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Continua il «boom» di iscritti alle facoltà di Agraria
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68871 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Continua il «boom» di iscritti ad Agraria con un’impennata degli studenti che sfiora anche il 70%. Che ne pensate?
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14/03/2013, 17:44 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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Vengono in mente sopratutto due cose: la prima è che con lo sviluppo dei paesi emergenti ci possano essere sbocchi lavorativi, anche se purtroppo all'estero, la seconda è che tante persone forse hanno questo orientamento poichè negli utlimi anni vi sono parecchie campagne verso il biologico e la conservazione della natura sul pianeta, quindi magari fanno questa scelta per conoscere e anche sempre per nuovi sbocchi lavorativi.
Certo che se alla fine sono tanti sarà dura lavorare tutti nel nostro paese.
Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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14/03/2013, 19:01 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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Io spero solo che oltre al numero di iscritti aumenti anche la qualità della formazione e preparazione offerta. Purtroppo invece, molte volte, a mio modo di vedere, viene impartita una preparazione superficiale tipo una "generale infarinatura" che poi rende incerti sulle proprie conoscenze e capacità i laureati. In questo modo ci si "vende" meno bene di altre professioni ed i laureati in agraria non riescono a coprire tutti gli ambiti che gli competono (e non solo quelli strettamente agrari). Se, al contrario vi riuscissero, penso proprio che i problemi di lavoro di cui ci si preoccupa nel precedente post, non vi sarebbero (o quasi).
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15/03/2013, 0:14 |
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link93
Iscritto il: 28/08/2011, 16:54 Messaggi: 163 Località: Carmignano(PO)
Formazione: Laurea magistrale in scienze e tecnologie agrarie
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Me ne accorgo che siamo tanti, il professore di Economia appena arrivato ci ha guardati un po' incredulo e ha detto "caspita quanti siete!" Ma è vero anche che molti la scelgono perchè è una facoltà semplice, cioè escono dallo scientifico, classico ecc. Non hanno molta voglia di studiare (per es. ingegneria medicina, economia) e scelgono una facoltà tecnica che sia un po' più semplice...(o almeno a Firenze ho notato questo!)
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15/03/2013, 9:53 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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Cita: Ma è vero anche che molti la scelgono perchè è una facoltà semplice, cioè escono dallo scientifico, classico ecc. Non hanno molta voglia di studiare (per es. ingegneria medicina, economia) e scelgono una facoltà tecnica che sia un po' più semplice... Nella mia esperienza posso dire che non è proprio cosi’. Molti che escono dai licei pensano di fare agraria prendendola “sotto gamba” perché per fama è apparentemente semplice, ma poi superate in scioltezza le materie di base, arrivati alle materie tecniche faticano e non poco e poi si laureano in 7-8 anni anziché 5, e spesso con voti non eccelsi. Chi invece proviene da istituti agrari o tecnici in genere fa (a volte) un po’ piu’ fatica con la matematica e chimica ma poi è quasi una passeggiata. E’ solo una mia esperienza/constatazione personale. Il problema pero’ che voglio ribadire è un altro. Si sono voluti creare piu’ corsi di laurea sia triennale che magistrale eppure continuano ad avere un’impostazione generica e rimangono corsi non dissimili dal vecchio “Scienze e tecnologie agrarie”. Si fa ancora un elevato numero di materie senza approfondirne nessuna, e questo alla fine non porta ad una preparazione ottimale ad affrontare il mondo del lavoro…
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15/03/2013, 17:27 |
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Jacopo
Iscritto il: 08/05/2008, 19:16 Messaggi: 20
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leggo solo adesso il commento sulla semplicità nel consegure la laurea in agraria, non condivido affatto quanto riportato nel commento, capisco che le università italiane, probabilmente per l'effetto dei cambi generazionali, siano più abbordabili, ma studiare scienze agrarie 30 anni fa era complicatissimo almeno quanto ingegneria, non posso dimenticare lo studio della entomologia con oltre 300 insetti, della microbiologia, della patologia vegetale, delle costruzioni rurali, della topografia, della meccanica agraria e dell'idraulica, della anatomia e fisiologia degli animali domestici, zoognostica, zootecnica generale e speciale, oltre alle chimiche, industrie agrarie, le discipline economiche, l'agronomia e le coltivazioni erbacee ed arborre e tanti altri esami, assai diversificati tra loro, per non parlare dell'esame di stato per l'abilitazione alla professione di agronomo.
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15/03/2013, 18:11 |
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link93
Iscritto il: 28/08/2011, 16:54 Messaggi: 163 Località: Carmignano(PO)
Formazione: Laurea magistrale in scienze e tecnologie agrarie
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Ho detto che è una facoltà semplice, ma non mi fraintendete, non intendo dire che è una passeggiata!!!! Io intendo semplice confrontata con altre facoltà tecniche(ingegneria)!! Cioè io il primo semestre l'ho superato senza difficoltà, matematica e chimica (venendo da un tecnico industriale le ho fatte meglio che allo scientifico) le ho superate con il massimo entrambe, ma già a Botanica (che non ho mai fatto in vita mia) ho avuto un po' più di problemi, e ora che sono al secondo semestre che faccio materie come: chimica organica, biochimica, chimica del suolo ed economia agraria capisco che la vera difficoltà inizia da ora! Però citando quello che diceva Tecmn Cita: Si fa ancora un elevato numero di materie senza approfondirne nessuna, e questo alla fine non porta ad una preparazione ottimale ad affrontare il mondo del lavoro… Facendo tante tante materie diverse non vai a fondo in nessuna materia e quindi rimani sempre sul generico, questo fa sì che la difficoltà non sia mai eccessivamente elevata (come ad esempio in ing. elettronica dove ti concentri sull'elettronica ed arrivi a saperne vita morte e miracoli) questo comporta lati positivi e negativi. Però non intendo dire che la facoltà è una passeggiata! ripeto:è semplice confrontata ad altre facoltà come ingegneria per il motivo sopra detto. Scusate se sono andato Off topic e se mi sono dilungato ma non vorrei che qualche laureato o qualche studente di agraria si sentisse sminuito da ciò che ho detto!
