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alessandro2015
Iscritto il: 05/01/2015, 13:41 Messaggi: 58 Località: Firenze
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Su wikipedia ho letto che in gran parte vengono considerati insetti benefici però mi rimane oscuro qualche punto, in particolare: - quanto sono selettive nelle loro prede - nel caso di attacchi all'uomo, se siano dolorose, e quali conseguenze possano provocare
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05/01/2015, 22:43 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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La loro selettività è quasi nulla: qualsiasi insetto è una preda. Però siccome gli insetti predatori (quindi utili) sono in genere veloci, è più difficile per le vespe catturarli, Altri, come le mantide riescono a difendersi, quindi la maggior parte delle loro prede sono insetti nocivi. Io vedo, in estate, nelle vasche che ho in campagna, una grande quantità di api che, in ogni momento, va ad abbeverarsi, insieme a molte vespe: non si danno fastidio, non ho mai visto una vespa attaccare un ape. Sono però un tipo di vespe grandi al massimo come un ape. Poi ci sono altre specie di vespe più grandi e pericolose, ma fortunatamente sono molto più rare. Le vespe di cui parlo, difficilmente attaccano l'uomo, a meno che non ti avvicini troppo al loro nido e non ti inseguono se ti allontani, del resto nel loro vespaio ci sono solo qualche decina di individui. La puntura è dolorosa e fastidiosa, ma non più di quella di un ape e, se non sei allergico, non è pericolosa. Altre specie di vespe, più grandi e numerose nello stesso vespaio, invece hanno un comportamento più preoccupante. Alcune specie hanno vespai sotterranei di centinaia di individui, e se con la zappa o col trattore si tocca il loro nido, inseguono il malcapitato e lo pungono tutte ripetutamente, quelle ovviamente sono davvero pericolose. Bisogna subito andare al Pronto Soccorso. Altre hanno grandi nidi aerei e un comportamento simile a quelle "sotterranee". Per fortuna di queste ne ho solo sentito parlare Saluti Pedru
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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05/01/2015, 23:16 |
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alessandro2015
Iscritto il: 05/01/2015, 13:41 Messaggi: 58 Località: Firenze
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Quindi, sostanzialmente, la dolorisità di qualsiasi tipo di vespa (incluse le parassite) è in funzione delle sue dimensioni e della quantità di punture ricevibili, nell'ipotesi peggiore in base alla quantità di individui che formano un'eventuale nido disturbato in modo accidentale, in un breve lasso di tempo. Per cui ha fronte dei benefici permangono dei rischi proporzionati alla sensibilità individuale. Sono stato morso una volta da piccolo, non ho idea se fosse un'ape oppure una vespa o altro, comunque le dimensioni erano comparabili, il dolore è stato intenso, anche se breve, attenuato grazie ad acqua fredda quindi, suppongo, di non essere allergico, ma non è un'esperienza che mi piacerebbe ripetere ... Nell'orto biologico autosufficiente ideale (1), a questo punto, ho qualche dubbio nell'inserimento di piante capaci di attrarre vespe parassite, nonostante la loro utilità o, quanto meno, la disposizione che ho in mente dovrebbe prevedere una notevole distanza rispetto a quanto immaginavo inzialmente. Grazie del chiarimento. 1) Non ho terra e niente, si tratta di un'esercizio al livello teorico per capire, basandomi sulle informazioni reperite, le combinazioni che dovrebbero risultare più interessanti.
