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Bluetrusco “I cavalli, il Palio di Siena e gli Etruschi" 
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Nell’ambito della prima edizione dell’unico grande festival dedicato agli Etruschi, in programma dal 3 luglio al 2 agosto a Murlo (Siena), domenica 5 luglio alle 22 dialogo tra Debora Barbagli e Giuseppe M. Della Fina
Al festival Bluetrusco “I cavalli, il Palio di Siena e gli Etruschi”
Il festival è ideato e organizzato dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, Archeo e associazioni locali. Sono coinvolte Università e importanti istituzioni culturali internazionali, oltre a Provincia di Siena e Regione Toscana

Al festival Bluetrusco “I cavalli, il Palio di Siena e gli Etruschi”, dialogo tra Debora Barbagli e Giuseppe M. Della Fina.
Il cavallo, attraverso il Palio, ha una centralità nella vita di Siena. Il legame tra questo territorio e il cavallo è sicuramente, comunque, molto più antico e risale all’epoca etrusca. È sufficiente per comprenderlo esaminare le lastre in terracotta di rivestimento architettonico con decorazione a rilievo che decoravano la reggia dell’insediamento di Murlo: esse mostrano una serie di cavalieri che, tra l’altro, montavano l’animale senza fare ricorso alla sella. Il fatto che le lastre ornassero il palazzo del dinasta locale suggeriscono la centralità dei giochi equestri nella vita della sua corte.
Tali temi, insieme alla rilevanza del cavallo nel mondo etrusco, saranno esaminati nel dialogo tra Debora Barbagli e Giuseppe M. Della Fina che si svolgerà domenica 5 luglio alle 22 al castello di Murlo (Siena) nell’ambito di Bluetrusco, l’unico grande festival dedicato agli Etruschi in programma da venerdì 3 luglio a domenica 2 agosto e che vedrà la partecipazione di noti archeologi e storici dell’antichità tra cui Maurizio Bettini, Giovannangelo Camporeale, Christopher Smith e Andreas Steiner solo. Inoltre, nell’ambito del festival, sono previsti spettacoli e concerti con, tra gli altri, Moni Ovadia, David Riondino, Stefano Cocco Cantini, Nir Felder, Fabio Pianigiani, Ares Tavolazzi.
Un mese di eventi con convegni, concerti, incontri, degustazioni, mostre, una fiera dei libri di archeologia, l’esposizione e la vendita di prodotti locali, escursioni e visite guidate: tutti i dettagli possono essere scoperti sul sito www.bluetrusco.land
Bluetrusco, alla sua prima edizione, è ideato e organizzato dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, Archeo e associazioni locali. Sono coinvolte Università e importanti istituzioni culturali internazionali, oltre a Provincia di Siena e Regione Toscana (l’evento rientra nel programma delle "Notti dell’archeologia" e nell’Anno dell’archeologia). La direzione scientifica è di Giuseppe M. Della Fina.

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29/06/2015, 15:55
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Nell’ambito della prima edizione dell’unico grande festival dedicato agli Etruschi, in programma dal 3 luglio al 2 agosto a Murlo (Siena), domenica 5 luglio alle 22 dialogo tra Debora Barbagli e Giuseppe M. Della Fina
Al festival Bluetrusco “I cavalli, il Palio di Siena e gli Etruschi”
Il festival è ideato e organizzato dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, Archeo e associazioni locali. Sono coinvolte Università e importanti istituzioni culturali internazionali, oltre a Provincia di Siena e Regione Toscana.


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Venerdì 3 luglio alle 17 a Murlo (Siena) al via la prima edizione del festival dedicato agli Etruschi. Presenti all'inaugurazione - in occasione della quale il castello si illuminerà di blu - tra gli altri Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e Aydin Adnan Sezgin, ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia
Al via Bluetrusco, nel nome dell'antico popolo
Il festival è ideato e organizzato da Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Provincia di Siena, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, University of Massachusetts Amherst, Fondazione Siena Jazz, British school at Rome. Media partner è la rivista “Archeo”

