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Agriumbria 2017 - 31 marzo- 2 aprile Bastia Umbra PG 
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Conferenza Stampa
Giovedì 10 novembre 2016 ore 11,00

Presso
EIMA INTERNATIONAL – BOLOGNA FIERE
Sala Ouverture (Centro Servizi BolognaFiere, Blocco D, primo piano)

per la presentazione di
Agriumbria 2017
Mostra nazionale agricoltura, zootecnia, alimentazione
31 marzo- 2 aprile 2017 – Umbriafiere (Bastia Umbra – Pg)

In uno dei più importanti appuntamenti dedicati alla meccanizzazione agricola, sarà presentata la 49 esima edizione di Agriumbria, una delle fiere dell’agricoltura più longeve e importanti d’Italia.

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Dal 31 marzo al 2 aprile 2017 ad Umbriafiere torna l’appuntamento con le ultime novità del settore

Agriumbria: da 49 anni la voce dell’agricoltura italiana di qualità

Agricoltura, zootecnia e alimentazione. Per la prossima edizione a Bastia Umbra i temi saranno incentrati sulla corretta alimentazione e un focus contro gli sprechi alimentari. Nasce il premio “Antonio Ricci” dedicato al compianto giornalista tra i maggiori esperti in Italia del settore

Agriumbria, la mostra nazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione, tornerà nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg) dal 31 marzo al 2 aprile 2017. Lo farà con una edizione speciale, quella numero 49, durante la quale tante saranno le novità del settore da presentare e tanti gli argomenti affrontati in tre giorni che non sono soltanto una fiera, ma che vogliono essere soprattutto un momento di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico di un comparto che è in continuo divenire. «Agriumbria è il punto di riferimento per l’agricoltura e a confermarlo sono i numeri – spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – per esempio il fatto che già a diversi mesi dall’evento i padiglioni siano già prenotati dagli espositori, ma anche dal lavoro delle associazioni di categoria che già stanno organizzando il ricco cartellone di appuntamenti collaterali che andranno a riempire di contenuti questa che non è solo una fiera, ma un vero e proprio momento di riflessione sul futuro del settore».

“La carta vincente”. E’ il sottotitolo di questa edizione di Agriumbria scelto dagli organizzatori per mettere in evidenza un periodo storico in cui la globalizzazione impone alle aziende del settore una scelta direzionale per distinguersi nel mercato, rafforzando il sistema delle filiere e concentrandosi su tematiche che vanno sempre di più nella direzione della multifunzionalità e della sostenibilità. Per questo Umbriafiere è da sempre impegnata a proporre nuove innovazioni tecnologiche che consentano di progettare modelli di filiera agroalimentare trasferibili sul piano strutturale e economico nelle diverse realtà dimensionali e multifunzionali delle imprese agricole; queste sono infatti sempre più coinvolte nella riorganizzazione della loro produzione agricola, con l’obiettivo di essere una componente attiva nell’evoluzione dinamica dei mercati nazionali e internazionali.

Agriumbria 2017. Le mostre e le rassegne zootecniche, i Saloni specializzati (Enotec, Oleatec e Bancotec) e le aree espositive nelle quali vengono proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici, saranno solo alcuni dei fulcri della fiera che nei giorni avrà anche un ricco programma di convegni, meeting e master di approfondimento pensati per mettere aziende, associazioni di categoria e mondo scientifico in un confronto unico. I temi che saranno sviluppati in maggior modo saranno in particolare quello della sostenibilità e quello degli sprechi alimentari a qualche mese dall’approvazione della legge di indirizzo.

Il premio “Antonio Ricci”. Con la prossima edizione di Agriumbria nasce anche il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, che purtroppo qualche mese fa è venuto a mancare. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Amico dell’Umbria e amante dell’olivicoltura, Antonio ha sicuramente lasciato un segno che non poteva essere dimenticato. Così Umbriafiere, in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio che avrà due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente dell’Università di Perugia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante il programma della prossima edizione.

Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere SpA, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.

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10/11/2016, 15:24
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Dal 31 marzo al 2 aprile 2017 ad Umbriafiere torna l’appuntamento a Bastia Umbra (Pg)

Agriumbria: nasce l’Osservatorio sui consumi di carne in Italia

In questa edizione al via l’Osservatorio Agriumbria sui consumi della carne di qualità.