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06/01/2015, 10:10 |
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contadinotoscano
Iscritto il: 18/11/2012, 20:59 Messaggi: 1138 Località: Valdarno Superiore
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quelle vespe sotterranee sono davvero infernali ho preso l'uscita del nido col decespugliatore sono uscite mi hanno inseguito e punto fortuna che ero protetto per il lavoro che stavo facendo al giorno d'oggi non si usa quasi più arare coi buoi ma quando ero ragazzo mi ricordo che poteva succedere di scoprire con l'aratro un nido allora erano guai seri perchè i buoi o vacche aggrediti dalle vespe in numero alto quasi impazzivano dal dolore si sganciavano dal giogo e se c'era un balzo o un muro potevano anche gettarsi giù con le conseguenze che si può immaginare comunque con questi insetti aggressivi ci vuole molta cautela e non sottovalutare eventuali punture
_________________ ma che film la vita grazie augusto grazie nomadi
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06/01/2015, 19:38 |
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SERGIOS
Iscritto il: 19/04/2010, 16:19 Messaggi: 1782 Località: Monte di Procida (NA)
Formazione: Diploma Ragioneria
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ricordo che da ragazzo io e mio cugino ne combinammo una grossa... si era in campagna e c'era un nido di vespe sotterraneo dentro un ciglione ai margini di un viottolo... decidemmo (incoscientemente) di chiudere il nido con della terra ma inesperti come eravamo, lo facemmo solo superficialmente e poco dopo le vespe erano di nuovo fuori ovviamente inferocite. Nel frattempo io e mio cugino eravamo andati via ma si trovarono a passare mio padre e mio zio che si beccarono tutta la collera delle vespe. Quindi mi associo ai consigli di massima prudenza con questi insetti...
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06/01/2015, 22:26 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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alessandro2015 ha scritto: Quindi, sostanzialmente, la dolorisità di qualsiasi tipo di vespa (incluse le parassite) è in funzione delle sue dimensioni e della quantità di punture ricevibili, nell'ipotesi peggiore in base alla quantità di individui che formano un'eventuale nido disturbato in modo accidentale, in un breve lasso di tempo ............................................. Nell'orto biologico autosufficiente ideale (1), a questo punto, ho qualche dubbio nell'inserimento di piante capaci di attrarre vespe parassite, nonostante la loro utilità o, quanto meno, la disposizione che ho in mente dovrebbe prevedere una notevole distanza rispetto a quanto immaginavo inzialmente. Grazie del chiarimento. Precisazioni Sostanzialmente non esistono "vespe Parassite", nel senso dannose per l'uomo, piante o animali domestici: quelle comuni non sono pericolose perché come già detto, il loro numero per nido è molto limitato e non inseguono: quelle più grandi e numerose possono essere molto pericolose, ma tutte fanno parte di un ecosistema, di un equilibrio biologico e comunque si nutrono essenzialmente di insetti e di questi, che fanno a pezzi con le loro mandibole, nutrono le loro larve: quindi essenzialmente sono utili. Io ho un "giardino mediterraneo", al naturale dove le vespe del primo tipo descritto fanno il loro nido nascosto tra le foglie (possono farlo anche nella vigna o altri posti, anche nei buchi dei muri), se io scopro un nido, non mi avvicino più di tanto e non danno fastidio. Ma oltre a queste descritte, che vivono in colonie, ce ne sono altre della famiglia, che vivono isolate. Alcune lunghe e relativamente sottili, che fanno il nido nelle pareti di posti umidi, come grotte (in sardo si chiamano " 'espe ispada ranza, cioè vespa-ragno con la spada). Costruiscono nidi di fango dove depongono le uova e mettono le provviste per le larve che nasceranno l'estate successiva, e poi chiudono la cella. Anche queste le ho in campagna, anche in cantina: mai avuto problemi e mai sentito di qualcuno che sia stato punto da queste vespe. Poi ci sono altri tipi di vespe molto piccole, che fanno vita solitaria, non pungono e depongono le uova si larve di altri insetti o di afidi. Quindi queste sarebbero parassite di altri animali ma, in pratica, sono tutte utili
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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07/01/2015, 0:25 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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I miei post precedenti sono molto sommari e generici, per rendere l'idea di che cosa sono comunemente le vespe. Se invece si dovesse trattare scientificamente l'argomento, diventerebbe lungo e complesso. In aggiunta a quanto detto precedentemente, devo dire che le vespe adulte si nutrono spesso anche di uva e frutta, ma a me non hanno fatto mai danni effettivi, se non qualche acino di uva o (ancora più raramente) frutta molto matura morsicata. Comunque l'utilità, secondo la mia esperienza, supera di gran lunga il "danno" apportato.
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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07/01/2015, 0:50 |
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