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Voglio vivere in un Paese normale 
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era piu credibile ylona staller come parlamentare..

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21/11/2011, 9:25
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Siamo alla frutta,

per tornare al discorso iniziale, del paese normale, non credo che esista ancora
un paese normale...

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Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


21/11/2011, 20:13
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nn avendo una identita nazionale e' difficile identificarsi

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21/11/2011, 20:23
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Ciao a tutti. Purtroppo ho poco tempo per scrivere su questo forum ma, appena posso, leggo tutti i vostri commenti. Su questo tema io mi trovo molto vicina alle posizioni espresse da Dalmar e poi anche da Pedru. Non sono troppo ottimista, comunque, su questo governo: non è una contraddizione, meglio del precedente potrà fare comunque. Certo non rappresenta i miei ideali, ma ritengo anche che sia necessario essere realisti. Tra il vuoto pneumatico che viene espresso da una certa parte politica, ed il coro troppo spesso scomposto che si erge dall'altra parte politica... sarebbe carino per una volta remare tutti insieme nella stessa direzione, sperando che sia quella buona. Concordo anche con Grinto quando ricorda che l'Italia è nata ieri, emersa faticosamente da un coacervo di regionalismi litigiosi e ben altri poteri più o meno forti. E la Lega non ha fatto altro che ricordarci da dove veniamo. Le mie perplessità sull'attuale governo sono legate alle scelte economiche che potrà fare, che io magari preferirei avessero un equilibrio diverso da quello che temo, sempre che poi possa fare qualcosa. Per chiudere, riallacciandomi ad un altro argomento aperto da Pollinof, aggiungo solo due spunti. Il primo: siamo stati 'educati' a pensare che sia tutto uguale (=uno schifo) qualsiasi sia la parte politica o sociale che si esprime. I politici sono tutti ladri, i giovani sono tutti potenzialmente black clock (..ma chi li ha visti?!), gli indignatos sono probabilmente dei lettori adolescenti di Noemi Campbell... Basta! Le differenze ci sono se si ha la pazienza e l'intelligenza di trovarle. Lasciare che passi un messaggio disfattista, soprattutto in italia, mi pare molto pericoloso anche perché forse un certo disfattismo ce l'abbiamo nel DNA. Secondo: le banche ed i poteri forti ed i BTP , lo spread... questi sconosciuti! Nei miei sogni megalomani (che non ci sono, faccio per dire..) se fossi il ministro della scuola probabilmente oltre ad aumentare le ore di educazione civica, questa sconosciuta..., aggiungerei un paio di ore di economia per formare i nostri bambini. Quando uno stato chiede soldi in prestito, di fatto, è come se fosse un'azienda o un istituto bancario, o qualcosa del genere. Deve dare delle garanzie, vale per il mutuo di casa e per il fido dell'azienda. Posso concordare che le banche solitamente non si limitano a tutelare eventuali 'sofferenze', di solito cercano anche di guadagnarci qualcosa (ciononostante le banche soffrono anche per il credito facile...), comunque mi pare abbastanza normale che chi presta soldi si debba cautelare di fronte ad un'eventuale insolvenza. Lo stato italiano non fa differenza,anzi peggio, perché si tira dietro l'euro oltre ad un buon numero di risparmiatori italiani (40% dei titoli di stato emessi) che ci hanno messo dei soldi e che probabilmente non vorrebbero replicare l'esperienza già fatta con i bond argentini. Per cui inutile lamentarsi di poteri forti, poteri alle banche ed ai banchieri (e non mi stanno certo simpatici) oppure dire che la democrazia è stata uccisa. Ma le regole del gioco sono queste, e quando entriamo in una banca solitamente lo sappiamo già, idem se decidiamo di far quotare in borsa una società oppure ci rivolgiamo alla finanziaria simil-usurario.cSe non lo sappiamo, ore di economia a scuola!
Non ci piacciono queste regoel...?? (a me, no!) ma allora aveva ragione il nostro ex-premier a dire che ci sono pericolosi 'comunisti' in giro...? ;-)
Ciao a tutti, paso all'argomento 'Ricette... ricette' che forse mi si addice di più!

g


21/11/2011, 21:35
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Le regole?

quali regole?

