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Orientamento Universitario 
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Iscritto il: 16/04/2013, 17:06
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Salve a tutti, leggendo in questa sezione ho trovato diversi post simili a quello che vado a scrivere, ma magari qualcuno che non si è ancora espresso può venirmi in aiuto. Scrivo per chiedere pareri circa la scelta della facoltà: abito a Torino e sarei interessato a Scienze e Tecnologie Agrarie, ho studiato presso un liceo classico e ho una preparazione scientifica (chimica, matematica, fisica) che reputo accettabile. Premetto che l'idea della facoltà di Agraria non mi è sorta immediatamente per passione; la mia scelta è orientata più che altro alla speranza di svolgere una professione (l'agronomo) che mi permetta di essere indipendente e che possa regalarmi soddisfazioni: la mia indole mi porterebbe a scegliere una facoltà umanistica, ma l'idea di infilarmi in un mondo fatto di graduatorie, favoritismi e giochi di potere tra colleghi d'ufficio mi fa rabbrividire. Detto ciò, mi rivolgo all'utenza nella speranza di ricevere qualche parere circa la situazione del mercato per gli agronomi: completando il percorso 3+2 anni (laurea triennale + magistrale), è possibile trovare un impiego in Italia? Non escludo, in futuro, di considerare l'idea di spostarmi all'estero (ho parenti in Argentina) ma vorrei che l'emigrazione fosse un opzione e non un obbligo. Grazie a tutti


16/04/2013, 17:25
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Stando a quanto si legge in giro, sembrerebbe di sì. Ma se vuoi una maggiore certezza di trovare lavoro è meglio scegliere facoltà come ingegneria...

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16/04/2013, 17:37
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Iscritto il: 16/04/2013, 17:06
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Località: Torino
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Ti ringrazio per la risposta Marco, ma non credo la professione dell'ingegnere faccia per me. Ad ogni modo mi rincuora sapere che c'è qualche possibilità per gli agronomi, se qualcuno ha ulteriori suggerimenti li accetto con piacere


17/04/2013, 9:52
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Iscritto il: 12/09/2010, 18:47
Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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Sono un d.agronomo libero professionista da 2-3 anni.
Faccio alcune considerazioni che derivano dalla quotidiana esperienza e dal contatto con colleghi giovani come me ma anche con i meno giovani.
1) Non è una laurea difficile ma nemmeno facilissima da conseguire, pur non presentando esami insormontabili la roba da studiare è tanta.
2) L'agronomo è un lavoro che devi amare tantissimo
3) Possibilità di lavoro ce ne sono solo se si è disposti ad aggiornarsi e ad imparare in continuazione cose nuove e ad esplorare settori anche non agrari ma spesso simili a quanto fanno ingegneri, architetti, geometri (anche se ovviamente di pertinenza dell'agronomo).
4) Avere una grande capacità di adattamento iniziale
5) Essere pronti a lottare per farsi riconoscere le proprie competenze da un lato e dall'altro saper collaborare con colleghi anche di categorie affini (citate al punto 3)
6) Occorre quotidianamente fondere assieme materie tra loro lontane visto che si deve saper essere un po' biologo, un po' ingegnere, un po' economista tutto assieme. Non è facile, ma è proprio l'università che aiuta a formare la forma mentis tipica dell'agronomo.
7) E' molto utile partecipare alla vita ordinistica. Nella nostra categoria non c'è la lotta per arrivare nei posti di comando, ma al contrario a volte è una lotta trovare un numero sufficiente di colleghi che rappresentino a livello locale o regionale la categoria. Stare a contatto con l'ordine apre possibilità.
8) Per quanto detto al punto 3 consiglio un corso di laurea orientato all'ambiente, territorio, agroingegneria...
9)Oltre alla libera professione (che attualmente spesso è l'unica possibilità per i neolaureati) altre possibilità vi sono nel settore privato-commerciale legato all'agricoltura. Le possibilità di carriera pubblica (insegnamento, province, consorzi bonifica ecc...) un tempo molto importanti sono ora fortemente ridotte.

