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Re: Voglio vivere in un Paese normale

21/12/2013, 19:22

Dai che dal primo di Gennaio siamo a posto.... :D

Re: Voglio vivere in un Paese normale

21/12/2013, 20:20

due settimane fa ho visto GRAVITY .......hanno speso un sacco di soldi in comparse :lol: :lol: 3 attori di cui 1 si sente solo la voce nei primi 5 minuti poi muore,dei 2 rimasti 1 sparisce nel primo tempo :shock: jorge cloney,non si capisce chi è il protagonista :? :mrgreen: ma forse sono io che non me ne intendo :ugeek:

Re: Voglio vivere in un Paese normale

21/12/2013, 21:28

Dai che però sto trailer è bello, pensa a quanti forconi lo andranno a vedere e quando usciranno dalle sale
saranno soddisfatti e "forconi smontati"..... :mrgreen:

Re: Voglio vivere in un Paese normale

21/12/2013, 22:22

.... non ho capito cosa centra capitan Harlock (che comunque è un bellissimo cartone animato per niente stupido...
infatti si ricollega a leggende antiche)

Re: Voglio vivere in un Paese normale

21/12/2013, 22:24

libellula69 ha scritto:.... non ho capito cosa centra capitan Harlock (che comunque è un bellissimo cartone animato per niente stupido...
infatti si ricollega a leggende antiche)


L'hai ascoltato il trailer? :roll:

Re: Voglio vivere in un Paese normale

21/12/2013, 22:26

:oops: no ho tolto l'audio ahhahha allora è una parodia?

Re: Voglio vivere in un Paese normale

21/12/2013, 22:40

libellula69 ha scritto::oops: no ho tolto l'audio ahhahha allora è una parodia?


Quasi.... :mrgreen:

Re: Voglio vivere in un Paese normale

22/12/2013, 8:02

buongiorno a tutti

Pastorius muore il 21 settembre 1987 per una emorragia cerebrale che gli causò lo stato di coma a seguito di un brutale pestaggio da parte di Luc Havan, un buttafuori del Midnight Bottle Club, un locale malfamato di Fort Lauderdale: l'aggressione gli aveva causato, anche, la rottura del braccio destro, la quasi perdita di un occhio e danni gravi al cervello. Pastorius si era recato nel locale dopo che era stato cacciato dal concerto di Carlos Santana al Sunrise Music Theatre in Florida: infatti, era salito sul palco per rendere omaggio, alzandogli la mano come si usa fare per decretare il vincitore negli incontri di boxe, all'ex bassista dei Weather Report, Alphonso Johnson. L'aggressore di Pastorius, Havan fu processato per omicidio volontario ma condannato per omicidio preterintenzionale a 22 mesi di carcere più 5 anni di libertà vigilata ma uscì solo dopo 4 mesi per buona condotta.

http://www.youtube.com/watch?v=i8q6sR6yZCE

e' giusto? probabile che lo sia.

Re: Voglio vivere in un Paese normale

24/12/2013, 9:11

un paese normale = razionalita'
in agricoltura la trovo in tanti , uno di questi scrive

(preso da un post di alberto guidorzi )
''Occorre avere il paraocchi ( o meglio il “paramente”) per non capire che la gastronomia e le specialità culinarie sono il frutto di una cultura. Come si fa a non capire che la cultura cinese (omnicomprensiva di tante culture) come quella indiana ha pieno diritto di cittadinanza e i ristoranti di queste comunità sfonderanno e le materie prime per trasformare in cibo le produrremo noi oppure loro le importeranno. Se i nostri ristoranti per mangiare una specialità made in italy o bere un bicchiere di vino occorrerà sborsare 50/60 € e i ristoranti cinesi o indiani ne faranno pagare 30 i giovani, che hanno un gusto più internazionalizzato, sceglieranno i ristoranti cinesi e indiani.

Se per fare le nostre specialità usiamo sementi e prodotti importati, come possiamo pretendere che non ci imitino e che qualcuno ci superi? Perchè un argentino non deve essere capace di imparare a fare un formaggio tipo parmigiano reggiano se noi lo facciamo con il latte delle stesse loro vacche (come razza), con il loro granoturco, con la loro soia ed il fieno ci viene dalla Slovenia?

