Re: Voglio vivere in un Paese normale
08/03/2015, 14:25
JpG il problema e' un altro nel settore della produzione.
facciamo un esempio classico : il problema micotossine nei cereali.
in italia abbiamo dei limiti si queste tossine , che ci son sempre state , medimente 10volte più bassi, che il resto di europa, e 500 volte più bassi dai limiti imposti dalla F&DA americana , sforare e' più facile di quanto si poss immaginare.
quando produci grano piuttosto che mais ( i 2 prodotti +contaminati) devi dimostrare di aver fatto tutto il possiile x contrastare .
cio vuol dire al di al di fare trattamenti nn strettamente necessari, o a volte inutili , di dimostrare con il quaderno di campagna di aver fatto i trattamenti, e di aver fatto le analisi .
ovvio che x creare lavoro, si aumentano i posti di lavoro nel settore terziario e dei servizi, ma di fatto senza aumentare il prodotto interno lordo
secondo te quanto puo' ancora durare?
Adesso veramente bando alle ciance, ma secondo voi una persona ( uomo o donna indifferentemente) che si e' diplomata l'altro ieri ,con tutti i patentini , che va a lavorare in un gruppo di potatori, piuttosto che a caricare polli sui camion, o nei gruppi di mungitura alle 4 del mattino , o a tosare le siepi lungo nei giardini pubblici , o a guidare una mietitrebbia, che si inalbera con gente che da 3/10/15anni di esperienza del lavora, perché non viene calcolato/a, ha centrato il rpoblema del suo futuro professionale?
io son socio (come altre 400persone) in un centro di stoccaggio nel raggio di 25Km l'unico abbastanza ben organizzato, l'amministratrice ha 48anni , da 25 circa rinnoviamo la fiducia nel suo mandato , anche se a volte mugugnando un po ( ciao Luisa , tanto so che lo leggi ...)
non si e' mai lamentata se nn scherzando di essere una donna in mezzo a 350 uomini ( 50 donne sono soci.., e come consoerzio di coop sponsorizzano la thay boxe a livello provinciale ) e ha avuto nel frattempo 2 figli , e ha avuto la sfortuna di veder morire suo padre di tumore quando era in eta scolare , che e' peggio di averne uno disoccupato ex dirigente.
allora alla fine il succo di queste esperienze quale sarebbe: "Mulè Mai!!" prima o poi le cose si inquadrano
e soprattutto tenere sempre il Piano B nel cassetto, quello serve sempre ...
facciamo un esempio classico : il problema micotossine nei cereali.
in italia abbiamo dei limiti si queste tossine , che ci son sempre state , medimente 10volte più bassi, che il resto di europa, e 500 volte più bassi dai limiti imposti dalla F&DA americana , sforare e' più facile di quanto si poss immaginare.
quando produci grano piuttosto che mais ( i 2 prodotti +contaminati) devi dimostrare di aver fatto tutto il possiile x contrastare .
cio vuol dire al di al di fare trattamenti nn strettamente necessari, o a volte inutili , di dimostrare con il quaderno di campagna di aver fatto i trattamenti, e di aver fatto le analisi .
ovvio che x creare lavoro, si aumentano i posti di lavoro nel settore terziario e dei servizi, ma di fatto senza aumentare il prodotto interno lordo
secondo te quanto puo' ancora durare?
Adesso veramente bando alle ciance, ma secondo voi una persona ( uomo o donna indifferentemente) che si e' diplomata l'altro ieri ,con tutti i patentini , che va a lavorare in un gruppo di potatori, piuttosto che a caricare polli sui camion, o nei gruppi di mungitura alle 4 del mattino , o a tosare le siepi lungo nei giardini pubblici , o a guidare una mietitrebbia, che si inalbera con gente che da 3/10/15anni di esperienza del lavora, perché non viene calcolato/a, ha centrato il rpoblema del suo futuro professionale?
io son socio (come altre 400persone) in un centro di stoccaggio nel raggio di 25Km l'unico abbastanza ben organizzato, l'amministratrice ha 48anni , da 25 circa rinnoviamo la fiducia nel suo mandato , anche se a volte mugugnando un po ( ciao Luisa , tanto so che lo leggi ...)
non si e' mai lamentata se nn scherzando di essere una donna in mezzo a 350 uomini ( 50 donne sono soci.., e come consoerzio di coop sponsorizzano la thay boxe a livello provinciale ) e ha avuto nel frattempo 2 figli , e ha avuto la sfortuna di veder morire suo padre di tumore quando era in eta scolare , che e' peggio di averne uno disoccupato ex dirigente.
allora alla fine il succo di queste esperienze quale sarebbe: "Mulè Mai!!" prima o poi le cose si inquadrano
e soprattutto tenere sempre il Piano B nel cassetto, quello serve sempre ...
