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FieraAgricola - 22-25 aprile 2016 Pastorano (Caserta)
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68692 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Fiera Agricola: coltiviamo la ripresa
Fiera Agricola, che si terrà dal 22 al 25 Aprile 2016, si colloca tra le manifestazioni più quotate del panorama espositivo del Centro Sud, con una sempre più spiccata visibilità sullo scenario nazionale.
Giunta all'undicesima edizione, Fiera Agricola si pone l'obiettivo di promuovere il comparto con un orientamento speciale verso la valorizzazione del territorio, della qualità della vita e dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici.
Fiera Agricola rappresenta per tutti gli operatori del settore un appuntamento fondamentale, non soltanto per l’ampiezza dell’offerta espositiva, ma anche per l’alta qualità delle tecnologie presentate. I quattro giorni di fiera danno vita a una vetrina per tutte le aziende produttrici nazionali e internazionali, conferendo al tempo stesso grande rilievo alle eccellenze locali, quali prodotti enogastronomici e allevamento bufalino. Fiera Agricola è un tavolo di lavoro permanente che propone in maniera innovativa il rapporto tra produttore e consumatore, incentivando l’internazionalizzazione, strumento chiave per la crescita del Paese. A tale scopo, la manifestazione si pone come snodo nevralgico per le piccole e medie imprese, favorendone l’accesso ai mercati esteri, sempre più attenti e interessati al Made in Italy di qualità.
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21/04/2016, 20:22 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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GAL ALTO CASERTANO: A “FIERA AGRICOLA” LE TIPICITÀ ENOGASTRONOMICHE DEL MARCHIO D’AREA Saranno presentati oltre cento prodotti, “figli” di una terra incontaminata, sorprendente e generosa Il 23 aprile, alle 10.30, il Gal ospite di un convegno CoNaProA su api, ambiente ed eccellenze del territorio PASTORANO. L'alta qualità in tutti i sensi. Di marcia. Il Gal Alto Casertano sarà presente, con un proprio spazio espositivo, a “Fiera Agricola”, che si terrà, dal 22 al 25 aprile, all’“A1 Expo”, all’uscita autostradale di Capua. La fiera è tra i pochi eventi del Sud Italia in grado di ampliare la visibilità dei produttori e le relazioni commerciali nel settore agricolo. Nel 2015 ha richiamato ben 45mila visitatori e l’edizione di quest’anno ha suscitato l’attenzione di 300 espositori, provenienti anche da Francia e Germania. Lo stand “coltiva” almeno due ambizioni: dimostrare ai consumatori l’impegno che il gruppo sta profondendo per valorizzare le tipicità enogastronomiche del territorio; presentare a un vasto pubblico gli oltre cento prodotti del Marchio d’Area Alto Casertano, segnalato come “best practices” tra le iniziative europee finanziate dai programmi “Leader”. Nel paniere si trovano vini, salumi, formaggi, miele, oli, conserve, confetture, farine, legumi, frutta, verdura, prodotti da forno e del bosco; il Marchio d’Area ne certifica la provenienza e il rispetto dei rigidi disciplinari elaborati a garanzia dei consumatori e degli ecosistemi, la cui salubrità è anche assicurata dal biomonitoraggio ambientale effettuato attraverso le api del progetto “CARA Terra”. Inoltre, essendo il marchio caratterizzato da un unico segno grafico, le Cipolle Alifane, i Tartufi del Matese, le Olive Caizzane, il Maiale Nero, le Mele Annurche, i Caciocavalli Silani, i biscotti di San Michele, per citare solo alcuni dei prodotti tutelati dal Gal, sono riconoscibili e, dunque, allo stesso tempo, oggetto di promozione e soggetti promotore di un sistema locale di qualità. Tra le tante attività in programma a “Fiera Agricola”, il 23 aprile, alle 10.30, il Gal sarà ospite di un convegno, organizzato dal Consorzio nazionale produttori apistici (CoNaProA), su “I prodotti di eccellenza e la promozione del territorio”, un’ulteriore e preziosa occasione per illustrare il progetto con cui il Gal sta portando avanti la promozione dei prodotti tipici locali. Al confronto interverrà, tra gli altri, Pietro Andrea Cappella, coordinatore del Gal. Il Gruppo Azione Locale Alto Casertano, lo ricordiamo, è un consorzio senza scopo di lucro, nato nel 1992 per incentivare lo sviluppo rurale di una vasta area che, nel suo complesso, abbraccia ben 48 comuni, compresi nelle 3 Macroaree del Matese, Monte Maggiore e Monte Santa Croce. L’obiettivo del Gal è incrementare la capacità di negoziazione e di vendita, rafforzare i canali, la ricerca di nuovi mercati, valorizzare e promuovere una cultura enogastronomica legata alle peculiarità di una terra fertile e incontaminata, dove è ancora possibile vivere a contatto con la natura e l’attenzione per i prodotti è da sempre molto alta.
