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Agriumbria - Dal 31 marzo al 2 aprile 2023 Bastia Umbra
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68709 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Dal 31 marzo al 2 aprile 2023 la cinquantaquattresima edizione a Umbriafiere (Bastia Umbra Pg)
Agriumbria: la fi(li)era è servita. Si scaldano i motori per la 54esima edizione, la prima da quando è “Polo nazionale delle carni”
Il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri, ha incontrato le Associazioni di categoria per dare vita a un tavolo tecnico-organizzativo. La filiera, dall’acqua al consumatore, sarà il filo conduttore della prossima edizione in programma tra i padiglioni di Bastia Umbra
La filiera sarà al centro della edizione numero 54 di Agriumbria, la fiera per eccellenza per il mondo dell’Agricoltura in programma dal 31 marzo al 2 aprile 2023, nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), con un programma sempre più indirizzato alle esigenze degli imprenditori di un settore in continua evoluzione e crescita costante. In attesa di presentare il nuovo modello fieristico, pensato anche in conseguenza agli accadimenti a livello internazionale, il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri, ha incontrato una delegazione delle Associazioni che contribuiscono alla realizzazione di Agriumbria. Dall’Associazione italiana allevatori, alle associazioni delle singole razze come Anacli, Anabic. Importante anche la presenza nel comitato di Federunacoma e Federacma per la parte della meccanizzazione. Poi le Associazioni di categoria come Cia, Coldiretti, Confagricoltura. «L’obiettivo è dare vita per tempo a un tavolo tecnico che possa mettere a disposizione per questa nuova edizione esperienza, ma anche necessità del mondo rappresentato – spiega Ansideri, Presidente di Umbriafiere – Agriumbria ormai da anni è infatti una fiera “moderna”, che al di là del lato espositivo rappresenta un momento di riflessione, ma anche confronto sul futuro del settore e proprio per questo ho proposto, trovando riscontro, la possibilità di promuovere almeno altri due appuntamenti spalmati nell’arco temporale annuale, su temi di vitale importanza per il settore».
La filiera, il tema, più che mai attuale, della prossima edizione. “La fi(li)era è servita” è lo slogan della prossima edizione di Agriumbria rappresentata da un piatto all’interno del quale si trovano i tre pilastri della manifestazione: zootecnia, meccanizzazione e la carne di cui Agriumbria è diventato Polo nazionale di riferimento. Intorno al centro del piatto sono riportati alcuni altri elementi della filiera che, come detto, sarà il tema della prossima edizione di Agriumbria che avrà proprio dei focus specifici a partire dalla risorsa idrica e al suo futuro incerto, passando per l’innovazione e quindi la formazione, fino al consumatore finale. Sarà anche la prima edizione da quando Agriumbria, firmando un accordo con l’Associazione italiana allevatori, è diventata ufficialmente il “Polo nazionale delle carni di qualità”, accordo che affianca l’Osservatorio sui consumi. Si prospetta quindi una edizione ricca non solo di espositori, ma anche di novità dal punto di vista della tecnica e della scienza applicabili in agricoltura.
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30/09/2022, 17:04 |
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Marco
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Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Negli anni è nata l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’Agricoltura.
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30/09/2022, 17:07 |
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Marco
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"Acqua e tecnologia: la sfida del futuro in agricoltura"
Giovedì 10 novembre 2022 ore 12,00
presso
EIMA International - Bologna Fiere
Sala Gavotta (pad 33-34)
in occasione della presentazione di
Agriumbria 2023 – 54° Edizione
Mostra nazionale agricoltura, zootecnia, alimentazione
31 marzo, 1 e 2 aprile 2023 – Umbriafiere (Bastia Umbra – Pg)
La gestione delle risorse idriche, sia in agricoltura che in zootecnia, sarà uno dei focus di Agriumbria. In occasione di EIMA International un seminario per fare il punto sul contributo innovativo della tecnologia applicata al risparmio dell’acqua e ad una gestione sostenibile della risorsa.
Parteciperanno Francesca Todisco, docente di Idraulica agraria e sistemazione idraulico-forestali dell’Università degli Studi di Perugia ed il Presidente di Umbriafiere S.p.A. Stefano Ansideri che nell'occasione presenterà l'edizione numero 54 in programma a Bastia Umbra dal 31 marzo al 2 aprile 2023.
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04/11/2022, 13:11 |
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Marco
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"Acqua e tecnologia: la sfida del futuro in agricoltura"
Giovedì 10 novembre 2022 ore 12,00
presso
EIMA International - Bologna Fiere
Sala Gavotta (pad 33-34)
in occasione della presentazione di
Agriumbria 2023 – 54° Edizione
Mostra nazionale agricoltura, zootecnia, alimentazione
31 marzo, 1 e 2 aprile 2023 – Umbriafiere (Bastia Umbra – Pg)
La gestione delle risorse idriche, sia in agricoltura che in zootecnia, sarà uno dei focus di Agriumbria. In occasione di EIMA International un seminario per fare il punto sul contributo innovativo della tecnologia applicata al risparmio dell’acqua e ad una gestione sostenibile della risorsa.
