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Fiera del Bovino da Latte - dal 3 al 5 dicembre 2020 CR 
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Fiera Internazionale del Bovino da Latte,

la rassegna è confermata

Cambiano però le date: dal 3 al 5 dicembre 2020

Cremona, 18 settembre 2020 – “Rispondiamo con azioni straordinarie ad un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo. È necessario garantire il massimo rispetto delle norme di contenimento del Covid19 per dare continuità ai risultati di un evento riconosciuto in tutto il mondo come l'unico appuntamento fieristico internazionale zootecnico in Italia che rappresenta l'eccellenza del modello produttivo cremonese”. A dichiararlo è il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni.

Inizialmente confermato come da tradizione per la fine di ottobre, l'evento si terrà invece dal 3 al 5 dicembre 2020 a Cremona. La rassegna si svolgerà sia fisicamente che in modalità online e proporrà un ampio e articolato programma convegnistico, un qualificato parco espositivo con la presenza delle aziende più rappresentative del settore, l’esposizione dei migliori capi di bestiame figli della più moderna selezione genetica appartenenti alle razze Frisona, Bruna, Jersey.

“Tutti gli aspetti organizzativi e logistici indispensabili per garantire il corretto e miglior svolgimento della rassegna zootecnica – prosegue il presidente Biloni sono stati affrontati, studiati e perfezionati in modo da garantire a tutti gli attori del sistema fieristico, del quale gli allevatori rappresentano la punta di diamante e il motivo d'orgoglio e di riferimento del territorio italiano e internazionale, il loro punto di riferimento. Ed è proprio per sostenere la centralità del ruolo degli allevatori, del territorio, delle sue produzioni agrozootecniche, che d'intesa con le istituzioni pubbliche e private coinvolte si è deciso di posticipare, anche se di poco, le date”.

In considerazione del particolare periodo di emergenza sanitaria, saranno inoltre messe a disposizione piattaforme digitali speciali per agevolare gli incontri fra le aziende e gli operatori internazionali impossibilitati a raggiungere l'Italia, ma che in collaborazione con l'Italia Trade Agency del ministero degli Esteri saranno coinvolti nell'ambito del Piano di promozione del made in Italy di cui la Fiera di Cremona fa parte.

Cremona è la prima provincia italiana per dimensione media aziendale agrozootecnica e da sola rappresenta il 10,8% della produzione di latte nazionale. Sul territorio si contano 685 aziende corrispondenti al 2,7% del totale nazionale, con un volume medio annuo commercializzato per singola azienda di 1.894 tonnellate di latte: il valore più alto di tutta Italia. Più del 75% degli allevamenti è certificato per le produzioni lattiero-casearie Dop.

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Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona
Sospesa la rassegna in presenza causa Covid19, restano le iniziative online

Cremona, 3 novembre 2020 – La grave emergenza sanitaria in atto e le conseguenti disposizioni previste dal Governo hanno decretato lo stop delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona in presenza, previste dal 3 al 5 dicembre prossimo.

Una scelta obbligata, che nelle sue dimensioni, con l'ultimo Dpcm, ha purtroppo superato tutte le misure antiCovid già predisposte da CremonaFiere per poter svolgere la rassegna in totale sicurezza.

Un appuntamento, quello presenziale, solo rimandato al prossimo anno perché la rassegna si terrà ugualmente proponendo un ricco calendario di convegni online che si snoderanno durante i tre giorni previsti (il programma è disponibile sul sito www.cremonafiere.it) a cui si aggiunge una proposta molto innovativa, caratterizzata dalla mostra zootecnica realizzata con riprese video ad hoc presso gli allevamenti che con forza ne avevano sollecitato l'organizzazione in presenza, qualora fosse stato possibile, per assistere alla sfilata dei migliori soggetti di razza Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey.

Le riprese video daranno vita a un filmato in cui da remoto, sui canali social e su you tube, nei giorni immediatamente successivi il 5 dicembre sarà possibile assistere alla sfilata dei soggetti in gara, che saranno valutati da due giudici internazionali designati cui spetterà il compito di assegnare il titolo di campionessa alla bovina che più delle altre risponderà ai requisiti morfologici richiesti.

“In un momento tanto complesso e difficile come quello che stiamo vivendo – dichiara il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni – la Fiera non solo era chiamata ad un approccio responsabile, ma soprattutto a far sentire la sua presenza al fianco degli allevatori e a consolidare proprio per la gravità del momento il suo ruolo di riferimento unico e insostituibile di un settore trainante della nostra economia, che ha continuato a produrre quando tutto il Paese nella primavera scorsa si è fermato e continuerà a farlo senza rallentamenti anche in queste settimane di nuove restrizioni, garantendo il regolare approvvigionamento degli alimenti”.

