Ciao a tutti, io mi chiamo Michelangelo e ho 18 anni.
Mi sono iscritto al forum per chiedere pareri e consigli riguardo la facolta' universitaria che dovro' scegliere tra un anno (ho frequentato il quarto anno di scuola superiore, mi accingo ad affrontare la quinta).
Negli ultimi tempi mi sto informando riguardo il mondo universitario, cercando di farmi un'idea su che cosa vorrei studiare nei prossimi anni e in quale settore vorrei lavorare nella vita. L'ambito di agraria mi stuzzica gia' da anni, soprattutto se immagino un ipotetico futuro in cui possiedo e dirigo la mia azienda agricola. Pero' mi rendo conto che sia un sogno molto molto difficile da realizzare, tanto piu' nella situazione economica del nostro paese.
QUALE CORSO?
Il prossimo anno conseguiro' il diploma di liceo scientifico, avendolo frequentato in una sezione piuttosto impegnativa, per cui sono abituato a studiare tutti i pomeriggi (eccetto il sabato e la domenica) mediamente 4 ore, e nelle materie scientifiche non ho mai avuto difficolta'. Quindi credo che riuscirei a percorrere il ciclo di studio (triennale o quinquennale che sia) nella facolta' di agraria.
Ma quale corso scegliere? Triennale o quinquennale? Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie delle produzioni animali o Scienze e tecnologie alimentari? O altro? Secondo me sono tutte interessanti e affascinanti, pero' io non ho mai fatto esperienza diretta delle materie di studio con cui mi confrontero' in questa facolta'...
DOVE?
Per quanto riguarda il luogo dell'universita', come distanza l'ideale sarebbe Firenze, anche se potrei adattarmi anche a Pisa o a Bologna. Ho letto alcune classifiche sul livello delle discipline agrarie nelle universita' italiane e tutte concordano nello stimare l'agraria di Firenze e soprattutto di Bologna tra le migliori, mentre Pisa non viene menzionata.
E' un dato accreditabile e rilevante?
IL LAVORO?
Il tarlo che mi frena a buttarmi su agraria e' la prospettiva lavorativa: cercando di informarmi a riguardo ho gia' letto diverse opinioni su internet (in particolare su questo stesso fourm, e su Yahoo answers) che mi hanno molto scoraggiato. Sembra che in Italia sia impossibile trovare un lavoro nel settore dell'agricoltura... e' proprio vero? I lavori che si trovano di che genere sono? Sono nel settore dell'agricoltura? Dopo quanto dalla laurea? Stipendio? Devo davvero considerare l'ipotesi di dover emigrare, terminati gli studi? E all'estero avrei realmente piu' occasioni di lavoro? Di che genere?
Io so di un ragazzo mio concittadino con titolo di perito agrario (e con a disposizione un terreno con olivi) che, se ho capito bene, ha vinto un concorso per un bando europeo (e' questo il termine giusto?) grazie al quale ha ricevuto una notevola somma per "costruire" e avviare economicamente un frantoio (con dei tempi e modalita' ben circoscritte).
Sentita questa notizia mi si erano accese le speranze, pero' adesso leggendo tutte queste esperienze di laureati disoccupati mi sto preoccupando.
Qualcuno sa qualcosa riguardo queste opportunita' di concorsi per bandi?
FORSE INGEGNERIA?
Inoltre ho letto che nell'assunzione (in un'azienda o cooperativa o quel che sia) di agronomi, vengono preferiti laureati in ingegneria piuttosto che in agraria. Perche'? E' vero?
Mi domando allora se mi convenga di piu' studiare ingegneria per poi magari ottenere la laurea magistrale in "ingegneria dell'ambiente e del territorio" (o simili), che, pur non essendo la mia vocazione, e' una delle lauree che piu si avvicinano all'ambito agrario.
Faccio un'ultima domanda (mi rendo conto che sia alquanto vaga), scusandomi anche per la lunghezza del messaggio: metter su un'azienda agricola dal niente e' proprio impossibile? Anche se emigrassi?
Scusate ancora, ma l'ultima cosa che vorrei sarebbe lanciarmi in un sentiero bello ma indefinito per poi dovermi trasferire all'estero per lavorare.
Aspetto consigli
P.S. Potreste rispondermi nel link sottostante? Cosi' posso confrontare tutti i pareri insieme, e non intasiamo il forum dei miei probliemi. Grazie ancora.
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