Parteciperanno Francesca Todisco, docente di Idraulica agraria e sistemazione idraulico-forestali dell’Università degli Studi di Perugia ed il Presidente di Umbriafiere S.p.A. Stefano Ansideri che nell'occasione presenterà l'edizione numero 54 in programma a Bastia Umbra dal 31 marzo al 2 aprile 2023.
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09/11/2022, 13:41 |
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Marco
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Presentata la 54esima edizione di Agriumbria, a Bastia Umbra dal 31 marzo al 2 aprile 2023
TRA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI E TECNOLOGIA: ACQUA UN BENE PREZIOSO PER L’AGRICOLTURA. AD EIMA (BOLOGNA) PARTE AGRIUMBRIA 2023
Rapporto dell’Università di Perugia per trovare soluzioni all’uso della risorsa idrica in campo agricolo. Obiettivo, favorire l’irrigazione di precisione.
Il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri «Una collaborazione consolidata, quella con l’Università di Perugia, per mettere a fuoco i principali temi e sfide del futuro in Agricoltura»
Siccità e cambiamenti climatici hanno messo in evidenza negli ultimi mesi la drammaticità della mancanza di acqua in agricoltura. Coldiretti ha stimato perdite pari al 10% della produzione agroalimentare nazionale, per un valore superiore ai 6 miliardi di euro. Secondo il WWF, in alcuni casi, i numeri delle perdite sono drammatici: fino al 70% in meno per diverse varietà di frutta e verdura, tra il 50 e il 60% in meno per il mais, tra il 10 e il 30% in meno per il grano, il 45% in meno per il mais e i foraggi per l’alimentazione degli animali, il 20% in meno per il latte. Ecco perché il tema dell’acqua è di primaria importanza per l’agricoltura. Ecco perché ad Eima International, in corso a Bologna, durante la presentazione della 54esima edizione di Agriumbria si è parlato della gestione delle risorse idriche, sia in agricoltura che in zootecnia, in "Acqua e tecnologia: la sfida del futuro in agricoltura" focus che si è tenuto oggi, 10 novembre. Un seminario per fare il punto sul contributo innovativo della tecnologia applicata al risparmio dell’acqua e ad una gestione sostenibile della risorsa. «Abbiamo voluto mettere a fuoco uno dei temi fondamentali per le sfide del futuro in agricoltura – ha spiegato il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri – è del resto uno dei segreti di Agriumbria, che oggi abbiamo come ormai di consueto presentato ad Eima International, quello di creare confronti tra mondo degli imprenditori e mondo della scienza e della ricerca».
Durante il seminario è stato presentato un documento dal titolo “Strategie e tecnologie sostenibili per la gestione delle risorse idriche in agricoltura”, rapporto dell’Università di Perugia realizzato per Agriumbria. Ad illustrarlo è stata Francesca Todisco, docente di Idraulica agraria e sistemazione idraulico-forestali dell’Ateneo perugino.
Il rapporto: ridurre sprechi e perdite, diffondere tecniche di irrigazione di precisione. Oggi è sempre più forte il legame tra garanzia di produzioni agricole adeguate dal punto di vista qualitativo e quantitativo e disponibilità di risorsa idrica. Senza un’adeguata pianificazione, la competizione per l’uso di tale risorsa determinerà situazioni conflittuali e limitazioni nell’uso viste le criticità nell'approvvigionamento e nella gestione dell'acqua. Secondo il rapporto sono oggi importanti l’incremento e la valorizzazione dei sistemi di approvvigionamento, la tutela della disponibilità e della qualità della risorsa idrica, l’ammodernamento dei sistemi di irrigazione e le politiche, anche transfrontaliere, di gestione della risorsa e dei rischi connessi, la tariffazione e l’educazione ad un uso consapevole dell’acqua. Ma determinanti per l’Agricoltura sono due aspetti. La minimizzazione degli sprechi e delle perdite nelle reti di distribuzione. Una soluzione da portare avanti attraverso sistemi avanzati per il monitoraggio, il controllo e la gestione adattiva delle reti e la quantificazione dei volumi distribuiti da dati satellitari. E la diffusione di tecniche di gestione basate sui principi dell’irrigazione di precisione. In questo caso diventano indispensabili i Decision Support Systems, DSS basati su modelli adattivi e integrati con sensoristica di contatto e da remoto, droni, satelliti, fotocamere, intelligenza artificiale, big data. Questi due aspetti che l’Università di Perugia ha focalizzato su Agriumbria, sono sviluppati nel progetto PNRR Agritech - SPOKE 3, che ha l’obiettivo di fornire strumenti innovativi per facilitare l’adozione di tecnologie e strategie sostenibili per la gestione intelligente dei sistemi agricoli e del loro impatto ambientale, sviluppare e valutare metodi adeguati per ottimizzare, monitorare e modellare il suolo e le risorse idriche a diverse scale spaziali e temporali, definire ed applicare modelli e strumenti intelligenti e sostenibili per l'ottimizzazione della gestione delle acque agricole.