A Murlo (Siena) da venerdì 3 luglio ci si immerge in un castello illuminato di blu grazie a Bluetrusco, il festival che propone un viaggio con gli etruschi di ieri e di oggi” e che si inaugura alle 17. Con il sindaco di Murlo Fabiola Parenti ci saranno Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Fabrizio Nepi, presidente della Provincia di Siena, Alessandro Ricceri, presidente di Fondazione Musei Senesi, Andrea Pessina, soprintendente per i Beni archeologici della Toscana, Aydin Adnan Sezgin, ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia, Andreas M. Steiner, direttore di Archeo, Giuseppe M. Della Fina, direttore artistico di Bluetrusco. Da non perdere alle 18 la lectio magistralis di Maurizio Bettini, noto docente di Ffilologia classica e antropologia del mondo classico all'Università di Siena, dal titolo "Fondare una città: gli Etruschi, i Romani e la costruzione del mondo". Dopo la cena inaugurale alle 22 appuntamento con lo spettacolo multimediale "L'acqua che scorre", con musica e proiezione di immagini sulla parete del palazzone. Protagonista sarà Fabio Pianigiani, compositore, musicoterapeuta, docente universitario. Si tratta del coautore dei maggiori successi di Gianna Nannini, oltre ad essere il produttore e l'arrangiatore di grandi artisti internazionali.
Si continua sabato 4 luglio con Giovannangelo Camporeale, accademico dei Lincei e presidente dell'Istituto nazionale di studi etruschi e italici, e Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante: uno dei più autorevoli personaggi dello spettacolo e della cultura. La giornata è dedica alla genesi della civiltà etrusca, al tema del viaggio e dell'esodo. Fin dal mattino non mancheranno le possibili esperienze: visita agli scavi di Poggio Civitate con Antony Tuck, il docente dell'università del Massachusetts Amherst che li dirige. Nel pomeriggio, alle 15, ci sarà Amurleto, laboratorio per bambini con Sabina Calderone (su prenotazione).
Bluetrusco unisce nel nome (e nel programma) il colore della nota “magica” del jazz e del blues, del cielo dove si trovavano gli dei, a quello degli Etruschi, che qui hanno lasciato tracce profonde, persino nel dna della popolazione, studiata più volte per la sua origine.
Il ricco cartellone prevede, inoltre, mostre fotografiche, su importanti libri di archeologia, una caccia al tesoro tecnologica, degustazioni e cene a prezzo convenzionato nei ristoranti elencati nel sito www.bluetrusco.com, dove è possibile trovare tutti i dettagli e le informazioni sul festival.
Bluetrusco è promosso dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Provincia di Siena, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, University of Massachusetts Amherst, Fondazione Siena Jazz, British school at Rome. Media partner è la rivista “Archeo”.

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01/07/2015, 15:29
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Domani, sabato 4 luglio, a Murlo (Siena) appuntamento alle 17 con la lectio magistralis di Giovannangelo Camporeale sulla genesi della civiltà etrusca, emntre alle 22 appuntamento con il monologo di Moni Ovadia "Il senso del viaggio"
La genesi e il viaggio: Giovannangelo Camporeale e Moni Ovadia a Bluetrusco
Il festival è ideato e organizzato da Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Provincia di Siena, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, University of Massachusetts Amherst, Fondazione Siena Jazz, British school at Rome. Media partner è la rivista “Archeo”

