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AgrieTour - 14/16 novembre Arezzo
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68714 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Dal 14 al 16 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi (nell’ambito di AgrieTour) torna Cicl@Tour
Cicloturismo: il fenomeno dell’estate che porta i turisti in campagna
Oltre 450 mila turisti ogni anno visitano l’Italia in sella a una bici. Questa tendenza, che si riconfermerà anche per questa estate, è alla ricerca di agriturismi attrezzati. Ad AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo, vi sarà pertanto un’area interamente dedicata a questa forma di turismo
Quasi mezzo milione di turisti questa estate visiterà l’Italia in sella a una bici e lo farà soggiornando in una delle oltre ventimila aziende agrituristiche del Paese. E’ questo il peso del cicloturismo in Italia, un segmento che negli ultimi anni è cresciuto a dismisura confermando una tendenza alla vacanza “slow”, da assaporare lentamente lungo le caratteristiche strade e piste ciclabili presenti. E’ dall’incontro tra la vacanza in campagna e quella in bici che si ripeterà per il secondo anno consecutivo Cicl@Tour, il salone della vacanza in sella, ma passando per i territori rurali. Dal 14 al 16 novembre, nel polo espositivo di Arezzo Fiere e Congressi, si svolgerà infatti la seconda edizione di questo evento, in collaborazione con la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) nell’ambito della tredicesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale.
Non è un caso che l’Italia, terra vocata al turismo “slow”, sia uno dei paesi leader nella produzione di biciclette (circa 25 milioni all’anno). Nel 2013 sono arrivati in bici oltre 450 mila turisti e di questi il 42% solo dalla Germania, il paese con il più alto numero di cicloamatori (se ne contano 2,5 milioni secondo i dati BTS) e dove il fenomeno è cresciuto negli ultimi due anni del 15 per cento. Le regioni più amate da questo tipo di turista sono il Veneto (oltre 80 mila presenze nel 2012), seguito da Toscana con 60 mila presenze e Lazio con 58 mila, ma vanno molto bene anche il Trentino – Alto Adige (48 mila) e Lombardia (42 mila). Considerando il clima, l’appeal turistico e le tante ciclopiste del nostro Paese, le potenzialità sono ancora più importanti se si pensa che alcune famose “rotte” generano incredibili passaggi di cicloturisti come le 800 mila persone nella sola valle della Loira, oltre il milione nel Camino de Santiago, mentre oltre la Ciclopista del Danubio genera da sola un indotto annuo che supera i 50 milioni di euro.
Ed ecco l’identikit del cicloturista. I cicloturisti sono quasi sempre accomunati da una spiccata sensibilità ambientale e da una grande passione per la bicicletta come mezzo di trasporto e come stile di vita, da una vivace curiosità per i luoghi sconosciuti al grande pubblico e da una grande adattabilità alle situazioni impreviste. Tre le tipologie del cicloturista: lo sportivo che predilige uso di strade asfaltate e utilizza bici da corsa; l’ecologista che ama la natura e cerca strade bianche in mezzo alla campagna utilizzando la mountain bike; il turista che ama visitare luoghi d’arte e paesaggi per strade poco trafficate utilizzando la city bike. Il cicloturista ha tra i 25 e i 69 anni di età. La maggior parte viaggia in coppia, ma ci sono famiglie e talvolta gruppi che possono arrivare fino a 30 persone.
Primo in Italia, Cicl@tour si pone l’obiettivo di coniugare l’offerta agrituristica nazionale alla domanda cicloturistica, un fenomeno cresciuto moltissimo negli ultimi cinque anni, che va specializzandosi sempre di più e proprio l’agriturismo e la fattoria diventano un naturale punto di riferimento per praticare nelle migliori condizioni questo tipo di vacanza. «Un altro esempio di successo della multifunzionalità delle imprese agrituristiche – spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi – e già dal successo della passata edizione abbiamo deciso di portare in fiera questa opportunità per il mondo della ricettività in campagna con la possibilità di avvicinarsi alle principali esigenze dei cicloturisti incontrando territori, fornitori, operatori ed esperti del settore».
A Ciclo@Tour si incontreranno gli attori della filiera: dai territori con la loro offerta per il cicloturismo, ma anche fornitori, non solo di biciclette, ma soprattutto di attrezzature per l’agriturismo che voglia adeguarsi a questo tipo di domanda, inoltre Tour Operator e gli altri operatori specializzati, associazioni e strutture turistiche.