Responsabilità, continuità, vicinanza, supporto. Per il presidente Biloni le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona sono tutto questo e questo per il comparto e l’intera filiera deve essere una certezza. “Noi poniamo l’allevatore al centro della nostra attività e delle nostre iniziative che seguono il filone dell’innovazione e del rinnovamento – sottolinea ancora Biloni – Il percorso che abbiamo intrapreso e che punta a una sempre maggiore valorizzazione della professionalità degli allevatori, tradotto in produzioni sicure e qualitativamente ineccepibili, si concretizza anche attraverso il coinvolgimento da parte nostra di importanti Istituti di ricerca come il Crea, prestigiose Università come la Cattolica di Piacenza e il Politecnico di Milano, a cui si aggiungono le Associazioni di riferimento del settore. Non è un caso che CremonaFiere sia inserita nel Piano di promozione del made in Italy elaborato dal ministero dello Sviluppo economico e che in collaborazione con l’Italian Trade Agency stia portando avanti le attività di internazionalizzazione coinvolgendo numerosi buyer esteri. Quindi, se le modalità devono subire giocoforza un cambiamento, nulla muterà nella garanzia che le aziende agroalimentari del territorio continueranno ad avere per sfruttare una vetrina di assoluto rilievo come sono le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona”.

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03/11/2020, 17:26
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#LAZOOTECNIANONSIFERMA, PRESENTATA IN CONFERENZA STAMPA L’INIZIATIVA DI CREMONAFIERE

Ministro Bellanova: “Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona rappresentano

un appuntamento imperdibile che ormai va oltre i nostri confini”

#lazootecnianonsiferma è il tema dell’iniziativa presentata durante la conferenza stampa online alla quale hanno preso parte Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia; Roberto Biloni, Presidente CremonaFiere; Massimo De Bellis, Direttore generale CremonaFiere; Daniele Mezzogori, Confagricoltura - Area Economica; con un intervento video del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova, e del Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati Filippo Gallinella. Durante la conferenza stampa è stato presentato il video prodotto da CremonaFiere, con il supporto di Regione Lombardia, in collaborazione con i protagonisti della mostra zootecnica 2020: una dimostrazione di vitalità e impegno per il futuro da una terra dove è concentrata la più importante produzione di latte italiano, un'opportunità per raccogliere voci di uomini e aziende tutte orientate a valorizzare il prodotto agroalimentare italiano anche in risposta al proliferare di fake news.

«Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona rappresentano un appuntamento imperdibile che ormai va oltre i nostri confini- ha dichiarato il Ministro Bellanova-. La zootecnia non si ferma perché la filiera agroalimentare, quella che io chiamo “la filiera della vita”, non si ferma e non si è mai fermata nemmeno nei mesi più drammatici della pandemia. Ed è vero, dalla campagna al centro- si dice nel video- , è il viaggio che vogliamo sempre valorizzare, è il legame del territorio che consideriamo essenziale, ed è anche un modo per affermare quanto siano intrecciate qualità, salute e sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale, sociale ed economica, benessere animale, diritto al cibo di qualità per tutti, cura del suolo e dei beni innegoziabili come aria e acqua, tutela e ricucitura del paesaggio. Per questo, adesso più che mai, le parole d’ordine devono essere chiare: mettere in sicurezza l’intera filiera e ogni segmento continuare a lavorare come abbiamo fatto in tutti questi mesi per sostenere agricoltura, zootecnia, pesca, agroalimentare, avendo ben chiari come obiettivi imprescindibili già ora la ripresa, il rilancio. In questi mesi abbiamo destinato alla filiera agroalimentare circa 4 miliardi di euro, quello in corso sulla legge di bilancio in cui destiniamo alle filiere alimentari 150 milioni di euro, convinti come siamo che investire sulle filiere significa valorizzare sempre più i nostri prodotti e riequilibrare la catena del valore. Quello sulla nostra strategia nazionale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza deve avere un cuore agricolo, quello in corso sui tavoli europei e nazionali per la nuova Pac è un’occasione importante, su cui è necessario indirizzare in modo efficace le risorse disponibili destinandole al miglioramento della competitività e alla modernizzazione delle nostre aziende. Sostenibilità è, e sarà, anche nel settore zootecnico sempre più la parola chiave e i nuovi impegni non si devono tradurre in nuovi oneri a carico degli allevatori, ma in opportunità di crescita per il settore soprattutto attraverso la valorizzazione delle produzioni. Grazie a CremonaFiere per l’impegno per il settore zootecnico e arrivederci al 5 dicembre, quando sarò felice di essere di nuovo con voi in occasione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona».

