Lettera degli studenti dell'Agrario "de Sanctis" di Avellino
06/03/2013, 8:27
Ho ricevuto questa lettera dal rappresentante degli studenti dell'Istituto Tecnico Agrario "F. de Sanctis" di Avellino.
Egregio prof. Salvaterra Marco,
Vi scrivo questa e-mail in qualità di rappresentante degli studenti dell'ITA "F. de Sanctis" di Avelino, per porre alla vostra attenzione la situazione di incertezza per l'immediato futuro che grava sull'autonomia della suddetta istituzione scolastica. Io ebbi la possibilità di conoscervi a Ronta del Mugello durante la cena organizzata lo scorso ottobre in occasione della partenza del gruppo di stagisti guidati dal prof. Accomando Giuseppe. E proprio in forza delle frequenti parole di elogio che il prof. Accomando rivolge a noi alunni circa il vostro operato e quello di agraria.org, che mi appello a voi compatibilmente alle vostre possibilità esponendovi il caso dell'ITA "F. de Sanctis". Infatti, a febbario la Direzione Regionale della Sovraintendenza Scolastica Campana presieduta da tale Diego Bouché ha deciso di accorpare l'ITA "F. de Sanctis", in quanto istituto con meno di 600 alunni, al vicino liceo artistico "A. De Luca", nonostante il fatto che quest'ultimo sia un istituto normodimensionato.
Senza ombra di dubbio non c'è bisogno che sia io a spiegarvi perchè è inconcepibile l'accorpamento di una realtà scolastica come quella rappresentata da un istituto agrario; dotato del resto, come tutti gli istituti agrari di un'azienda e in questo caso per di più di un convitto; ad un liceo artistico con il quali per di più non esiste alcun nesso didattico. L'ITA "F. de Sanctis" è un istituto dotato di 410 alunni su quattro sezioni e per questi numeri sarà accorpato, nonostante il fatto che nel prossimo anno scolastico esso conterà 128 nuovi alunni con la formazione di due nuove classi aggiuntive, numeri visibilmente differenti dalle cifre negative che caraterizzano tutte le altre scuole superiori del nostro territorio; e a maggior ragione volendo pensare anche ai 35 convittori e ai 50 semiconvittori presenti nell'istituto. Dati, questi; che conducono a pensare che l'istituto possa rientrare nei numeri consoni all'indispensabile mantenimento dell'autononia sul breve-medio periodo e che quindi hanno spinto il consiglio d'istituto per questa ed una moltitudine di altre ragioni a chiedere una deroga a questa aberrante decisione. L'ITA "F. de Sanctis" ha alle sue spalle ben 130 anni di storia e da sempre è un punto di riferimento per la regione campania e per tutta l'italia meridionale, essendo una delle 11 scuole italiane specializzate in enologia e viticultura.
Concludendo, sebbene sia cosciente del fatto che ovviamente non abbiate la possibilità di influire direttamente sulle decisioni amministrative della regione Campania, io mi appello a voi; poiché se trovate questa battaglia sull'autonomia dell'ITA "F. de Sanctis" degna di essere portata avanti, vi prego di dare visibilità a questa gravosa situazione anche su agraria.org (se è compatibile con gli interessi del sito) in quanto non credo che siate insensibile rispetto ad un fatto come questo.
Re: Lettera degli studenti dell'Agrario "de Sanctis" di Avellino
06/03/2013, 20:14
Le problematiche di un'istituto agrario sono complesse specifiche e necessitano di una gestione continua e sul posto da parte del Dirigente scolastico. Si pensi all'azienda agraria, alla dotazione di laboratori, alle esperienze di lavoro degli studenti, ecc., tutti aspetti che non riguardano un Liceo. Non si può usare come unico criterio il numero di studenti.
Re: Lettera degli studenti dell'Agrario "de Sanctis" di Avellino
06/03/2013, 22:24
Purtroppo è l'ennesima testimonianza della deriva del nostro paese... lo scorso anno hanno chiuso ben 380.000 aziende, un effetto devastante per l'economia di uno stato tra i primi 7 industrializzati al mondo. Che sia venuto il tempo di cambiare lo stato delle cose?