Ciclo@Tour si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi, dal 14 al 16 novembre, nell’ambito della tredicesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo, il primo in Italia dedicato a quello che è il comparto del turismo rurale, fenomeno che muove circa un miliardo di euro all’anno e che coinvolge quasi 20 mila strutture sparse in tutte le regioni italiane.
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17/07/2014, 21:05 |
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Marco
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Guida all'agriturismo in Italia: http://agriturismo.agraria.org/
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17/07/2014, 21:06 |
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Marco
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DAL 14 AL 16 NOVEMBRE L’ECCELLENZA DEGLI AGRITURISMI MARCHIGIANI ALLA RIBALTA INTERNAZIONALE
LA REGIONE PROMUOVE L’ACCOGLIENZA RURALE MARCHIGIANA ALLA FIERA NAZIONALE “Agri&Tour” DI AREZZO
Vetrina d’eccellenza per Gli agriturismi marchigiani, alla Fiera “AgrieTour” di Arezzo, evento che, dal 14 al 16 novembre prossimi, valorizza l’ospitalità rurale favorendo l’incontro tra offerta agrituristica ed operatori turistici internazionali.
La Regione Marche parteciperà a questo appuntamento di Arezzo, con un proprio stand presso l’area dedicata ai territori. Si promuoverà l’esperienza e la realtà degli agriturismi marchigiani, la qualità dei prodotti tipici e tradizionali, e anche l’accoglienza che il tessuto rurale regionale sa e vuole offrire dal punto di vista sociale e turistico. La fiera, visitabile nei tre giorni, dalle 9,30 alle 20, è un’ideale piattaforma di riferimento per presentare, anche con assaggi culinari, agli operatori specializzati, l’intero territorio nelle sue peculiarità valoriali e tradizionali e le specifiche eccellenze locali in termini di ricettività e qualità dell’offert
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27/10/2014, 11:44 |
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Marco
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“Agriturismo Italia”: finalmente arriva la classificazione unificata Conferenza Stampa Giovedì 6 novembre 2014 ore 12.00 Presso la Sala Medici (terzo piano) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) Via XX Settembre, 20 ROMA nell’ambito della presentazione di AGRIeTOUR Il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale 14-16 novembre 2014 – Arezzo Fiere e Congressi Sarà presentata la tredicesima edizione di AgrieTour con alcuni numeri su un settore che in Italia vale oltre un miliardo di euro. AgrieTour sarà l'occasione per presentare l'attività del Mipaaf ed il nuovo portale istituzionale dell'agriturismo italiano www.agriturismo.italia.gov.it, che sarà operativo in occasione dell'expo 2015. La presenza ad Arezzo di un eccezionale gruppo di tour operator esteri, giunti in Italia per acquistare l'offerta agrituristica nazionale, costituirà un'occasione di fondamentale importanza per verificare gli spazi di mercato internazionale.
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04/11/2014, 17:33 |
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Marco
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SABATO 15 NOVEMBRE - CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA REGIONE MARCHE ALL’AGRI E TOUR DI AREZZO su multifunzionalità agricola e rurale-sociale
RURALE & SOCIALE MARCHE: L’IMPRESA DIVERSAMENTE AGRICOLA
“Rurale & sociale Marche: l’impresa diversamente agricola” è il titolo del convegno che la Regione Marche ha organizzato per sabato 15 novembre, dalle 10 alle 13, presso il Salone Nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura Multifunzionale di Arezzo.
L’incontro, che si svolgerà nel contesto della Fiera specializzata “Agri e tour”, sarà l’occasione per condividere e promuovere l’esperienza che la Regione Marche ha sviluppato e tradotto in pratica negli ambiti della multifunzionalità agricola e del rurale sociale.
Il convegno si propone, infatti, di fornire una serie di riflessioni e dati sul percorso realizzato negli anni nell’ambito della multifunzionalità in agricoltura nelle Marche. L’obiettivo è restituire e rinnovare il ruolo sociale dell’impresa agricola incentivando e investendo nell’ambito rurale anche come luogo di equilibrato sviluppo: educativo, di crescita, di accoglienza e di solidarietà.
Questi valori, che sono da sempre patrimonio delle comunità rurali, sono oggi capaci di generare ed offrire servizi di qualità in zone decentrate del territorio e di promuovere l’inclusione sociale. Nessun cittadino è lasciato ai margini: a trovare nell’impresa agricola nuove opportunità sono i bambini, con gli agrinido, fino agli anziani, alle persone con handicap o con storie di vita complesse.
L’Agricoltura sociale da sogno, prospettiva e immaginario possibile si è fatta realtà. Nell’incontro di Arezzo si scopriranno le tappe di un percorso in cui la Regione Marche ha creduto e che, grazie alle risorse del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020, continuerà a sostenere.