Durante la conferenza è stata inoltre presentata la prossima edizione delle Fiere Zootecniche internazionali di Cremona Special Edition (3-5 dicembre 2020), con un calendario di seminari e convegni di alto profilo e la diretta streaming, che andrà in onda il 14 dicembre, della competizione della migliore selezione genetica proveniente (oltre 300 vacche da latte delle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey) da oltre 50 allevamenti italiani, prime protagoniste della produzione DOP del nostro Paese.

«Questa edizione è stata fortemente voluta dagli allevatori - ha detto il Presidente Biloni - Noi siamo sempre rimasti al loro fianco e ci siamo fatti portavoce delle loro istanze, e nonostante il momento di difficoltà hanno voluto dedicare il proprio tempo alla preparazione dei loro animali per riuscire ad essere presenti alla fiera di Cremona che è vista come punto di riferimento per la zootecnia a livello nazionale e internazionale. Con grande passione, entusiasmo e coraggio abbiamo raggiunto un totale di 52 allevamenti e 300 animali iscritti da 19 provincie diverse da tutte Italia. Questi animali verranno giudicati da due giudici a livello internazionale e poi ci sarà la finale».

Le Fiere Zootecniche di Cremona si trovano al centro del sistema agro-zootecnico più importante d’Europa, in grado di produrre il 23% dei bovini da latte italiani e il 44% del latte italiano, la cui produttività in ambito agroindustriale ha raggiunto il valore di 12,3 miliardi di euro (13% del totale italiano) nel 2019. Ne ha riconosciuto e testimoniato il valore il presidente Gallinella che ha dichiarato: «Questa iniziativa dimostra che la zootecnia non si ferma perché gli animali vanno accuditi tutti i giorni, c’è un duro lavoro da parte degli allevatori che costituiscono una delle filiere più importanti per i nostri prodotti a denominazione, perché sono a base di latte. Quindi è di interesse nazionale la difesa della zootecnica dalle mille difficoltà che oggi vengono dal Covid, ma anche dalla sfida dei mercati internazionali, dalle fake news che si insidiano nel mondo di internet. Abbiamo proposto un emendamento nel Decreto Rilancio che va proprio in questa direzione perché consideriamo prioritario puntare sul made in Italy».

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona fanno parte del piano di promozione del Made in Italy del Ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito del quale, anche grazie alle sinergie create fra l'Italian Trade Agency e Cremonafiere, è stato approntato il programma di promozione internazionale con il quale numerose delegazioni internazionali erano già state raggiunte dall'operato degli uffici esteri di ITA per organizzare la loro visita a Cremona, purtroppo bloccata dall'emergenza sanitaria.

«La pandemia non ha fermato il nostro impegno per tutta la community agrozootecnica: allevatori, tecnici e aziende- ha spiegato De Bellis - Infatti rimaniamo al fianco degli allevatori, colonna portante della filiera. Nonostante il COVID19 proseguiamo anche nell’attività di internazionalizzazione e collaboriamo con l’Agenzia ICE Italian Trade Agency per la promozione all’estero del nostro modello produttivo e delle imprese italiane, per mettere in contatto buyers con espositori, prima, durante e dopo la manifestazione. Crediamo fortemente nelle potenzialità del sistema agrozootecnico italiano nei mercati esteri, dal momento che il polo fieristico cremonese detiene la leadership italiana posizionandosi anche come uno dei 3 più importanti eventi mondiali sulla zootecnia. In collaborazione con ICE Agenzia e UNIDO ITPO ITALY (United Nations Industrial Development Organization) abbiamo ospitato delegazioni ufficiali provenienti da 26 Paesi e condotto una missione d’affari con la Camera di Commercio della Bielorussia, anche quest’anno nel programma tecnico scientifico prevediamo anche la presentazione di Importanti paesi Target come il Pakistan, oltre ovviamente alle mostre zootecniche che saranno in diretta streaming il 14 dicembre».

«La zootecnia ha dimostrato in questi mesi di essere una attività economica essenziale per la nostra società- ha detto l’assessore Rolfi - In Lombardia la zootecnia, anche grazie agli interventi della Regione, è sempre più sostenibile, innovativa e attenta al benessere animale. Abbiamo il più alto numero di stalle meccanizzate, abbiamo controlli veterinari eccellenti e imprenditori agricoli sempre più propensi a investire in innovazione. Le nostre stalle sono alla base dei prodotti DOP più importanti al mondo. Dobbiamo insistere sempre di più sulla promozione dei prodotti e sulla comunicazione, per valorizzare il lavoro di tutta la filiera».