Nell’incontro di oggi, Stefano Ansideri, Presidente di Umbriafiere, ha presentato come detto l'edizione numero 54 in programma a Bastia Umbra dal 31 marzo al 2 aprile 2023. La filiera agricola sarà il fil-rouge di quella che ormai è la manifestazione di riferimento nel panorama fieristico del centro-sud.
“La fi(li)era è servita” è, infatti, il claim della prossima edizione rappresentata da un piatto all’interno del quale si trovano i tre pilastri della manifestazione: zootecnia, meccanizzazione e la carne di cui Agriumbria è diventato polo nazionale di riferimento. Intorno al centro del piatto sono riportati altri elementi della filiera che, come detto, sarà il tema della prossima edizione di Agriumbria che avrà proprio dei focus specifici a partire dalla risorsa idrica e al suo futuro incerto, passando per l’innovazione e quindi la formazione, fino al consumatore finale. Quella 2023 sarà anche la prima edizione da quando Agriumbria, con la firma dell’accordo con l’Associazione Italiana Allevatori, è diventata ufficialmente il “Polo delle Carni Italiane”, accordo che affianca l’Osservatorio sui consumi. Si prospetta quindi una edizione ricca non solo di espositori, ma anche di novità dal punto di vista della tecnica e della scienza applicabili in agricoltura.
Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Negli anni è nata l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’Agricoltura.
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10/11/2022, 21:24 |
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Marco
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A Umbriafiere, dal 31 marzo al 2 aprile, la 54a Mostra nazionale dell'agricoltura, dell'alimentazione e della zootecnia
Agriumbria Polo delle carni italiane. Anticipazione dati Osservatorio consumi carni
In Italia il comparto coinvolge 230 mila addetti in oltre 135 mila aziende e rappresenta più del 4% del fatturato dell'agroalimentare, per un valore di oltre 6 miliardi di euro
Consumi in calo, aumenta la qualità richiesta. Assocarni: “Diminuisce il volume dei consumi, ma aumenta il valore”
Dal 31 marzo al 2 aprile si terrà la 54a edizione di Agriumbria (Bastia Umbra, PG), fiera nazionale dedicata all'agricoltura, all'alimentazione e alla zootecnia. La mostra mercato vedrà oltre 420 espositori in rappresentanza di oltre 2.000 aziende e industrie presenti o rappresentate dalla rete commerciale e offrirà una panoramica generale e organica dell’innovazione tecnologica raggiunta nei differenti settori agroalimentari. La manifestazione si conferma come uno dei momenti centrali per l'imprenditoria e l'industria agricola e zootecnica nazionale, un evento capace di attirare addetti ai lavori e pubblico da tutta Italia. Al centro dell'edizione 2023 la filiera agrozootecnica nel suo complesso con i principali temi del settore primario e un'attenzione particolare alla gestione delle risorse idriche e alle aspettative dei consumatori.
Confermate tutte le rassegne zootecniche più importanti: un lavoro di cooperazione con l'Associazione italiana allevatori che, di fatto, conferma la fiera di Bastia il centro del mercato dei bovini da carne in Italia. Quattro le Mostre nazionali, due curate dall’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), dedicate alla Chianina e alla Romagnola, e due da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine italiane), la Charolaise e la Limousine. Mentre le altre tre razze del circuito, la Marchigiana, la Podolica e la Maremmana saranno presenti nell’ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, “cuore” della manifestazione umbra.
Completano il quadro delle razze bovine in vetrina a Bastia la “regina” da latte, la Frisona italiana, la Pezzata rossa italiana, simbolo della “duplice attitudine” e la Piemontese, altra eccellenza del comparto da carne. Tra le novità da segnalare in questa edizione anche il ritorno, dopo qualche anno, della Bufala Mediterranea italiana.
Presente il comparto ovicaprino: confermato, dopo il positivo esordio dello scorso anno, il Concorso Nazionale Arieti di razza ovina Sarda iscritti al Libro genealogico, organizzato dall’Asso.Na.Pa. (Associazione Nazionale della Pastorizia). Sempre ben rappresentata la specie cunicola con l’esposizione curata dall’Anci.