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04/11/2014, 17:38 |
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Marco
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Dal 14 al 16 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi in scena il mondo dell’agriturismo AgrieTour: da tredici anni il riferimento della vacanza in campagna
AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo, si conferma come un appuntamento unico nel suo genere e torna con molte novità per la prossima edizione in programma. L’Italia rurale sarà rappresentata da territori e prodotti tipici. Atteso il workshop con l’incontro tra domanda e offerta
E’ tutto pronto per la tredicesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che per tre giorni, dal 14 al 16 novembre, farà di Arezzo Fiere e Congressi la capitale di un settore in continua evoluzione. Attesi in Toscana gli esperti del settore, i territori italiani con i loro panieri di prodotti tipici, ma soprattutto gli oltre 100 buyer stranieri provenienti da tutto il mondo per studiare il modello italiano, conoscerne l’offerta e promuoverla all’estero. «Workshop, ma anche formazione, incontri e confronti sui principali temi del settore, approfondimenti di varia natura – spiega il Presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – AgrieTour negli anni si è attestato come unico evento di riferimento del settore proprio per questa organicità dell’offerta che non si ferma a una semplice esposizione, ma ad un articolato momento di crescita per gli operatori di un settore che in Italia continua a fare economia».
Come al solito non mancheranno le novità anche in questa tredicesima edizione. Torna infatti AgrieTour Bimbi, lo spazio promosso da Agrigiochiamo e dedicato al fenomeno delle Fattorie Didattiche che per questa edizione avanzerà la proposta degli Stati generali del settore. AgriLife, il piacere di vivere in campagna, rafforza la propria offerta non solo limitata ai tanti fornitori per la casa in campagna, ma anche con minicorsi per viverla al meglio. Un’area intera dedicata a tutto quello che serve per migliorare il rapporto con la campagna. L’apicoltura tornerà ad essere protagonista con ApieTour, lo spazio dedicato al settore con forniture e incontri sulla legislazione del comparto. Grande visibilità anche per il cicloturismo, fenomeno in larghissima espansione, che con la seconda edizione di CicloTour metterà in mostra le offerte dei vari territori in riferimento all’agriturismo. Vera novità di questa edizione sarà lo spazio dedicato all’Agricoltura Sociale: AgriSocial, questo il nome dell’area pensata per questo settore dell’agricoltura, punterà a far confrontare le principali realtà italiane di questo segmento in continua evoluzione e oggi in attesa della legge quadro nazionale in discussione al Senato.
Da tredici anni AgrieTour è anche il momento di incontro tra domanda e offerta con il workshop internazionale che si svolgerà nei primi due giorni di fiera. Una selezionata presenza di buyer specializzati provenienti da tutto il mondo ed interessati a scoprire le novità dell’offerta nazionale del settore. Tra i mercati rappresentati per questa edizione, oltre a quelli storici come la Germania, Olanda, Giappone, Russia, Usa, Argentina e Brasile, anche realtà emergenti, tra le quali la Cina, l’India e altri paesi orientali.
Ricco il programma delle attività in fiera con circa 30 incontri tra convegni, seminari e approfondimenti tematici. La formazione sarà ancora protagonista con i master sull’agriturismo promossi da AgrieTour e pensati per chi vuole dare vita a una nuova attività, ma anche per chi vuole migliorare la propria. Tornerà anche il Festival Gastronomico, all’interno del quale si svolgerà il Campionato di cucina contadina.
AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi, dal 14 al 16 novembre, riconfermandosi come il primo appuntamento in Italia dedicato a quello che è il comparto del turismo rurale, fenomeno che muove circa un miliardo di euro all’anno e che coinvolge quasi 20 mila strutture sparse in tutte le regioni italiane.
