Visto che nessuno si propone, lo faccio io.Mi sono diplomato nell'estate del 1980 presso l'ITAS "De Cillis" di Ponticelli-Napoli una scuola che 5 anni prima tutti mi avevano sconsigliato per la nomea di scuola moolto difficile.Per quanto mi riguarda non ho mai avuto difficoltà scolastiche tranne che con la matematica al 2°anno quando rischiai il famoso rimando.Il triennio è stato davvero fantastico perchè si entrava nel pieno delle materie professionali e studiarle era un vero piacere.Devo dire che qualche problema me lo creava solo la chimica analitica.Il mio metodo di studio era molto particolare e cioè tutti i giorni al ritorno dalla scuola riscrivevo "in bella" gli appunti presi e poi di corsa dalla ragazza.Questo era possibile perchè i ns professori interrogavano solo a fine trimestre.Solo il prof. di italiano voleva interrogare sempre e volavano sfilze di impreparati.Con l'avvicinarsi della scadenza del trimestre si facevano full-immersion e i voti alti erano un piacere.Poi devo dire che mi sono costruito una ottima reputazione di studente studioso con la conseguenza che spesso i docenti non infierivano anche quando mi comportavo male(spesso fuga sul campo di calcio).Arrivati all'ultimo anno speravo che uscisse agronomia e coltivazioni agli orali perchè molto ferrato invece uscì come materia scritta e agli orali fui costretto a portare meccanica come prima materia che non era cambiabile ed estimo come seconda perchè non la voleva portare nessun'altro.
Feci un compito di agronomia veramente bello(ai compiti in classe prendevo sempre 8) dispensando consigli a destra e a manca(non ero certo un secchione con "cazzimma").Quello che ricordo in modo davvero divertente sono due richieste una di un caro amico che mi chiedeva se poteva avvicendare il grano con il frumento ed un'altra di un'amica che voleva fare un erbaio intercalare di erba medica. Agli orali portai una tesina sui vantaggi della vangatrice rispetto all'aratro ed il commissario la liquidò senza neanche vederla con questa battuta"hai parenti che vendono vangatrici"? Una sola domanda di meccanica sulla barra della mietitrebbia e poi direttamente all'estimo dove mi fece un 3° grado. Alla fine mi strinse la mano e si complimentò. Uscendo dall’aula incontrai il docente di italiano che era membro interno e con il quale avevo litigato da tempo che mi disse che ero stato appena sufficiente. Di nascosto gli feci un gestaccio “tipico” di vaffa e corsi al piccolo baretto nell’atrio per festeggiare.
Devo premettere che la gita di istruzione noi l’avevamo fatta alla fine dell’anno scolastico e precisamente la prima settimana di giugno con la promessa, mai mantenuta, di portarci appresso i libri x studiare. Quindi poco tempo per studiare. Ho preso 52/60 che è stato il voto più alto della scuola.
ciao

Datevi una mossa.Agrimoderatori non abbiate vergogna e date l'esempio.
ciao
eugenio

Sinceramente mi aspettavo una discussione un tantino più animata.E' vero che siamo sempre più diffidenti, c'è il rispetto della privacy, non tutti sono loquaci nel parlare ma almeno nello scrivere!
E poi non stiamo nè chiedendo il vs n° di c/c nè di raccontarci la vs prima volta.
ciao

L'estate del 2003 con le gambe sotto i tavoli dell'agrario, non posso dimenticarmela, anche io ero di maturità nello stesso istituto di Francesco a Firenze, ci divideva solo il corridoio..pertanto le materie che ho sostenuto nelle diverse prove erano le stesse. Ho frequentato l'indirizzo zootecnico, per cui per la seconda prova non ho avuto molte difficoltà, sia perchè passavamo molte ore durante l'anno a studiare questa materia, sia per l'amore che trasmette il prof.Giannone nell'insegnarla. Se fosse uscito Estimo, non sarei stata impaurita perchè anche in questo caso avrei avuto un'ottima preparazione grazie al prof. Salvaterra. Nella mia carriera scolastica, purtroppo sono stati pochi l'insegnanti ad avermi trasmesso la voglia di apprendere, alle medie la prof. d'italiano Tarquini e alle superiori nel biennio prof. di matematica Iacomelli e nel triennio Giannone e Salvaterra. Ho però sempre creduto in quello che facevo, mi piace studiare, soprattutto il mondo Agrario, avevo tutti contro quando scelsi questa scuola. Mamma mi diceva: "E' una scuola maschile! Pensaci bene..." ! Ci ho pensato...sono all'ultimo anno dell'Università di Agraria ma non mi pento di ciò che ho fatto se non di non essermi accorta che il tempo alle superiori volava..e soltanto li con le infinite ore passate a studiare e a lavorare in azienda ho imparato molto di quello che oggi so! Il giorno dei cartelloni della maturità, purtroppo, ricordo che la mia sensazione fu orribile..."non ce l'avevo fatta"...97/100..ricordo di esserci rimasta molto male e tutt'ora un po’ di rabbia c'è! Colpa della terza prova, che non mi andò tanto bene! Mi aspettavo il massimo? Si, lo speravo davvero... Ma si vede che sono destinata ad arrivare vicina ai traguardi senza raggiungerli mai a pieno visto che anche alla prima laurea per un punto....
Amo quell'istituto mi ha regalato 5 bellissimi anni che non dimenticherò mai...

