Marco
Sez. Supporto Didattico
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Convegno ASPA (Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali) 15 giugno - Università della Tuscia
Il paesaggio agro-zootecnico e silvo-pastorale: presente e futuro di una grande risorsa culturale italiana
Un viaggio di studio all’interno delle aree rurali del nostro paese per analizzarne gli aspetti e le qualità culturali, estetiche e funzionali.
VITERBO – “Il paesaggio agro-zootecnico e silvo-pastorale: studio e gestione di una risorsa culturale italiana”. Questo, il titolo del Convegno Nazionale di Studio che si terrà all’Università della Tuscia il 15 giugno. Obiettivo: comprendere le multiformi espressioni di vaste aree rurali italiane che sono state plasmate nel corso dei secoli dall’opera dell’allevamento animale.
“Il paesaggio italiano è molto vario”, chiarisce Giuseppe Pulina, professore ordinario di Zootecnica Speciale dell’Università di Sassari e presidente Aspa, l’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali organizzatrice dell’evento. “Si pensi ai pascoli alpini, alle dolcezze dei colli delle Crete senesi, alla piana sarda della Nurra. Certo è che queste aree non sarebbero tali se non fossero state modificate nel tempo dalla presenza degli allevamenti animali”.
L’evento sarà, dunque, un viaggio di studio all’interno del “paesaggio zootecnico” per analizzarne gli aspetti e le qualità culturali, estetiche e funzionali. “Culturali - spiega il Bruno Ronchi, docente al dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia (DAFNE) dell’Università della Tuscia - perché il paesaggio rurale contiene tracce importanti della storia dell’uomo, impegnato nella sfida per insediarsi nei territori, renderli utilizzabili per l’agricoltura e per l’allevamento, mantenerli nel migliore modo possibile. Estetiche, perché l’opera dell’uomo e dell’animale può contribuire a rendere più complesso, integro e apprezzabile il paesaggio rurale, sia esso rappresentato dalle malghe alpine, o dalle cascine della pianura padana, o dai pascoli delle aree meridionali ed insulari. Funzionali, perché dietro il paesaggio rurale vi sono i caratteri dell’ambiente, la sua integrità e capacità di protezione, la sua ricchezza e diversità ecologica, la capacità di rispondere a molteplici esigenze dell’uomo”.
I relatori saranno professori e docenti di diverse università italiane: Antonello Mattone dell’Università di Sassari, Antonio Leone e Rita Biasi dell’Università della Tuscia, Maurizio Ramanzin dell’Università di Padova, Pierlorenzo Secchiari dell’Università di Pisa, e Fabio Pilla dell’Università degli Studi del Molise.
L’iniziativa sarà anche l’occasione per proporre documenti utili per lo studio universitario del paesaggio rurale e per individuare temi di ricerca meritevoli di sviluppo. Il tema del “paesaggio zootecnico” troverà una sua materializzazione in una mostra fotografica che rappresenterà un viaggio all’interno di questa importante risorsa culturale italiana.
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