Perchè un americano non potrà fare la nostra “pommarola o i nostri pelati, se noi li facciamo con delle varietà che loro hanno ricavato dal nostro San Marzano, sanandole dai virus che falcidia il San Marzano nostrano, e ne ha ridotto la coltivazione a 3000 ettari?

Se facciamo i prosciutti ed i salumi con le razze ottenute all’estero, oppure importiamo carni e cosce e ci limitiamo a sfruttare il nostro saper fare la stagionatura, ma che presto apprenderanno la tecnica anche altri in altri luoghi, possiamo pretendere di mantenere il primato e di chiamarle brutte imitazioni. Mi sapete dire che differenza fa fare un prosciutto di San Daniele con un maiale allevato in Friuli ed uno allevato in Slovenia (mica cambia la latitudine ed il clima o il saper allevare)? Se poi qualcuno se ne andrà in Slovenia dal Friuli farà un prosciutto con un altro marchio, ma ugualmente buono.

Andiamo allora alla Storia che insegna.

Prendiamo i secoli XVI, XVII, XVIII in Europa, sono i secoli di guerre di raffreddamento climatico (chi l’avrà mai provocato se ora diciamo che il riscaldamento lo provoca solo l’uomo?), di carestie e pestilenze, ma anche di aumento demografico. Ebbene la difficoltà di produrre cibo per perdita di adattabilità delle specie coltivate fino al 1300, cioè in periodo di riscaldamento climatico (anche questo chi l’avrà mai provocato?) obbligarono l’uomo a ingegnarsi e furono introdotte piante nuove e cibi nuovi che nulla avevano di locale e che erano considerati non piante alimentari, mentre ora le decantiamo come specialità. Esempi? Eccoli. Si espanse la coltivazione del grano saraceno si cominciò a coltivare il riso in pianura padana ed ora si decanta il vialone nano ed il Carnaroli, come fosse una specialità tutta nostra, il mais restò per per molto tempo cibo per animali e poveri subumani, ma in due secoli si affermò ed ora decantiamo le varietà locali e vorremmo per questo interdire l’innovazione.

La patata “cibo del diavolo” salvò dalla morte certa molti irlandesi e abitanti delle Fiandre ora franco-belghe, ora parliamo di specialità italiane come la patata del Fucino o della Sila.

La nobiltà ed i ricchi non mangiavano carne di bovini adulti o maiali adulti perchè li consideravano solo adatti a stomaci di gente povera e di contadini. Il ricco aveva un altro “stomaco”, poteva solo digerire carne di volatili, di maialini e di vitelli.

Eataly, Slow Food, Coldiretti, dimenticano la storia e raccontano cose irreali, ma a loro basta illudere la gente e imbonire partiti politici per ricevere supporto, che equivale a soldi e sovvenzioni''

Re: Voglio vivere in un Paese normale

24/12/2013, 10:43

bene
RomeoAdriatico

ora rispondi a questa domanda:

al di la del sistema politico vigente nei vari paesi esteri , chi repubblica, chi quella parvenza di socialismo reale mischiata a democrazia, chi nelle dittature , chi nelle monarchie più o meno assolute vs parlamentari .
perché non esistono le stese regole?

perché la % di reddito che va in tasse/imposte e' il triplo di altri paesi .
non e' detto che in quel 300% in più di tasse , ci siano soldi solo x lo svago , il cazzeggio , o le vacanze , ma anche quello dell'investimento sia nelle famiglie , che nellemede imprese , oltre che nella miriade di p iva in cui si maschera il vecchio cottimo.

come si puo pensare a sviluppo quando dalle ultime rilevazioni , le aziende si sviluppano avendo il 60/70% di terreni in affitto .
i casi sono 2 o nn li paghi e dopo 2/3anni ti cacciano a calcinculo , o li hai gratis( perché il proprietario si tiene la pac) o paghi uan fesseria per terreni in aree svantaggiate , vedi i pascoli.

hai portato l'esempio di un azienda di un azienda con 3000 ettari a pomodoro : tra il dire e il fare se tu volessi affittarli , x coltivare tiri fuori non meno 4/4.5milioni di euro , se tu li avessi in propieta si magari ne paghi 300/400mila euro in tasse , ma hai voglia a investire..

e poi ci vengono a dire: dai quarantenni alvorate di più che dovete pagarci le tasse

mavaffa...
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