«Questo è un anno molto particolare a causa della pandemia che ha messo in luce diverse criticità - ha concluso Mezzogori di Confagricoltura - ma anche la necessità di una maggiore sostenibilità alimentare. La filiera agroalimentare italiana riveste un peso socio-economico di primissimo piano in Italia, arrivando a incidere per quasi il 10% sul Pil. Confagricoltura, ha messo in luce le criticità che sta vivendo il settore e le proposte di rilancio dell’organizzazione agricola, anche se in questi mesi le carni bovine hanno sostenuto gli effetti dell’emergenza sanitaria ed economica meglio rispetto ad altri comparti agricoli».

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28/11/2020, 13:38
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Con il “Latte Digitale” l’innovazione

migliora la sostenibilità aziendale

Cremona, 30 novembre 2020 – Negli allevamenti di bovine da latte italiani l’innovazione tecnologica ricopre ormai un ruolo fondamentale. Ma per ottenere i migliori risultati in termini di produttività e redditività aziendale, sfruttando tutte le potenzialità offerte, è necessario partire da scelte razionali in linea con la tipologia di allevamento, la destinazione produttiva del latte, le dimensioni dell’azienda. Non prima di avere in qualche modo assemblato tutte le informazioni raccolte dai vari sistemi tecnologici adottati, in un sistema che favorisca il totale controllo dell’attività dell’animale per capire dove eventualmente occorre intervenire per migliorare.

È questo uno degli obiettivi del Progetto triennale “Latte Digitale”, inserito nel Programma di sviluppo rurale della Lombardia, avviato poco più di un anno fa che vede coinvolti il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e il Crpa (Centro ricerche produzioni animali) oltre alle tre aziende zootecniche che hanno messo a disposizione la loro realtà imprenditoriale per la relativa sperimentazione.

Nel ricco calendario di eventi tecnico-scientifici online previsti nel corso dalle Fiere Zootecniche Internazionali Special Edition di Cremona (3-5 dicembre 2020) – www.fierezootecnichecr.it - si terrà un seminario dedicato al progetto “Latte Digitale” a cui per il Crea parteciperanno Fabio Abeni e Giacomo Pirlo, il primo referente scientifico del progetto, insieme ad Alberto Menghi e Alessandro Gastaldo del Crpa e ai titolari delle tre aziende coinvolte, impegnate differentemente nella produzione di latte per Grana Padano, Parmigiano Reggiano e latte alimentare (Giovedì 3 dicembre ore 15.45).

“La grande innovazione di questo progetto – spiega Fabio Abeni – è rappresentata dall’utilizzo contemporaneo delle informazioni che arriveranno dalle diverse aziende e che dovremo far interagire tra loro. I tre allevamenti coinvolti vantano già la presenza di sistemi tecnologici innovativi e quindi si è trattato in alcuni casi di integrare ma anche di introdurre qualche nuovo sistema, tutti scelti liberamente dai titolari delle aziende. Lo scopo è quello di raggiungere il miglioramento della sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’allevamento, un obiettivo che sarà sempre più cogente”.

Pedometri, software gestionali, robot di mungitura – laddove i disciplinari di produzione li contemplino – distribuzione automatizzata dell’alimento sono solo alcune delle innovazioni tecnologiche che oggi il mercato mette a disposizione delle aziende zootecniche, a volte bersagliate da molteplici proposte commerciali che devono sempre preventivamente essere ben valutate, “perché prima di affrontare un determinato tipo di investimento – puntualizza Alberto Menghi del Crpa – occorre analizzare scrupolosamente i bilanci economici aziendali e stabilire quali sono gli elementi legati ai costi/benefici dell’innovazione che si intende introdurre in allevamento. È infatti importate essere consapevoli che non tutte le realtà aziendali hanno le caratteristiche per investire in una determinata innovazione tecnologica. Se l’obiettivo del progetto Latte Digitale è quello di migliorare la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’azienda, la prima sostenibilità da verificare deve essere proprio quella relativa alla capacità dell’allevamento di sostenere l’investimento individuato”.

“A questa prima fase del progetto – interviene Fabio Abeni – seguirà un’indagine per valutare la situazione esistente in tema di innovazione tecnologica sull’intero territorio regionale della Lombardia per capire come si articola il recepimento di determinate innovazioni anche nelle zone prealpine e montane, dove ovviamente la zootecnia bovina da latte ha connotati e indicatori ben diversi da quelli della pianura. Una sfida interessante e un progetto innovativo perché riesce a combinare gli investimenti con la ricerca applicata”.

Pur condizionate dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona offriranno anche in questa Special Edition occasioni e spunti di approfondimento tecnico-scientifico di altissimo livello. La rassegna si articolerà sull’hashtag #lazootecnianonsiferma e a dimostrazione della centralità del suo ruolo nel panorama zootecnico nazionale e internazionale proporrà anche quest’anno la Mostra zootecnica con la sfilata di circa 300 tra i migliori soggetti, provenienti da 51 allevamenti, appartenenti alle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey: il 14 dicembre prossimo, infatti, in un filmato trasmesso sui canali social di CremonaFiere gli animali in gara sfileranno per contendersi il titolo di campionessa dopo essere state valutate da due giudici internazionali.

