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Costruire il futuro: difendere l'agricoltura - 24.07 Roma
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Messaggio |
Biologico
Iscritto il: 03/08/2009, 10:37 Messaggi: 940 Località: Perugia
Formazione: Studente alla facoltà di agraria
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Costruire il futuro: difendere l'agricoltura dalla cementificazione'. Questo il titolo dell'evento organizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sulla questione del consumo del suolo agricolo. L'incontro si terrà martedì 24 luglio, ore 10 a Roma, alla Biblioteca della Camera dei deputati a Palazzo San Macuto. Sullo scenario attuale e sulle prospettive future interverranno il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, Carlo Petrini, presidente di Slow Food, e Sergio Rizzo, scrittore ed editorialista del Corriere della sera. Durante l'incontro il ministro Catania presenterà il 'Rapporto del Mipaaf sulla condizione del consumo del suolo e dell'agricoltura in Italia'. Per scaricare il programma: http://agricolturaonweb.imagelinenetwor ... futuro.pdf
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03/07/2012, 16:13 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Inserito nella Rivista di Agraria.org
_________________ Saluti, Flavio.
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04/07/2012, 9:46 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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COSTRUIRE IL FUTURO: DIFENDERE L’AGRICOLTURA DALLA CEMENTIFICAZIONE’- 24 LUGLIO 2012 IL MINISTRO MARIO CATANIA, CARLO PETRINI E SERGIO RIZZO ‘Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazione’ è il titolo dell’evento organizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sulla questione del consumo del suolo agricolo. L’incontro si terrà alle ore 10.00 di martedì 24 luglio a Roma, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati a Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 a Roma. Sullo scenario attuale e sulle prospettive future interverranno il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, Carlo Petrini, presidente di Slow Food, e Sergio Rizzo, scrittore ed editorialista del Corriere della sera. Durante l’incontro il Ministro Catania presenterà il Rapporto del Mipaaf sulla condizione del consumo del suolo e dell’agricoltura in Italia. Ufficio Stampa 20.07.12 TEL: 06.46653403 - 3404 - 3502 FAX: 06.46653201 ufficiostampa@mpaaf.gov.it www.politicheagricole.it
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21/07/2012, 9:38 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68906 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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21/07/2012, 13:11 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Dal convegno:
CONSUMO DEL SUOLO, CATANIA: INVERTIRE LA ROTTA, CAMBIANDO IL MODELLO DI SVILUPPO DEL PAESE
“Ogni giorno 100 ettari di terreno vanno persi, negli ultimi 40 anni parliamo di una superficie di circa 5 milioni. Siamo passati da un totale di aree coltivate di 18 milioni di ettari a meno di 13. Sono dati che devono farci riflettere sul fatto che il problema del consumo del suolo nel nostro Paese deve essere una priorità da affrontare e contrastare. In un quadro come quello italiano, che da questo punto di vista non è assolutamente virtuoso, dobbiamo invertire la rotta di un trend gravissimo che richiede un intervento in tempi rapidi. Serve una battaglia di civiltà, per rimettere l’agricoltura al centro di quel modello di sviluppo che vogliamo dare al nostro Paese. Non penso, naturalmente, a un ritorno a un paese agreste, ma immagino uno Stato che rispetti il proprio territorio e che salvaguardia le proprie potenzialità. Noi usciremo vincenti da questa crisi se lo faremo con un nuovo modello di crescita che passa necessariamente attraverso questi temi. Sono spesso, infatti, proprio questi passaggi difficili quelli utili a dare una svolta”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, nel corso dell’evento “Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazione”, organizzato dal Mipaaf presso la Biblioteca della Camera dei Deputati a Palazzo San Macuto. Al convegno, nel corso del quale il Ministro Catania ha presentato un disegno di legge sul tema, hanno partecipato come relatori Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera, e Carlo Petrini, fondatore di “Slow Food”.
“Nel corso della storia – ha spiegato il Ministro Catania – si sono alternate epoche in cui la campagna ha vissuto dei momenti di splendore e dei momenti di abbandono. Ma erano fasi fisiologiche, determinate dal progresso. In epoca recente, in questa alternanza, si è inserito un fattore che ha reso il consumo del suolo un processo irreversibile: la cementificazione. È un fenomeno che ha un impatto fortissimo sulle aree agricole del nostro Paese, ma diventa ancora di più preoccupante quando lo vediamo concentrato in quelle zone altamente produttive, ad esempio sulle pianure. È qualcosa di devastante sia per l'ambiente sia per l'impresa agricola, con effetti negativi sul volume della produzione. La sottrazione di superfici alle coltivazioni abbatte la produzione agricola, ha un effetto nefasto sul paesaggio e, di conseguenza, sul turismo”.