Queste sono solo mie idee sparse, se hai altro da chiedere io o altri utenti saremo lieti di rispondere

Ciao


17/04/2013, 21:13
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Iscritto il: 16/04/2013, 17:06
Messaggi: 4
Località: Torino
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Ringrazio entrambi per le risposte, le ho trovate incoraggianti. Ciò che più mi spinge verso questa carriera è l'idea di una professione che non mi obblighi ad una vita strettamente urbana. Molte persone sognano di trasferirsi in campagna dopo una vita trascorsa in città e mi viene da pensare che lavorare nel settore agricolo possa essere un buon inizio per cercare di costruirsi un'esistenza serena


21/04/2013, 23:03
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Iscritto il: 22/08/2014, 12:40
Messaggi: 34
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Ciao a tutti, io mi chiamo Michelangelo e ho 18 anni.

Mi sono iscritto al forum per chiedere pareri e consigli riguardo la facolta' universitaria che dovro' scegliere tra un anno (ho frequentato il quarto anno di scuola superiore, mi accingo ad affrontare la quinta).
Negli ultimi tempi mi sto informando riguardo il mondo universitario, cercando di farmi un'idea su che cosa vorrei studiare nei prossimi anni e in quale settore vorrei lavorare nella vita. L'ambito di agraria mi stuzzica gia' da anni, soprattutto se immagino un ipotetico futuro in cui possiedo e dirigo la mia azienda agricola. Pero' mi rendo conto che sia un sogno molto molto difficile da realizzare, tanto piu' nella situazione economica del nostro paese.

QUALE CORSO?
Il prossimo anno conseguiro' il diploma di liceo scientifico, avendolo frequentato in una sezione piuttosto impegnativa, per cui sono abituato a studiare tutti i pomeriggi (eccetto il sabato e la domenica) mediamente 4 ore, e nelle materie scientifiche non ho mai avuto difficolta'. Quindi credo che riuscirei a percorrere il ciclo di studio (triennale o quinquennale che sia) nella facolta' di agraria.
Ma quale corso scegliere? Triennale o quinquennale? Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie delle produzioni animali o Scienze e tecnologie alimentari? O altro? Secondo me sono tutte interessanti e affascinanti, pero' io non ho mai fatto esperienza diretta delle materie di studio con cui mi confrontero' in questa facolta'...

DOVE?
Per quanto riguarda il luogo dell'universita', come distanza l'ideale sarebbe Firenze, anche se potrei adattarmi anche a Pisa o a Bologna. Ho letto alcune classifiche sul livello delle discipline agrarie nelle universita' italiane e tutte concordano nello stimare l'agraria di Firenze e soprattutto di Bologna tra le migliori, mentre Pisa non viene menzionata.
E' un dato accreditabile e rilevante?

IL LAVORO?
Il tarlo che mi frena a buttarmi su agraria e' la prospettiva lavorativa: cercando di informarmi a riguardo ho gia' letto diverse opinioni su internet (in particolare su questo stesso fourm, e su Yahoo answers) che mi hanno molto scoraggiato. Sembra che in Italia sia impossibile trovare un lavoro nel settore dell'agricoltura... e' proprio vero? I lavori che si trovano di che genere sono? Sono nel settore dell'agricoltura? Dopo quanto dalla laurea? Stipendio? Devo davvero considerare l'ipotesi di dover emigrare, terminati gli studi? E all'estero avrei realmente piu' occasioni di lavoro? Di che genere?
Io so di un ragazzo mio concittadino con titolo di perito agrario (e con a disposizione un terreno con olivi) che, se ho capito bene, ha vinto un concorso per un bando europeo (e' questo il termine giusto?) grazie al quale ha ricevuto una notevola somma per "costruire" e avviare economicamente un frantoio (con dei tempi e modalita' ben circoscritte).
Sentita questa notizia mi si erano accese le speranze, pero' adesso leggendo tutte queste esperienze di laureati disoccupati mi sto preoccupando.
Qualcuno sa qualcosa riguardo queste opportunita' di concorsi per bandi?