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21/11/2011, 21:59
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giuliaxyx ha scritto:
Ciao a tutti. Purtroppo ho poco tempo per scrivere su questo forum ma, appena posso, leggo tutti i vostri commenti. Su questo tema io mi trovo molto vicina alle posizioni espresse da Dalmar e poi anche da Pedru. Non sono troppo ottimista, comunque, su questo governo: non è una contraddizione, meglio del precedente potrà fare comunque. Certo non rappresenta i miei ideali, ma ritengo anche che sia necessario essere realisti. Tra il vuoto pneumatico che viene espresso da una certa parte politica, ed il coro troppo spesso scomposto che si erge dall'altra parte politica... sarebbe carino per una volta remare tutti insieme nella stessa direzione, sperando che sia quella buona. Concordo anche con Grinto quando ricorda che l'Italia è nata ieri, emersa faticosamente da un coacervo di regionalismi litigiosi e ben altri poteri più o meno forti. E la Lega non ha fatto altro che ricordarci da dove veniamo. Le mie perplessità sull'attuale governo sono legate alle scelte economiche che potrà fare, che io magari preferirei avessero un equilibrio diverso da quello che temo, sempre che poi possa fare qualcosa. Per chiudere, riallacciandomi ad un altro argomento aperto da Pollinof, aggiungo solo due spunti. Il primo: siamo stati 'educati' a pensare che sia tutto uguale (=uno schifo) qualsiasi sia la parte politica o sociale che si esprime. I politici sono tutti ladri, i giovani sono tutti potenzialmente black clock (..ma chi li ha visti?!), gli indignatos sono probabilmente dei lettori adolescenti di Noemi Campbell... Basta! Le differenze ci sono se si ha la pazienza e l'intelligenza di trovarle. Lasciare che passi un messaggio disfattista, soprattutto in italia, mi pare molto pericoloso anche perché forse un certo disfattismo ce l'abbiamo nel DNA. Secondo: le banche ed i poteri forti ed i BTP , lo spread... questi sconosciuti! Nei miei sogni megalomani (che non ci sono, faccio per dire..) se fossi il ministro della scuola probabilmente oltre ad aumentare le ore di educazione civica, questa sconosciuta..., aggiungerei un paio di ore di economia per formare i nostri bambini. Quando uno stato chiede soldi in prestito, di fatto, è come se fosse un'azienda o un istituto bancario, o qualcosa del genere. Deve dare delle garanzie, vale per il mutuo di casa e per il fido dell'azienda. Posso concordare che le banche solitamente non si limitano a tutelare eventuali 'sofferenze', di solito cercano anche di guadagnarci qualcosa (ciononostante le banche soffrono anche per il credito facile...), comunque mi pare abbastanza normale che chi presta soldi si debba cautelare di fronte ad un'eventuale insolvenza. Lo stato italiano non fa differenza,anzi peggio, perché si tira dietro l'euro oltre ad un buon numero di risparmiatori italiani (40% dei titoli di stato emessi) che ci hanno messo dei soldi e che probabilmente non vorrebbero replicare l'esperienza già fatta con i bond argentini. Per cui inutile lamentarsi di poteri forti, poteri alle banche ed ai banchieri (e non mi stanno certo simpatici) oppure dire che la democrazia è stata uccisa. Ma le regole del gioco sono queste, e quando entriamo in una banca solitamente lo sappiamo già, idem se decidiamo di far quotare in borsa una società oppure ci rivolgiamo alla finanziaria simil-usurario.cSe non lo sappiamo, ore di economia a scuola!
Non ci piacciono queste regoel...?? (a me, no!) ma allora aveva ragione il nostro ex-premier a dire che ci sono pericolosi 'comunisti' in giro...? ;-)
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Le hai decise tu le regole?

