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AgrieTour - 19.11.2020

17/11/2020, 16:03

Il 19 novembre un evento promosso da Arezzo Fiere e Congressi, patron della storica fiera

AgrieTour: l’agriturismo non si ferma!

Una giornata di confronto sul settore dell’agriturismo che nell’anno del Covid-19 ha dovuto rimodulare la propria offerta a fronte di un cambiamento globale. Domanda, offerta, comunicazione e istituzioni: quattro tematiche per promuovere l’agriturismo nel futuro

Sandra Bianchi (Amministratore Unico di Arezzo Fiere): «AgrieTour è un punto di riferimento per tutto il comparto, per questo abbiamo voluto una giornata di studio e confronto»



L'agriturismo in Italia ha registrato una crescita ininterrotta negli ultimi venti anni, raggiungendo i 12,7 milioni di presenze. Il fatturato del settore nel 2019 ha raggiunto 1,36 miliardi di euro





AgrieTour: l’agriturismo non si ferma. E’ questo il titolo della giornata di lavoro che Arezzo Fiere e Congressi, organizzatore del Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, ha organizzato per il 19 novembre, on line con diretta su Facebook. Punto di riferimento del settore, il più importante a livello nazionale nell’offerta di incontri rivolti esclusivamente al mercato professionale, AgrieTour quest’anno riparte da un confronto che metterà insieme i principali attori della filiera che fino al 2019 aveva continuato a segnare punti di crescita superando di gran lunga quota un miliardo di euro di fatturato. «Abbiamo raggruppato intorno a questo “tavolo” virtuale gli opinion leader del settore, insieme alle istituzioni, a partire dal Ministero e da Ismea, da sempre partner di AgrieTour – commenta l’Amministratore Unico di Arezzo Fiere, Sandra Bianchi – Un modo per creare un momento di confronto che possa stimolare tutta la filiera a ripartire in maniera diversa in un periodo in cui la pandemia ha cambiato tutti i nostri modi di vivere».

AgrieTour: l’agriturismo non si ferma. Tra bisogni emergenti e resilienza. Il programma della giornata prenderà il via alle 10.30 (in diretta streaming sulla pagina Facebook di AgrieTour) con una tavola rotonda dal titolo “La fotografia dell’agriturismo nell’anno del Covid-19: cosa è cambiato e cosa cambierà”. Dopo i saluti istituzionali, ai quali è prevista anche la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, il programma prevede approfondimenti da parte dei principali settori coinvolti con storie ed esperienze raccontate dall’offerta, dalla domanda e dalla comunicazione. Ci sarà poi un momento dedicato alle istituzioni con la partecipazione del Mipaaf e della Rete Rurale Nazionale, Ismea, quindi le Associazioni Agrituristiche Nazionali e un caso particolare, quello della Georgia che sta cercando di replicare il modello italiano di agriturismo.

I Seminari tecnici di AgrieTour. Nel pomeriggio, sulla scia dello storico format di AgrieTour, a cura di Agrigiochiamo, sono programmati tre seminari (per seguirli occorre registrarsi su www.agrietour.it). Il primo alle 15 prende il titolo di “Educazione alla sostenibilità e turismo di prossimità: quali strumenti per raccontare la biodiversità e il cambiamento climatico”, a cura di Slow Food Italia. Alle 16 “Agriturismo e fattoria didattica 2030, i nuovi bisogni e le sfide della sostenibilità”, riguarderà il tema dei nuovi bisogni cui gli agriturismi e le fattorie didattiche si troveranno a dover far fronte in epoca post Covid-19 rispetto alle mutate esigenze del mondo della scuola e di quello della famiglia a partire proprio dal ruolo fondamentale che il settore può rivestire nella transizione ecologica dell'Agenda 2030. Infine alle 17 si parlerà di “Agricoltura sociale quale fenomeno di resilienza”: l’agricoltura sociale come risposta ai rapidi cambiamenti del tempo, con narrazione di esperienze.

Su www.agrietour.it le indicazioni per partecipare e il programma dettagliato della giornata.

Re: AgrieTour - 19.11.2020

17/11/2020, 16:05

Su http://www.agrietour.it" target="_blank le indicazioni per partecipare e il programma dettagliato della giornata.

