Voglio vivere in un Paese normale

lumacosio ha scritto:
Anche sulla tua ultima frase sull'uso delle armi, anche se ti faccio notare che "invadere" un paese per elargire a piene mani la "democrazia" non lo considero difesa, perche' a sto punto, per coerenza, andassero a democratizzare anche i paesi sub sahariani, cosi' ci mettono i pannelli solari e risolvono il problema dell'energia e prendono 2 piccioni con una fava..

L'agevolare il fondamentalismo da parte dei moderati non e' che sia un diverso (diversissimo) modo degli occupanti le stanze dei bottoni per far agire le masse piu' o meno grandi secondo un fine prestabilito? E con un bel capro espiatorio da offrire...
Diverso rispetto alle manovre in uso nei paesi occidentali, dove tutto e' orchestrato con mezzi economici, intendo..

Alla fine col turbante o la bombetta sempre la' vanno a parare...

Sara' solo una congettura, ma sai com'e', a pensar male si fa peccato ecc ecc..

Condivido .

Mah, entrando nel campo delle congetture, è facile finire in un ginepraio senza uscita e ci si impantana in chiacchiere da bar.
Qui allora dobbiamo andare a fondo delle cose, e non è facile. Perché si hanno cause e concause le più diverse che portano ad interventi armati. Bisognerebbe conoscerle e soppesarle bene, troppo semplice fare illazioni, perché ognuno potrebbe inventarsi mille congetture, come quella che l’uomo non è mai stato sulla Luna o che l’attacco alle Torri Gemelle è stato orchestrato dagli stessi americani per avere le mani libere in Afganistan (caspita che gran guadagno!)
Non è che “invadere” un Paese per elargire a piene mani la "democrazia" “ sia una difesa in se, e io non lo farei anche perché, con certa gente, non servirebbe a nulla, ma a prescinder, a volte è necessaria una difesa preventiva. Ricordo che le Primavere Arabe, iniziate spontaneamente (e non organizzate in nessuna “stanza dei bottoni”) dai giovani ideologicamente più laici, progressisti e democratici di alcuni Paesi islamici, poi sono state pressoché monopolizzate da fanatici estremisti provenienti da tutto il mondo (occidente compreso!), addestrati, armati, e finanziati da alcuni Paesi islamici più ricchi e retrivi (nessuna congettura: A. Saudita e Qatar, non certo fulgidi esempi di democrazia) e lo scopo (democratizzare quei Paesi) è fallito completamente, tanto e vero che i Paesi occidentali che sono intervenuti (soprattutto in Libia) poi praticamente se ne sono tirati fuori.
A “pensar male, si fa peccato, ma molte volte ci si azzecca”, diceva un uomo politico d’altri tempi, noto come “Belzebù”. Io direi che, peccato o non peccato, molte volte ci si sbaglia di grosso.
Per sostenere una tesi, bisogna conoscere a fondo l’argomento, cioè bisogna argomentare con fatti concreti e, possibilmente risalire alla causa originale, non con illazioni. Non è semplice.
Vorrei però tornare in tema: il fatto è che io vorrei vivere in un “Paese normale”, non invece in un paese pieno di contraddizioni e di assurdità, con regole che sembrano fatte a posta per complicarci la vita, a noi comuni mortali, mentre La Casta gode di privilegi sempre più marcati e insopportabili. Per uscirne, dovremmo prendere esempio da altri Paesi, a noi molto vicini, storicamente, culturalmente e geograficamente, oppure, come dice Robert, c’è un’altra soluzione: revolution!
Saluti
Pedru

Io sono curioso di natura, se trovo interlocutori preparati (come in questo caso) mi piace dire la mia, pronto a riconoscere di essere nell'errore.


Rimanendo nell'argomento, il paese normale non c'e', la Polonia ha la tassa sul cane e sui metri quadri di tetto, ho detto tutto, e sono di questi giorni intercettazioni tra il presidente della banca centrale e il politico di turno per finanziamenti molto border line pre elezioni, quindi tutto il mondo e' paese.
Probabilmente mangeranno anche loro, ma almeno ne lasciano per gli altri, appunto sei in un paese godibile, imperfetto ma almeno un po' sereno..

