Salve ! Ho visto che consigli più o meno simili a quelli che sto cercando io sono stati generosamente elargiti, quindi ne approfitterò anch’io. Sono una ventunenne che, dopo aver abbandonato gli studi oramai cinque anni fa, ha rimesso la testaccia sui libri. Purtroppo – dovendo frequentare un serale – la scelta è stata di “ripiego”, perché l’intenzione originale era quella di frequentare un Istituto Tecnico Agrario, e non me la sarei sentita di prepararmi da me, non essendoci un corso che potessi frequentare. Con l’avvicinarsi della maturità sto indagando sulle possibilità universitarie in campo agronomico. Non so assolutamente nulla di agricoltura, piante, animali, né ho “vicino” un’azienda agricola; le mie basi scientifiche sono scarsissime e l’unica certezza è un’innata passione per l’ambiente, la vita dalla terra, l’innovazione. Le sedi universitarie che annovero tra le possibilità sono ridotte; Bari a quanto pare sembra quella più plausibile. Accanto al classico Scienze e tecnologie agrarie questo “Tutela e Gestione del Territorio e del Paesaggio Agro-Forestale” (piano di studi:
http://www.uniba.it/ateneo/facolta/agra ... ne-del.pdf" target="_blank ) mi ha colpito per la sua – azzarderei, da profana – “specificità”, soprattutto se frequentato in vista di “Gestione e Sviluppo Sostenibile dei Sistemi Rurali Mediterranei” (
http://www.uniba.it/ateneo/facolta/agra ... 3-2014.pdf" target="_blank ). Non ho idealistiche prospettive di inserimento lavorativo immediato e idilliaco, né ritengo che possa essere un percorso facile, vista la pochezza del mio bagaglio scientifico (ma dopo la maturità qualcosina potrei rimediare, spero). Cosa ne pensano le persone del campo di questi corsi di studio, in particolare del primo? Sconsigliereste questa scelta, indirizzando verso qualche altro settore? Io ritengo che “crisi per crisi”, tanto valga puntare sulla passione… vi ringrazio
Ema