FORSE INGEGNERIA?
Inoltre ho letto che nell'assunzione (in un'azienda o cooperativa o quel che sia) di agronomi, vengono preferiti laureati in ingegneria piuttosto che in agraria. Perche'? E' vero?
Mi domando allora se mi convenga di piu' studiare ingegneria per poi magari ottenere la laurea magistrale in "ingegneria dell'ambiente e del territorio" (o simili), che, pur non essendo la mia vocazione, e' una delle lauree che piu si avvicinano all'ambito agrario.


Faccio un'ultima domanda (mi rendo conto che sia alquanto vaga), scusandomi anche per la lunghezza del messaggio: metter su un'azienda agricola dal niente e' proprio impossibile? Anche se emigrassi?
Scusate ancora, ma l'ultima cosa che vorrei sarebbe lanciarmi in un sentiero bello ma indefinito per poi dovermi trasferire all'estero per lavorare.
Aspetto consigli :)


22/08/2014, 13:59
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Caro Michelangelo,
benvenuto nel forum di Agraria.org
E' difficile darti qualche consiglio.
Io intanto penserei ad affrontare nel miglior modo possibile il quinto anno. Vedrai che la sciola organizzerà incontri con le varie facoltà per aiutarti nella scelta.
A proposito, anch'io ho fatto lo scientifico e poi la facoltà di Scienze agrarie.
Ciao,
Marco

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22/08/2014, 14:19
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Iscritto il: 12/09/2010, 18:47
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Formazione: Dott.Agronomo
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Anch'io come dice Marco concordo sul fatto che darti consigli è molto difficile.
Provo pero' a darti qualche dritta che deriva dalla mia (poca) esperienza:
Cita:
QUALE CORSO?

Vanno bene o il classico scienze e tecnologie agrarie oppure ti consiglierei quelli con taglio agro-ambientale-ingegneristico (esempio scienze territorio e ambiente agrofor). Lascerei stare produzioni animali. Occorre seguire l'intero percorso 3+2 con la sola triennale avresti un super diploma (e non una laurea).

Cita:
DOVE?

Io ho studiato a Bologna, è prima nelle classifiche eppure ti dico che vanno bene piu' o meno tutte (anche Pisa), conoscendo colleghi che provengono da queste facoltà (Firenze, Pisa) li ho trovati ben preparati.

Cita:
FORSE INGEGNERIA?

Ingegneria da buone prospettive di lavoro (negli ultimi 2-3 anni un po' meno), ma non nel settore agrario. Eccetto il settore delle macchine agricole dove gli ingegneri meccanici prevalgono ed in parte l'edilizia rurale dove comunque operano molti agronomi i classici lavori in aziende di produzione agricola richiedono agronomi, al limite la concorrenza è dei diplomati periti agrari ed agrotecnici.

Cita:
IL LAVORO?

Capisco la preoccupazione ma tra 6-7 anni ne tu ne io ne nessun insigne economista potrà prevedere la situazione lavorativa. IO mi sono laureato ormai 5 anni fa e ti posso dire che tra i miei compagni di corso non c'è nessun disoccupato, Non son rose fiori chi fa libera professione a fatica, chi ha dei contratti a tempo determinato (ma sempre trova da rinnovare magari cambiando posto) ...
Per l'azienda agricola se non hai dei terreni tuoi o la possibilità di averli in affitto a prezzi irrisori io dico che è quasi impossibile. Qualche contributo si puo' trovare, ma il capitale richiesto per mettere in piedi un'azienda che dia reddito e non un hobby è notevole, e se non dovesse funzionare ....

Ciao


22/08/2014, 19:40
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Iscritto il: 22/08/2014, 12:40
Messaggi: 34
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Grazie mille, ho trovato le tue indicazioni molto utili :)


23/08/2014, 15:26
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