiranno la seconda giornata di R.I.V.E., offrendo ai visitatori nuove prospettive sul mondo della viticoltura e dell’enologia.
Alle 9.15 in Sala Vite (pad.2) prenderà il via il convegno organizzato da Unacma sulla Mother Regulation per le nuove omologazioni stradali. Rodolfo Catarzi (Unacma), Domenico Papaleo e Lorenzo Iuliano (Federunacoma) illustreranno le principali novità introdotte dal Regolamento Comunitario 167/2013, detto Mother Regulation, concentrandosi in particolare sugli aspetti pratici dell’impiego delle macchine.
A partire dalle 9.30 in Sala Enotrend (pad.3) il focus sarà invece sull’enologia: Paolo Peira, presidente di Assoenologi Giovani, modererà “Le frontiere del lievito enologico: incontrare le esigenze dei vinificatori”. Sul tema interverranno esperti internazionali da enti pubblici e privati, che esporranno gli ultimi esiti della ricerca sui lieviti per l’enologia. “Faremo - spiega Peira - il punto della situazione sulle nostre conoscenze a livello genetico sul lievito enologico, sui futuri campi di applicazione e sulle soluzioni ad oggi allo studio per contrastare il cambiamento climatico. Noi come Comitato Scientifico siamo convinti che la genetica sarà l’ultima risorsa possibile per affrontarlo!”. Al tavolo dei relatori Paola Vagnoli e Anne Julien-Ortiz (Lallemand) e Paola Corich (Università di Padova). Seguirà una tavola rotonda con gli enologi Vincenzo Pepe, Nicola Biasi e Maurizio Polo.
Si ritornerà in Sala Enotrend alle 14.30 con un convegno dedicato al vigneto e a tutte le novità varietali e gestionali, con un occhio di riguardo all’agricoltura di precisione. Il titolo della sessione, moderata da Riccardo Velasco del CREA, è “Viticoltura 4.0: viti, tecnologie, macchine e modelli per la coltivazione del futuro”.
L’innovazione, secondo il direttore di CREA, è fondamentale per la viticoltura del terzo millennio. “Pensare ad una viticoltura uguale a quella che è sempre stata - sostiene Velasco - è impensabile: oggi come oggi la sensibilità verso una sostenibilità a 360 gradi è fondamentale, perché senza reddito non c’è rispetto della coltivazione, senza rispetto per la coltivazione non c’è rispetto per l’ambiente e senza rispetto per l’ambiente non ci sono i requisiti per un’adeguata vivibilità e convivenza tra chi produce e chi consuma, soprattutto quando i terreni coltivati sono vicinissimi alle case. L’obiettivo della sostenibilità può essere raggiunto abbinando tecnologie di precisione e vitigni resistenti, in modo da ottenere un vigneto che necessiti di un intervento antropico molto limitato, con notevole risparmio di energie e di denaro da una parte, maggior rispetto per l’ambiente dall’altra”.
Tanti gli specialisti che si susseguiranno al microfono: il professor Reinhard Tofper (direttore dell’Institute for Grapevine Breeding al Julius Kühn Institut di Geilweilerhof), Marco Stefanini (FEM, Fondazione Edmund Mach), professor Lucio Brancadoro (DiSAA Milano), professor Michele Morgante (direttore IGA Udine), professor Stefano Cesco (Libera Università di Bolzano), professor Paolo Balsari (Università di Torino).
Tre gli appuntamenti in Sala Vino (pad.5): il primo alle 11, con il workshop curato da Amorim Cork “I difetti sensoriali del vino”, con degustazione; il secondo alle 14.30: il dottor Maurizio Polo di Pololab parlerà di “Fermentazione maloalcolica: nuove prospettive di qualità”.Alle 16.30, infine, si svolgerà una degustazione di vitigni resistenti a cura di Vivai Cooperativi Rauscedo.
In Sala Vite (pad.2) sono in programma due appuntamenti tecnici a cura de L’Informatore Agrario. Dalle 14 alle 15 Giovanni Pascarella di Extenda Vitis parlerà di “Gelate, come gestire la vite per limitare i danni”, mentre dalle 15 alle 16 il professor Vasco Boatto dell’Università di Padova spiegherà “Come ottimizzare i costi del vigneto”.
R.I.V.E sarà aperta alla Fiera di Pordenone ancora mercoledì 13 e giovedì 14 Dicembre 2017. Orario dalle 9:00 alle 18:00. I padiglioni coinvolti dalla manifestazione sono 5: 1, 2, 3, 4, 5 con ingressi Centrale e Sud. L’accesso alla manifestazione è gratuito e riservato agli operatori del settore con registrazione obbligatoria sia on-line nel sito sia direttamente in fiera agli ingressi.
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