Domani, sabato 4 luglio, per il festival Bluetrusco che si tiene al castello di Murlo (Siena) è il giorno dedicato alla genesi e al viaggio. I temi sono affrontati grandi personaggi della cultura. Uno dei più famosi archeologi, Giovannangelo Camporeale, accademico dei Lincei e presidente dell’Istituto nazionale di studi etruschi e Italici, terrà una lectio magistralis sulla genesi della civiltà etrusca, con particolare riferimento alle risorse del suolo e del sottosuolo (dalle 17, al castello). Quindi alle 22 un personaggio poliedrico come Moni Ovadia, il celebre attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante, parlerà del senso del viaggio, sia come personale esperienza di crescita che come forma di esodo. Il filo conduttore è una civiltà figlia di continue contaminazioni, come quella etrusca, che non è scomparsa ma si è fusa ed evoluta nel corso dei secoli. Un insegnamento di non poco conto, anche per il presente.
Ma Bluetrusco propone ache molto altro: fin dal mattino (dalle 10 circa) c’è la possibilità di visitare gli scavi di Poggio Civitate in compagnia del responsabile, il professor Anthonuy Tuck dell’Università del Massachusetts Amherst. Nel primo pomeriggio, alle 15, è in programma "Amurleto" un intrigante laboratorio per bambini, con l’archeologa Sabina Calderone (su prenotazione da effettuare chiamando il numero 348 9003563).
Come sempre, c’è la possibilità di cenare a 20 euro nei ristoranti della zona, di fare degustazioni e pasti veloci al castello, di immergersi nel museo archeologico, nella fiera dei libri di archeologia e nelle varie mostre fotografiche: "Mulax" a cura di Anthony Tuck, "I nuovi Etruschi" a cura di Luciana Petti e "Sotto il cielo di Murlo" a cura di Fabio Cappelli. In programma anche "Gemurlo", caccia al tesoro tecnologica da giocare muniti di smartphone.
Tanti appuntamenti anche domenica 5 luglio: alle 10 “Dalla Pieve a Carli alle miniere ottocentesche di lignite”, visita guidata con Lorenzo Anselmi, alle 16 il laboratorio “L’atelier delle Crete” con Sabina Calderone, alle 17 conversazione intorno al libro “Il mare inquieto della quiete. Una storia degli Etruschi” (Nuova Immagine Editrice) tra Giuseppe M. Della Fina e Andrea Zifferero con letture di Camillo Zangrandi e alle 22 “I cavalli, il Palio di Siena e gli Etruschi”, dialogo con Giuseppe M. Della Fina e Debora Barbagli.
Per informazioni e per il programma dettagliato www.bluetrusco.com
Bluetrusco è promosso dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Provincia di Siena, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, University of Massachusetts Amherst, Fondazione Siena Jazz, British school at Rome. Media partner è la rivista “Archeo”.

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03/07/2015, 16:30
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Venerdì 10 luglio a Murlo (Siena) una giornata dedicata alla ricostruzione del Dna dell’antico popolo mentre sabato 11 luglio è la volta di "Suoni e colori antichi"
Bluetrusco, tanti eventi nel secondo weekend
Domenica 12 luglio è dedicata alla memoria di Ranuccio Bianchi Bandinelli

Di chi sono figli gli attuali senesi e toscani? Bluetrusco darà la risposta venerdì 10 luglio, grazie a una giornata dedicata alla ricostruzione del Dna dell’antico popolo. Ne parleranno due personalità che hanno curato le più approfondite ricerche sul campo, studiando proprio il Dna dei murlesi (Piazza insegna Gentica umana a Torino e presiede la Human genetics foundation, Bellelli è ricercatore all’Istituto degli studi sul Mediterraneo antico del Cnr e docente di Etruscologia a Palermo). Un altro decente universitario, Franco Ciacci (direttore del Laboratorio di etruscologia e antichità italiche a Siena), si soffermerà invece in serata (ore 22 circa) su un altro pezzo di eredità del passato, legato all’uomo: il paesaggio.
Ma già il giorno precedente, giovedì 9 luglio, Bluetrusco regala un coinvolgimento tra ospiti e popolazione locale, grazie a una veglia, in piazza, che vede protagonisti mitici personaggi locali, a partire da Luciano Scali (ore 22). Sempre il 9 luglio l’inaugurazione della mostra Mulax sarà utile per approfondire la conoscenza dell’alfabeto etrusco (inaugurazione ore 17).
Sabato 11 luglio è la giornata dedicata a "Suoni e colori antichi". Si comincia al mattino (ore 10) con la visita agli scavi di Poggio civitati in compagnia del curatore, il professor Anthony Tuck dell’Università del Massachisetts Amherst. Nel primo pomeriggio, dentro al “palazzone”, l’archeologa Sabrina Calderone cura un laboratorio per tutte le età, sempre sui cromatismi del mondo antico. Susanna Sarti e Giulio Paolucci, nel pomeriggio (ore 17) parleranno di archeologia e musica: reperti, immagini e suoni. Sarà solo il preludio al concerto di musica jazz (il blu è anche la nota magica del jazz e del blues) con Giulio Stracciati (chitarra) e Stefano Cocco Cantini (sax e flauto etrusco). Quest’ultimo, oltre ad essere un musicista affermato, ha compiuto un’interessante ricerca sugli strumenti musicali etruschi.
Domenica 12 luglio, a Bluetrusco, è la giornata in memoria di Ranuccio Bianchi Bandinelli. Si comincia con una escursione con Lorenzo Anselmi (ore 10, partenza dal museo, lungo il Crevole e l’antica ferrovia) e si continua con un altro laboratorio di Sabina Calderone (sempre alle 15) dedicato al fregio inciso. Il catalogo della mostra L’occhio dell’archeologo sarà compreso con il prezzo della cena nei ristoranti Libridinoso e Bosco della Spina. Un dialogo tra Marcello Barbanera (professore di Archeologia e storia dell’arte greca e romana alla Sapienza) e Giuseppe M. Della Fina, direttore scientificio di Bluetrusco, chiuderà la serata (ore 22). In mezzo, tutti i giorni, mostre, cene a 20 euro, degustazioni (con la possibilità di una cena leggera grazie alla Bottega di Stigliano), esposizioni di prodotti locali e persino una caccia al tesoro “tecnologica”, Geomurlo.
Per informazioni e per il programma dettagliato www.bluetrusco.com
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08/07/2015, 13:26
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A venti anni dalla sua ricerca sul Dna il famoso genetista incontra un altro studioso, Vincenzo Bellelli, per parlare de "Le origini degli Etruschi". Appuntamento domani, venerdì 10 luglio a Murlo (Siena)
Alberto Piazza torna dagli “Etruschi” di Murlo
Sabato 11 luglio appuntamento da non perdere con il concerto di Francesco Cocco Cantini che suona un flauto etrusco, fedelmente ricostruito

