Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68692 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE “spazio aperto nel museo patrimoni condivisi”: fiori e paesaggio – conservazione tra passato e futuro
inaugurazione il 20 marzo 2016 ore 11
Dal 20 marzo al 29 maggio 2016 il tradizionale appuntamento 'Spazio aperto nel museo. Patrimoni condivisi...' momento in cui il Museo di Storia Naturale si apre alle collaborazioni con Istituzioni scientifiche e Associazioni del nostro territorio.
Quest’anno una riflessione sull’importanza della documentazione a 360° per la conservazione del nostro ambiente e delle collezioni attraverso una mostra che prende spunto dalla primavera, in particolare fiori e paesaggio, documentando il patrimonio che ancora caratterizza il nostro territorio.
‘Dal cielo passeggiate’ sulle belle terre ed acque cremonesi, da Rivolta d’Adda al Casalasco, per cogliere le varietà del paesaggio primaverile con le fotografie riprese a volo d’uccello da Giuliano Regis, nell’ambito delle attività del Gruppo Fotografico Cremonese BFI Adafa, a cura di Valerio Ferrari e Giuliano Regis.
Poi “fiori spontanei” nell’ambito del consolidato rapporto di collaborazione con il Parco Adda Sud a cura del Gruppo Photonatura “Il Gerundo”. Le immagini ci raccontano che la buona salute di un campo si può cogliere dalla varietà delle specie che si offrono all’osservatore. Purtroppo negli ultimi anni è quasi scomparso il blu del fiordaliso, sono divenuti rari il bianco e giallo della camomilla e il rosso del papavero. Per fortuna questo patrimonio non è ancora completamente perduto quindi l’invito del Gruppo photonatura “il gerundo” (Angelo Chinosi, Maurizio Pedrinazzi, Roberto Musumeci, Marco Polonioli, Pino Gagliardi, Fabrizio Comizzoli, Antonio Marchitelli, Paolo Berto, Antonio Raimondi) a godere della bellezza dei fiori senza coglierli e calpestarli. Sono preziosi! 6
Infine le ragioni del recupero di un erbario storico, l’Erbario Berenzi, di recente restaurato, facente parte delle preziose Collezioni Botaniche del Seminario Vescovile. Saranno descritte le fasi e le modalità dell’intervento e una breve biografia del sacerdote Angelo Berenzi (1853-1925) che trascorse la maggior parte della sua vita nel Seminario cremonese dove ricoprì gli incarichi di insegnante e bibliotecario. Uomo dai molteplici interessi, mantenne solidi contatti con l'ambiente culturale dei suoi tempi; fu un apprezzato storico e letterato, fine epigrafista, studioso di liuteria bresciana e collezionista d'arte. Berenzi legò infatti al Seminario le sue collezioni d'arte e lasciò, nelle collezioni naturalistiche, 58 fogli di erbario, databile tra aprile e agosto 1886, con campioni sapientemente preparati, identificabili attraverso precise note manoscritte e che si potranno ammirare per l’occasione presso la sala di lettura della Biblioteca del Seminario Vescovile.
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