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Il primo G8 sull’agricoltura si svolgera' in Italia 
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L'Italia si prepara ad ospitare il primo incontro dedicato ai temi dell'agricoltura tra gli 8 Paesi più industrializzati. Per la prima volta saranno coinvolti anche organismi internazionali come la FAO, l'ONU e l'IFAD (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo), per offrire proposte e soluzioni alle drammatiche emergenze alimentari mondiali.
L'incontro si svolgerà dal 18 al 20 aprile 2009 a Cison di Valmarino (Tv).
Fonte: greenplanet.net

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03/02/2009, 1:59
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eugenio ha scritto:
L'Italia si prepara ad ospitare il primo incontro dedicato ai temi dell'agricoltura tra gli 8 Paesi più industrializzati. Per la prima volta saranno coinvolti anche organismi internazionali come la FAO, l'ONU e l'IFAD (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo), per offrire proposte e soluzioni alle drammatiche emergenze alimentari mondiali.

Chissà cosa saran capaci di tirar fuori stavolta? :twisted:


03/02/2009, 7:20
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Se tutto va bene siamo rovinati!

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“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.


03/02/2009, 8:13
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Verso il G8 agricolo
Sostenere l’agricoltura per uscire dalla crisi mondiale
“Perché la nostra “casa” esca indenne da questa crisi bisogna rafforzarla dalle fondamenta: gli agricoltori.
Assumendo la presidenza del primo G8 agricolo, ci prendiamo la responsabilità di tracciare una strada
condivisa per uscire dalla crisi e per rispondere all’emergenza alimentare mondiale, restituendo alla
produzione agricola e ai contadini il ruolo centrale che spetta loro nell’economia, abbattendo gli sprechi, per
sostenere i quali paghiamo oggi, tutti, un costo sociale, oltre che economico, non più sostenibile”. Con
queste parole il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, ha presentato alla stampa
italiana e straniera il 1° G8 agricolo, che si terrà dal 18 al 20 aprile 2009 a Cison di Valmarino in provincia di
Treviso. “Per la prima volta – ha proseguito il Ministro - il G8 si aprirà anche ai rappresentanti degli
organismi internazionali come FAO, PAM (Programma Mondiale degli Alimenti), IFAD (Fondo Internazionale
per lo Sviluppo Agricolo), Banca Mondiale e High Level Task Force sulla sicurezza alimentare delle Nazioni
Unite, nominata l’anno scorso dal Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki Moon. Con loro ridisegneremo il
futuro dell’agricoltura. Questo settore sta vivendo il suo Rinascimento dopo anni di oscurantismo politico in
cui i governi dei Paesi industrializzati hanno immaginato, miopi, di comprimere la produzione agricola. Oggi
paghiamo un prezzo elevato per quelle scelte, per ogni caloria consumata ne corrispondono 7 spese per il
trasporto del cibo. Dobbiamo recuperare il tempo perduto, non solo restituendo centralità alla produzione
agricola, ma lavorando perché aumenti la produttività dei Paesi in via di sviluppo. Dobbiamo ridurre il divario
fra domanda e offerta, anche con una gestione coordinata degli stock internazionali che permetta di mettere
a disposizione le riserve dei maggiori Paesi produttori. Sono convinto, come lo sono molti osservatori
internazionali, che con la nuova ripresa del ciclo economico mondiale, la crescita della domanda delle grandi
economie emergenti e il connesso nuovo aumento della bolletta energetica, ci troveremo a fronteggiare la
spirale dei prezzi agricoli: il problema è strutturale e siamo chiamati a trovare una strategia concertata a
livello mondiale. E a farlo ora”. Il Ministro Zaia ha confermato il suo interesse per qualsiasi contributo che, in
questa fase di preparazione del vertice, potrà venire dalle rappresentanze della società civile e del mondo
agricolo. (Fonte: min)
Volevo chiedervi che cosa ne pensate, ma ho visto che vi siete già espressi
ciao

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03/02/2009, 15:33
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Mi piacerebbe che si muovesse qualche cosa nella giusta direzione, anche qualche piccolo passo; l'agricoltura da Cenerentola riposta nella sua posizione centrale e vitale per il sistema, ma chi può credere che gli interessi dei più forti non vincano come al solito?!?! Da ottimista spero sempre, ma guardandomi intorno e indietro è difficile credere e sperare in positivo, poi personalmente ho due grosse pregiudizievoli, non credo nell'informazione ufficiale e il "nostro ministro" non mi rappresenta, ciao, saluti Mario


03/02/2009, 18:24
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Posso chiederti "candidamente" perchè non ti senti rappresentato dal Ns Ministro?
ciao

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03/02/2009, 21:07
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Ho avuto modo di seguirlo anche in passato e conosco la sue posizioni in termini di politica nazionale, è ovvio che avendo ricevuto il voto da un preciso elettorato è a questo che deve rispondere e poi hai visto come continua a gestire la vergognosa questione e distribuzione delle quote latte, al nord le quote anche ora in aumento, le multe agli italiani, ciao, saluti Mario


03/02/2009, 21:29
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Visti i precedenti lo scetticismo è l'unica e la solita possibilità che resta ai contadini come noi; credete veramente che l'agricoltura planetaria sia in crisi?
Io credo che il problema sia quasi esclusivamente italiano anzi, padano come piacerebbe sentir dire al ministro, aziende supertecnologiche e, supercapitalizzate che si trovano compresse tra il costo del denaro e il peso dell'apparato a dover fronteggiare la concorrenza di quella che è l'agricoltura di sempre e che da sempre è la più efficace: quella dell'autoapprovigionamento e della parsimonia.
Ci siamo inventati troppe cose in italia e nei paesi industrializzati in questi ultimi cinquant'anni e ora, le nostre invenzioni, ci si rivoltano contro. Solo menti contorte come le nostre potevano immaginare che fosse necessario investire mezzo milione di euro per creare un posto di lavoro in agricoltura quando si sapeva benissimo che era sufficiente una zappa, una vanga e un buon paio di scarpe.
Adesso la patata bollente di un sistema finanziario che si rende conto di aver investito in capitali a bassissima resa ce l'abbiamo noi in mano e nessuno la vuole. Io son nato pessimista ma mi sa che presto verrà l'ora di armarsi e partire.


04/02/2009, 8:15
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Temor ciao, il vero problema e che i sindacati agricoli italiani sono latitanti.... (ma se provi a chiedere il tuo fascicolo per spostarti c/o un 'altra associazione sono +++ che vivi)
i mezzi stampa dicono cose banali per tenersi buono il popolo e non riportato quello che accade in Europa, esempio la guerra fatta dai produttori di latte in Germania l'estate scorsa contro la Gdo (qui invito i lettori a leggere pagina 18 del mensile Previdenza Agricola n° 7-8 2008 ).

Io penso che per risolvere il problema occorre scendere in campo in modo serio,deciso e trasversale, uno sciopero come quello Tedesco. In sintesi bloccare la fornitura ad oltranza del latte, ma se tutto il comparto lo facesse in massa vedi come cambierebbe la musica.
Il pil del comparto agricolo è diventato basso e marginale , per questo motivo snobbano il settore, ma lo sciopero generale avrebbe delle ripercussioni anche sull' indotto che ruota e si grassa sull'agricoltura:
Trasporti, imballaggi, Gdo ecc.... e non ultimo il vero nodo che sarebbe cruciale come far mangiare le grosse città.

Detto ciò scrivo una massima per alleggerire il mio scritto.
La rivoluzione vive nel cuore di chi sogna.


04/02/2009, 12:03
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