Re: Voglio vivere in un Paese normale
08/03/2015, 21:25
L'UE si sta trasformando nel nuovo Comunismo, in una nuova Unione Sovietica.
Non esiste classe media, una elite di oligarchi e una massa sterminata di operai e lavoratori poveri.
La differenza più significativa sta nel fatto che c'è grande disoccupazione, forse perchè è una riedizione di destra(anche economica).
Non esiste classe media, una elite di oligarchi e una massa sterminata di operai e lavoratori poveri.
La differenza più significativa sta nel fatto che c'è grande disoccupazione, forse perchè è una riedizione di destra(anche economica).
Re: Voglio vivere in un Paese normale
08/03/2015, 21:46
Comunismo? Unione sovietica? You must have been back in seeing these stuff
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Re: Voglio vivere in un Paese normale
08/03/2015, 22:13
grintosauro ha scritto:JpG il problema e' un altro nel settore della produzione.
facciamo un esempio classico : il problema micotossine nei cereali.
in italia abbiamo dei limiti si queste tossine , che ci son sempre state , medimente 10volte più bassi, che il resto di europa, e 500 volte più bassi dai limiti imposti dalla F&DA americana , sforare e' più facile di quanto si poss immaginare.
quando produci grano piuttosto che mais ( i 2 prodotti +contaminati) devi dimostrare di aver fatto tutto il possiile x contrastare .
cio vuol dire al di al di fare trattamenti nn strettamente necessari, o a volte inutili , di dimostrare con il quaderno di campagna di aver fatto i trattamenti, e di aver fatto le analisi .
ovvio che x creare lavoro, si aumentano i posti di lavoro nel settore terziario e dei servizi, ma di fatto senza aumentare il prodotto interno lordo
secondo te quanto puo' ancora durare?
Poco,. come tutti i servizi che sono stati creati primi anni 2000. quando già il sistema era in fallimento, hanno creato i servizi,
un mucchio di balle burocratiche senza fine che non servono a nulla e mangiano un mucchio di soldi....
Adesso veramente bando alle ciance, ma secondo voi una persona ( uomo o donna indifferentemente) che si e' diplomata l'altro ieri ,con tutti i patentini , che va a lavorare in un gruppo di potatori, piuttosto che a caricare polli sui camion, o nei gruppi di mungitura alle 4 del mattino , o a tosare le siepi lungo nei giardini pubblici , o a guidare una mietitrebbia, che si inalbera con gente che da 3/10/15anni di esperienza del lavora, perché non viene calcolato/a, ha centrato il rpoblema del suo futuro professionale?
io son socio (come altre 400persone) in un centro di stoccaggio nel raggio di 25Km l'unico abbastanza ben organizzato, l'amministratrice ha 48anni , da 25 circa rinnoviamo la fiducia nel suo mandato , anche se a volte mugugnando un po ( ciao Luisa , tanto so che lo leggi ...)
non si e' mai lamentata se nn scherzando di essere una donna in mezzo a 350 uomini ( 50 donne sono soci.., e come consoerzio di coop sponsorizzano la thay boxe a livello provinciale ) e ha avuto nel frattempo 2 figli , e ha avuto la sfortuna di veder morire suo padre di tumore quando era in eta scolare , che e' peggio di averne uno disoccupato ex dirigente.
allora alla fine il succo di queste esperienze quale sarebbe: "Mulè Mai!!" prima o poi le cose si inquadrano
e soprattutto tenere sempre il Piano B nel cassetto, quello serve sempre ...
