“Fiera di Sant'Andrea 2012”: la trippa è servita all’antica fiera di Peveragno (Cuneo).
Dal 22 al 26 novembre 2012 a Peveragno (Cuneo) -
Peveragno ama definirsi "un paese tranquillo" ma in realtà è ricco di fermenti culturali e di attività economiche, tra cui spicca la qualità della coltivazione delle fragole tra boschi di castagni e faggi.
La primavera di Peveragno ha il sapore delle fragole: ma a Sant’Andrea "l’inverno sale sul trono, e diventa signore", dice un proverbio.
L'autunno è il tempo della trippa!
Per festeggiare l’inizio della stagione fredda, da 610 anni si svolge quì una fiera che ospita commercianti, ambulanti, artigiani, mentre si degustano le "coupëte" e le gustose "Trippe di S. Andrea".
Le strade e le piazze del centro storico diventano un mercato all’aperto e ciascun produttore porta sui banchi i propri prodotti, mentre in Piazza Toselli vengono distribuite caldarroste, tisane a base di erbe aromatiche.
Ultima occasione, un tempo, per approvvigionarsi del necessario e per vendere ciò che ancora rimaneva nei magazzini prima delle nevicate che avrebbero isolato per mesi molte frazioni, resta ancora oggi un appuntamento importante per la comunità.
Sono tanti gli appuntamenti nei giorni della fiera: è presente la Confraternita della Trippa di Villanova Mondovi’, la birra di Natale in barili di legno direttamente dalla Germania, c’è la cena tipica Bavarese, il concerto-spettacolo dei “Tre Lilu”, con musiche occitane, il mercato d’eccellenza dei prodotti tipici locali, pranzi e cene a base di trippe, esposizione di presepi.
Nel periodo della fiera presso i ristoranti locali si possono degustare menù tipici a base di trippe e prodotti di stagione.
Il Comune ha fatto di Peveragno un museo all'aperto, grazie ad una serie di pannelli esplicativi collocati nei punti di maggior interesse paesaggistico, storico ed artistico; i pannelli sono scritti in italiano ed occitano, per gettare un ponte tra passato e presente.
Peveragno sorge in Valle Josina, in un territorio molto vario che comprende colline, prati e vaste distese di boschi di castagni e faggi adatti ad escursioni, come quelle che conducono ai Ruderi del castello di Forfice che sono legati ad una singolare leggenda, e al Belvedere.
Attraverso un Arco a sesto acuto si accede a quello che fu il Ricetto medievale, documentato già nel 1362. Il paese è ricco di angoli, piazze e portici suggestivi ed ospita un cospicuo numero di chiese e cappelle. In paese c’è Casa Ambrosino, la casa natale di Vittorio Bersezio, autore delle Miserie ‘d Monsù Travet. Belle le fontane risalenti al ‘700 - '800.
Per scaricare il programma:
http://www.mondodelgusto.it/allegati_up ... 1c34d2.pdf" target="_blank