ANTICIPAZIONI CONSUMO CARNI IN ITALIA
E a pochi giorni dall'apertura dei cancelli, la fiera anticipa i dati dell'Osservatorio nazionale sul consumo di carni. Si mangia meno carne, ma di qualità e con attenzione sempre crescente alla salute. È quanto emerge dalle prime analisi del rapporto dell’Osservatorio nazionale sui consumi delle carni che sarà presentato nel corso di Agriumbria 2023, in programma dal 31 marzo al 2 aprile, a Bastia Umbra (PG), nel polo fieristico di Umbriafiere.
Grazie anche alla Dieta Mediterranea, più equilibrata e sostenibile, gli italiani sono il secondo popolo più longevo al mondo e la qualità delle carni trasformate è ben diversa dalle produzioni nord europee e, come afferma Assocarni, gli allevamenti italiani producono carni più magre e di migliore qualità rispetto a quella degli allevamenti di altri Paesi.
Nel 2022 gli italiani hanno mangiato meno carne rispetto agli anni passati: se si confrontano i dati attuali con quelli del “boom economico”, oggi ne consumiamo oltre 5 chili in meno a persona all’anno. Numeri sicuramente da attenzionare, per un settore che, nonostante le difficoltà, riveste ancora un ruolo importante per l’economia italiana, coinvolgendo 230 mila addetti in oltre 135 mila aziende, e che rappresenta più del 4% del fatturato dell'agroalimentare, per un valore di oltre 6 miliardi di euro. Tuttavia non ci sono solo ombre. Se diminuisce infatti il volume dei consumi, aumenta il valore. Vuol dire che a fronte di un minor consumo di carne, cresce la qualità scelta dai consumatori, soprattutto per quanto riguarda la carne bovina con le razze italiane in testa.
Come spiegano da ANABIC (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne): “Valorizzare e promuovere la carne di razze come la Chianina, la Romagnola, la Marchigiana, la Maremmana e la Podolica vuol dire contribuire a dare un importante contributo a quel made in Italy che il mondo intero, a ragione, ci invidia. I circa 160.000 capi di bestiame che ANABIC rappresenta, distribuiti in 5.000 allevamenti sparsi in18 regioni e allevati per almeno il 70% al pascolo, rappresentano un plus sia da un punto di vista qualitativo e nutrizionale della carne sia da un punto di vista ambientale. Nel primo caso, prendendo ad esempio la Chianina, è scientificamente provato che il suo tenore di grasso non supera il 2% ed è ben al di sotto di quello che si registra in produzioni estere che vengono spesso proposte sulle tavole; per non parlare dell’enorme impatto ambientale che genera il trasporto di una produzione proveniente da oltreoceano. Si tratta di aspetti molto importanti che ANABIC intende mettere al centro del dibattito per favorire la trasmissione di informazioni corrette”.
IN FIERA dal 31 marzo al 2 aprile
Oltre alla zootecnia, soluzioni per le aziende agricole, macchine per ogni utilizzo, trattrici e attrezzature, colture, impianti e modelli di business per le imprese agricole contemporanee. Sostenibilità e innovazione. Digital farming. Convegni per addetti ai lavori e momenti di approfondimento sui temi di attualità. Sementi e agrofarmaci. Piante, fiori, giardinaggio. Made in Italy con le filiere e i prodotti certificati. Aziende agricole con il meglio delle eccellenze dall'Umbria e dalle altre regioni italiane. Street food regionale, degustazioni, show cooking e momenti divulgativi.
I Saloni specializzati dedicati alla conservazione di cibi e alimenti, all'olivicoltura, alla viticoltura (Enotec, Oleatec e Bancotec).
Dal 31 marzo al 2 aprile tanti anche gli appuntamenti e gli stand dedicati alle famiglie e agli appassionati di vita all'aria aperta.
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23/03/2023, 17:29 |
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A Umbriafiere, dal 31 marzo al 2 aprile, la 54a Mostra nazionale dell'agricoltura, dell'alimentazione e della zootecnia
Agriumbria mette in mostra tutta la filiera. Oltre 420 stand in rappresentanza di 2.000 aziende. La fiera di Bastia si conferma il centro del mercato dei bovini da carne in Italia
Attenzione massima ai temi e al valore di Agriumbria con la presenza di due Ministri al taglio del nastro in programma venerdì 31 marzo
Imprese e delegazioni da Balcani e Germania, oltre 60 giornalisti accreditati, 60 anche gli Istituti agrari provenienti da tutta Italia, 3.000 gli animali in mostra. Tante le novità e i seminari tecnici
Ci saranno due Ministri (Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste) all'inaugurazione della 54a edizione di Agriumbria, prevista venerdì mattina. Ad annunciare temi e protagonisti di questa edizione 2023 (dal 31 marzo al 2 aprile) sono intervenuti in conferenza stampa a Bastia, lunedì 27 marzo, Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria; Roberto Morroni, assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria; Paola Lungarotti, Sindaco di Bastia Umbra e Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere Spa, l'ente che organizza da oltre mezzo secolo Agriumbria, la più importante fiera zootecnica nazionale e la seconda fiera di riferimento in Italia per l'agricoltura.