Re: Voglio vivere in un Paese normale
08/03/2015, 22:20
lumacosio ha scritto:Ma alla fine il punto focale secondo me e' se uno si trova bene o no, in un dato paese.
la Germania e' cosi' (ma mi viene da pensare che se i beni di primo consumo costano poco e i giovani guadagnano un po' meno dei 3-4 mila degli operai anziani tanto male non sia), Australia e USA sono stati di polizia fiscale, ecc ecc. ma alla fine ci si sta bene o no?
Cioe', qual e' alla fine il parametro di valutazione per dire paese "normale" o meno.. Quello di avere la piscina tassata come bene di lusso (che se posso permettermela, tra l'altro, ci sta pure dentro) ma il tempo per hobby, famiglia e crescita culturale o quello della corruzione, delle mancette, del dovrei ma non faccio perche' fan tutti cosi' e poi non funziona un tubo (cioe' quello della piscina costruita ufficialmente come serbatoio per irrigazione)?
Mah... io tanti anni fa, nel 1989 ho vissuto in Canada per 4 mesi, uguale alla Germania, prezzi beni prima necessità bassi,
sistema tasse, tutti i fine settimane vai a pagare le tasse, la paga è settimanale, tieni conto che il dollaro Canadese,
era circa 1150 lire, gli Itagliani, che erano sgobboni, guadagnavano circa 250 Dollari giorno, i canadesi nullafacenti, 90 dollari
giorno.
Per quanto riguarda il superincacchiato sistema di sorveglianza,. a tipo Svizzera, alla fine, se non hai caxxi vari e che vivi
normalmente, alla fine che significato hanno? Sono irritati coloro che vogliono fare i furbi,. non gli onesti.
Ricordo un episodio a Montreal, di solito la polizia non si vedeva mai, in pieno centro accadde una rissa e dopo tre
minuti è arrivata la polizia, a me che di solito sono onesto, non mi dispiace e non mi urta....
Ciao
Re: Voglio vivere in un Paese normale
09/03/2015, 8:21
JeanGabin ha scritto:Per quanto riguarda il superincacchiato sistema di sorveglianza,. a tipo Svizzera, alla fine, se non hai caxxi vari e che vivi
normalmente, alla fine che significato hanno? Sono irritati coloro che vogliono fare i furbi,. non gli onesti.
Ricordo un episodio a Montreal, di solito la polizia non si vedeva mai, in pieno centro accadde una rissa e dopo tre
minuti è arrivata la polizia, a me che di solito sono onesto, non mi dispiace e non mi urta....
Re: Voglio vivere in un Paese normale
09/03/2015, 8:34
Paolosky ha scritto:L'UE si sta trasformando nel nuovo Comunismo, in una nuova Unione Sovietica.
Non esiste classe media, una elite di oligarchi e una massa sterminata di operai e lavoratori poveri.
La differenza più significativa sta nel fatto che c'è grande disoccupazione, forse perchè è una riedizione di destra(anche economica).
qui si ha un altra opinione.
le 2 guerre mondiali , sono statela fine un test di prova, iniizate con le guerre di indipendenza .
molte famiglie facoltose , si son trovate senza eredi causa morti in guerra, e hanno venduto le propieta,( case , terreni , attività industriali) proprietà che grazie anche alla enorme svalutazione della lira hanno mantenuto il loro valore fino a poco tempo fa
ci hanno sempre detto: quello che abbiamo venduto x poco ve lo ricompreremo x nulla , oggi x molti buttare 100mila euro in un ettaro di terreno , giusto x rimanere in ambito agricolo, o 60/70mila euro x alloggio ( che 10anni fa valevano esattamente il doppio..) e' poco più si 2 mesi di lavoro.. mentre x molti e' il risparmio di una vita..
vedetelo come dispetto , o altro , cchi puo farlo e' perché sa di poterlo fare...
Re: Voglio vivere in un Paese normale
09/03/2015, 17:59
a parte il fatto che le guerre d'indipendenza non sono state un test, ma chi dopo la guerra si è trovato senza eredi non ha svendute le proprietà, le ha donate alla chiesa cattolica apostolica romana. Gli stabilimenti industriali ancora in piedi furono per lo più statalizzati.grintosauro ha scritto:le 2 guerre mondiali , sono statela fine un test di prova, iniizate con le guerre di indipendenza .