Re: AgrieTour - 19.11.2020

20/11/2020, 16:26

Arezzo Fiere e Congressi, patron di AgrieTour, ha promosso una giornata di confronto
Agriturismo: nel 2020 il 91% delle imprese ha subito cancellazioni, ma gli italiani tornano in campagna

Autenticità, differenziazione dell’offerta ed empatia: ecco le parole chiave per il rilancio dell’agriturismo che nell’anno del Covid 19 ha visto crollare le prenotazioni, ma incrementato la presenza degli italiani. Nel 2019 sono cresciute le strutture del 4% sfiorando quota 25 mila

Toscana e Provincia autonoma di Bolzano le mete preferite nel 2019

Oltre 450 iscritti ai tre seminari tecnici promossi nell’occasione su varie tematiche

L’agriturismo non si ferma! E’ stato il titolo della giornata di lavoro che Arezzo Fiere e Congressi, organizzatore di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, ha organizzato il 19 novembre, con una diretta streaming (già visibile in replica sulla pagina facebook di AgrieTour). Un tavolo di confronto al mattino con offerta, domanda, comunicazione e istituzioni e nel pomeriggio tre seminari tecnici, in collaborazione con Agrigiochiamo, ai quali hanno partecipato, su iscrizione, oltre 450 aziende agrituristiche dimostrando ancora una volta l’importanza di AgrieTour come punto di riferimento non solo per la borsa del turismo, ma anche per la formazione e informazione professionale. «Una giornata ricca di spunti quella che abbiamo organizzato con la partecipazione viva delle principali istituzioni e associazioni di categoria – spiega l’Amministratore Unico di Arezzo Fiere, Sandra Bianchi – rilanciando al 2021 la possibilità di continuare l’attività che da 19 anni AgrieTour svolge per il settore, ovvero formazione, ma anche incontro tra domanda e offerta».

Prenotazioni KO, ma cresce la vendita diretta e il turismo di prossimità. A dare i numeri è stata come sempre la Rete Rurale Nazionale che ha presentato una interessante indagine condotta su un ampio campione nazionale per verificare le effettive conseguenze del Covid-19 sull’agriturismo nel 2020. Rispetto al 2019 il 91% delle imprese ha dichiarato di aver avuto cancellazioni. La metà delle aziende intervistate ha poi registrato una diminuzione della vendita dei prodotti, ma anche una forte riduzione delle richieste dei servizi offerti (per il 68%). Il 45% delle imprese avrebbe subito un calo di ordini, mentre il 91 per cento avrebbe subito cancellazioni. Tuttavia sarebbe cresciuta la domanda di prodotti (+22%) e di prenotazioni (+30%) da parte di nuovi turisti italiani, entro il raggio di 150 Km. Crescita anche per acquisti di prodotti (+18%) e di prenotazioni (+21%) da parte di turisti fidelizzati che già conoscevano l’agriturismo. Il 37% del campione intervistato ha interpretato la crisi in maniera positiva vedendola come una occasione per scoprire nuovi mercati, mentre circa il 44% non si è fatto scoraggiare, limitando tuttavia le spese correnti. Il 56% delle imprese ha predisposto già entro la primavera nuovi servizi rispetto al passato.

I numeri dell’agriturismo italiano secondo ISTAT (indagine 2020 su dati 2019). Nel 2019 le aziende agrituristiche autorizzate sono 24.576 (+4,1% rispetto al 2018). La crescita maggiore nell’ultimo anno si è registrata nel Centro Italia (+8,7%). Sotto l’aspetto della diffusione territoriale, i Comuni con almeno un agriturismo nel 2019 sono 4.958, pari al 62,6% del totale (nel 2011 erano il 58%). Nel 2019 la produzione economica dell’agriturismo incide per il 2,6% sul totale dell’intero comparto agricolo. Il valore corrente della produzione agrituristica nel 2019 è di poco superiore a 1,5 miliardi di euro (+3,3% rispetto al 2018 e + 37% rispetto al 2007). Oltre il 77% del valore economico è generato degli agriturismi delle Regioni del Centro e del Nord-est. Per quanto riguarda le presenze negli agriturismi, gli arrivi nel 2019 hanno superato i 3,7 milioni (+0,4 milioni rispetto allo scorso anno), di questi 1,9 milioni sono di nazionalità italiana. Il 72% degli agrituristi ha scelto le strutture del Centro e del Nord-est e, in particolare, della Toscana (23%) e della provincia autonoma di Bolzano (16%). Il numero di aziende a conduzione femminile è pari a 8.566 (35%), percentuale che sale al 46,8% nel Sud.
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