È stata la Presidente Donatella Tesei ad annunciare la presenza dei due Ministri: “Siamo molto felici di aprire questa edizione con ben due Ministri di questo Governo. Un segnale di attenzione e di collaborazione istituzionale ai più alti livelli per una delle fiere più importanti del panorama nazionale. Agriumbria è una manifestazione-evento, un momento strategico per le imprese agricole della nostra regione e noi come Istituzione saremo presenti in maniera operativa per fornire risposte e illustrare progetti specifici sui temi della diversificazione, delle filiere, dell'export e della sostenibilità ambientale ed economica delle imprese agricole. Approfitto di questo momento per intervenire anche sul tema centro fiere e annunciare che siamo alla fase di valutazione dei progetti di fattibilità e che comunicheremo a breve le azioni e i tempi della rifunzionalizzazione e dell'ammodernamento di questa infrastruttura fondamentale per l'Umbria e per il centro Italia”
L'assessore Roberto Morroni: “Si preannuncia un'edizione in grande stile con il Governo presente e vicino in ottica di cooperazione e attenzione ai tavoli regionali e con un alto livello espositivo. Come assessorato saremo presenti per supportare le imprese del settore primario con focus specifici su crescita, finanziamenti e multifunzione in agricoltura. Inoltre, come Regione stiamo lavorando su due temi strategici, quali tutela e sviluppo delle filiere e gestione intelligente della risorsa idrica sul medio e lungo periodo. Due asset per le imprese che operano oggi e per quelle che dovranno operare anche nel prossimo futuro”.
Il Sindaco, Paola Lungarotti: “Siamo attenti e collaborativi sui progetti di ammodernamento di Umbriafiere e ringrazio la Presidente per l'attenzione che pone a questa infrastruttura. Come Comune siamo qui per annunciare “Di fiera in fiera” (il 1 e 2 aprile), una sorta di fuori salone di Agriumbria. Una vera e propria festa nel centro di Bastia Umbra con artigianato, cibo, eventi, musica e laboratori per i bambini, che andrà ad ampliare l'offerta ludica e di divertimento per i tanti che arriveranno nella nostra regione. Una collaborazione tra il centro fiere e il centro storico per valorizzare e amplificare la manifestazione. Durante i due giorni sono previste navette gratuite da e per Umbriafiere”.
Il presidente Ansideri è intervenuto per fornire alcuni numeri e dare il quadro generale della fiera. “La 54a edizione si preannuncia molto ricca: la mostra mercato, che vedrà oltre 420 espositori in rappresentanza di oltre 2.000 aziende e industrie presenti o rappresentate dalla rete commerciale, offrirà una panoramica generale e organica dell’innovazione tecnologica raggiunta nei differenti settori merceologici. La manifestazione si conferma come uno dei momenti centrali per l'imprenditoria e l'industria agricola e agrozootecnica nazionale, un evento capace di attirare addetti ai lavori e pubblico davvero da tutta Italia. Saranno oltre 3000 gli animali in mostra, più di 120 le richieste di partecipazione di imprese ed espositori che purtroppo non siamo riusciti ad accogliere. Ben 60 gli Istituti agrari provenienti da tutto il Paese, oltre 20 i pullman già accreditati da ogni parte di Italia, più quelli che arriveranno senza accredito. Proseguendo nei dati, a dimostrazione dell'interesse che Agriumbria ha raggiunto, saranno oltre 60 i giornalisti accreditati, 5 le fiere nazionali e internazionali presenti. Attenzione anche fuori dall'Italia con 60 operatori provenienti dai Balcani e 20 allevatori tedeschi. Un'edizione ricca di temi e adesioni”.
L'inaugurazione dell'edizione 2023 di Agriumbria, Mostra nazionale dell'agricoltura, dell'alimentazione e della zootecnia, si terrà venerdì 31 marzo, alle 11.30. Per tre giorni, fino al 2 aprile, seminari, casi studio, eccellenze ed esempi di applicazioni innovative. Al centro dell'edizione 2023 le filiere agroalimentari. “Nel programma di workshop e incontri metteremo a fuoco, assieme ai nostri partner, alle associazioni di categoria e all'Università degli Studi di Perugia, tanti dei temi fondamentali per le sfide del futuro in agricoltura. – ha spiegato il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri – È del resto una delle caratteristiche di Agriumbria, quella cioè di creare momenti di confronto tra mondo degli imprenditori e mondo della scienza e della ricerca”.