Nasce anche il premio “Antonio Ricci” dedicato al compianto giornalista tra i maggiori esperti in Italia del settore e amico di questa manifestazione da anni

Agriumbria, la mostra nazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione, tornerà nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg) dal 31 marzo al 2 aprile 2017. Lo farà con una edizione speciale, quella numero 49, durante la quale tante saranno le novità del settore da presentare e tanti gli argomenti affrontati in tre giorni che non sono soltanto una fiera, ma che vogliono essere soprattutto un momento di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico di un comparto che è in continuo divenire. «Agriumbria è il punto di riferimento per l’agricoltura e a confermarlo sono i numeri – spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – per esempio il fatto che già a diversi mesi dall’evento i padiglioni siano già prenotati dagli espositori, ma anche dal lavoro delle associazioni di categoria che già stanno organizzando il ricco cartellone di appuntamenti collaterali che andranno a riempire di contenuti questa che non è solo una fiera, ma un vero e proprio momento di riflessione sul futuro del settore».
L’Osservatorio Agriumbria. Tra le grandi novità di questa edizione nasce l’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne. «Una novità che vogliamo presentare in occasione della prima giornata di fiera con un vero e proprio rapporto – aggiunge Bogliari – che ancora in Italia non c’era e che abbiamo pensato perché la nostra fiera ha come core business quello delle carni di qualità, settore che, in controtendenza col calo dei consumi generali di carne, è cresciuto». L’allevamento rappresenta infatti un settore importante per l’agricoltura e una fiera come Agriumbria che vuole essere il punto di riferimento del mondo agricolo dell’Italia centrale non può non dedicare spazio all’allevamento e alla carne. Il segmento, nel 2015 ha registrato un calo degli acquisti di carne a valore (-5,4%) e a volume (-3,2%), mentre cresce il segmento degli elaborati di carne rossa e bianca (+3% a volume) e si consolida il segmento degli avicoli, che nel quinquennio 2009-2014 registra un incremento della spesa da parte delle famiglie italiane del 10%, superiore alla crescita della spesa per la carne suina (+4,1%). Spending rewiew e convinzioni salutistiche hanno portato 3 italiani su 4 a cambiare abitudini per una minore spesa di scorta e una crescente attenzione alle promozioni, +2,1%. Ovvero si è comprato di meno e a minor prezzo. A parziale compensazione, si registra la ripresa delle macellazioni di carni italiane, visto il calo delle importazioni, -4,2%. Anche nel 2016 l’andamento ha rispettato il trend registrato da Ismea-Nielsen con il calo dei consumi di carne bovina fresca del 4,8% a volume che corrisponde ad un calo del 6,8% della spesa. Per quanto riguarda le previsioni del 2017 rimarrà sostanzialmente stabile il consumo di carne avicunicola (da 7,54 a 7,61 atti di consumo dichiarati al mese), mentre potrebbe subire una flessione la carne suina (da 4,95 a 4,63) e quella bovina (da 6,47 a 5,74). La propensione al consumo di carne cambia, con un saldo comunque positivo (+26,8%) per quella avicunicola e negativa per bovino (-13,6%) e suino (-24,7%).

Il premio “Antonio Ricci”. Con la prossima edizione di Agriumbria nasce anche il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, che purtroppo qualche mese fa è venuto a mancare. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Amico dell’Umbria e amante dell’olivicoltura, Antonio ha sicuramente lasciato un segno che non poteva essere dimenticato. Così Umbriafiere, in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio che avrà due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente dell’Università di Perugia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante il programma della prossima edizione.

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AGRIUMBRIA - Conferenza stampa di presentazione


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venerdì sarò come ogni anno a questo evento... qualcun altro del forum sarà presente?

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Io ci sarò con i miei alunni. Ti telefonerò per vederci :)

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perfetto, mi farebbe un grandissimo piacere...

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Dal 31 marzo al 2 aprile 2017 ad Umbriafiere torna l’appuntamento a Bastia Umbra (Pg)

Carne: gli italiani ne mangiano di meno, ma la vogliono certificata

Il maiale è la carne preferita, seguito da bovini e avicoli. Consumi in calo, ma cresce la tendenza alla ricerca della qualità. Le razze autoctone a rischio di estinzione, manca forza lavoro. Ad Agriumbria le migliori razze italiane in mostra e il punto sul settore allevamenti

