Voglio vivere in un Paese normale

Sono d'accordo, anche se non sono di certo un praticante, ma il riavvicinarsi a una certa cultura,
anche se non da tutti ormai accettata, non solo sarebbe una buona cosa per la morale generale, ma
anche per esprimere comunque una certa "appartenenza" che non si è voluta epsrimere nei trattati "Europei"....

Ciao

JeanGabin ha scritto:Sono d'accordo, anche se non sono di certo un praticante, ma il riavvicinarsi a una certa cultura,
anche se non da tutti ormai accettata, non solo sarebbe una buona cosa per la morale generale, ma
anche per esprimere comunque una certa "appartenenza" che non si è voluta epsrimere nei trattati "Europei"....

Ciao

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non la penso molto cosi' Jp.G
non perché penso che sia sbagliata come cultura , ma perché penso che ci siamo dei punti in cui :"date a Cesare quello che e' di Cesare, e quello del Padre al Padre"

Il Rapporto col trascendete e' sempre in 2 quell legato alla filosofia ecc, e quello elgato alal praticità ( i vari nn fare, questo nn far e quello nn toccare un accidente ,che senno tutto cade giu' ..ecc )

scomodare le divinita' x dei problemi legati alla politica che abbiamo "creato" noi sec me e' sbagliato , come del resto e' sbagliato governare politicamente, in noem di dio , oggi come oggi la politica e' x il70/80% economica, ci manca solo più che un domani x andare a chiedere un prestito andiamo in sagrestia..

se politica economica deve essere , x me deve basarsi su 2 principi:

primo evitare di far perdere tempo alla gente: 1 ora, 1gg perso nn ce moneta sufficiente x ridartela indietro , e' tempo perso x sempre,
secondo evitare di disperdere energie , anche quelle cmq son in quantità determinate.., oggi nn ce bisogno di 1000 persone x n stato come il ns , se guardiamo 1000 son all'incirca il numero dei parlamentari negli States , che son 30volte più numerosi di noi..

A breve mi sa che il paese "anormale" fa boom

Gianfranco, sono d'accordo, il problema come vedi è che non ci sono più regole, siamo passatti da un eccesso a un
altro, una via di mezzo no ?

no , di regole ce ne sono sempre troppe, ma vige sempre l'andazzo che : per i nemici le leggi vanno applicate, x gli amici vanno interpretate.. altro modo di dire su: 2 pesi 2 misure..

senno che paese medioevale saremo?

grintosauro ha scritto:no , di regole ce ne sono sempre troppe, ma vige sempre l'andazzo che : per i nemici le leggi vanno applicate, x gli amici vanno interpretate.. altro modo di dire su: 2 pesi 2 misure..

senno che paese medioevale saremo?

Infatti io sono fermamente convinto che ciò che si legge nelle aule dei tribunali ovvero "la legge e' uguale per tutti "andrebbe cambiata in"la legge e' uguale per molti ma non per tutti"
W l'itaglia
Roberto

no , di regole ce ne sono sempre troppe, ma vige sempre l'andazzo che : per i nemici le leggi vanno applicate, x gli amici vanno interpretate.. altro modo di dire su: 2 pesi 2 misure..

per me la cosa è uguale un po' dappertutto, da che c'è il potere e la gerarchia che lo segue.
il problema è che altrove c'è ancora un po' di spazio sotto la coperta, mentre in Italia la sensazione è che la coperta sia ormai troppa corta e che chiunque la tiri dall'altra parte qualcuno resta fuori.

Statuto Albertino
http://www.quirinale.it/qrnw/statico/costituzione/statutoalbertino.htm
Art. 50 - Le funzioni di Senatore e di Deputato non danno luogo ad acuna retribuzione od indennità.


Nel Giugno del 1861 il Senatore Roncalli propose il rimborso del biglietto del treno per i Senatori residenti lontano da Torino.La proposta fu respinta dal Senato del Regno con la seguente motivazione:"Servire il paese e' un privilegio,da vivere come un dovere.Chi lo serve in armi rischia tutto,anche la propria vita,senza nulla chiedere in cambio"
Sagge parole mai come oggi attuali.
W l'itaglia
Roberto

robert63 ha scritto:Statuto Albertino
http://www.quirinale.it/qrnw/statico/costituzione/statutoalbertino.htm
Art. 50 - Le funzioni di Senatore e di Deputato non danno luogo ad acuna retribuzione od indennità.


Nel Giugno del 1861 il Senatore Roncalli propose il rimborso del biglietto del treno per i Senatori residenti lontano da Torino.La proposta fu respinta dal Senato del Regno con la seguente motivazione:"Servire il paese e' un privilegio,da vivere come un dovere.Chi lo serve in armi rischia tutto,anche la propria vita,senza nulla chiedere in cambio"
Sagge parole mai come oggi attuali.
W l'itaglia
Roberto

Roberto, ormai viviamo nell'anno 2014 e l'anno 1861 è ormai lontano, compreso gli uomini che al suo tempo governavano, oggi tutto è stato fagocitato dal sistema attuale, lascio a te immaginare e capire cosa voglia dire e come le cose siano cambiate !