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06/11/2014, 17:25 |
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Marco
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Dal 14 al 16 novembre ad Arezzo Fiere un esercito di oltre 100 buyer stranieri AgrieTour: la multifunzionalità come scommessa per le 20mila imprese del settore Taglio del nastro domani con la presentazione del nuovo rapporto Istat sul settore e in anteprima la presentazione del nuovo sistema di classificazione unificata e del portale del Mipaaf. Oltre 400 espositori in rappresentanza dell’Italia rurale. Sabato il Viceministro dell’agricoltura, Olivero Oltre 20mila aziende, un milione di euro di fatturato all’anno, un settore che continua a crescere di anno in anno. È questa la cornice di un quadro che sarà più preciso con la presentazione dei dati Istat che avverrà ad AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, che apre i battenti domani, venerdì 14 novembre, ad Arezzo Fiere e Congressi. Alle 10.30 il taglio del nastro con le autorità e i protagonisti di un settore che anche con AgrieTour è cresciuto in questi anni. La campagna come stile di vita, adesso anche più facilmente misurabile grazie alla classificazione unica nazionale, un metro uniforme da Nord a Sud, come succede per gli alberghi, e che consentirà di poter confrontare e scegliere con maggior precisione. «L'agriturismo è un modello tipicamente italiano e rappresenta la principale espressione della multifunzionalità in agricoltura – dice il Presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi - l'Italia è infatti l'unico paese europeo ad avere una legislazione specifica che ne definisce gli aspetti, le tipologie e le finalità per la valorizzazione del patrimonio rurale e del territorio nazionale ed AgrieTour è da tredici anni la vetrina di questo settore». Vera novità di questa edizione 2014 sarà lo spazio dedicato all’Agricoltura Sociale: AgriSocial, questo il nome dell’area pensata per il settore dell’agricoltura che vuole puntare a far confrontare le principali realtà italiane di questo segmento in continua evoluzione e oggi tutelato da una legge quadro nazionale in via di approvazione al Senato. L'offerta vede anche la presenza di AgrieTour Bimbi, spazio promosso da Agrigiochiamo e dedicato al fenomeno delle Fattorie Didattiche che per questa edizione avanzerà la proposta degli Stati generali del settore. E poi AgriLife, il piacere di vivere in campagna, rafforza la propria offerta non solo limitata ai tanti fornitori per la casa in campagna, ma anche con minicorsi per viverla al meglio. Un’area intera dedicata a tutto quello che serve per migliorare il rapporto con la campagna. Inoltre l’apicoltura tornerà ad essere protagonista con ApieTour, lo spazio dedicato al settore con forniture e incontri sulla legislazione del comparto. Grande visibilità anche per il cicloturismo, fenomeno in larghissima espansione, che con la seconda edizione di CicloTour metterà in mostra le offerte dei vari territori in riferimento all’agriturismo. Oltre 100 buyer stranieri invaderanno Arezzo. Importante il confronto con la domanda straniera e per l'edizione numero 13, Arezzo sarà presa d'assalto da un esercito di oltre 100 buyer da tutto il mondo e interessati a scoprire le novità dell’offerta nazionale del settore. Tra i mercati rappresentati per questa edizione, oltre a quelli storici come la Germania, Olanda, Giappone, Russia, Usa, Argentina e Brasile, anche realtà emergenti, tra le quali la Cina, l’India e altri paesi orientali. Il programma di venerdì 14 novembre. Il programma della giornata inaugurale di AgrieTour (venerdì 14 novembre), si aprirà con il taglio del nastro ore 10.30. A seguire alle 11 il seminario di presentazione del Rapporto Istat sul settore e a seguire, alle 11,30, un convegno a cura del Mipaaf, per presentare il sito nazionale dedicato a tutti gli agriturismi in Italia, www.agriturismo.italia.gov.it. Il convegno, a sua volta, ospiterà il Premio Isnart che premierà gli agriturismi più certificati dal marchio “Ospitalità italiana” dell’associazione. Alle 12,30 seminario a cura di Agriturismi.it - Il perfetto sito Internet per il mio agriturismo. Nel pomeriggio, alle 14,30 seminario a cura di FIAB, sul tracciamento e mappatura degli itineranti cicloturistici standard di Bicitalia e dalle ore 15.00 alle 18.30, presso la Sala AUDITORIUM, si terrà il primo Convegno Nazionale del progetto LIFE+MGN (Making Good Natura - DARE VALORE ALLA NATURA) dedicato ai servizi forniti dagli ecosistemi naturali, per aiutare a conoscere e misurare il loro valore economico. Alle 16,30 seminario a cura Agriturismo.It sulla ricerca condotta sul mercato degli agriturismi e sulla digitalizzazione delle aziende agrituristiche. Alle 17 seminario, organizzato da Agrietour in collaborazione con Agrigiochiamo, con il tema “Le Fattorie didattiche si raccontano”, al centro esperienze di fattoria didattiche italiane. Infine alle 18 è prevista la premiazione del Campionato di cucina contadina che si svolgerà durante l’arco della prima giornata.
