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Academy Confagricoltura presso “Il Sole 24 Ore”
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68680 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Agroalimentare Italiano volano della ripresa: il tema lanciato dall’Academy di Confagricoltura alla Business School Sole 24 Ore
Le imprese agricole del nostro Paese hanno la necessità di riposizionarsi per ritrovare capacità competitiva
e produrre reddito per assicurarsi un futuro. Questo il filo conduttore dei temi trattati durante l’annuale
edizione dell’Academy di Confagricoltura Lombardia, attualmente in corso ed articolata in due giornate, con
l’intervento di personalità di grande rilievo. Al tavolo di confronto hanno partecipato –tra gli altri- il
Presidente di Confagricoltura Mario Guidi, l’assessore Regionale Gianni Fava, il presidente di
Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna e Angelo Zucchi capo Segreteria del ministero.
“Flessibilità di bilancio, flussi migratori, crediti deteriorati delle banche: li risolve l’Europa o risolvono
l’Europa?” Questa la domanda centrale affrontata nella mattinata di lavori del 3 Marzo nell’ambito della
convention di Confagricoltura Lombardia presso la sede del Gruppo Sole 24 Ore. Un momento dedicato alle
prospettive future del contesto europeo, per comprendere se sia possibile immaginare un’Europa realmente
unita o se si assisterà ad un processo involutivo di disgregazione dell’Unione.
Così ha commentato il Presidente di Confagricoltura Mario Guidi:
“Spesso viene data la colpa all’Europa, ma ci si deve chiedere come mai altri paesi come l’Olanda, la
Danimarca e il Belgio siano in grado di produrre in maniera più efficace. Dobbiamo imparare tutti ad essere
più europeisti ed autocritici, poiché questa Europa rischia davvero di sfaldarsi sotto il peso della pressione
finanziaria e questo sarebbe un peccato. Occorre quindi pensare bene a che Europa vogliamo per il futuro
rifondandola perché i motivi per cui ci siamo riuniti circa 60 anni fa non sono più gli stessi.”
“L’Academy di Confagricoltura Lombardia è l’occasione per fare il punto sul cambiamento che sta
affrontando il comparto- questa la sintesi di Matteo Lasagna, numero uno dell’organizzazione Lombarda- I
fatti del mondo influenzano l’agricoltura e l’agricoltura incide sui cambiamenti in atto. Lo stravolgimento
dell’economia Europea, gli influssi del Bail in, i flussi migratori hanno ripercussioni sull’agricoltura. Oggi
l’academy ha reso possibile una riflessione sulla revisione e nuova impostazione della politica agricola
comune e sulle effettive competenze che dovrà avere il nuovo ministero dell’agroalimentare. Maggiore sarà
la rapidità con cui riusciremo ad intercettare la velocità di cambiamento, più rapido sarà il beneficio per
aziende.”
Eredità di Expo 2015 è la proposta di una riforma dell’ organizzazione per approdare a un vero e proprio
Ministero dell'Agroalimentare italiano in grado di dare unità e forza al settore. Non si tratta certo solo di un
cambio di denominazione – è stato ribadito durante l’assise- ma di una scelta strategica figlia delle
necessità e delle potenzialità del comparto, sempre più attore protagonista decisivo del nuovo modello di
sviluppo del Paese. L’obiettivo della convention è stato quello di capire quali gli ambiti di effettiva
competenza e l’impatto sul comparto primario del nuovo Ministero, la cui nascita è stata sollecitata da
Confagricoltura.
A riguardo, l’Assessore Agricoltura di Regione Lombardi Gianni Fava:
“Il Ministero dell’Agroalimentare, se ben congeniato, è una bella soluzione. Io l’ho anticipato, la mia delega,
infatti, è all’agroalimentare non tanto e non solo all’agricoltura. Abbiamo ritenuto necessario allineare la
filiera, nonostante sia più forte il settore della trasformazione rispetto al primario. Se questo Ministero troverà
un equilibrio tra le parti e cercherà di riordinare la distribuzione del reddito, prevedo risultati positivi.”.
“Questa decisione è l’eredità che ci ha lasciato expo 2015- ha sottolineato Angelo Zucchi capo segreteria del
Ministero- per rendere più competitiva l’intera filiera del cibo e della sua produzione è necessario
coinvolgere tutti i soggetti che vi partecipano . Solo se riusciremo a mettere insieme tutti i diversi soggetti il
nuovo ministero rappresenterà uno strumento di accelerazione e di sintesi per promuovere il Made in Italy in
maniera più efficae”.
La giornata di oggi venerdì 4 marzo sarà, invece, dedicata all’analisi di temi più tecnici ed organizzativi
anche in un’ottica di continuità dei lavori del Convegno Quadri di Confagricoltura, che si è tenuto lo scorso
dicembre.
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04/03/2016, 14:37 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68680 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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L’Academy 2016 di Confagricoltura Lombardia per affrontare uno scenario in trasformazione
“Il contesto in cui viviamo e in cui le aziende agricole svolgono la loro attività sta attraversando un periodo di profonde trasformazioni, che interessano l’assetto istituzionale, le politiche economiche e le dinamiche del mercato: compito di un’organizzazione di rappresentanza come la nostra è quello di comprendere pienamente i cambiamenti in atto per poter ridefinire il proprio ruolo e il proprio modello operativo per continuare a sostenere in maniera efficace le aziende associate” afferma il presidente di Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna, nel presentare l’Academy 2016 in corso di svolgimento oggi, giovedì 3 marzo, e domani presso la sede del Sole 24Ore a Milano.
“Con l’aiuto di autorevoli rappresentanti del mondo delle istituzioni, della comunicazione e del sistema bancario vogliamo approfondire, in questi due giorni, una serie di scenari interessati in questo momento da cambiamenti importanti che si ripercuoteranno sul nostro comparto: l’Unione europea, il nuovo ministero dell’Agroalimentare, la Politica Agricola Comunitaria” prosegue il presidente di Confagricoltura Lombardia.
“Fenomeni a cui è legato il futuro del comparto agricolo italiano e delle aziende che rappresentiamo: un futuro che non è una prospettiva lontana, ma che, di fatto, è già iniziato – conclude Matteo Lasagna – Più rapidi saremo a interpretare e a rispondere a questi cambiamenti e più forte e rappresentativa potrà essere la nostra Organizzazione”.
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04/03/2016, 14:40 |
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