Re: Voglio vivere in un Paese normale
09/03/2015, 20:01
non nella mia zona , o per lo meno in Piemonte.
tranne le cascine dei vari ordini religiosi /ospedalieri ( vedi la brutta fine che hanno fatto quelle dell'ord.mauriziano che son andate all'asta, senza possibilità di riscatto da chi cera sopra da 4/6/7 generazioni) vi era un nutrito numero di cascine di famiglie ebree, e di famiglie titolate, che vennero vendute tra la priam e seconda guerra mondiale , anche a seguito della spagnola .( una di queste e' quella della mai famiglia tra l'ltro)
poche furono quelle andate al arcivescovato,
parlare di storia e' come tirare una coperta troppo corta, da un certo punto di vista non tutti i debiti dei savoia , furono di origine bellica, ed erano tutto che guerrafondai , tra bonifiche del vercellese ( fatte anche per arginare l'avanzata dei Asburgo dalla Lombardia , e l'inizio della ferrovia( finita poi col ventennio) e l'impulso all'industria sia tessile che metalmeccanica, i debiti verso l'estero erano parecchio. oltre che ci rimisero una bella fetta di stato verso la francia , insomma anche la cugina del benso ci mise del suo..
dall'ltra sfruttarono come si e' sempre sfruttata , la posizione dell'italia nel mediterraneo , volevano togliere i francesi dal papato , rimettere a miti consigli i reali spagnoli, che avevano spostato i loro interessi verso l'america latina ( che nn andarono cmq via a mani vuote..),soprattutto avere libero il passaggio verso suez.
tranne le cascine dei vari ordini religiosi /ospedalieri ( vedi la brutta fine che hanno fatto quelle dell'ord.mauriziano che son andate all'asta, senza possibilità di riscatto da chi cera sopra da 4/6/7 generazioni) vi era un nutrito numero di cascine di famiglie ebree, e di famiglie titolate, che vennero vendute tra la priam e seconda guerra mondiale , anche a seguito della spagnola .( una di queste e' quella della mai famiglia tra l'ltro)
poche furono quelle andate al arcivescovato,
parlare di storia e' come tirare una coperta troppo corta, da un certo punto di vista non tutti i debiti dei savoia , furono di origine bellica, ed erano tutto che guerrafondai , tra bonifiche del vercellese ( fatte anche per arginare l'avanzata dei Asburgo dalla Lombardia , e l'inizio della ferrovia( finita poi col ventennio) e l'impulso all'industria sia tessile che metalmeccanica, i debiti verso l'estero erano parecchio. oltre che ci rimisero una bella fetta di stato verso la francia , insomma anche la cugina del benso ci mise del suo..
dall'ltra sfruttarono come si e' sempre sfruttata , la posizione dell'italia nel mediterraneo , volevano togliere i francesi dal papato , rimettere a miti consigli i reali spagnoli, che avevano spostato i loro interessi verso l'america latina ( che nn andarono cmq via a mani vuote..),soprattutto avere libero il passaggio verso suez.
Re: Voglio vivere in un Paese normale
09/03/2015, 20:14
Son saltati un paio di commenti.... 
dilemmi della rete...amen... 
Dicevo a Grinto, che se si torna indietro un pò di qualche anno, vedi anni fine 90' / 2002, c'è già stata una crisi profonda
dell'economia, che ha fatto, per riprendersi, espansione nei servizi, da qui tutta la burocrazia e consulenze esterne per la
maggior parte dei comuni, camere di commercio, provincie, etc etc etc, con conseguente aumento delle spese da parte
dello stato, tutta sta burocrazia serve solo a quello, a null'altro, tre quarti è semplicemente da cancellare....
dilemmi della rete...amen... Dicevo a Grinto, che se si torna indietro un pò di qualche anno, vedi anni fine 90' / 2002, c'è già stata una crisi profonda
dell'economia, che ha fatto, per riprendersi, espansione nei servizi, da qui tutta la burocrazia e consulenze esterne per la
maggior parte dei comuni, camere di commercio, provincie, etc etc etc, con conseguente aumento delle spese da parte
dello stato, tutta sta burocrazia serve solo a quello, a null'altro, tre quarti è semplicemente da cancellare....
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