La Fi(li)era è servita è il titolo tema di questa edizione
Le materie prime, la terra e i suoi prodotti sono gli ingredienti distintivi del settore alimentare che rende unico il Made in Italy anche all’estero. Oggi viene sempre più marcato il termine “filiera” per analizzare il processo che porta dalla terra alla tavola i prodotti che consumiamo ogni giorno.
Ma ovviamente sono tanti gli attori che giocano un ruolo importante nella filiera di un prodotto: solo per fare alcuni esempi su tutti si pensi alle imprese agricole e gli allevatori, a quelle che producono macchine agricole, alle realtà che forniscono componenti, imballaggi e quelle che si occupano della distribuzione dei prodotti. Un duro e complesso lavoro per portare a compimento quella che è l’effettiva catena del valore nel settore alimentare. Tutto questo sarà analizzato con diversi focus specifici nel corso della tre giorni.
IN FIERA
AGRICOLTURA
Soluzioni per le aziende agricole, macchine per ogni utilizzo, trattrici e attrezzature, colture, impianti e modelli di business per le imprese agricole contemporanee. Sostenibilità e innovazione. Digital farming. Convegni per addetti ai lavori e momenti di approfondimento sui temi di attualità. Sementi e agrofarmaci. Piante, fiori, giardinaggio.
ALIMENTAZIONE
Made in Italy con le filiere e i prodotti certificati. Aziende agricole con il meglio delle eccellenze dall'Umbria e dalle altre regioni italiane. Street food regionale, degustazioni, show cooking e momenti divulgativi.
I Saloni specializzati dedicati alla conservazione di cibi e alimenti, all'olivicoltura, alla viticoltura (Enotec, Oleatec e Bancotec)
ZOOTECNIA – Bovini al centro - Rassegne nazionali e Polo delle Carni italiane Confermate tutte le rassegne zootecniche più importanti: un lavoro di cooperazione con l'Associazione italiana allevatori che, di fatto, conferma la fiera di Bastia il centro del mercato dei bovini da carne in Italia. Quattro le Mostre nazionali, due curate dall’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), dedicate alla Chianina e alla Romagnola, e due da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine italiane), la Charolaise e la Limousine. Mentre le altre tre razze del circuito Anabic, la Marchigiana, la Podolica e la Maremmana saranno presenti nell’ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, “cuore” della manifestazione umbra.
Completano il quadro delle razze bovine in vetrina a Bastia la “regina” da latte, la Frisona italiana, la Pezzata rossa italiana, simbolo della “duplice attitudine” e la Piemontese, altra eccellenza del comparto da carne. Tra le novità da segnalare in questa edizione anche il ritorno, dopo qualche anno, della Bufala Mediterranea italiana.
Tanti gli animali, di varie specie, presenti: una significativa rappresentanza dell’enorme ricchezza di biodiversità animale presente in Italia. Il Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, parteciperà ad Agriumbria per promuovere e far conoscere la qualità e le specificità della carne IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale delle razze bovine tipiche Chianina, Marchigiana e Romagnola.
L’Osservatorio Agriumbria. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante i tre giorni di fiera saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.
Dal 31 marzo al 2 aprile tanti anche gli appuntamenti e gli stand dedicati alle famiglie e agli appassionati di vita all'aria aperta.
Tante le Associazioni che contribuiscono alla realizzazione di Agriumbria. Dall’Associazione italiana allevatori, alle associazioni delle singole razze come Anacli, Anabic. Importante anche la presenza nel comitato di Federunacoma e Federacma per la parte della meccanizzazione. Poi le Associazioni regionali di categoria come Cia, Coldiretti, Confagricoltura.
Il premio “Antonio Ricci”
Alla sua quinta edizione il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Umbriafiere, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio diviso in due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante la cerimonia inaugurale della manifestazione.
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27/03/2023, 19:53 |
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ingredienti distintivi del settore alimentare che rende unico il Made in Italy anche all’estero. Oggi viene sempre più marcato il termine “filiera” per analizzare il processo che porta dalla terra alla tavola i prodotti che consumiamo ogni giorno.
Ma ovviamente sono tanti gli attori che giocano un ruolo importante nella filiera di un prodotto: solo per fare alcuni esempi su tutti si pensi alle imprese agricole e gli allevatori, a quelle che producono macchine agricole, alle realtà che forniscono componenti, imballaggi e quelle che si occupano della distribuzione dei prodotti. Un duro e complesso lavoro per portare a compimento quella che è l’effettiva catena del valore nel settore alimentare. Tutto questo sarà analizzato con diversi focus specifici nel corso della tre giorni.