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17/03/2013, 0:11 |
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Jacopo
Iscritto il: 08/05/2008, 19:16 Messaggi: 20
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capisco solo ora che sei una matricola ed hai le idee ancora confuse, le difficoltà di un percorso universitario spesso e volentieri dipendono dai singoli docenti, da come pongono le tematiche, e quanto sanno di ogni singolo argomento; da non dimenticare che lo studio è individuale e che l'uso fa l'organo e il disuso lo atrofizza(Lamarck). qualsiasi facoltà può essere semplice e/o complessa dipende dalla modalità dell'esame(scritto e orale) solo scritto, solo orale, esami di gruppo, etc.e poi agraria a differenza delle altre facoltà è più complessa proprio perchè è assai diversificata, ove si alternano materie scientifiche, tecniche ed economiche, basti pensare che all'estero agraria fa parte dei politecnici e non esiste il dottore agronomo bensì l'ingegnere agronomo. Ti do ragione sulla competitività con le altre professioni, faccio degli esempi, si studia meccanica agraria ma non siamo ingegneri meccanici, si studiano costruzione e topografia ma non siamo ingegneri civili, si studia idraulica ma non siamo ingegneri idraulici, si studia economia ma non siamo dei commercialisti, studiamo le zootecniche ma non siamo dei veterinari, studiamo le chimiche ma non siamo chimici, etc.etc. secondo me è questo il bello delle scienze agrarie che possiamo essere competitivi con gli altri professionisti perchè rispetto a loro abbiamo un più ampio bagaglio culturale e, ritornando all'individuo può sfruttare successivamente, per molti anni ho diretto con mia moglie architetto lo studio professionale per progettazioni di fabbricati civili e rurali, e da tanti anni insegno zootecnica o meglio come si gestisce una azienda zootecnica, come si allevano gli animali, etc come si riducono i costi, come si massimizza il profitto. avendo un figlio prossimo alla laurea in ing. gestionale, un cognato ing. meccanico e due nipoti già ingegneri, credimi scienze agraria non è semplice rispetto a queste facoltà.
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17/03/2013, 9:16 |
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tecmn
Iscritto il: 12/09/2010, 18:47 Messaggi: 916
Formazione: Dott.Agronomo
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Cita: Ti do ragione sulla competitività con le altre professioni, faccio degli esempi, .................................... secondo me è questo il bello delle scienze agrarie che possiamo essere competitivi con gli altri professionisti perchè rispetto a loro abbiamo un più ampio bagaglio culturale, Sottoscrivo praticamente tutto quanto scritto da Jacopo sulla difficoltà degli studi agrari universitari. Ma siamo sicuri, che fare di tutto un po' come avviene ad agraria renda competitivi? allora perchè sono stati creati corsi separati attinenti a varie branche ?? (prod vegetale, prod.animale, genio rurale ed ambiente .....) Sono laureato da circa tre anni e conosco molti neolaureati e la mia impressione è che si esca da agraria avendo studiato molto e di tutto, ma con in testa un gran "minestrone" di idee e conoscenze poco approfondite. Alla fine, all'atto pratico, non si sa fare quasi nulla. Un ingegnere /architetto, invece mi pare che pur mancando, (ovviamente) di esperienza, anche appena usciti siano già piu' sicuri e capaci di fare, anche se con conoscenze molto molto piu' settoriali. E solo una mia impressione? mi piacerebbe leggere opinioni in merito....
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17/03/2013, 15:48 |
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Jacopo
Iscritto il: 08/05/2008, 19:16 Messaggi: 20
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i piani di studio furono istituiti nelle università dopo il 1969 con diversi indirizzi: vegetale, zootecnico, economico estimativo, tradizionale(l'unico comprendente tutte le discipline che deve possedere il dottore agronomo) secondo me fu un errore in quanto colleghi senza aver mai studiato entomologia agraria, patologia vegetale, zootecnica si sono laureati e addirittura alcuni abilitati ad esercitare la libera professione di dottore agronomo, ritenendo a torto allora che le discipline base del corso di studio di scienze agrarie dovessero essere oltre le propedeutiche (mat. chimica gen e org, fisica), botanica gen e bot. sist.le agronomiche e le discipline economico estimative! per fortuna con gli anni hanno cambiato i profili, obbligando gli studenti a superare gli esami di indirizzo comprese le zootecniche E' pur vero che studiando tante materie alla fine si finisce per non avere specificità, però, secondo me, è questo il bello della facoltà di scienze agrarie, le competenze si possono acquisire dopo la laurea, parafrasando il grande Eduardo, gli esami non finiscono mai.
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17/03/2013, 16:47 |
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