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30/11/2020, 12:27
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CREMONAFIERE, AL VIA L’EDIZIONE SPECIALE DI FIERE ZOOTECNICHE INTERNAZIONALI

Dal 3 al 5 dicembre 2020 in versione digitale interverranno, tra gli altri, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati Filippo Gallinella e l’assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi

#lazootecnianonsiferma

Cremona, 2 dicembre 2020 - La zootecnia non si ferma: gli allevatori italiani vogliono mettere in evidenza che il settore non si è mai fermato ed è fondamentale per l’intero sistema-Paese, e CremonaFiere diventa ancora una volta il loro megafono. Anche se in versione digitale a causa della pandemia, la rassegna riconosciuta a livello internazionale taglia il nastro della sua 75ma edizione. Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona propongono quindi una Special Edition pronta e ai blocchi di partenza: dal 3 al 5 dicembre coinvolgerà l’intero settore con appuntamenti di carattere tecnico-scientifico, approfondimenti, confronti con le voci più autorevoli del settore. Inoltre, il 14 dicembre, andrà in onda in streaming sui canali di CremonaFiere la competizione della migliore selezione genetica (oltre 300 vacche da latte delle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey) provenienti da oltre 50 allevamenti italiani, protagoniste delle produzioni lattiero-casearie Dop del nostro Paese.

«Questa edizione è stata fortemente voluta dagli allevatori - spiega il Presidente di CremonaFiere Roberto Biloni - Noi siamo sempre rimasti al loro fianco e ci siamo fatti portavoce delle loro istanze. Nonostante il momento di difficoltà hanno voluto dedicare il proprio tempo alla preparazione dei loro animali per riuscire ad essere presenti alla fiera di Cremona che è vista come punto di riferimento per la zootecnia a livello nazionale e internazionale. Con grande passione, entusiasmo e coraggio abbiamo raggiunto un totale di 51 allevamenti e 300 animali iscritti, provenienti da 19 diverse province italiane, che verranno valutati da due giudici internazionali per conquistare lo scettro di campionessa nelle diverse categorie in gara».

A partire da domani i visitatori virtuali, italiani ed esteri, potranno usufruire della rassegna partecipando agli streaming che saranno indicati sul sito http://www.fierezootecnichecr.it tramite dei link di collegamento agli eventi di interesse.

«Saranno le Fiere ad andare dagli allevatori - dichiara il Direttore di CremonaFiere Massimo De Bellis - per mostrare al mondo intero, entrando negli allevamenti italiani sostenibili, innovativi e tecnologicamente all’avanguardia, quanto questo settore sia fondamentale per il nostro Paese. Nel momento in cui durante il lockdown tutto era fermo gli allevatori, in silenzio e laboriosamente, continuavano a lavorare dando speranza alla crescita dell’Italia. Per queste ragioni, seppure tra le tante difficoltà di quest’anno, intendiamo continuare a sostenere e dare voce agli allevatori stando sempre al loro fianco».

Nonostante tutti i problemi e le incertezze creati dalla pandemia anche quest’anno Cremona sarà la capitale italiana della zootecnia con le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, che rappresentano l’unico appuntamento fieristico internazionale specializzato in Italia sulla zootecnia ad alta redditività e lo strumento più efficace per fare network con i protagonisti del settore agroalimentare.

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02/12/2020, 19:49
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Dalle nuove associazioni di razza
una svolta che guarda al futuro

Cremona, 4 dicembre 2020 – La Legge nazionale 52/2018, legata a un Regolamento europeo di due anni prima che prevede la riorganizzazione del sistema allevatori, ha aperto al settore bovino nuovi scenari, all’interno dei quali è oggi possibile avviare un percorso di liberalizzazione per intercettare nuove e maggiori opportunità di sviluppo e dove l’allevatore ricopre un ruolo sempre più centrale.