Alberto Piazza, famoso genetista, torna a Murlo (Siena), il luogo nel quale, una ventina di anni fa, ha condotto la fondamentale ricerca sul Dna della popolazione locale, nell’ambito del progetto mondiale Genoma di Cavalli Sforza, università di Stanford. All’epoca fece il giro del mondo uno studio che coinvolse gran parte della popolazione locale (circa duemilacinquecento abitanti), alla quale furono prelevati campioni di sangue per analizzarne il Dna. L’occasione è data da Bluetrusco, il festival dedicato a un viaggio ideale con gli etruschi di ieri e di oggi, in programma a Murlo fino al 2 agosto. In un incontro che si terrà domani, venerdì 10 luglio alle 17 al castello di Murlo, Piazza parlerà delle sue ricerche, che hanno portato a dimostrare un’affinità dell’antico popolo con gli originari abitanti dell’Anatolia, insieme a un altro studioso, Vincenzo Bellelli, autore di un recente lavoro sulle origini degli Etruschi, raccolto in un volume. Vincenzo Bellelli è ricercatore all’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del Consiglio Nazionale delle Ricerche e docente di Etruscologia all’Università degli Studi di Palermo. Alberto Piazza, invece è docente di Genetica Umana presso l’Università degli Studi di Torino e presidente della Human genetics foundation. A seguire, alle 22 sempre al castello di Murlo un altro famoso studioso, Franco Cambi, docente di Metodologie della ricerca archeologica e direttore del Corso di laurea in Scienze dei beni archeologici all’Università degli Studi di Siena terrà una lectio magistralis sui paesaggi dell’Etruria antica.
La riscoperta del passato, a Bluetrusco diventa un’esperienza attuale, anche attraverso la musica. Sabato 11 luglio si parla di immagini e suoni del mondo antico con Susanna Sarti e Giulio Paolucci (alle 17), e più tardi, ci sarà l’opportunità di sentire un suono etrusco autentico, grazie al flauto di Francesco Cocco Cantini. Questo famoso jazzista (abitualmente suona il sax), presenterà questo straordinario strumento nell’ambito del concerto che terrà con Giulio Stracciati sempre al castello alle 22.
Come sempre, in questi giorni Bluetrusco offre escursioni, laboratori, visite guidate al museo archeologico, cene nei ristoranti a prezzo convenzionato o, in alternativa, negli stand della filiera corta e delle aziende locali. Per maggiori informazioni: www.bluetrusco.com, oppure: 3489002057.
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Appuntamento a Murlo (Siena) domani, sabato 11 luglio (ore 22) con il concerto del celebre jazzista che proporrà musiche di ispirazione etrusca suonando un flauto realizzato in base a strumenti antichi originali conservati nei musei toscani
A Bluetrusco un magico flauto etrusco suonato da Stefano Cocco Cantini
La giornata dedicata a suoni e colori antichi: in programma la visita guidata agli scavi di Poggio Civitate in compagnia di Anthony Tuck, il laboratorio con l’archeologa Sabina Calderone sui colori dell’antichità, su prenotazione e l'incontro con Susanna Sarti e Giulio Paolucci su reperti, immagini e suoni del mondo antico