Meritavi pienamente il 100 e anche di più, non solo per l'impegno allo studio ma per il tuo atteggiamento positivo e corretto che hanno caratterizzato i tuoi cinque anni di scuola, una grande allieva, per il resto la tua carriera non è stata molto diversa dalla mia sia per il voto al diploma che all'università dove mi sono laureato con 109, un bacione il prof.

Ringrazio Elena per il suo intervento e mi piace il bellissimo ricordo dei 2 docenti animatori di questo forum.Anche io ai miei tempi avevo una spiccata preferenza per un docente.Il suo nome è (perchè anche se non sò se ancora vivente mi piace considerarlo tale) Italo Busico, una persona che ha saputo trasmettermi l'amore per l'agronomia, le coltivazioni ed in generale x tutto il mondo agricolo.Raccontava spesso di sue esperienze post laurea in una grande azienda(400ha) nell'area a sud di Salerno che diventavano vere lezioni tecno-pratiche.Bravissimo nella potatura e nell'illustrare con disegni le lezioni di agronomia e coltivazione.Vi dico che in facoltà ho fatto l'esame di agronomia e coltivazione senza aprire il libro solo in base a quello che avevo appreso all'ITAS De Cillis prendendo un bel 27/30(ero gia studente ammogliato e lavoratore) e poi un bel 30 a erbacee.
Bello anche il ricordo di questa ex-allieva da parte di Mario.
ciao e complimenti a tutti e due.
eugenio

Ciao a tutti,
vedo che piano piano tutti i moderatori danno il loro contributo, ne sono felice. Spendo due parole per Elena perché la conosco molto bene e devo dire che si meritava in pieno sia il 100 che il 110 e lode, ma le è mancata solo un po' di fortuna, ma come dico sempre i voti sono solo un numero, nella vita concreta servono le conoscenze e lei ne ha tantissime. Voglio aggiungere un'ultima cosa, l'Elena come persona, nella vita di tutti i giorni vale ben oltre il 110 e lode, ed è una cosa rara, è davvero una bravissima ragazza.
Mi raccomando anche i non moderatori devono raccontare il loro esame di maturità.
Saluti Francesco

riesumo questo vecchio post per raccontare il mio esame di maturità fatto lo scorso anno, nell' IPAA di lanciano il 10 luglio 2009.
Avevo 22 punti di credito sul totale dei 25 disponibili ( durante il quarto ho perso per strada due punti perchè mi ero rilassato un po ed uno nel quinto ) nelle prove scritte ricordo con molto piacere e terrore la seconda prova dove tutti, compresi i prof ci aspettavamo la descrizione di un prodotto, compreso le sue caratteristiche merceologiche, ma come sappiamo è uscita la tecnica della frigoconservazione; gelo totale in classe , grazie ad altri 2 compagni , ( eravamo in 3 che bene o male si distinguevano tra il gruppo di studenti) siamo riusciti ad elaborare un testo abbastanza concreto riguardo il tema della prova.... (ovviamente per poterci consultare certi numeri da circo, altro che mission impossible ) per arrivare poi all'orale dove ho portato una tesina dal titolo: "la riscoperta del (vitigno) pecorino". Essendo uscita la C come lettera per il primo colloquio , mi sono trovato come penultimo studente dell'ultimo giorno.
Mi meraviglio tutt'ora di come sia andato quel colloquio, ricordo che il membro esterno che mi aveva massacrato di domande sulle malattie della vite, alla fine mi ha chiesto: "Che università hai scelto di fare?" ed io: "nessuna, ho deciso di fermarmi qua....." tutta la commissione cosi
alcuni giorni dopo nel vedere i quadri scopro con molto stupore che la valutazione finale era un bel 98...... inimmaginabile dato ke per arrivare a quel risultato dovevo prendere il massimo all'orale;

Caro piercarolambo,
bel racconto. Ricordo anch'io lo stupore dei miei colleghi del Professionale alla lettura del testo della seconda prova.
Una domanda, spero che tu abbia poi cambiato idea sull'università?
Ciao,
Marco

si... in un certo senso si, avevo iniziato 5 anni fa l'IPAA con l'intenzione di fare la guardia forestale poi scemata con alcuni avvenimenti che mi sono capitati, ultimamente però mi sta balenando per la testa l'idea di iscrivermi a scienze forestali per il prossimo anno.... ma ho ancora alcuni mesi per decidere bene