Tante le Associazioni e gli enti che contribuiscono alla realizzazione di Agriumbria. Dall’Associazione italiana allevatori, alle associazioni delle singole razze come Anacli, Anabic. Importante anche la presenza nel comitato di Federunacoma e Federacma per la parte della meccanizzazione. Poi le Associazioni regionali di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e l'Università degli Studi di Perugia.
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30/03/2023, 16:49 |
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Marco
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L’Associazione Allevatori Umbria Marche
torna da Agriumbria con un bilancio più che positivo
Perugia, 5 aprile 2023 – “Abbiamo portato ad Agriumbria l’eccellenza delle razze di bovini da carne italiane, a iniziare da quelle a mantello bianco come la Chianina, la Romagnola, la Marchigiana, la Maremmana e la Podolica. Circa 500 capi di bestiame, comprese le altre prestigiose razze, che hanno affascinato gli oltre 80mila visitatori della rassegna zootecnica più importante del Centro Italia”.
Il presidente dell’Associazione Allevatori Umbria-Marche, Fabrizio Soro, commenta così il bilancio di una rassegna che dal 31 marzo al 2 aprile scorsi, a Bastia Umbra in provincia di Perugia, ha saputo ritagliarsi a ragione un ruolo da protagonista nel panorama agrozootecnico nazionale.
Dopo i due anni di stop dovuti alla pandemia, una ripresa, quella dello scorso anno, che aveva lanciato chiari segnali di rilancio, la 54ma edizione di Agriumbria ha saputo riservare al sistema zootecnico del Centro Italia il ruolo da protagonista che merita.
“L’Associazione Allevatori Umbria-Marche, insieme all’Associazione Italiana Allevatori e a tutto il Sistema Allevatori ha voluto dare un valido contributo alla buona riuscita della rassegna – continua Soro – e i risultati ottenuti a un primo bilancio ci danno ragione. Anche il calendario convegnistico ha saputo attrarre sempre un numero significativo di partecipanti perché nella sua realizzazione, insieme allo staff di Agriumbria, abbiamo voluto toccare tutti i temi di stretta attualità che gravano sul settore anche delle bovine da latte, un segmento produttivo che nelle nostre regioni è molto circoscritto, ma nondimeno meritevole della giusta attenzione anche in funzione delle nuove normative introdotte come l’asciutta selettiva, che se da un lato sono finalizzate a una gestione più professionale e innovativa degli allevamenti, dall’altra richiedono all’allevatore quella attitudine al cambiamento che non è sempre facile accettare”.
Il patrimonio di tradizioni che il settore ha saputo realizzare in decenni di attività non corre il rischio di andare disperso. Ad esso si deve legare oggi l’innovazione tecnologica che è proprio pensata per aiutare l’allevatore in questo nuovo percorso per migliorare la sua attività, la produttività dei suoi animali, il loro benessere e di conseguenza la redditività aziendale con un occhio sempre rivolto alla sostenibilità, che oltre ad essere ambientale deve essere anche sociale ed economica.
“L’Associazione Allevatori Umbria-Marche saprà accompagnare i suoi associati in questo nuovo percorso – sottolinea il presidente Soro - e gli incontri sul territorio che stiamo organizzando insieme alle iniziative in cantiere lo dimostrano. Così come lo ha ampiamente testimoniato la partecipazione ad Agriumbria, dove l’intero Sistema Allevatori ha potuto trovare il giusto risalto in risposta ai tanti, troppi attacchi di cui il settore è bersaglio. Un ringraziamento speciale va rivolto agli organizzatori di Agriumbria – conclude Fabrizio Soro - a tutte le aziende partecipanti e all’intera struttura dell’Associazione Allevatori Umbria-Marche che insieme hanno concretamente lavorato per l’ottima riuscita della rassegna”.
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05/04/2023, 10:48 |
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Marco
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L’evento fieristico di Umbriafiere sarà ad Agrilevante (5-8 ottobre) per presentare l’edizione 2024
AGRIUMBRIA PORTA A BARI LA PROPRIA ESPERIENZA CON GLI ALLEVAMENTI
Il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri «Prosegue il nostro impegno sul Polo Carni e portiamo questi valori in giro per l'Italia insieme ad AIA e Federunacoma»
Ci sarà anche Agriumbria tra i protagonisti che quest’anno caratterizzeranno Agrilevante by Eima, la rassegna delle macchine e delle tecnologie per l’agricoltura del Mediterraneo, in scena a Bari dal 5 all’8 ottobre. Organizzata da FederUnacoma, la federazione dei costruttori di macchine per l’agricoltura, in partnership con la Fiera del Levante, la rassegna biennale vede la presenza ormai consolidata di Agriumbria, evento di riferimento nazionale per la zootecnia, gli allevamenti e l’agricoltura. E anche quest’anno, infatti, punto di forza della sezione zootecnica di Agrilevante è la mostra di capi bovini, equini, ovini, oltre che di animali da cortile, che FederUnacoma realizza in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori (Aia), con la sua sezione regionale Ara Puglia e con la struttura organizzativa di AgriUmbria. Il pubblico dei visitatori assisterà allo spettacolo di oltre 500 capi di allevamento, espressione delle più pregiate razze autoctone, da quella ovina Gentile di Puglia alla Bufala Mediterranea Italiana, dai bovini di razza Limousine, Marchigiana, Maremmana, Podolica, Romagnola e Jersey ai cavalli Murgese e Haflinger, dal Cavallo da tiro pesante rapido all’asino di Martina Franca, oltre che ad altre razze pregiate che arricchiscono il patrimonio zootecnico italiano.