Di genetica e organizzazione della zootecnia da latte a una svolta si è parlato questa mattina durante un convegno inserito nel ricco calendario di eventi tecnico-scientifici in streaming organizzato dalle Fiere Zootecniche Internazionali Special Edition di Cremona (3-5 dicembre 2020). Gli incontri online proseguiranno fino a domani e anticipano la maggiore novità di questa edizione della rassegna: la Mostra zootecnica a cui si potrà assistere in digitale il 14 dicembre prossimo collegandosi alle piattaforme di CremonaFiere. Trecento animali appartenenti alle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey, provenienti da 51 allevamenti distribuiti sull’intero territorio nazionale, sfileranno per essere valutati da due giudici internazionali a cui toccherà il compito di assegnare il titolo di campionessa ai migliori soggetti delle varie categorie. “L’organizzazione di questa iniziativa del tutto inedita ha richiesto un notevole impegno – ha ricordato il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni, introducendo i lavori del convegno – ma l’entusiasmo degli allevatori e la voglia di parteciparvi sono stati uno straordinario incentivo che abbiamo voluto mettere a frutto sfruttando tutte le nostre migliori risorse tecnologiche e professionali”.

Il convegno, dunque. Al quale hanno partecipato i presidenti delle nuove associazioni delle razze Frisona, Bruna, Grigio Alpina, Valdostana, Jersey e Bufala. “Numerosi allevatori stanno aderendo alla nostra associazione dimostrando entusiasmo e passione – ha specificato Elisabetta Quaini, presidente di Frisitali– L’associazione ha già ottenuto il riconoscimento dal Mipaaf e entro il 2021, nonostante un iter da intraprendere ancora lungo, contiamo di poter disporre del nostro Libro genealogico. Indipendenza, trasparenza, integrità, credibilità, imprenditorialità, passione sono i pilastri della nostra attività e su di essi gli allevatori decideranno liberamente se darci o meno fiducia. Il settore zootecnico delle bovine da latte ha un bisogno enorme di strategie per il futuro. Noi pensiamo di poterle offrire attraverso una struttura snella in grado al tempo stesso di essere efficiente ed efficace”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si sono espressi Silvano Turano, presidente della razza Bruna; Enrico Migliaccio, presidente di Ris Bufala; Andreas Tauferer, presidente della Grigio Alpina, Mario Vevey, direttore della Valdostana e Raffaele Di Ciommo della razza Jersey, sottolineando tutti come in pochi mesi dalla nascita delle loro rispettive associazioni, il numero di allevatori e capi di bestiame siano aumentati in modo molto significativo.

A conclusione dell’incontro la parola è passata ad Enrico Santus, presidente di Sinergy, l’Unione per i servizi alla selezione e biodiversità, che ha evidenziato la natura e gli obiettivi dell’organismo che presiede. “Sinergy è prima di tutto un’iniziativa libera e indipendente - ha precisato - aperta a tutti. Poggia su un consiglio composto da persone con competenze tecniche e non ha nessuna volontà di dirigere o indirizzare le attività di altri. Grazie ai professionisti che ne fanno parte siamo in grado di offrire un ampio ventaglio di servizi che le associazioni, e si badi bene non l’allevatore, possono decidere in assoluta libertà di acquistare e mettere a disposizione dei loro associati. Queste sono le peculiarità che ci caratterizzano e che devono essere ben chiare a tutti”.

Per Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, intervenuto per una considerazione conclusiva, “è fondamentale sostenere e valorizzare con tutti i mezzi a disposizione un settore strategico come quello zootecnico – ha dichiarato – che soprattutto durante il lockdown di questa primavera ha dimostrato tutta la sua resilienza e capacità di superare uno dei momenti più drammatici della nostra storia”.

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Stati Generali della Zootecnia
Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere:
“Unire e coinvolgere per raccogliere le sfide che ci aspettano”

Cremona, 5 dicembre 2020 – È calato il sipario sulla 75ma edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (3-5 dicembre 2020), una Special Edition a cui, all’unisono, i partecipanti agli Stati Generali della Zootecnia, svoltasi questa mattina in modalità online a conclusione del ricco calendario di eventi tecnico-scientifici che hanno caratterizzato questi tre giorni, hanno riconosciuto “il coraggio di organizzare una rassegna così importante in tempi di pandemia”. Lo ha ricordato nel suo intervento la ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova. “Vi ringrazio per l’invito a condividere, a pochi giorni dalla presentazione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, un momento di confronto che giustamente rimarca l’importanza nazionale e internazionale di questo settore e di questo appuntamento, punto di riferimento ben oltre i nostri confini – ha dichiarato - a conferma importante di quella capacità di resistenza e resilienza di cui la filiera agroalimentare e quella zootecnica nello specifico hanno già dato prova nel corso di questo complicatissimo anno. Come ha più volte ricordato il presidente Roberto Biloni la zootecnia non si ferma, e su questo tema centrale mi voglio soffermare perché si lega a una scelta importante che caratterizza la Legge di Bilancio, ora all’attenzione delle Camere e in cui investiamo 150 milioni di euro, e la nostra strategia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nei prossimi mesi dovremo decidere come utilizzare i fondi della Pac post 2020: tra risorse comunitarie e cofinanziamento nazionale una partita da circa 50 miliardi di euro, a cui si aggiunge il Next Generation EU, con una dotazione di oltre 200 miliardi di euro da programmare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza che nei prossimi giorni entrerà nel vivo del dibattito. Buona programmazione, buona realizzazione e capacità di spesa sono le parole d’ordine che devono orientare questo delicato processo e che hanno già indirizzato il nostro lavoro durante il negoziato sulla nuova Pac, rispetto alla quale auspichiamo di arrivare all’approvazione definitiva entro l’anno”.