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13/11/2014, 12:59 |
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Marco
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Ad AgrieTour premiate le migliori ricette della cultura rurale, in dieci anni oltre 300 ricette
Campionato di cucina contadina: vince la Puglia con la tradizione
Carlo Hausmann (responsabile tecnico di AgrieTour): “Gli agrituristi scelgono questo tipo di vacanza proprio per la tradizione culinaria, AgrieTour la porta da anni alla ribalta”. Seconda la Sicilia e ancora Puglia al terzo posto. Sabato e domenica comincia il programma dei cooking show
Con le “Orecchiette alle Cime di Rapa” è Rosa Lella della Masseria Ferri di Ostuni (Br) ad aggiudicarsi la 13ª edizione del Campionato Nazionale di Cucina Contadina, uno degli eventi che hanno animato la prima giornata di Agrietour, il Salone nazionale dell'agriturismo in scena ad Arezzo Fiere fino al prossimo 16 novembre. Un concorso enogastronomico dedicato ai piatti della tradizione dei vari territori italiani, che ha visto trionfare il sud Italia, titolare di tutti i premi in palio. Due agriturismi pugliesi hanno infatti occupato la prima e la terza posizione del podio, e sempre in Puglia è andato il premio speciale “Fra tradizione e innovazione”, mentre una struttura siciliana ha guadagnato il secondo posto.
La giuria, composta da Maria Cristina Cusumano, di Radio 1 Rai, Judy Edelhoff, delle Guide Michelin Usa, Maddalena Laschi, food blogger, e presieduta dal direttore di Italia Tavola,Alberto Lupini, ha assegnato la vittoria alla Masseria Ferri di Ostuni (Br), che ha preparato una ricetta certamente semplice e tradizionale, ma realizzata con estrema professionalità e sicurezza. Un equilibrio di sapori capace di restituire in maniera assoluta il clima e lo spirito della Puglia.
Al secondo posto, con un distacco minimo, si è posizionata l'azienda agricola Le Terre di Mezzo Madonie di Castellana Sicula (Pa) che ha presentato una “Vellutata di fagiolo Badda secco con verdura della stagione e con olio affumicato all'olivo”. Per la terza posizione si ritorna in Puglia, con la Masseria Catucci di Martina Franca (Ta), che ha presentato un “Torrone di miele, mandorle e Purciduzzi” preparato al momento e che, pur ultimo piatto presentato alla giuria in ordine di tempo, ha conquistato il podio. Il premio speciale deciso dalla giuria “Fra tradizione e innovazione” se lo è guadagnato l'agriturismo Monte Paolo Dimora Charme di Conversano (Ba) grazie a una “Impanata di fave e cicorie con olive fritte, accompagnata da crostini fritti”.
«Ottimi piatti - ha sintetizzato Alberto Lupini, motivando le decisioni della giuria in occasione della consegna dei premi - che attestano il valore della cucina tradizionale e contadina, forse la vera forza della nostra tradizione e del nostro futuro in campo enogastronomico. C'è da sottolineare come i vincitori abbiano superato di poche frazioni di punto gli altri concorrenti, a dimostrazione di come la qualità fosse elevata e di come la ricerca e l'innovazione abbiano saputo restituire valore alla tradizione e alla cultura dei diversi territori, senza mutarne le caratteristiche di fondo».
Il concorso di Agrietour ha dato la possibilità di presentare piatti della tradizione dei vari territori italiani e di confrontare tradizioni e preparazioni capaci di valorizzare un patrimonio culturale immenso, di cui gli agriturismi in molti casi rimangono tra i pochi tenaci custodi. “Non dimentichiamoci che l’enogastronomia è uno dei punti di forza dell’agriturismo – spiega Carlo Hausmann, responsabile tecnico di AgrieTour – e secondo i dati che abbiamo un turista su due sceglie questa vacanza proprio per la genuinità dei prodotti aziendali”. A motivare di più la vacanza in agriturismo è proprio la vita degli ambienti rurali (67,3%), insieme al gustare i prodotti tipici di un territorio (65,3%), magari acquistandoli sul posto. Del resto i valori del mondo agricolo in cui maggiormente si riconoscono gli italiani sono la cultura del “km 0” con prodotti salubri, rappresentativi del territorio e dalla provenienza certa.
Intanto l’aria Cooking Show di AgrieTour sarà animata fino a domenica con la cucina dei territori. Oltre 20 appuntamenti per conoscere da vicino l’Italia della cucina tradizionale. Dalle 10 alle 19 di sabato e domenica appuntamenti con degustazioni gratuite per il pubblico della fiera.