«Prosegue il nostro impegno sul Polo Carni e portiamo questi valori in giro per l'Italia anche grazie alla forte collaborazione con l'associazione italiana allevatori (Aia) e Unacoma. Per questo puntiamo sempre più sul contributo del Sistema allevatoriale che è fondamentale anche per portare avanti quell’obiettivo generale di comunicazione di quelle che sono le autentiche eccellenze dell’agroalimentare nazionale», il commento del presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri.
Agriumbria. che si terrà a Bastia Umbra (Pg) dal 5 al 7 aprile del prossimo anno, sarà presentata proprio a Bari venerdì 6 ottobre alle 11 presso Centro Congressi Sala 3 durante Agrilevante. Giunta alla 55esima edizione, la fiera perugina di fatto è la casa dell’agricoltura italiana con oltre 85mila presenze nelle ultime due edizioni. Quello di Agriumbria è un fenomeno ampiamente riconosciuto dai principali operatori italiani, che trovano proprio in questa mostra il luogo eletto per accordi, contratti e sinergie. E che fa della fiera di settore più grande del Centro Sud Italia, la prima a livello nazionale per il comparto zootecnico, anche per il fatto che è diventata ufficialmente il “Polo delle Carni Italiane” che affianca l’Osservatorio sui consumi.
Proprio per questo Agriumbria è chiamata ad organizzare la sezione dedicata alla filiera zootecnica di Agrilevante. Una partnership, quella con Federunacoma, che conferma quello di Umbriafiere come uno dei player principali del mercato. Lo spazio ospiterà uno spaccato della ricca biodiversità zootecnica italiana con l’esposizione di oltre 400 capi e lo svolgimento di concorsi e rassegne delle principali razze bovine da latte e da carne, bufaline, ovine, caprine, equine e cunicole, con particolare attenzione a quelle tipiche del Sud Italia. Sarà un evento che mostrerà quanto sia grande il coinvolgimento degli allevatori in Agriumbria dato dalla quantità e dalla qualità dei capi in esposizione e dalle ben quattro Mostre Nazionali dedicate alle razze Chianina e Romagnola di Anabic e Charolaise e Limousine di Anacli.
Agrilevante. In fiera sarà presente tutta la migliore produzione meccanica per l’agricoltura e il gardening, e dalle sezioni specificamente dedicate alla robotica e ai sistemi elettronici più avanzati, dal concorso FederUnacoma per le novità di alto contenuto tecnologico. Una rassegna strutturata per coprire, oltre alle filiere agricole tradizionali, anche il settore zootecnico. Questo comprende tecnologie specifiche per gli allevamenti e una grande area che accoglie centinaia di capi pregiati di bovini, equini, ovi-caprini e avicunicoli. Insieme al Padiglione Nuovo saranno impegnati i Padiglioni 19 e 20, mentre specifiche aree all’aperto verranno dedicate alle tecnologie digitali e robotiche e alle prove del concorso “Contoterzista Driver Trophy” promosso da Edagricole. Molto ricco si annuncia il programma di convegni, incontri e workshop, realizzato in collaborazione con l’Università di Bari e Foggia, il Ciheam di Bari e le case editrici del settore agricolo e agromeccanico. Fra gli incontri di contenuto tecnico, sono già in calendario quelli dedicati all’olivicoltura, alle coltivazioni tipiche della Puglia, a quelle innovative per i territori del Mezzogiorno e alle applicazioni 4.0 specifiche per le colture mediterranee. Sul piano delle politiche per il settore sono già previsti incontri dedicati alla nuova Pac, ai finanziamenti Pnrr e Psr, nonché all’istruzione e alla formazione, con l’obiettivo di identificare i nuovi profili professionali e i nuovi percorsi per l’agricoltura e la meccanizzazione
Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Negli anni è nata l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’Agricoltura.
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03/10/2023, 21:13 |
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