Si mangia meno carne, ma di qualità e con attenzione alla salute. E’ quanto emerge dalle prime analisi dell’Osservatorio nazionale sui consumi delle carni di Agriumbria che sarà presentato nel corso della fiera a Bastia Umbria, nel polo fieristico di Umbriafiere, dal 31 marzo al 2 aprile prossimi. «Una novità che vogliamo presentare in occasione della prima giornata di fiera con un vero e proprio rapporto – aggiunge Bogliari – che ancora in Italia non c’era e che abbiamo pensato perché la nostra fiera ha come core business quello delle carni di qualità, settore che, in controtendenza col calo dei consumi generali di carne, è cresciuto». Il consumo medio annuo in Italia di carne (pollo, suino, bovino, ovino) è di 79 chilogrammi pro-capite, il più basso in Europa, i danesi sono a 109,8 chilogrammi, i portoghesi 101 chilogrammi, gli spagnoli 99,5 chilogrammi, i francesi e i tedeschi 85,8 e 86 chilogrammi. Ma il consumo di carne e salumi è anche molto al di sotto, circa la metà, dei quantitativi individuati come potenzialmente rischiosi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Grazie anche alla Dieta Mediterranea, più equilibrata e sostenibile, gli italiani sono il secondo popolo più longevo al mondo e la qualità delle carni trasformate è ben diversa dalle produzioni nord europee e, come afferma Assocarni, gli allevamenti italiani producono carni più magre e di migliore qualità rispetto a quella degli allevamenti di altri Paesi.

I consumi.A febbraio, complice l'inflazione di gennaio, gli italiani sono tornati a consumare carne. I dati registrano, infatti, un aumento degli acquisti del 14% di carne bovina, del 10% di salumi e dell’8% di carne di maiale. Rimane il fatto che per frutta e verdura gli italiani spendono 98,55 euro al mese per famiglia, cifra che sorpassa quella per la carne, scesa a 97 euro al mese con una incidenza del 22% sul totale, ed è diventata la prima voce del budget alimentare delle famiglie con un vero stravolgimento sulle tavole. Tuttavia, il 2016 ha visto ancora una flessione, -5%, dei consumi domestici di carni bovine dopo che anche il 2015 si era chiuso con un -6%. I consumatori di carne sono calati del 7% e in calo, -9%, sono anche anche per la carne fresca di maiale e di pollo, -1% scesa ai minimi dell'inizio del secolo. Nell'ultimo anno sono stati oltre 16 milioni gli italiani ad aver ridotto il consumo di carne rispetto all'anno precedente.

Cambiano le scelte. La più consumata in Italia resta la carne di maiale (37 chili a testa all'anno), seguita da quella bovina (21 chili) e da quella avicola (19 chili). Stando ai consumo negli altri Paesi, quello degli Stati Uniti è superiore a quello italiano del 60%, in Australia del 54%, in Spagna del 29% e in Francia e Germania del 12%. Le quantità di carne portate in tavola dagli italiani sono scese in media a 85 grammi al giorno. Crollano i wurstel (-16,4%), la carne in scatola -9,9%, e la carne rossa -2,8% oltre che il prosciutto crudo -2,4%. La carne rossa viene in parte sostituita con carni bianche, con le preparazioni fresche di carni di animali da cortile e di coniglio a +3% e quelle dal pollame +1,1%.

Gli allevamenti. Ripercussioni si hanno, ovviamente sugli allevamenti. Dal 2010 hanno chiuso oltre 12mila stalle da carne per effetto delle importazioni dall'estero, da dove arriva il 33% della carne consumata in Italia, ovvero quasi il 40% della carne bovina e il 35% di quella di maiale. I principali Paesi fornitori di carni fresche sono Francia con una quota del 23,5%, raggiunta da Polonia con una quota analoga e seguita da Paesi Bassi, 15,9% la cui offerta è costituita principalmente da carne di vitello.

Razze autoctone a rischio. Complessivamente sono scomparsi circa 300mila bovini da carne, mezzo milione di maiali e 700mila conigli. Sono rimasti appena 80mila allevamenti di bovini da carne, 5mila di maiali e 4500 di polli da carne. Nelle stalle nazionali sono ancora allevati 8,7 milioni di maiali, 6,1 milioni di bovini da carne e 6,5 milioni di conigli. Questo con effetti negativi per il rischio di estinzione di alcune razze autoctone, sono infatti a rischio ben 24 razze di bovini, 10 di maiali e 10 di avicoli.

Agriumbria, la mostra nazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione, tornerà nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg) dal 31 marzo al 2 aprile 2017. Lo farà con una edizione speciale, quella numero 49, durante la quale tante saranno le novità del settore da presentare e tanti gli argomenti affrontati in tre giorni che non sono soltanto una fiera, ma che vogliono essere soprattutto un momento di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico di un comparto che è in continuo divenire.

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29/03/2017, 16:53
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