Sarà una musica di ispirazione etrusca suonata da Stefano Cocco Cantini con un flauto realizzato in base a strumenti antichi originali conservati nei musei toscani, accanto ai consueti strumenti del jazz, ad allietare il sabato di Bluetrusco. Nell'ambito del festival che si tiene a Murlo (Siena) fino al 2 agosto), domani sabato 11 luglio alle 22 il celebre sassofonista si esibirà con Giulio Stracciati (chitarra) nel nome della nota blu che dà il nome alla manifestazione; inoltre, Cantini suonerà e racconterà i particolari di questo particolare flauto etrusco, fedelmente ricostruito, con il quale si è esibito al museo Louvre a Parigi e in pochissimi altri luoghi d’eccezione. Tra questi, una piazza del castello di Murlo, che per l’occasione è illuminato di blu.
Musica ma non solo; sabato 11 luglio è la giornata dedicata ai suoni e ai colori antichi. Si parte la mattina alle 11 con la consueta visita agli scavi di Poggio Civitate in compagnia di Anthony Tuck, il curatore della campagna per conto dell’università del Massachusetts Amherst. Da non perdere alle 16 il laboratorio con l’archeologa Sabina Calderone, sui colori dell’antichità (su prenotazione), mentre alle 17 si parlerà di archeologia e musica, ovvero di reperti, immagini e suoni del mondo antico grazie agli archeologi Susanna Sarti, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana e Giulio Paolucci, direttore del Museo civico archeologico di Chianciano Terme.
Il giorno successivo, domenica 12 luglio, è la giornata interamente dedicata a Ranuccio Bianchi Bandinelli, con una serie di iniziative. Si comincia con una escursione con Lorenzo Anselmi (alle 10, partenza dal museo, lungo il Crevole e l’antica ferrovia) e si continua con un altro laboratorio di Sabina Calderone (alle 15) dedicato al fregio inciso. Il catalogo della mostra "L’occhio dell’archeologo" sarà compreso con il prezzo della cena nei ristoranti Libridinoso e Bosco della Spina. Un dialogo tra Marcello Barbanera (professore di Archeologia e storia dell’arte greca e romana alla Sapienza) e Giuseppe M. Della Fina, direttore scientifico di Bluetrusco, chiuderà la serata alle 22.
Inoltre, tutti i giorni, mostre, cene a 20 euro, degustazioni (con la possibilità di una cena leggera grazie alla Bottega di Stigliano), esposizioni di prodotti locali e persino Geomurlo, la caccia al tesoro “tecnologica”.
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I toscani, una “razza” a sé rispetto agli altri italiani
A Murlo (Siena), nel corso del festival Bluetrusco, presentata una ricerca ancora in corso del genetista Alberto Piazza, secondo la quale il 35% del Dna della popolazione toscana coincide con quello di popolazioni dell’Anatolia

