LA CASSA RURALE ED ARTIGIANA DELL'AGRO PONTINO
SOSTIENE LA FILIERA AGROALIMENTARE E LA PORTA IN EUROPA
La filiera agroalimentare pontina sarà presente, dal prossimo 8 febbraio, alla 25^ Edizione della Berlin Fruit Logistica, il più importante salone europeo del comparto. L’operazione è stata allestita dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Pontinia che ha radunato dieci cooperative locali allestendo un’area sotto lo slogan “Agro Pontino da palude a risorsa”. L’iniziativa rientra in un articolato percorso di promozione territoriale promosso dalla BCC di Pontinia e comprende anche momenti di studio e confronto sul comparto agroalimentare. Come quello che oggi a Sabaudia ha richiamato economisti ed esperti di settore in un confronto a tutto campo con produttori, imprenditori e agricoltori, attorno alla traccia “Agro Pontino, la filiera locale nel cuore dell’Europa”.
«L’export agroalimentare pontino negli ultimi 5 anni ha fatto segnare un robusto +70% per un valore di tre miliardi di euro, con la filiera locale che detiene un terzo dell’export regionale. Con questi dati – ha sottolineato Maurizio Manfrin, Presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Pontinia – il Brand Agro Pontino è nella sostanza. Adesso tocca a noi, nessuno escluso, trovare punti di convergenza che possano favorire sempre più il gioco di squadra nel rispetto delle singole e diverse individualità. Agro Pontino dovrà significare sempre più identificazione territoriale e valorizzazione delle risorse della nostra terra. Per questo come Banca locale, non faremo mai mancare il nostro apporto alle imprese e alle iniziative che tenderanno a promuovere la nostra area. O, come in questo, saremo soggetto coagulante, visto che la trasferta a Berlino, diventa un primo importante esperimento».
«La nostra crescita – ha rimarcato l’economista Giacomo Vaciago – sta tornando a dipendere soprattutto dalle nostre virtù, vale a dire da ciò che siamo in grado di fare puntando sul gioco di squadra e le eccellenze. In tutto il mondo, la qualità italiana è sinonimo di mangiare e vestire bene (food and fashion), abbiamo quindi le carte giuste per poter espandere il made in Italy in nuovi mercati, e rafforzare la nostra presenza in quelli nei quali operiamo già. Lavorando bene, potremo affrontare al meglio l’impatto con i molteplici cambiamenti del mondo che continuano in maniera inesorabile e talvolta imprevedibile, basti pensare a quanto avvenuto lo scorso anno: Brexit, Trump, Referendum».
Per il Direttore Generale di Federlus (Federazione Banche di Credito Cooperativo Lazio Umbria Sardegna) Paolo Grignaschi: «Parlando di filiera agroalimentare territoriale credo che la Banca locale sia parte integrante e possa svolgere un importante ruolo di congiunzione, perché gli istituti di prossimità conoscono in maniera diretta prima le persone e poi le strutture. L’elemento umano, in questo contesto è un plus valoriale consistente e primario. Ecco perché il ruolo degli istituti di credito e le missioni che assolvono sono insostituibili anche di fronte a scenari di complessa globalizzazione».
Secondo Massimo Meliconi (Responsabile Prodotti e Servizi di ICCREA BancaImpresa): «L’export food è in ascesa passando dagli attuali 37 a 50 mld entro il 2020. Ecco perché è il momento di fornire supporto alle esportazioni e ai processi di internazionalizzazione delle PMI e delle filiere agroalimentari locali». Mentre, per Luigi Duranti (Responsabile Crediti Agrari di ICCREA BancaImpresa): «Un ruolo importante nella partita delle esportazioni lo riveste non solo la qualità, fronte indiscutibile del Made in Italy, ma anche e soprattutto la capacità di innovazione delle filiere. Questo potrà fare la differenza».
Qui: la mappa della partecipazione della filiera pontina all’edizione 2017 Berlin Fruit Logistica.
http://www.virtualmarket.fruitlogistica ... CC,c402771
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