Per il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni, “la sfida che abbiamo voluto raccogliere con questa Special Edition ha avuto un unico faro: unire e coinvolgere tutto il comparto zootecnico per tener vivo il dibattito e favorire con forza quel processo di valorizzazione che poggia le sue basi sulla sostenibilità, sull’etica e sulla qualità delle produzioni. Il settore ha davanti a sé nuove sfide, che dopo la pandemia si concentrano anche sul recupero delle quote di export perse. La zootecnia non si è fermata e non si ferma, CremonaFiere non può che essere il suo partner più importante”.

“La grande volatilità dei prezzi registrata dal 2007 a oggi sul mercato nazionale dei prodotti lattiero-caseari ha di fatto impedito agli allevatori di programmare gli investimenti da fare nelle loro aziende – ha sottolineato Daniele Rama dell’Università Cattolica di Piacenza – Attualmente, trascinati dai formaggi grana, Parmigiano Reggiano e Grana Padano in testa, stiamo assistendo a un interessante rialzo che colloca oggi il primo a una quotazione di poco superiore a 10euro/kg. Molto peggiore la situazione per il comparto dei bovini da carne e dei suini. A livello europeo il prezzo medio pagato nello scorso mese di ottobre per una carcassa bovina ha incassato un -5,6% rispetto allo stesso mese di un anno fa e se in Italia nei primi sei mesi dell’anno abbiamo registrato un +4% nei i consumi domestici, il 40% venuto a mancare con la chiusura di bar e ristoranti ha decretato un autentico crollo. Ancora peggio il settore suinicolo, che in Europa, sempre nel primo semestre dell’anno, ha dovuto registrare un -1% delle macellazioni, ma che nel nostro Paese ha toccato addirittura un -18%. Analogamente i prezzi sono crollati e nonostante un lieve recupero registrato durante i mesi estivi, siamo molto al di sotto delle quotazioni registrate lo scorso anno”. Di maggiore produttività e competitività ha parlato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, secondo il quale “dobbiamo produrre sempre di più ed essere sempre più competitivi perché le nostre produzioni sono qualitativamente ineccepibili, sicure, rispettose del benessere animale – ha affermato – Dobbiamo saper comunicare bene queste cose e impedire che per noi lo standard europeo vada al ribasso a iniziare dalla giusta interpretazione del benessere animale, che non può essere ricondotto solo all’immagine bucolica del pascolo. È molto altro. È molto di più. Un di più fatto di investimenti, innovazione, professionalità perché non esiste allevatore che abbia interesse a trattare male i suoi animali e non esiste agricoltore che ne abbia a coltivare male i suoi terreni”.

“I tempi sono maturi per una Ocm zootecnica – ha rincarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi – perché rappresenta la scelta fondamentale per essere più distintivi sul panorama internazionale. La discussione sulla nuova Pac e la successiva realizzazione dei Piani strategici nazionali ha salvaguardato il ruolo delle regioni e questo è un bene, anche se occorrerà rivedere la ripartizione delle risorse in base ai diversi territori. Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, affrontando con coraggio un’edizione inedita, hanno saputo affrontare con i loro convegni online tante delle problematiche che l’intero comparto sta affrontando. Ma soprattutto hanno mandato un segnale forte e chiaro sull’importanza e sulla centralità del loro ruolo in un momento così difficile e complicato. I problemi non mancano, ma se vogliamo affrontarli e risolverli insieme alle istituzioni dobbiamo saper stringere una nuova alleanza anche con un altro attore fondamentale: il consumatore”.

#lazootecnianonsiferma e se questi tre giorni hanno chiuso la parte teorica delle Fiere Zootecniche Internazionali, rimane quella che ha coinvolto 51 allevamenti sparsi sull’intero territorio nazionale permettendo a 300 tra le migliori bovine di razza Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey di sfilare durante la Mostra Zootecnica online che il 14 dicembre prossimo andrà in onda sulle piattaforme di CremonaFiere. In quella occasione due giudici internazionali valuteranno i migliori soggetti per aggiudicare alle prime classificate lo scettro di campionessa nelle rispettive categorie di appartenenza.

