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Il sorgo e l’alimentazione umana, una nicchia in crescita

06/11/2019, 16:04

CONVEGNO

Ozzano Emilia (BO), 21 novembre 2019 – Ore 9

Il sorgo e l’alimentazione umana, una nicchia in crescita

Un cereale senza glutine, per questo adatto a chi soffre di intolleranze alimentari o vuole orientarsi verso un regime alimentare più salutistico. Tra le varie destinazioni di utilizzo del sorgo, quella legata all’alimentazione umana sta registrando un interesse crescente. Se ne parlerà al Convegno in programma il prossimo 21 novembre presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna

Bologna, 6 novembre 2019 - Sorgo e alimentazione umana. In alcuni Paesi del mondo questo cereale è molto utilizzato per sfamare le popolazioni. Da noi lo si sta scoprendo, soprattutto perché è privo di glutine e quindi indicato per chi soffre di intolleranze alimentari o vuole orientarsi verso un regime alimentare più salutistico.

Il 21 novembre prossimo, presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna (sede di Ozzano Emilia – Via Tolara di Sopra, 50) si terrà il convegno dal titolo “Il sorgo, la risposta a un’agricoltura che guarda al futuro”, promosso dall’Organizzazione Interprofessionale Europea Sorghum ID. L’evento rappresenterà un’interessante occasione per scoprire le numerose potenzialità di questo cereale, il quinto per importanza al mondo, rispetto alle molteplici destinazioni di utilizzo. Non ultima quella legata all’alimentazione umana.

Il professor Luigi Del Giudice, dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Portici (NA), da anni conduce degli studi approfonditi sulle caratteristiche del sorgo bianco destinato all’alimentazione umana e al convegno del 21 novembre prossimo illustrerà i risultati fin qui raggiunti dalla ricerca e le prospettive di sviluppo future.

Professor Del Giudice, a che punto è la ricerca scientifica sul sorgo bianco?

“I primi approfondimenti per l’utilizzo umano del sorgo bianco sono iniziati nel 1970 e hanno avuto un maggiore impulso dal 1980. Nel 2013 il gruppo di ricerca che ho coordinato personalmente ha pubblicato uno studio su una rivista internazionale dove, per la prima volta al mondo, si dimostrava che nel sorgo il glutine era totalmente assente. La ricerca scientifica va avanti, soprattutto dopo la scoperta dell’intera sequenza genomica del sorgo avvenuta nel 2009 e pubblicata dal professor Andrew H. Paterson, in USA, ottenuta attraverso molteplici studi riguardanti la genetica, la biochimica, l’immunochimica, la proteomica, la metabolomica, le biotecnologie e la medicina”.

Quali sono i prodotti alimentari a cui il sorgo bianco può essere maggiormente destinato?

“Il sorgo è un alimento di base da millenni nei Paesi africani e asiatici. Dal 1970 in America e successivamente in Giappone, il 35% della produzione viene utilizzato per uso umano come alimento senza glutine, mentre il 65% è destinato all’alimentazione animale. Nei Paesi europei, in particolare in Italia, l’interesse è in aumento anche perché l’impiego sostenibile della farina di sorgo bianco mescolata con altri ingredienti naturali (farina e altri componenti alimentari senza glutine) consente la produzione di alimenti salutari, dietetici ed energetici come biscotti, pane, pasta, focacce, pizza, bevande”.

Quanto sorgo si produce in Italia per questo tipo di trasformazione?

“Da non più di quattro anni il sorgo bianco per uso umano viene utilizzato in Italia come alimento di nicchia, soprattutto per un uso salutistico in alternativa al frumento e come alimento per le persone che soffrono di celiachia. Attualmente nel nostro Paese si stima una produzione di granella di sorgo bianco per uso umano intorno agli 800 quintali/anno, un quantitativo ancora modesto, certo, ma che stimiamo possa avere un notevole impulso mano a mano che la sua conoscenza per la produzione di alimenti ad uso umano si amplierà”.

Quali potenzialità racchiude?

“I problemi di salute dovuti all’alimentazione sono quelli che incentivano la popolazione a ricercare alimenti salutistici per il proprio benessere. A tutti gli effetti il sorgo è un cereale appartenente alla stessa famiglia del mais e con proprietà nutrizionali comparabili a quelle del frumento, da cui lo differenzia l’assenza di glutine. Le potenzialità di sviluppo come alimento umano sono enormi un po’ in tutti i Paesi sviluppati. In Italia servirebbe un maggiore coordinamento tra le aziende interessate a produrre alimenti senza glutine a base di sorgo bianco per uso umano e un’ampia campagna pubblicitaria per diffondere una maggiore conoscenza di questo cereale”.

Esistono progetti specifici in atto? Quali risultati hanno raggiunto quelli eventualmente già conclusi?

“Dal 2006, il gruppo di ricerca che dirigo ha organizzato in Campania la “Filiera del sorgo bianco senza glutine per uso umano”, nata come Progetto scientifico in collaborazione con gruppi di ricerca americani, che ha coinvolto un’azienda di Napoli impegnata nella produzione e nella vendita di farina e biscotti al sorgo bianco gluten-free. Attualmente la sua attività è concentrata a sviluppare un mix di farine per la produzione di pane, pasta, plumcake, crackers e altri prodotti a base di farina di sorgo bianco”.

“I valori nutritivi del sorgo sono davvero straordinari – fa eco al professor Luigi Del Giudice Monia Caramma, chief research & development officer di Macaronicus AG – la sua composizione chimica è estremamente interessante da un punto di vista nutrizionale perché contiene una percentuale molto elevata di fibra (circa l’80%) che migliora la funzionalità del sistema digestivo riducendo il colesterolo LDL, a cui si aggiunge quasi l’11% di proteine, rappresentate da alcuni aminoacidi essenziali, e una frazione di lipidi superiore del 2-3% a quella presente nel grano e nel riso. Il sorgo è inoltre molto digeribile e per questo facilmente assimilabile dall’organismo umano, contiene importanti sali minerali come il ferro, il calcio, il potassio a cui si aggiungono la vitamina B3 e la E. Grazie alla sua composizione può essere utilizzato per controllare il diabete, offrire un’opzione alimentare alle persone che soffrono di celiachia, migliorare la salute dell’apparato digerente e la densità delle ossa. Il sorgo infine contiene importanti antiossidanti che permettono di neutralizzare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento e della trasformazione delle cellule sane in cellule tumorali. La quantità di magnesio presente in questo cereale – conclude Monia Caramma - garantisce il corretto equilibrio e assorbimento di calcio nel corpo: entrambi questi minerali intervengono nel processo di sviluppo del tessuto osseo contribuendo a prevenire osteoporosi e artrite”.

Re: Il sorgo e l’alimentazione umana, una nicchia in crescit

06/11/2019, 16:07

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