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21/11/2011, 22:06
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giuliaxyx ha scritto:
Ciao a tutti. Purtroppo ho poco tempo per scrivere su questo forum ma, appena posso, leggo tutti i vostri commenti. Su questo tema io mi trovo molto vicina alle posizioni espresse da Dalmar e poi anche da Pedru. Non sono troppo ottimista, comunque, su questo governo: non è una contraddizione, meglio del precedente potrà fare comunque. Certo non rappresenta i miei ideali, ma ritengo anche che sia necessario essere realisti. Tra il vuoto pneumatico che viene espresso da una certa parte politica, ed il coro troppo spesso scomposto che si erge dall'altra parte politica... sarebbe carino per una volta remare tutti insieme nella stessa direzione, sperando che sia quella buona. Concordo anche con Grinto quando ricorda che l'Italia è nata ieri, emersa faticosamente da un coacervo di regionalismi litigiosi e ben altri poteri più o meno forti. E la Lega non ha fatto altro che ricordarci da dove veniamo. Le mie perplessità sull'attuale governo sono legate alle scelte economiche che potrà fare, che io magari preferirei avessero un equilibrio diverso da quello che temo, sempre che poi possa fare qualcosa. Per chiudere, riallacciandomi ad un altro argomento aperto da Pollinof, aggiungo solo due spunti. Il primo: siamo stati 'educati' a pensare che sia tutto uguale (=uno schifo) qualsiasi sia la parte politica o sociale che si esprime. I politici sono tutti ladri, i giovani sono tutti potenzialmente black clock (..ma chi li ha visti?!), gli indignatos sono probabilmente dei lettori adolescenti di Noemi Campbell... Basta! Le differenze ci sono se si ha la pazienza e l'intelligenza di trovarle. Lasciare che passi un messaggio disfattista, soprattutto in italia, mi pare molto pericoloso anche perché forse un certo disfattismo ce l'abbiamo nel DNA. Secondo: le banche ed i poteri forti ed i BTP , lo spread... questi sconosciuti! Nei miei sogni megalomani (che non ci sono, faccio per dire..) se fossi il ministro della scuola probabilmente oltre ad aumentare le ore di educazione civica, questa sconosciuta..., aggiungerei un paio di ore di economia per formare i nostri bambini. Quando uno stato chiede soldi in prestito, di fatto, è come se fosse un'azienda o un istituto bancario, o qualcosa del genere. Deve dare delle garanzie, vale per il mutuo di casa e per il fido dell'azienda. Posso concordare che le banche solitamente non si limitano a tutelare eventuali 'sofferenze', di solito cercano anche di guadagnarci qualcosa (ciononostante le banche soffrono anche per il credito facile...), comunque mi pare abbastanza normale che chi presta soldi si debba cautelare di fronte ad un'eventuale insolvenza. Lo stato italiano non fa differenza,anzi peggio, perché si tira dietro l'euro oltre ad un buon numero di risparmiatori italiani (40% dei titoli di stato emessi) che ci hanno messo dei soldi e che probabilmente non vorrebbero replicare l'esperienza già fatta con i bond argentini. Per cui inutile lamentarsi di poteri forti, poteri alle banche ed ai banchieri (e non mi stanno certo simpatici) oppure dire che la democrazia è stata uccisa. Ma le regole del gioco sono queste, e quando entriamo in una banca solitamente lo sappiamo già, idem se decidiamo di far quotare in borsa una società oppure ci rivolgiamo alla finanziaria simil-usurario.cSe non lo sappiamo, ore di economia a scuola!
Non ci piacciono queste regoel...?? (a me, no!) ma allora aveva ragione il nostro ex-premier a dire che ci sono pericolosi 'comunisti' in giro...? ;-)
Ciao a tutti, paso all'argomento 'Ricette... ricette' che forse mi si addice di più!

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Vorrei fare un piccolo appunto...senza alcuna vena polemica :mrgreen:

Credo che prima di parlare di economia, nelle scuole si dovrebbe parlare di politica e del modo in cui questa incide sulla nostra vita di tutti i giorni. La buona parte degli italiani secondo me non si rende conto che se in un periodo di crisi passiamo 2 anni a parlare di intercettazioni e processi (che siano brevi o lunghi), per poi fare una finanziaria in poche ore (e si è dimostrata inadeguata) forse c'è qualcosa che non va...
Sempre pronti a lamentarci quando le cose vanno male, ma io dico: se da più di 15 anni la vita politica gira intorno ad un unico personaggio, il merito di chi è? Nostro (in senso lato) che l'abbiamo votato.
Ora espelliamo questo cancro una volta per tutte: non mi riferisco esclusivamente a S.B., ma a tutte quelle parti politiche che, sostenendolo e/o attaccandolo continuamente, ne hanno fatto la fonte primaria di consenso. Io sento il bisogno di politica vera.
Parlare di politica a scuola potrebbe poi aiutare a formare una migliore classe politica del futuro...anche se io sono pienamente convinto che per fare selezione nella classe politica sia fondamentale una cosa: la carica pubblica non deve essere fonte di arricchimento (pecuniario intendo). Lo diceva Aristotele 2.300 anni fa (ultimamente lo tiro fuori spesso)...


22/11/2011, 1:04
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ce uan cosa che sembra strano, ma forse e' piu una mia o nostra convizione che altro..

sembra strano che chi meno crede nel"risorgimento"italiano , sia chi x un motivo (anche orografico" o altro abbia contatti con l'estero , o perche vive vicino al confine( J&P, il buon tremor , ricky75,...) o perche abbia vissuto una aprte delal vita all'estero , tra cui alcuni moderatori ( robyvan , mario , ) mentre chi e' piu a contatto con la realta interna del paese, o perche appena uscito dalla scuola , ha una visione piu da "mass media "all'italiana.

badate stamttina che la fiat abbia rotot coi sindacati importa fino ad un certo punto , i mass media sono piu impegnat a dire ai 4 venti che il"canadee" e' in rotta con monti , che al lato pratico di sentire le sue proposte x l'occupazione.