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05/12/2020, 17:51
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Targa Balestrieri

A Michele Premi, 30 anni, il riconoscimento

che premia le capacità dei giovani allevatori

Cremona, 10 dicembre 2020 – Michele Premi, 30 anni, una Laurea triennale in Scienze agrarie e una Magistrale in Produzioni animali conseguite entrambe all’Università Cattolica di Piacenza, è l’allevatore che quest’anno verrà premiato con la Targa Balestrieri, l’ormai storico riconoscimento che ogni anno le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona assegnano a un giovane allevatore che si è particolarmente distinto nella sua attività.

La motivazione di quest’anno recita che “il Premio viene riconosciuto a Michele Premi per aver sviluppato un software innovativo per la valutazione del benessere in azienda”.

Il vincitore vanta al suo attivo un nutrito curriculum accademico. Infatti, sempre a Piacenza ha conseguito un dottorato quadriennale presso il Dipartimento di Scienze animali dove adesso ricopre il ruolo di ricercatore. Inoltre, contestualmente al suo percorso di studi, ha sempre seguito l’azienda agricola famigliare a indirizzo cerealicolo-zootecnico situata a Castelverde, in provincia di Cremona, insieme al papà e al fratello.

Durante gli anni del dottorato, Michele Premi ha frequentato l’Oregon State University negli USA dove, con un gruppo di colleghi, ha progettato il software Ideal basato sullo Sdib (Sistema diagnostico integrato di benessere) provato nelle aziende zootecniche degli States e in quelle situate in Pianura Padana.

La Targa Balestrieri è un riconoscimento promosso dall’Associazione nazionale giovani allevatori (Anga), e da anni una consuetudine per le Fiere Zootecniche Internazionali di CremonaFiere . È intitolata a un giovane allevatore, Mino Balestrieri, che perse la vita in un tragico incidente stradale a soli 25 anni nel 1998. Laureato in Agraria all’Università di Piacenza, il giovane aveva già iniziato a lavorare con passione nell’azienda di famiglia insieme al papà.

Oltre alla famiglia, la sua scomparsa gettò nel dolore anche i suoi numerosi amici che proprio per ricordarne le qualità e la passione per il lavoro che stava intraprendendo hanno voluto ricordarlo con la targa a lui intitolata, da assegnare ogni anno durante lo svolgimento delle Fiere Zootecniche Internazionali coinvolgendo in questo progetto CremonaFiere, che da subito ha colto l’importanza e il valore di un gesto così simbolico pieno di affetto.

Il riconoscimento di quest’anno poi assume un valore del tutto particolare a causa delle condizioni imposte dalla pandemia, ma non è certo meno importante anche perché legato Mostra Zootecnica online alla quale sarà possibile assistere il 14 dicembre prossimo collegandosi alle piattaforme di CremonaFiere. Un evento inedito in questa versione, voluto fortemente dagli allevatori che hanno aderito numerosi, tant’è vero che 300 splendide bovine da latte appartenenti alle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey provenienti da 19 allevamenti sparsi sull’intero territorio nazionale hanno sfilato in streaming davanti a due giudici internazionali, che come detto il 14 dicembre assegneranno alle prime classificate il titolo di campionessa di razza a seconda delle varie categorie di appartenenza.

#lazootecnianonsiferma, non si è fermata e mai si fermerà. Anzi rilancia con nuove iniziative e con un partner al fianco come CremonaFiere, che con coraggio e ostinazione ha saputo organizzare una rassegna di alto valore sia in termini di contenuti che di proposte. Esattamente quello di cui il mondo zootecnico italiano ha bisogno per non fermarsi mai.

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10/12/2020, 16:26
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Con la Mostra zootecnica online

cala il sipario sulla Special Edition

delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona 2020

Cremona, 15 dicembre 2020 – Con la Mostra zootecnica online trasmessa ieri sera, 14 dicembre, sulle piattaforme di CremonaFiere si è conclusa con successo la Special Edition delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, che dal 3 al 5 dicembre scorsi hanno proposto un ricco calendario di eventi tecnico-scientifici in streaming, culminate con il “Festival della Vacca da Latte”, la sfilata online a cui hanno partecipato circa 300 bovine appartenenti alle razze Holstein, Red Holstein, Jersey e Bruna, al termine della quale i giudici internazionali Gary Jones e Thomas Ender, rispettivamente di nazionalità irlandese e svizzera, hanno assegnato i maggiori riconoscimenti nelle varie categorie di appartenenza e l’ambìto titolo di campionessa assoluta, andato a Deghi Zenit, uno splendido esemplare di razza Bruna di proprietà dell’azienda agricola Quisti Farm di Quistini Davide di Bergamo.
https://www.rivistadiagraria.org/news/l ... mona-2020/

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15/12/2020, 18:57
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