Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Dal 28 ottobre al 1 novembre presentato alla 37esima edizione della Mostra del Tartufo Bianco
Il tartufo spaziale: non è solo buono, ma vola davvero nello spazio
Solidarietà per Accumuli ed Amatrice, la carica dei 101 cani da tartufo, Terra Madre, Presidi Slow Food Umbria, cooking show, espositori, intrattenimento, ed attività per i più piccoli. Con oltre 8000 cavatori è un settore che traina l’economia di un intero territorio
In occasione della 37esima edizione della Mostra del Tartufo Bianco, evento che si svolgerà a Città di Castello dal 28 al 1 novembre prossimi, sarà presentato un tartufo davvero speciale, adatto anche a viaggi nello spazio per rallegrale, così, i palati degli astronauti impegnati nelle loro missioni. Su richiesta del Comune di Città di Castello l'azienda Tartufi Jimmi di Pietralunga (Pg), nel settore dal 1980, ha messo a punto un tartufo essiccato sia in polvere, che in scaglie, omaggio virtuale per gli astronauti italiani. Un modo per far comprendere l'importanza di questo prodotto e la sua versatilità, che lo fanno essere perfetto anche in situazioni complicate e diverse dal solito. L'essiccazione permette infatti al tartufo di preservare, quasi totalmente, le sue caratteristiche organolettiche e di conservarlo a lungo senza intaccarne la qualità. L'Assessore allo Sviluppo Economico, al Commercio, al Turismo, all'Innovazione Digitale ed alla Semplificazione Amministrativa Riccardo Carletti racconta entusiasta: «Questa del tartufo spaziale vuole essere, in parte, una provocazione che abbiamo voluto fare per dimostrare quanto il tartufo, a Città di Castello, sia fondamentale per l'economia: da un lato quindi la ricerca e lo sviluppo che ruotano intorno a questo prodotto, e che hanno permesso di farlo essere adatto anche allo spazio, dall'altro l'eccellenza che i cavatori e i nostri operatori del settore riescono a garantire al consumatore che apprezza sempre più questa perla della natura». La Mostra annuale riconferma lo stretto legame del tartufo con l'Umbria, la regione più produttiva d’Italia, con una media di 25 tonnellate di tartufi freschi all’anno (in Italia se ne raccolgono circa 80 tonnellate all’anno) ed un fatturato che supera i 20 milioni di euro, tra prodotto raccolto, lavorato e commercializzato. Una mostra speciale quella di quest’anno che sarà dedicata non soltanto alla trifola ed ai prodotti ad essa legati, ma anche alla solidarietà: la 37esima edizione, infatti, sarà di aiuto ad Accumuli ed Amatrice grazie ad una raccolta fondi ed alla promozione di alcuni piatti e prodotti tipici di queste due città. Tema principale della rassegna, come sempre, sarà il tartufo bianco, che anche per quest'anno si vestirà a festa attraverso una serie di espositori che ne faranno conoscere la storia e le caratteristiche ed attraverso noti chef locali che prepareranno golosi piatti e mostreranno, con divertenti cooking show, la versatilità di questa perla gastronomica, che nell'Umbria trova la sua terra ed il suo clima ideali. Da segnalare tra le più interessanti novità in questa edizione, la cena di solidarietà per le popolazioni terremotate, lo spazio dedicato ai Presidi Slow Food dell'Umbria dove si terranno anche incontri e dibattiti a firma Terra Madre e la riunione della carica dei 101 cani da tartufo, chiamati ad animare Città di Castello e godersi un po' le luci della ribalda, a dimostrazione del loro preziosissimo lavoro. Un momento di festa anche per ricordare il dato sull’export dei tartufi freschi, di cui l’Umbria detiene il primato, rappresentando il 45% delle esportazioni dall’Italia all’estero, con un introito medio annuo che sfiora i 6 milioni di euro. Importante, inoltre, la forza lavoro generata da questo comparto nel quale sono impiegate migliaia di persone, di cui 8mila cavatori. Del resto l’Umbria è la regione più produttiva d’Italia, con una media di 25 tonnellate di tartufi freschi all’anno (in Italia se ne raccolgono circa 80 tonnellate all’anno) rappresentando quindi oltre il 30% della produzione totale. «E’ la forza della nostra città e del nostro territorio – spiega il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta – quello di poter mettere in rete le eccellenze agroalimentari, come il tartufo, insieme all’arte, l’architettura ed il paesaggio, tutto a disposizione delle migliaia di turisti che aspettiamo anche per questo ricco fine settimana di eventi». La sede della manifestazione sarà itinerante e coinvolgerà, come sempre, tutta la città. A fare da corollario alle aree espositive che animeranno il centro storico di Città di Castello un ricco programma di animazione, dagli spettacoli di cucina ai corsi di cucina, ai laboratori pensati anche per i più piccoli, fino ad arrivare a vere e proprie gare di abilità nel cucinare questo prezioso ingrediente. Tra i saloni in programma il VI Concorso Enologico regionale categoria IGT a cura di Ais Umbria delegazione di Città di Castello, il XI Salone dell’olio a cura di Dante Sambuchi e Aicoo con la partecipazione del Consorzio Le Strade dell'Olio Dop Umbria, il Tartufo della Solidarietà con in mostra il Consorzio Prosciutto Amatriciano ed il Consorzio Prosciutto di Norcia, ed il salone a marchio Trentino Alto Adige con i suoi prodotti Igp e Dop ed il suo tipico folclore.
Allegati:
Il Sindaco Bacchetta e l'assessore Carletti con il tartufo spaziale.jpg [ 75.59 KiB | Osservato 464 volte ]
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