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21/04/2016, 20:26 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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GAL ALTO CASERTANO, IL MARCHIO D’AREA CONVINCE I CONSUMATORI Presentati a “Fiera Agricola 2016” oltre cento prodotti agroalimentari “figli” di una terra incontaminata, sorprendente e generosa Cappella (Gal): «Il marchio è garanzia di acquisti responsabili e di economie sostenibili» PIEDIMONTE MATESE. L’Alto Casertano in un marchio. Il Gal, gruppo di azione locale che abbraccia ben 48 Comuni della provincia, ha scelto “Fiera agricola 2016” per presentare a decine di migliaia di visitatori il proprio Marchio d’Area, segnalato come «best practices» tra le iniziative europee finanziate dai programmi «Leader». «Sotto un unico tratto grafico – spiega Pietro Andrea Cappella, coordinatore del Gal –, abbiamo raggruppato oltre cento prodotti che «distillano» il meglio dell’agroalimentare della zona compresa tra il Matese, il Monte Maggiore e il Monte Santa Croce». Lo stand, tra i più affollati nei quattro giorni di esposizione, conclusasi il 25 aprile, ha dimostrato ai consumatori l’impegno che il Gal sta profondendo nella valorizzazione delle tipicità enogastronomiche. Nel paniere, un’accurata selezione di vini, salumi, formaggi, miele, oli, conserve, confetture, farine, legumi, frutta, verdura, prodotti da forno e del bosco: tutti di provenienza certificata, sottoposti a rigidi disciplinari a garanzia di chi compra e rispettosi degli ecosistemi in cui avviene la produzione, la cui salubrità è, peraltro, assicurata da un innovativo biomonitoraggio effettuato attraverso le api del progetto «Cara Terra». Grazie al Marchio d’Area, le Cipolle Alifane, i Tartufi del Matese, le Olive Caizzane, il Maialino Nero, le Mele Annurche, i Caciocavalli Silani, i biscotti di San Michele, per citare solo alcune delle tipicità tutelate, sono ora riconoscibili e, quindi, al contempo, oggetto di promozione e soggetti promotore di un sistema virtuoso. «Il marchio – rivela Cappella – è un sogno che ho voluto si realizzasse, dopo aver conosciuto una realtà simile in Austria. Lo considero un viaggio alla riscoperta dell’identità di un popolo che condivide storia, tradizioni, confini geografici e prodotti della terra. È un percorso impegnativo ma avvincente, nella direzione di forme di acquisto responsabili e di economie sostenibili». Tra le tante attività in agenda a «Fiera Agricola», Gal è stato ospite di un bel convegno, promosso dal Consorzio Nazionale Produttori Apistici, su «I prodotti di eccellenza e la promozione del territorio: il miele e le altre tipicità dell’Alto Casertano». Moderati dal vicedirettore del dipartimento di Agraria dell’Università del Molise, Antonio De Cristofaro, sul mondo dell’apicoltura e non solo sono intervenuti Riccardo Terriaca, direttore del CoNaProA, Mario Ambrosino, presidente dell’Associazione Interprovinciale Apicoltori Casertani e Napoletani e Adornino Scacchi, il più famoso apicoltore professionista italiano. Nella seconda parte, la parola è passata a Gennaro Granata, delegato regionale Coldiretti Giovani, il quale ha ribadito «l’importanza dell'agricoltura e del rapporto tra produttori e consumatori». Poi, al microfono, Giovanni Esposito di Fattorie Montane e Gennaro Di Vincenzo, project manager di Resourse Napoli, i quiali hanno illustrato il ruolo strategico del brand «Alto Casertano» agli occhi del consumatore e le strategie di marketing per consentire l’inserimento dei prodotti nei circuiti di vendita della Grande distribuzione organizzata. All’incontro sono intervenuti anche Pier Antimo Carlino, del consorzio Tecnova, Angelo Milo, direttore di Coldiretti Caserta, e lo stesso Cappella. Tra i benefici effetti collaterali del Marchio d’Area, oltre alla difesa degli acquirenti e dei produttori, le ricadute sul turismo e, più in generale, sulle capacità attrattive dell’Alto Casertano, un territorio incontaminato, generoso e assetato di riscatto.
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26/04/2016, 17:29 |
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