Re: Lettera degli studenti dell'Agrario "de Sanctis" di Avellino
07/03/2013, 18:55
l'accorpamento dell'agrario "F.De Sanctis" di Avellino con il liceo artistico della stessa città è la riprova che i ns governanti in nome di un modesto risparmio economico cancellano con un atto amministrativo 130 anni di storia del tecnico agrario, istituto voluto dall'allora ministro dell'Istruzione prof. di letteratura italiana Francesco De Sanctis. l'azione va a danno dei tanti giovani che si iscrivono all'istituto convinti di essere seguiti nei cinque anni del corso di studi, ove si alternano lezioni teoriche ed esercitazionei pratiche nei diversi laboratori in dotazione della struttura, nelle aziende agrarie e nella cantina. non può il De Sanctis diventare un'appendice dell'artistico, soprattutto per la tipicità del percorso formativo, per la presenza di due aziende agrarie estese oltre 23 ettari di terreno, di cui oltre 10 ettari coltivati a uva fiano soprattutto, 5 ettari coltivati a nocciole; la cantina ove si produce il brandy avellino, il fiano di avellino docg ed altri vini. è in atto una sperimentazione con la regione campania per la microvinificazione, sempre con la regione e l'università Federico II l'istituto partecipa al progetto Salve per la conservazione del germoplasma di piante arboree da frutto in pericolo di estinzione. L'istituto è dotato di convitto con oltre 35 convittori e di un semiconvitto con circa 50 alunni che seguono le lezioni pomeridiane, per queste ragioni se non si vuole la morte di una realtà vanto dell'intera Campania e non solo è necessario affidare la gestione della struttura ad un dirigente motivato che vive il quotidiano a fianco degli alunni, dei docenti e di tutto il personale della scuola; la cultura, come fanno, i popoli dell'Europa centro settentrionale, è la priorità assoluta di un governo, per aumentare competitività, migliorare la società, migliorare l'occupazione, i politici il risparmio lo possono fare tagliando gli stipendi faraonici dei funzionari pubblici, riducendo le auto blu,etc. tagliando le spese militari, riducendo altri sprechi e non umiliando i ragazzi, il personale Ata e i docenti già lungamente mortificati
Re: Lettera degli studenti dell'Agrario "de Sanctis" di Avellino
07/03/2013, 20:05
Mi associo anch'io all'appello per salvare l'istituto tecnico agrario De Sanctis di Avellino. Ho frequentato anch'io un istituto tecnico agrario e so benissimoche sono scuole con una gestione profondamente diversa (piu' complessa), e che hanno nei loro piccoli numeri il loro punto di forza e non di debolezza.So anche quali e quanti benefici portano a tutto il territorio ove operano (in termini di formazione ma anche di collaborazioni con le aziende). Speriamo quindi in una deroga ...
Ma se proprio accorpamento dev'essere non sarebbe possibile farlo con scuole piu' affini? (es:geometri) in alcune province l'accorpamento coi geometri è stato anche positivo per entrambe le scuole e non ha portato problemi ma anzi vantaggi... Spero che in subordine alla deroga si possa optare per quest'ultima soluzione.
Re: Lettera degli studenti dell'Agrario "de Sanctis" di Avellino
07/03/2013, 21:11
purtroppo il tecnico per geometri fu accorpato l'anno passato con l'istituto industriale, il tecnico agrario è rimasto spurio, la giunta regionale campana per un mero calcolo economico ha deliberato sull'accorpamento scegliendo l'istituto vicinorio il liceo artistico, sembra che il De Sanctis perderà anche il nome, dal prossimo anno si dovrebbe chiamare De Luca. evviva l'Italia
Re: Lettera degli studenti dell'Agrario "de Sanctis" di Avellino
10/03/2013, 16:17
Ancora, per l'ennesima volta, tentano di fare terra bruciata. Qui non si tratta di campanilismo ( come eventualmente si sarebbe potuto trattare nell'accorpamento provinciale ). Qui si tratta semplicemente di valorizzazione ( in tal caso se tale aberrante proposta andasse in porto, di SVALUTAZIONE ) del settore agrario, che in tal caso verrebbe probabilmente oscurato del tutto ( perlomeno nella città di avellino e all'interno della provincia ). Nello specifico non so cosa comporti un accorpamento del genere, ma immagino che sarebbe impossibile accorpare tale istituto senza la perdita di alcuni elementi ( come ad esempio i locali siti nel seminterrato, utilizzati e messi a disposizione degli studenti per fini didattici ). Credo sia impossibile osservare i processi di vinificazione ( e quindi l'intera filiera uva-vinificazione-vino ), senza considerare la strumentazione e i laboratori ( che anche se datata/i rimangono pur sempre una valida piattaforma per la didattica d'avanguardia ). Mi rivolgo agli organi competenti: TENTATE DI ABBATTERE QUEI MURI CHE REALMENTE OSTACOLANO L'ACCESSO E LA FRUZIONE DEL SAPERE, NON SOFFERMATEVI SU PARAMETRI PURAMENTE IDEALI, MODELLI MATEMATICI, STATISTICI O ECONOMICI, SMETTETALE DI APPLICARE RIFORME ABOMINEVOLI IN CONTESTI FIN TROPPO DISTANTI DALLE VOSTRE LIMITATE CONOSCENZE. Concludo dicendo che l'accorpamento, a mio avviso, porterebbe per l'ennesima volta al disfacimento indiscriminato e immeritato di una tradizione ( utilizzo questo termine dando ad esso un significato nobile e profondo e non un'accezione negativa ) millenaria legata al mondo della viticoltura e dell'enologia e del mondo agrario in senso lato.