La notizia arriva da Murlo (Siena), dove, nel corso del festival Bluetrusco, il famoso genetista Alberto Piazza ha annunciato i risultati di una ricerca, ancora in corso, dai contenuti straordinari: il 35% Dna dei toscani, a differenza di quello degli abitanti delle altre regioni italiane, sulla base di un’analisi relativa a 540mila marcatori, è simile a quello delle popolazioni dell’area geo-anatolica.
“Ora ci apprestiamo a raffrontare il Dna specifico murlese con quello proveniente dalla stessa area, riferibile agli antichi residenti dell’attuale Turchia – ha annunciato lo studioso, docente all’Università di Torino e presidente della Human genetics foundation – prefigurando una quota ancora maggiore”.
Considerando la “diluizione” nel corso dei secoli, dovuta a contaminazioni tra popoli, è evidente che un 35% rappresenta un dato di grande rilievo, che deve fare riferimento a una situazione storica particolare. Le nuove tecnologie hanno consentito di datare questa ibridazione tra popolazione locale e una presumibilmente arrivata dal bacino orientale del Mediterraneo, tra 80 e 120 generazioni fa. Il che sembrerebbe rinviare alla migrazione di una delle componenti etniche che portarono alla formazione della civiltà etrusca, confermando alcune fonti letterarie antiche, come Erodoto. I murlesi, scelti a suo tempo, per un secolare isolamento, dovrebbero teoricamente conservare la memoria genetica del popolo etrusco in una percentuale ancora maggiore. Da questo punto di vista, ha ancora più senso l’autoironica mostra sui giovani etruschi, ovvero le gigantografie in bianco e nero dei volti dei ragazzi di Murlo attuali, che può essere ammirata per tutta la durata del festival. I campioni di sangue prelevati più di venti anni fa dall’equipe dello stesso Piazza, dunque, a distanza di anni, grazie ai progressi della ricerca scientifica, continuano a dare risultati che forse allora non erano neppure ipotizzabili.
Durante gli incontri di Bluetrusco, l'archeologo Vincenzo Bellelli dell’Istituto di studi sul Mediterraneo antico ha dato un supporto a questa ipotesi dal punto di vista genetico anche sotto l'aspetto storico e archeologico. Tre gli elementi di novità emersi di recente, l’ipotesi di popolazione autoctona sembra affermarsi solo a partire dal I secolo a.c., probabilmente come difesa culturale delle aristocrazie etrusche contro l’avanzata politica e culturale di Roma; la lingua etrusca non appartiene alla grande famiglia indoeuropea ma deriverebbe da un ceppo unico definito Tirrenico comune, attestato nell’isola di Lemno, in Etruria e tra i Reti, una popolazione della valli alpine; infine, la religione etrusca è sicuramente frutto di una ibridazione tra un Pantheon originario, riferito ad un’altra area geografico, e quello locale dei Latini.

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Appuntamento sabato 18 luglio a Murlo (Siena) nell'ambito del festival Bluetrusco, dove alle 17 sarà presentata in anteprima assoluta la prima traduzione integrale in lingua italiana di un classico dell’etruscologia.
Bluetrusco, prima traduzione integrale in italiano di "Cities and Cemeteries of Etruria" di George Dennis
Per l'occasione, la sera alle 22 l'attore David Riondino leggerà in anteprima alcune pagine dell'opera, uno straordinario libro di viaggio che riesce a restituire la situazione e le atmosfere dell’Italia tra gli anni Quaranta e Settanta dell’Ottocento