“Tutto ciò – ha aggiunto il Ministro – avviene in un Paese come il nostro dove il livello di approvvigionamento è molto basso, dato che almeno il 20 per cento dei consumi nazionali è coperto dalle importazioni. Qual è il nostro compito? Dobbiamo aggredire le cause di questo processo, serve una nuova visione economica, un diverso modello di sviluppo. Bisogna anche contrastare l’aggressività di alcuni poteri forti, l'assenza di regole, dobbiamo modificare una certa cecità della politica, introducendo un cambiamento normativo nel meccanismo di spesa degli oneri di urbanizzazione che vanno nelle casse dei Comuni. Purtroppo, su questo aspetto, ancora manca una visione complessiva da parte di molti. Questa battaglia – ha spiegato Catania – è invece talmente importante che non la si vince con la singola iniziativa isolata, ma lavorando insieme, attraverso suggerimenti e il dialogo”.
Petrini, nel corso del suo intervento, ha spiegato: “Dobbiamo riuscire a cogliere il senso di questa proposta, che non deve essere solo riconducibile alla dimensione di un Ministero, ma deve porsi come un’indicazione sul modello di sviluppo che riguarda l’intero sistema-paese, che dovrebbe essere sensibile a una riflessione di questo tipo. L’Italia – ha sottolineato Petrini – è sotto lo schiaffo di una situazione speculativa di proporzioni inimmaginabili, c’è bisogno che tutti avvertano la necessità di cambiare l’attuale paradigma produttivo. Noi paghiamo poco gli agricoltori, ma quando perderemo i veri presidi da loro costituiti, e ce ne renderemo conto, sarà troppo tardi. Nel nostro Paese non c'è la responsabilità di sapere cosa fa un agricoltore, mentre tutti dovrebbero sapere che non coltiva solo i frutti della terra, ma preserva l'ecosistema, la tutela del paesaggio, la memoria storica. L’agricoltura va al di là della semplice produzione di cibo”.
Rizzo ha aggiunto: “I Padri costituenti avevano già capito tutto, tanto è vero che in uno degli articoli fondamentali della Carta avevano introdotto la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Il nostro Paese non ha riserve di gas, non ha giacimenti di petrolio, non ha miniere di diamanti, ma ha un paesaggio unico. E invece che far leva su questo spesso si pensa a cementificare il territorio. Ci sono – ha spiegato Rizzo – aree dell’Italia dove a una bassa crescita demografica si associa un alto tasso di cementificazione. C’è qualcuno che ha detto che ‘dai campi di sterminio siamo passati allo sterminio dei campi’. Dobbiamo rendercene conto e capire che si può ripartire dalla terra. Un governo che abbia un senso di quello che, da questo punto di vista, può dare il Paese deve proporre un piano straordinario di rivalutazione ambientale”.
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24/07/2012, 22:33 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Il commento di Confragricoltura:
CEMENTIFICAZIONE, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “CI SONO 1,2 MILIONI DI ETTARI DA RECUPERARE ALL’AGRICOLTURA PRODUTTIVA. BENE IL DDL, MA ORA VORREMMO MISURE CONCEPITE PER FARE, NON PER IMPEDIRE”
“Denunciamo da anni gli effetti di una cementificazione selvaggia del territorio, una pressione che sta ridimensionando gli spazi agricoli del nostro Paese, ma vogliamo anche ricordare, con forza, che oltre il 4% della SAU (superficie agricola utilizzata) è a riposo e che, unendola alla superficie attualmente non utilizzata, si potrebbe rimettere in coltura un’estensione pari ad oltre il 9% della SAU: ovvero 1,2 milioni di ettari oggi improduttivi.”
Questo il commento di Confagricoltura sul tema “Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazione”, svolto stamattina alla Biblioteca della Camera dei Deputati, nel corso di un dibattito durante il quale il ministro Catania ha illustrato un Disegno di legge per la valorizzazione delle aree agricole e il contenimento di consumo del suolo.
Confagricoltura ha svolto un’analisi sulla base dei dati del Censimento 2010, mettendoli a confronto con quelli dei trent’anni precedenti, da cui emerge chiaramente che se da un lato c’è stato un drastico calo della superficie agricola, dall’altro sono aumentati quelli che Istat definisce i “terreni a riposo” e che vengono lasciati incolti. I “terreni a riposo” nel 2010 assommavano a quasi 550 mila ettari e sono aumentati di circa il 50% dal 1982.
“Si tratta di superfici che possono tornare rapidamente in produzione – sottolinea Confagricoltura - e che rappresentano un potenziale immediatamente disponibile per rafforzare la nostra agricoltura e creare nuove opportunità per i giovani imprenditori.”
“E’ assolutamente apprezzabile il tentativo di mettere al centro dell’attenzione del Paese l’agricoltura produttiva e i terreni che possono essere ad essa recuperati, seppur consideriamo meno condivisibili i limiti sulla destinazione nel tempo dei terreni agricoli” aggiunge il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi. E conclude: “Come imprenditori ci aspettiamo ora altrettanta attenzione, con una politica che dia spazio alla crescita e ci consenta di rimanere nel circuito della competitività internazionale. Vorremmo vedere finalmente inaugurata la stagione delle misure concepite per fare, non per impedire”.
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24/07/2012, 22:34 |
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