Sostenibilità, redditività, sanità e filiera sono i quattro pilastri su cui dovrà reggersi il mais del futuro, il “Mais 2.0”. Produrre più granella o trinciato possibile non è più l’unica missione per gli agricoltori di oggi, che devono confrontarsi quotidianamente con sfide complesse come la tutela ambientale, l’imprevedibilità dei mercati e le sempre più stringenti regole europee in materia di sanità. Per i grandi seminativi, e per il mais in particolare, l’obiettivo a cui puntare è diventato quello di “produrre meglio”, sfruttando tutte le conoscenze agronomiche e tecnologiche messe in campo dalla Ricerca per massimizzare le rese a livello quantitativo e qualitativo contenendo i costi di produzione cercando, al contempo, di individuare le migliori opportunità di mercato.
Questi presupposti sono alla base del progetto editoriale che L’Informatore Agrario, rivista leader per l’agricoltura professionale da oltre 70 anni, sta realizzando in collaborazione con KWS e che prevede una forte sinergia tra i due principali canali di comunicazione di facile accesso agli agricoltori: la carta e il web. E' in programma una serie di incontri.
Il terzo appuntamento di questo ciclo di incontri è previsto per Martedì 12 gennaio presso la Sala Stradivari di Cremona Fiere in Piazza Zelioli Lanzini, 1 a Cremona.
Modera l’incontro Lorenzo Andreotti, giornalista de L’Informatore Agrario
Per informazioni: tel. 045-8057511,
cereali@informatoreagrario.it,
www.obiettivocereali.com/mais20