Raccontate in modo sintetico il vs esame di maturita agraria sia tecnica che professionale, con le modalità, le materie scritte ed orali e se volete anche il voto.Sono bene accette le sensazioni, le paure, le ansie ma anche le gioie a risultato raggiunto.Questo può essere di aiuto a quanti devono sostenere l'esame nel senso che tutti abbiamo avuto almeno delle preoccupazioni.Inoltre sarà anche bello capire come è cambiato il sistema "esame" negli anni.
Inviterei i ns illustri docenti a dare l'esempio.
Se l'argomento non è inerente chiedo al moderatore di cancellarlo.
ciao
eugenio

Il mio esame di stato o maturità l'ho sostenuto all'Istituto Agrario di Caltanissetta, dove vivevo a quel tempo con la mia famiglia. Unico cugino a fare un istituto tecnico (con diverse critiche), appartenendo ad una classica famiglia borghese siculo/lombarda. Tutti nel clan dovevano fare il liceo e poi l'università, questa regola era dettata anche dalla città di provincia. Fui deciso e andai all'istituto e non mi stancherò mai di ripetere, che cosa non fu mai così giusta, mi sono formato molto di più li e con le mie esperienze personali che all'università. Andò discretamente, ero molto giovane, essendo andato a scuola a 5 anni, scritti: Italiano e compito di coltivazioni arboree, trattai la coltivazione del mandorlo; orale: italiano e naturalmente zootecnia. Il risultato discreto 58/60. Avevo sempre studiato con regolarità, mi sentivo sereno e non lo affrontai con molto stress, purtroppo ero un po' distratto dalla vita fuori dalla scuola e dallo sport che praticavo con una certa regolarità. Alcune cose vorrei aggiungerle, posso dire che allora non solo studiavo quello che dovevo, ma leggevo molto sulle riviste di allora in particolare l'informatore zootecnico, Terra e Vita ... , cose che oggi i miei studenti fanno poco. La seconda che mi lamentavo un po' della mia scuola, avrei voluto fare di più e meglio, ma solo oggi mi rendo conto che facevo molto di più di quello che oggi viene richiesto ai nostri studenti, per finire un po' di rimpianto per i miei insegnati e per i miei compagni di scuola che non ho più rivisto, ciao, saluti Mario

Grazie Mario per la tua testimonianza e ti dico subito che abbiamo avuto cose in comune.Comunque sei molto modesto a indicare un 58 come risultato discreto.
Credo che ora sia il turno di Marco.
(sai che sfizio per gli studenti se Marco avesse preso un bel 36 alla maturità)
ciao

Marcooooo, rispondi all'appello.
ciao

Io mi sono diplomato nel 1978 al liceo scientifico di Tione (Trento) a una ventina di chilometri da casa mia (Pinzolo). L'esame l'ho fatto a Trento, perchè eravamo una sezione staccata (e periferica del Galilei di Trento). 3 sezioni della centrale e la mia (eravamo solo in 12). Su settanta candidati, il voto più alto 52, di una mia compagna di classe (ora affermata architetto), e 4 50/60 (tra cui il mio) tutti della mia classe. Insomma, noi montanari abbiamo stracciato i cittadini, che ci guardavano un po' dall'alto. Ho un ottimo ricordo della mia scuola e della maggior parte dei miei insegnanti, giovani ma molto preparati. Forse è anche per questo che faccio l'insegnante, e mi piace pure molto. Ciao a tutti,
Marco

Grazie Marco della tua testimonianza anche se i tuoi alunni avrebbero preferito sapere di un bel 36.Sai lo sfottò?
Di chi adesso il turno?
ciao

Chiamerei Francesco visto che è fresco di memoria
ciao

Attenti perché Francesco è un "mostro" ne sono personalmente testimone, vi racconterà lui, ciao, saluti Mario

Un motivo in più per sollecitare l'invito.
ciao

Ciao a tutti,
scusate per il ritardo, ora vi racconterò il mio esame di maturità.
Il mio esame di maturità si è svolto nell'estate del 2003, la più calda che io ricordi; sono arrivato alle prove finali con 18 crediti su 20, la prima prova, tema d'italiano, mi è piaciuta molto perché ho trovato una traccia che mi interessava, ho fatto il tema storico, essendo un grande appassionato di questa materia, e si doveva spiegare come si fossero evoluti i diritti dei cittadini, io sono partito dagli antichi egizi fino ad arrivare ai giorni nostri, passando per le grandi rivoluzioni. Il giorno dopo seconda prova di zootecnia, e qui devo ringraziare Mario, che è stato il mio Prof. di zootecnia, perché ha dedicato molto del suo tempo per aiutarci a fare un buon esame, anche interi pomeriggi, per farci affrontare al meglio la prova d'esame, in quando la mia sezione ha indirizzo agro-industriale, quindi studiavamo prevalentemente chimica, rispetto a zootecnia e quando è uscita questa materia c'è stato un po' di sconforto nella mia classe, personalmente no, perché amo questa materia, e poi Mario è davvero un grande professore, di quelli con la P maiuscola, comunque questo è il testo della prova (2003 - Sessione ordinaria (Indirizzo Agrario - Cerere unitario: tutti i moduli)
Il candidato, dopo aver illustrato le caratteristiche morfologiche - produttive di una razza bovina da latte, descriva le connotazioni più significative della specifica produzione, analizzando gli aspetti della curva annuale della lattazione e della sua evoluzione nel corso degli anni. Esamini poi possibili modalità per ottenere aumenti qualitativi e quantitativi delle produzioni lattee, riferendosi ad ambienti con elevata predisposizione per detta attività.) Poi il lunedì ci aspettava la terza prova, la prova più dura secondo me, perché ci sono 5 materie che uno non conosce e poi c'è un limite di tempo stretto, da noi sono uscite: Industrie, Biologia, Inglese, Matematica e Marketing. Devo dire che me la sono cavata molto bene ho preso 42/45 (totale delle tre prove scritte).
Rimaneva l'orale, e avendo io il cognome che inizia per S, ero l'ultimo, chiudevo la mia classe, ho preparato la tesina, su Napoleone Bonaparte, e dopo la tesina mi sono state fatte alcune domande, devo dire che sono andato bene, o almeno così mi hanno giudicato e ho preso 35/35, poi mi sono stati dati i 5 punti di bonus, e così sono passato con 100/100. Sono stato davvero felice, e quei momenti non li scorderò più, soprattutto la tempesta durante la notte che precedette la prima prova, mi ricordo che molte piante alle cascine furono sradicate e anche alcune piante dell'azienda crollarono, tra cui la sequoia. Poi torno subito il caldo torrido, ma sono emozioni e sensazioni bellissime, e devo dire che mi è dispiaciuto lasciare l'agrario, in quanto mi trovavo benissimo, avevo un ottimo rapporto con tutti i professori e le cose che studiavo e studio mi piacciono davvero.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti i miei professori, perché sono stati bravissimi e mi hanno fatto amare le loro materie.
Questo è stato il mio esame di maturità.
Ora aventi il prossimo, chi viene a deporre?
Saluti Francesco