Per me, ipotesi personale, la casta italiana e' ormai troppo staccata dalla realta', e, non avendo piu' il polso della situazione, andra' a sbattere. Come sara' a vedere, ma la rivoluzione da noi non ce la vedo..

Anche su questo siamo in linea: anche io sono curioso, molto curioso per natura
Amico mio, credo proprio che non esista un “Paese ideale”, cioè un Paese perfetto dove tutto sia condivisibile, tutto giusto e nessuna ingiustizia, dove tutti i politici (o almeno la maggior parte) siano onesti e competenti, che pensano solo all’interesse del Popolo che li ha eletti, specialmente a quelli dei cittadini meno abbienti (giovani, disoccupati, pensionati ecc.) e non ai propri e/o della Casta. Dove le Leggi siano poche, chiare, logiche ed umane e non esistano leggi "ad personam". Dove il Popolo può e sa scegliere le persone più adatte a rappresentarli. Il Paese perfetto non esiste, sono d’accordo, ma diamine, almeno che ci si avvicini un pochino, e invece no: questo in cui abbiamo l’avventura di vivere, mi sembra sia oggi il più scalcagnato dei Paesi occidentali, il più lontano di tutti, non dico dalla perfezione, ma dalla "normalità".
Sì, la rivoluzione (possibilmente pacifica e, comunque, senza terrorismo!), ma nemmeno io ci credo. E chi la fa? non siamo più capaci neanche di protestare. Al massimo sappiamo brontolare. Però credo anch’io che la Casta (ormai molto lontana dal Paese reale) vada, prima o poi, a sbattere forte, ma molto forte, contro qualcosa di duro … o almeno lo spero!
Saluti
Pedru

più si concentra lontano il potere , più e' difficile far sentire a chi comanda il malessere

che nn mi vengano a dire che e' troppo un pensiero da provinciale, oggi se prendiamo i distretti politici economici , stanno in piedi solo grazie alla burocrazia, sono lavori che ne creano energia anche intesa come ricerca , ne la fanno risparmiare a chi paga le tasse.

il sistema creditizio , da sistema che dovrebbe finnaziare lo sviluppo , e' diventato un sistema molto simile alle scommesse sui cavalli , o sul tempo..

la politica da cui e' nato il codice romano , e' solo più uan chimera..

" il sistema creditizio , da sistema che dovrebbe finnaziare lo sviluppo , e' diventato un sistema molto simile alle scommesse sui cavalli , o sul tempo.. "


Abbiamo centrato il punto ....

Un sistema cosi' dovrebbe autoimplodere, fino a quando potra' reggersi con finanziamenti statali o comunitari? Se e' questo che lo sostiene, perche' mantenere un carrozzone come il sistema bancario non e' che costi 2 lire...

Considerato anche che con le varie operazioni coi bond, un patrimonio attivo virtuale (finanziamenti da cui attingere interessi, erogati per negozi chiusi e capannoni vuoti) e il grandissimo patrimonio immobiliare che oggi vale un 20% (a naso) in meno non e' che siano poi cosi' sane..

Tutto sommato sta crisi e' ancora una "medicina", il problema e' che loro prendono la purga e la gente si c..a addosso per loro..

il problema e' che x dare 20 euro di fondi , si ha nell'occidente un sistema che costa 50euro.. basta vedere i 2 euro x il terremoto, te ne toglievano 5 dal conto perché 3 euro erano di bonifico..

ribadisco: se 1 litro di latte mi costa 50 e lo vendo a 30, do il giro.

a loro quando? e a carico di chi? e con che conseguenze?

O prevedono di giocare ai vasi comunicanti tra un istituto a l'altro ancora per tanto?

non penso che durerà a lungo ....

solo di derivati in giro siamo passati da 600 miliardi( o migliaia di miliardi ..?? ) ( 2008 ) a 720 miliardi anno scorso ... la crisi non è servita a imparare la lezione ... la finanza tossica impera....

e lo scotto tra un po lo faranno ripagare ai soliti .........