Sabato 18 luglio a Murlo (Siena) alle 17, nell’ambito del festival Bluetrusco verrà presentata, in anteprima assoluta, una delle maggiori avventure editoriali dell’archeologia italiana: la prima traduzione integrale in lingua italiana dell’opera Cities and Cemeteries of Etruria di George Dennis. Si tratta di un classico dell’etruscologia e, contemporaneamente, di uno straordinario libro di viaggio che riesce a restituire la situazione e le atmosfere dell’Italia tra gli anni Quaranta e Settanta dell’Ottocento, nei decenni decisivi per l’Unità del nostro Paese. E per l'occasione, la sera alle 22 l'attore David Riondino leggerà in anteprima alcuni brani dell'opera.
Nelle pagine di Cities and Cemeteries of Etruria sono registrate una serie di informazioni preziose, soprattutto per quello che concerne lo stato di conservazione di numerosi monumenti decisamente migliore rispetto al presente. L’autore propone inoltre una descrizione dettagliata di musei che oggi si presentano in una forma completamente diversa o che, talora, non esistono più. Per non parlare delle collezioni private andate disperse nel frattempo. La sua esposizione consente di riconoscere singole opere d’arte che il commercio antiquario ha portato altrove e di cui è andata perduta la collocazione originaria.
Dalle sue pagine, inoltre, affiora un’Italia che non esiste più: si confrontino idealmente le descrizioni fornite con i paesaggi che possiamo osservare noi oggi. Luoghi descritti come di una bellezza struggente e ora trasformati in periferie di centri urbani che sembrano avere perso persino la consapevolezza del proprio passato. Siti carichi di storia divenuti posti privi d’identità.
Alcuni dati forniscono un’idea dello sforzo editoriale portato avanti dalla casa editrice senese Nuova Immagine Editrice: l’opera supera le 1200 pagine e si compone di due tomi; la traduzione è durata più di venti anni.
Di grande interesse risulta la stessa figura poliedrica dell’autore: George Dennis era nato a Londra nel 1814, negli anni Trenta iniziò a viaggiare: il Galles, la Scozia e quindi il Portogallo e la Spagna meridionale. Da quest’ultimo viaggio scaturì il suo primo libro A Summer in Andalucia che incontrò un successo notevole.
Agli inizi degli anni Quaranta scelse di visitare l’Etruria. Dalle numerose escursioni in zone allora difficili da raggiungere e dai lunghi soggiorni a Roma nacque il suo libro più noto, vale a dire Cities and Cemeteries of Etruria pubblicato, in prima edizione, a Londra nel 1848 (una nuova edizione completamente aggiornata seguì nel 1878). Nello stesso anno entrò a far parte del Colonial Office e il nuovo incarico lo allontanò per più di dieci anni dall’Europa e dal Mediterraneo: la sua attività si svolse infatti nella Guyana Britannica.
Negli anni Sessanta, ammesso nella carriera diplomatica, riuscì a rientrare e fu vice console e poi console britannico in Sicilia, in Libia e in Turchia potendo tornare agli studi classici e intraprendendo campagne di scavo più o meno fortunate.
Nuovi viaggi e ulteriori campagne di scavo caratterizzarono il decennio seguente che, nel 1888, vide anche il suo ritiro per pensionamento dall’attività diplomatica. Morì a Londra nel 1898.
La prima edizione integrale italiana della sua opera The Cities and Cemeteries of Etruria (curatela di Elisa Chiatti e Silvia Nerucci, traduzione di Domenico Mantovani) viene presentata a Murlo (Siena) nell’ambito del festival Bluetrusco nelle giornate del 18 e del 19 luglio.
All’iniziativa interverranno, nella giornata di sabato 18 luglio (ore 17.00), Andreas M. Steiner (direttore editoriale di “Archeo”), Christopher Smith (direttore della British School at Rome), e Giuseppe M. Della Fina (direttore scientifico di Bluetrusco); mentre, nella giornata successiva (ore 17.00), Maria Grazia Celuzza (direttrice del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Grosseto), Alessandra Minetti (direttrice del Museo Civico Archeologico di Sarteano) esamineranno il rapporto di George Dennis con la Toscana.
Bluetrusco è promosso dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Provincia di Siena, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, University of Massachusetts Amherst, Fondazione Siena Jazz, British school at Rome. Media partner è la rivista “Archeo”.

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14/07/2015, 12:00
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Appuntamento a Murlo (Siena) domani giovedì 16 e venerdì 17 luglio
A Bluetrusco i murlesi entrano in scena per due giorni
Il festiva Bluetrusco è un grande gioco per gli abitanti, senza dimenticare gli antenati

A Murlo (Siena) per due giorni i murlesi entrano in gioco e diventano protagonisti di Bluetrusco. Tra giovedì 16 e venerdì 17 luglio faranno funzionare la fossa di fusione per bronzi antichi, daranno vita a laboratori e veglie contadine, grazie alle professionalità esistenti nel territorio. Si comincia nel pomeriggio di giovedì, alle 17, con un laboratorio sull’alfabeto etrusco, in cui saranno create lettere con l’argilla. Dopo la cena nei ristoranti selezionati da Bluetrusco (20 euro, l’elenco sul sito www.bluetrusco.land) Luciano Scali, uno “storico” abitante del castello, inizierà un dialogo con i presenti partendo da storie relative al territorio. L’indomani, venerdì 17 luglio, la giornata sarà tutta dedicata alla fossa di fusione per i bronzi antichi, ricostruita anni fa dal noto restauratore Edilberto Formigli e da un gruppo di murlesi, riattivata in occasione di Bluetrusco. Dopo la consueta cena nei ristoranti, continuerà un confronto su questa antica tecnica. L’attesa poi è tutta per sabato 18 luglio per la presentazione della fondamentale opera di George Dennis, con letture di David Riondino, confronti tra il direttore di Archeo Andreas M. Steiner, il direttore della British school di Roma Christopher Smith. Bluetrusco offre, inoltre, la possibilità di visitare il museo, di fare degustazioni o cena nell’area espositiva, che vede la presenza di aziende locali e di prodotti di filiera corta. Comunque sia, la sola atmosfera di un castello interamente illuminato di blu vale una visita.
Bluetrusco è promosso dal Comune di Murlo, con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Provincia di Siena, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, University of Massachusetts Amherst, Fondazione Siena Jazz, British school at Rome. Media partner è la rivista “Archeo”.

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