Allegati:
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15/11/2014, 15:15 |
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Marco
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Ad AgrieTour le indagini di Ismea e agriturismo.it. Raccontata l'esperienza dei blogger per un turismo 2,0. Quasi 100 buyer stranieri in fiera per un workshop con le aziende 50 anni sposato vuole relax e buon cibo: ecco l'identikit dell'agriturista Le aspettative dei turisti stranieri o dei potenziali turisti, quando pensano all’agriturismo italiano, sono condensabili in un bel panorama e in un paesaggio particolare. Un turismo non di massa, lontano dall’idea di una azienda agricola "industrializzata" Un esercito di 6 milioni di agrituristi, tanti sono gli appassionati della vacanza all'aria aperta nelle strutture italiane. A tracciare l'identikit dell'agriturista italiano è il sito www.agriturismo.it. Quello che viene fuori è un uomo con una età media di 50 anni, è sposato, ha due figli, di 18 e 9 anni, va in campagna per godersi relax e natura e al tempo stesso vuole mangiare e bere bene. Quando è in vacanza fa gite nelle vicinanze e sceglie l'agriturismo perché apprezza la genuinità, il contatto diretto con i gestori, e il buon rapporto qualità prezzo. Per quanto riguarda gli stranieri, gli agrituristi arrivano prevalentemente dall'Europa, 83%, dalle Americhe, 12% e dall'Asia 5%. In Europa è la Germania il Paese da dove proviene il flusso maggiore di ospiti, 38%, seguita da Belgio e Olanda, 15%, quindi Svizzera 12% e a seguire Francia e Gran Bretagna entrambe con il 7% e l'Austria con il 6%. Anche gli stranieri cercano una pausa dallo stress, con relax, contatto con la natura, e cucina tradizionale. Nella classifica delle mete preferite, al primo posto c'è la Toscana sia per italiani 58%, sia per gli stranieri 44%, al secondo psoto si trova l'Umbria nelle preferenze di italiani 34% e di stranieri 15%, mentre il terzo posto è diviso tra Emilia Romagna nelle scelte degli italiani, 17% e Sicilia 14% in quelle degli stranieri. Su un aspetto, però, italiani e stranieri sono d'accordo, la vacanza in agriturismo deve essere golosa, 28% mentre poi vengono salute, meditazione, risparmio, ambiente. Trekking, 29%, mountain bike 19% e equitazione 16% sono le attività che vanno per la maggiore. Quasi 100 buyer stranieri invadono Arezzo. La domanda che arriva dall'estero è importante il mercato del turismo all'aria aperta. E' per questo che AgrieTour è anche il momento di incontro tra domanda e offerta con il workshop internazionale che si è svolto nei primi due giorni di fiera. Una selezionata presenza di buyer specializzati, oltre 80, provenienti da tutto il mondo e interessati a scoprire le novità dell’offerta nazionale del settore. Tra i mercati rappresentati per questa edizione, oltre a quelli storici come la Germania, Olanda, Giappone, Russia, Usa, Argentina e Brasile, anche realtà emergenti, tra le quali la Cina, l’India e altri paesi orientali. «Una selezione qualificata che deriva da anni di esperienza di AgrieTour in questo settore - spiega il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi - e che guarda ai mercati con maniera oculata scegliendo quelli di riferimento e quelli con un potenziale sviluppo della domanda a conferma che questa fiera aiuta a crescere il settore». Valutazione unitaria, importante per gli stranieri. Ma al di la dell'offerta, l'agriturista che arriva da fuori confine chiede una classificazione unitaria, i turisti stranieri vogliono avere idee chiare e valutazioni confrontabili quando si tratta di scegliere. Lo rileva l'ultimo report Ismea che è stato presentato a AgrieTour e che ha preso in considerazione il legame tra marchio, e valutazione, dell'agriturismo e valenza dei clienti. Il marchio unico ha un ruolo fondamentale in termini di comunicazione di quelle che sono le sensazioni italiane, oltre ad una uniformità di valutazione e livello mondiale. Ma quello che si chiede è anche riconoscibilità nelle varie lingue, italiano compreso. Pay-off che diano una maggiore e immediata comprensibilità oltre alla possibilità di cogliere le sottigliezze di ogni espressione linguistica. Un segnale di attenzione e benvenuto, di quella ospitalità che chiede anche modulazione accurata dei contenuti esplicativi ed emotivi. Le aspettative dei turisti stranieri o dei potenziali turisti, quando pensano all’agriturismo italiano, sono condensabili in un bel panorama e in un paesaggio particolare. Un turismo non di massa, lontano dall’idea di una azienda agricola "industrializzata" e con grandi numeri. Ma anche una buona alimentazione e una buona cucina con gestori accoglienti, aperti, caldi per creare l'atmosfera. Insomma si cercano rapporti quasi di