Milli, sono d'accordo che i distinguo sono d'obbligo. Una grande poetessa e scrittrice che ha (in Inghilterra dove i giardini sono praticamente un dovere morale) ha realizzato giardini incredibili oltre a scrivere poesie che ti proiettano in un 'altra dimensione non dovrebbe essere accostata ad altri. Tuttavia penso che ci si possa concedere anche un po' di pura distrazione. D'altra parte io non acquisto un libro a occhi chiusi. Prima cerco di capire se vale la pena.
Se il libro è godibile e parla di un argomento che mi è caro, perchè no.
Poi, un tuffo nelle profondità della poesia è, evidentemente, un'altra cosa.

Per quanto riguarda il "peggioramento" che i tuoi parenti hanno intravisto in te...
Io mi diverto moltissimo quando io e mio marito usciamo per andare in campagna (purtroppo il campo è distante) e non ti dico quando torniamo. Perchè, è ovvio, se usciamo in abbigliamento ... campesino ma ancora in ordine, torniamo in condizioni indescrivibili (ma con il sorriso giocondo di una felicità quasi infantile, direi) . Puoi immaginare che chi ci incontra (abitiamo in condominio) un po' perplesso ci guarda-
Ecco, le prime volte provavo un po' di imbarazzo. Adesso ci divertiamo davvero motlo...

Ciao

M.

marinella, siamo d'accordo, i "grandi" nella conoscenza delle piante e del giardino sono altri. Pertò se la Dandini può accendere la curiosità nel lettore va benissimo.

ora, giusto per non raccontare solo una realtà solo rose e fiori vorrei dirvi che nel mio angolo campagnolo mi trovo benissimo e starei bene anche a vivere con poche comodità...se non avessi figli da crescere e da mandare a scuola.
Insomma quando rientro in città a volte non nego che mi sento un po' a disagio, specie quando ci sono le occasioni "ufficiali", per esempio la Prima Comunione. Avete notato quante persone si vestono come se dovessero andare alle nozze del principe d'Inghilterra? E le minigonne e le scollature? vabbè a me piace uno stile più francescano e me ne importa relativamente, però non nego che a volte provo una sensazione spiacevole. Quella di sentirmi fuori.

Quanto mi trovi d'accordo nelle tue considerazioni sull'ostentazione, perdipiù in occasioni che richiederebbero -almeno così la vedo io- un atteggiamento ben più sobrio. Francescano mi sembra davvero la parola giusta.
Analogamente io non comprendo la corsa a regali costosi in modo esagerato per quelle circostanze. Non dovrebbero essere rapportati, in costo e "tipologia" (brutta parola, non mi piace ma ora forse ci va), alla natura della celebrazione che richiama alla spiritualità della vita?Ma, appunto, ognuno si regola.
Non sarei d'accordo sul "sentirsi fuori" se intendi fuori posto. Semmai è il contrario, non credi?

Buon proseguimento

M.

Milli Marinella, son d'accordissimo con voi, bisogna ritrovare il vero senso della vita che non è l'avere, ma l'Essere e se a qualcuno non va bene cosa importa, gli oggetti si rompono svaniscono, mentre un bel ricordo, magari di una giornata passata con i figli rimarrà per sempre

Perbacco Miriap vivi nel grossetano, zona meravigliosamente bella! Ah.. la pista di Alberese!

Un saluto

Lo credo, lo credo. Ma non è sempre facile e i figli a volte non capiscono. Quello che voglio dire che l'animo umano ( almeno il mio) fa un po' a fatica a mantenere questo equilbrio che necessita di un sano distacco. E bisogna stare bene anche insieme agli altri, a tutti gli altri. Spero che possiate capire almeno un po' questa fatica, per me che vivo questa realtà da pochi anni.
Non tornerei indietro però!

grazie Marinella ma cosa intendo per pista di Alberese presumo quella che posrta al mare, sai io ho vissuto lì fino a 23 anni e poi mi sono dovuta trasferire
comunque ci continuo ad andare spesso sopratutto in inverno quando non ci sono i turisti