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Convegno Balsamico: nulla di generico - 21.10 Modena
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68841 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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A MODENA UN CONVEGNO IN PROTEZIONE DELLA DENOMINAZIONE DELL ACETO BALSAMICO
INTANTO NELLA SEDE DELLA CAMERA DI COMMERCIO IN MOSTRA UNA ESPOSIZIONE DELLE BOTTIGLIE CONTRAFFATTE RACCOLTE IN GIRO PER IL MONDO
Il termine Balsamico, di grande appeal sui mercati, non puo essere screditato, sostengono produttori e istituzioni
Si terrà a Modena presso la locale Camera di Commercio il prossimo 21 ottobre un importante convegno sulla protezione e la tutela delle denominazioni dei prodotti a indicazione geografica, cioè quelli registrati a livello europeo come DOP e IGP.
Il convegno, promosso dal Consorzio dellAceto Balsamico di Modena IGP insieme ai Consorzi di tutela del più nobile Aceto Balsamico Tradizionale DOP, di Modena e Reggio Emilia, prende spunto dal numero crescente di imitazioni e contraffazioni che danneggiano questi famosi aceti emiliani e rappresenterà anche l'occasione per scoprire nella sede della stessa Camera di Commercio - una esposizione delle bottiglie contraffatte raccolte in giro per il mondo. Un fenomeno che è in preoccupante aumento, non solo nei Paesi extraeuropei ma anche in quelli della Comunità Europea sostiene Cesare Mazzetti, Presidente del Consorzio e che incredibilmente sembra essersi rafforzato, anziché diminuire, proprio con lavvenuta registrazione europea della IGP, nel luglio 2009. Non si tratta, a detta del Consorzio, di un effetto negativo indotto dalla IGP, bensì del fatto che la registrazione ha reso pubblico il disciplinare produttivo, e ha propagandato ulteriormente il prodotto, evidentemente risvegliando appetiti economici tra i produttori alimentari di tutto il mondo, che lo hanno imitato soprattutto nel nome.
Molti altri prodotti a denominazione protetta si sono attrezzati e hanno saputo combattere le imitazioni e contraffazioni a livello giuridico afferma Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e noi dobbiamo prendere spunto dai successi di Consorzi come quello del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto di Parma e molti altri, per difenderci da un fenomeno che si sta allargando a macchia dolio, e che oltre ai danneggiare i volumi di vendita dellAceto Balsamico di Modena IGP, rischia di rovinare limmagine del pregiatissimo Aceto balsamico Tradizionale, frutto di un millennio di tradizioni radicate nelle nostre terre
Al Convegno, che fa parte di un programma di lavoro sostenuto dal contributo del Ministero delle Politiche Agricole, interverranno numerosi consorzi e loro associazioni, esperti giuridici e alti funzionari ministeriali, oltre che i rappresentanti delle istituzioni locali.
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13/10/2011, 12:48 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68841 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
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13/10/2011, 12:48 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Si è aperto questa mattina alla presenza del professor Giuseppe Alonzo, Capo Dipartimento del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il convegno Balsamico: nulla di generico! organizzato dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena e dai Consorzi di Tutela delle DOP Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e della Camera di Commercio di Modena.
Oltre 93 i milioni di litri prodotti (+14% rispetto al 2009), oltre 73 i milioni di litri confezionati (+30%) per un valore di mercato importante che sfiora i 300 milioni di euro, di cui il 75% derivante dallexport in oltre 100 paesi: sono questi i numeri che raccontano storia ed economia dellAceto Balsamico di Modena dallacquisizione della certificazione IGP ad oggi. Dati importanti, che sono stati presentati questa mattina durante il convegno da Luca Valdetara, Responsabile Divisione DOP/IGP di CSQA Certificazioni, dopo i saluti del Presidente della Camera di Commercio Maurizio Torregiani, del Sindaco Giorgio Pighi, dell'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei e dei tre Presidenti dei consorzi.
Interessanti anche i dati riferiti alla crescita del comparto, che ha visto un aumento del numero di aziende, passate in due anni da 184 a 242, per un totale di 279 unità operative (alcuni operatori si avvalgono di più di uno stabilimento). La filiera IGP attualmente si compone di 79 acetifici che reperiscono mosti in 103 cantine, 51 stabilimenti di concentrazione e 143 confezionatori, di cui 34 operanti all'estero.
Ma lAceto Balsamico di Modena IGP e i suoi cugini con la DOP, i preziosi Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia - oltre a essere i prodotti italiani a Indicazione Geografica con la maggior quota di esportazione vantano anche il triste primato di essere tra i più imitati e contraffatti, con conseguente sottrazione alleconomia reale del Paese di un buon 10% del fatturato. Responsabile di una così ampia diffusione di imitazioni è probabilmente la scarsa attenzione che in tutti i paesi ad eccezione dell'Italia - si presta alla lettura dell'etichetta, come emerge dalla ricerca condotta da Nomisma su Comportamento di consumo, percezione e conoscenza dellorigine dellABM in Italia e in 4 importanti mercati europei - Germania, Francia, Spagna e Grecia che il Responsabile di Nomisma Denis Pantini ha esposto questa mattina nel corso del convegno. Dalla ricerca è emerso un concetto importante - afferma il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Cesare Mazzetti - ovvero che in tutti i paesi europei oggetto di studio c'è una percezione diffusa, in Germania si arriva addirittura al 93%, che l'origine dell'Aceto Balsamico sia italiana e che il termine Balsamico sia strettamente e univocamente collegato allimmagine che i tre aceti emiliani hanno saputo guadagnarsi tra i consumatori internazionali. Nella stessa indagine di Nomisma, si leggono anche altri dettagli, come l'alta frequenza di consumo dell'Aceto Balsamico in tutti i paesi esaminati, e la relativa indifferenza dei consumatori al prezzo come motivazione dacquisto.
Dopo gli interventi di CSQA e Nomisma, il convegno moderato dal giornalista Lorenzo Frassoldati, è proseguito con le relazioni dellavvocato esperto di Diritto Industriale e delle Indicazioni Geografiche Giorgio Bocedi su DOP e IGP: protezione, genericità e rapporti con i marchi e del Professor Fausto Capelli, avvocato e docente di Diritto Comunitario al Collegio Europeo/Università di Parma, su Indicazioni aggiuntive sulle caratteristiche dei prodotti agroalimentari nella giurisprudenza europea.
La seconda parte della mattinata ha impegnato in una tavola rotonda su La situazione della tutela delle IGP e delle DOP italiane, il caso Balsamico a confronto con altri casi di tutela, tra gli altri, anche Riccardo Deserti, esperto prodotti di qualità e già Direttore Generale al Ministero Politiche Agricole, il Direttore Generale di AICIG Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografica Piermaria Saccani, il Direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano Leo Bertozzi e la Responsabile del Servizio Percorsi di Qualità della Regione Emilia Romagna, Roberta Chiarini.
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21/10/2011, 15:03 |
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