Mi permetto di dare la mia opinione in merito.
Marco, sicuramente sarai moooolto ma molto più navigato del sottoscritto
che non è ancora laureato , comunque non sarei così duro sulla questione della triennale...è ovvio che mettersi a fare il diploma mentre uno si sta laureando non serve a nulla, ma che la triennale non serva a niente, secondo me è un po' forte come risposta, lo dico ovviamente nel massimo rispetto delle tue conoscienze che sono sicuramente 30 volte superiori alle mie; avendo ascoltato le esperienze di moltissimi laureati, periti,tecnici ecc ecc...delle mie parti (toscana)mi sono fatto questa idea: il dicorso, caro Paolo88, è che le situazioni che la vita offre possono essere le più disparate possibili, ed è difficile dire quale sia la strada migliore da seguire; al giorno d'oggi è dura per tutti, talvolta sembra che vada meglio ai periti che non ai laureati (in tutti i settori).
Dalle mie parti ci sono periti agrari che sono diventati direttori di aziende (anche di qualità) e ci sono ancora molte aziende che preferiscono investire in un perito giovane piuttosto che in un laureato, perchè costa meno, e se con l'andare del tempo impara a lavorare bene ha possibilità di fare carriera.
Ci sono altre aziende, invece, dove al perito fanno fare i lavori più pesanti che ci possano essere e al momento in cui uno prende la laurea in agraria (anche la triennale) sale subito di livello.
Ci sono anche aziende nelle quali non entri se sei troppo qualificato in quanto non possono permettersi un agronomo...talvolta fa più comodo avere un tecnico in azienda che non un agronomo, il quale viene contattato solo per le consulenze...e poi ovviamente ce ne sono altre che vogliono un laureato con lamagistrale...un agronomo vero insomma....
Ho degli amici che hanno fatto la triennale e hanno trovato subito lavoro, conosco laureati con la specialistica /magistrale che non hanno trovato nulla...e altri che lavorano con funzioni dirigenziali in consorzi e aziende...altri che hanno la triennale in scienze forestali e si girano i pollici dalla mattina lla sera....altri con la triennale che non hanno trovato nulla in ambito agricolo e si sono adattati a fare altri mestieri che potevano fare tranquillamente senza la laurea....quello che voglio dire è ,come ho già detto, che le situazioni che uno si trova nella vita possono essere le più disparate...quindi è difficile dire cosa ti convenga fare...al giorno d'oggi poi, la cosa si complica ulteriormente, con tutti i dottori che ci sono a giro e le poche occasioni di lavoro...sarà sempre più difficle PER TUTTI...fino a poco fa le uniche lauree che davano un po' di sicurezza erano economia aziendale, infermieristica e ingegneria elettonica...l'altro giorno c'era scritto sul giornale che nel giro di un anno sono calate le richieste da parte delle aziende di laureati in economia aziendale del 37 pe cento....e che gli ingegneri sono tutti precari...è diventato tutto una scommessa....
Per tornare a noi,come ti ha detto Daniele, con la triennale puoi iscriverti all'albo degli agrotecnici, periti agrari laureati e agronomi juniores (anche se non credo che sia proprio il massimo presentarsi in un'azienda come agronomo junior...non suona molto bene...meglio agrotecnico laureato
).... MA.... a detta di tanti.... la libera professione è VERAMENTE DURA, devi saper "intrallazzare", come si dice dalle mie parti
, e riscire a farti una bella clientela, magari "inventarti" un po' la professione e cercare tutti gli agganci possibili...è dura anche perchè avrai la concorrenza dei vecchi agronomi che lavorano fino a oltre 60 anni e che ormai sono un'"istituzione".
Spero di essere stato esauriente ed utile.
PS in Italia gli agronomi fanno fatica cm tutti a trovare lavoro...in America arrivano a guadagnare 8000 dollari al mese...ahimè....forse ci conviene andar via di qua