giuste o sbagliate che siano , dopo tutto giuliaxxx , siamo il paese in cui e' meglio niente , che piuttosto per quanto riguarda il lavoro dipendente, mentre per gli autonomi va bene che si prostrino fino allo sfinimento ( rimborsi dello stato dopo anni, sistema bancario leggermente ottuso , una contrattazione dei costi dei servizi inesistente, una burocrazia su tutto decisamente matusalemme...., che faccio continuo???)
quello che preoccupa e che tutta quello che concerne la scuola , e' un tunnel che porta solamente al lavoro dipendente, in cui pe rquanto bravo nozionicamente , devi sempre avere uno che x filo e x segni ti dice quello che devi , fare , quando lo devi fare , come lo devi fare, perche lo devi fare , e pure sopportare quando per qualche motivo pur con tutte le consegne , sbagliate, e la risposta sia:"Eh vabbe che vuoi che sia , mica sono una/o esperto..." etu pensi , si effettivamnete hanno un po ragione chi dice che a volte non ci vuole un dipòlomato x capire che un grappolo d'uva e' amturo e quello viino e' verde....

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22/11/2011, 8:45
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Ciao,
Jean Gabin cosa ti ha dato fastidio in quello che ho scritto? Forse ho dato l'impressione di difendere la speculazione finanziaria o ritenere che il mercato sia ben regolamentato?? Non volevo dire questo. Io semplicemente stavo pensando all'attuale governo ed ai timori che questo sia un'emanazione della BCE o delle banche o dei 'poteri forti'.. e volevo ricordare che se uno stato è all'interno di un sistema finanziario (perché siamo nell'euro, perché esiste la UE e noi ne facciamo parte, perché emettiamo titoli di stato e qualcuno li compra ma vuole anche delle garanzie, etc.etc. almeno queste regole di base ci sono, no?) non mi stupisco se poi il governo viene nominato o almeno sponsorizzato su altri tavoli. Dovevamo pensarci prima (o meglio, ci dovevano pensare prima) per evitarlo. Non voglio poi spostare l'argormento sulla scuola, che non c'entra niente. Anche se io personalmente ritengo che serva e molto, e che parte delle nostre difficoltà politiche ed economiche siano legate ad un approccio improvvisato e 'creativo' che forse andava bene qualche decennio fa, ed oggi molto meno.
Buona giornata a tutti

g


22/11/2011, 10:10
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grintosauro ha scritto:
ce uan cosa che sembra strano, ma forse e' piu una mia o nostra convizione che altro..

sembra strano che chi meno crede nel"risorgimento"italiano , sia chi x un motivo (anche orografico" o altro abbia contatti con l'estero , o perche vive vicino al confine( J&P, il buon tremor , ricky75,...) o perche abbia vissuto una aprte delal vita all'estero , tra cui alcuni moderatori ( robyvan , mario , ) mentre chi e' piu a contatto con la realta interna del paese, o perche appena uscito dalla scuola , ha una visione piu da "mass media "all'italiana.

badate stamttina che la fiat abbia rotot coi sindacati importa fino ad un certo punto , i mass media sono piu impegnat a dire ai 4 venti che il"canadee" e' in rotta con monti , che al lato pratico di sentire le sue proposte x l'occupazione.

giuste o sbagliate che siano , dopo tutto giuliaxxx , siamo il paese in cui e' meglio niente , che piuttosto per quanto riguarda il lavoro dipendente, mentre per gli autonomi va bene che si prostrino fino allo sfinimento ( rimborsi dello stato dopo anni, sistema bancario leggermente ottuso , una contrattazione dei costi dei servizi inesistente, una burocrazia su tutto decisamente matusalemme...., che faccio continuo???)
quello che preoccupa e che tutta quello che concerne la scuola , e' un tunnel che porta solamente al lavoro dipendente, in cui pe rquanto bravo nozionicamente , devi sempre avere uno che x filo e x segni ti dice quello che devi , fare , quando lo devi fare , come lo devi fare, perche lo devi fare , e pure sopportare quando per qualche motivo pur con tutte le consegne , sbagliate, e la risposta sia:"Eh vabbe che vuoi che sia , mica sono una/o esperto..." etu pensi , si effettivamnete hanno un po ragione chi dice che a volte non ci vuole un dipòlomato x capire che un grappolo d'uva e' amturo e quello viino e' verde....


Grinto perdonami, ma non ho capito la relazione che hai stabilito fra la visione del Risorgimento e il mondo scolastico..
Secondo punto, perdonami nuovamente, ma penso che tu stia generalizzando davvero troppo quando dici che la scuola ti prepara ad essere comandato (perchè è questo che dici no?): 1) non tutti si può essere imprenditori; 2) purtroppo ci si deve un po' adattare anche a quello che si trova, ma ciò che conta è la liberta intellettuale...cosa faccio, se non trovo altro che un lavoro in cui ho dei superiori, dico "no grazie" e vado a vivere sotto i ponti?
Sono volutamente un pochino provocatorio, ma lo sono perchè mi pare che tu debba chiarire (almeno a me) qualche punto poco chiaro (o forse troppo?) del tuo discorso..


22/11/2011, 10:24
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