familiarità con i proprietari e contatto con la natura. Importante è anche la possibilità di fare svariate attività, tra cui cucinare e degustare piatti tipici (la valorizzazione del prodotto alimentare italiano di eccellenza è una variabile molto importante per il turista tedesco). Ma soprattutto, un fascino autentico, che possa far pensare che "questa è l'Italia e non potrebbe essere altro". Quello che emerge dalla ricerca sul marchio unico è che in tutti i Paesi dell'indagine, Giappone, Sud Corea, Usa, Canada, Brasile, Australia, Cina, e dello studio approfondito Regno Unito, Germania e Danimarca, il marchio è stato giudicato favorevolmente, sia perché richiama effettivamente il concetto di agriturismo, sia per il fatto che i simboli sono positivi. Di certo l’esistenza di un marchio a livello nazionale contribuisce a fare ordine nel settore. È percepito come una garanzia di una attività seria, che si è meritata questo contrassegno. Il marchio mostrato agli interlocutori ha in genere evocato la natura, il verde, il sole, l'Italia, il bel tempo, la tranquillità, l'allegria. È un marchio fresco, sereno e solare. E nella maggior parte dei casi, si è optato per il mantenimento del termine agriturismo in italiano, per comunicare già con il nome una sensazione legata all’Italia. E l'espressione «agriturismo Italia» risulta affascinante, esotica. Deve però essere affiancata da un pay-off in lingua locale. Quello che chiedono i turisti stranieri è un testo semplice, breve ed esplicativo, in quanto «oggi si legge in fretta, si cerca immediatezza». La frase che in italiano racchiude meglio la logica dell'agriturismo è « vivi la terra delle emozioni». Per i mercati europei la preferenza è per un payoff con aspetti emozionali, ma più esplicativo di quello italiano: «an experience between Italian nature and tradition». Infine per i mercati più distanti, un payoff in lingua locale con capacità di spiegare: «Italy in farms», oppure «holidays in Italian farms». Ma in molti Paesi, la lingua inglese non è sufficiente. Per la Cina, occorrono ideogrammi che richiamino le peculiarità salienti dell’agriturismo. In Corea e in Giappone, un payoff in lingua locale è visto come un segno di attenzione, di rispetto, di benvenuto Agriturista e blogger, il nuovo modo di dare suggerimenti. Una declinazione del modo di fare promozione l'ha raccontata ad AgrieTour, Fabio Lo Savio coordinatore della rete di blogger che va sotto il nome di Rural pride. «Quello che vogliamo – dichiara – è la promozione delle aree rurale fuori dai circuiti tradizionali. Il nostro è un modo per far conoscere destinazioni che rimangono all'esterno delle rotte. Andiamo in una struttura, ci facciamo raccontare la storia di prodotti, li assaggiamo. I blogger del rural pride raccontano la loro esperienza per promuovere sia l'agriturismo, sia il territorio». Per adesso «abbiamo iniziato con Veneto, Marche e Sicilia, mentre dal prossimo anno cercheremo di parlare anche di Toscana».
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15/11/2014, 15:17 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68714 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ad Arezzo Fiere e Congressi il Viceministro dell’agricoltura, Andrea Olivero, ha annunciato le novità Agricoltura sociale: ad AgrieTour presentata la Legge Quadro Dal fenomeno delle Fattorie Didattiche (presenti con Agrigiochiamo ad AgrieTour Bimbi), a quello degli agrinidi, passando per l’integrazione di soggetti diversamente abili. L’agricoltura sociale cresce, crea opportunità e oggi ha una legge che la inquadra a livello nazionale L'agricoltura è in grado di abbattere le barriere, quelle sociali. Di come l'agricoltura sia in grado di coniugare un simile aspetto se ne è parlato oggi ad Arezzo, ad AgrieTour durante un seminario organizzato in collaborazione con il MIPAAF e al quale ha preso parte il viceministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero. «Il convegno di oggi è stata un’importante occasione per ribadire il ruolo dell’agricoltura sociale nella costruzione dei sistemi di welfare nelle aree rurali, le testimonianze presentate e il dibattito che ne è seguito hanno rafforzato la mia convinzione a proseguire nell’azione di indirizzo legislativo, finalizzato a dare un primo quadro regolativo di supporto». E come ha sottolineato il viceministro, «Le innovazioni che verranno introdotte con pratiche di agricoltura sociale avranno senza dubbio effetti di rilievo soprattutto per le future generazioni e, attraverso azioni mirate, contribuiranno ad esprimere il valore intrinseco di quella sostenibilità che intendo portare avanti con il mio mandato». Agricoltura declinata al sociale. A spiegare come meglio possa declinarsi l'agricoltura negli aspetti legati al sociale, è stato Francesco Di Iacovo del Comitato Consultivo Mipaaf agricoltura sociale. «È indubbiamente una frontiera dell’innovazione in agricoltura. Le pratiche operano a cavallo di settori, competenze, rifondando valori e modalità di contribuire alla creazione di valore economico e sociale in tempi difficili. Ma proprio la rottura delle barriere e la riarticolazione dei saperi è elemento centrale dell’innovazione in agricoltura sociale». Le soluzioni sono contenute nella legge sull’agricoltura sociale approvata dalla Camera dei Deputati. Le Regioni definiscono linee guida, ma in mancanza degli interventi regionali è lo Stato a intervenire. Veneto e Liguria hanno già definito le linee guida, aspetto cruciale per il modo in cui le pratiche di agricoltura sociale possono prendere forma attraverso l'interazione di Comuni e Asl. Il primo territorio che in Italia ha formalizzato procedure di riconoscimento delle pratiche di agricoltura sociale è stata la Società della Salute della Valdera ( www.sdsvaldera.it), in Toscana. Come ha raccontato all'incontro ad Arezzo, il percorso vede discussioni al quale partecipano pubblico e privato. È nata una carta di principi, una modalità per riconoscere e registrare i portatori di progetto di agricoltura sociale, che ha codificato dieci tipologie di servizio di agricoltura sociale per le diverse tipologie di utenza, ha attuato processi di valorizzazione dei prodotti di agricoltura sociale. Il sociale dà Buoni Frutti. Tra i progetti presentati I Buoni Frutti, un marchio e un sistema di franchising per il sociale che caratterizza chi produce e lo rende riconoscibile a chi acquista. I Buoni Frutti è un progetto di AiCARE ( www.aicare.it) e del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa. L'obiettivo è quello di valorizzare i prodotti realizzati all'interno di percorsi di agricoltura sociale e promuovere buoni progetti di agricoltura sociale mediante la diffusione di modelli di lavoro testati. E’ un modello originale di franchising sociale nel campo dell’agricoltura e del welfare, fondato su un marchio e su un’idea di agricoltura sociale innovativa come esperienza di incontro fra persone e comunità. I Buoni Frutti è un sistema di rete che consente alle persone di lavorare insieme e condividere valori ed obiettivi sociali e lega i diversi soggetti coinvolti: ricerca e sistema delle competenze tecniche responsabili e gestori del marchio, imprenditori sociali, servizi sociali, consumatori, territori e soggetti di diversa natura a livello locale. Il marchio I Buoni Frutti fornisce alle imprese e ai territori un forte elemento identitario, in quanto rappresenta l’aspetto tangibile di appartenenza al network (franchisees e franchisor) dell’agricoltura sociale in Italia che condivide le finalità e i valori espressi nel Manifesto I Buoni Frutti ( www.ibuonifrutti.eu). Pratiche sociali con il volontariato. Proprio con lo scopo di favorire la conoscenza dell'agricoltura sociale, il Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscana, ha illustrato sempre a AgrieTour il proprio percorso, realizzato insieme al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa nel 2012: “Agricoltura sociale e volontariato in Toscana”. Il lavoro elabora due diversi livelli di lettura. Un primo livello di conoscenza generale che si rivolge a ciascuna tipologia di associazione, indipendentemente dal tipo di sentiero che intende intraprendere e un livello di approfondimento per il quale ciascuna associazione può approfondire la parte specifica collegata al suo percorso di sviluppo. Il lavoro è scaricabile dal sito del Cesvot. Pratiche innovative della cooperazione sociale agricola e delle imprese agricole. L’agricoltura sociale apre possibilità per generare sistemi ibridi di impresa collaborativi come dimostra l’esempio di Cavoli Nostri. Nata sui terreni del Cottolengo nella cinta periurbana torinese, Cavoli Nostri è una cooperativa sociale agricola capace di creare valore economico e sociale mediante una intelligente ed appassionata attività che lega professionalità agricola, coinvolgimento di persone autistiche della comunità del Cottolengo di Feletto e una rete di produttori agricoli responsabili che partecipano ad una rete di agricoltura sociale avviata da Coldiretti Torino. L’esperienza di collaborazione assicura oggi lavoro inclusivo e nuove posizioni di lavoro sostenute dai soli processi produttivi agricoli avviati anche grazie alla capacità imprenditoriale degli agricoltori della rete. Esempio replicabile dove la collaborazione viene posta al centro del processo di innovazione sociale.
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16/11/2014, 11:14 |
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