Io non l'ho mai fatto.
Riporto qui sotto una serie di informazioni utili presa dal sito della Regione Lombardia:
La Circolare n. 9 del 29 luglio 2011 della Direzione Generale Sanità fornisce le prime indicazioni relative alla prossima campagna vaccinale antinfluenzale 2011-2012, cosicché possano essere predisposte le azioni prioritarie che ciascuna ASL attuerà per garantire l'uniformità dell'offerta sul territorio regionale.
Nel documento - allegato insieme Nota informativa del Ministero della Salute del 9 agosto 2011, con le raccomandazioni per la prevenzione e il controllo dell'influenza per la stagione 2011-2012 - sono inoltre elencate le categorie di soggetti "raccomandate" per la somministrazione della vaccinazione e precisati i soggetti nei confronti dei quali è da prevedere l'offerta gratuita.
Viene prevista la sorveglianza epidemiologica e i risultati della sorveglianza saranno trasmessi con il report settimanale “Influnews”.
L'influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a causa della sua contagiosità e per le possibili complicanze che possono seguire alla malattia, specie in persone già affette da patologie croniche.
Ogni anno determina elevati costi a carico della comunità, sia in termini di spesa sanitaria (farmaceutica e ospedaliera) che di costi sociali, per le assenze dal lavoro per cure proprie e dei familiari.
Il ricorso all’ospedalizzazione per il trattamento di forme influenzali, anche non complicate, in persone anziane comporta serie ripercussioni sulla ricettività dei reparti ospedalieri con possibili disfunzioni operative.
I virus dell’influenza tendono a presentare ogni anno variazioni e proprio per questo si determina ogni anno l’epidemia influenzale nel mondo. La variazione del corredo antigenico virale, infatti, provoca nuove infezioni che colpiscono anche coloro che hanno subito una infezione o che sono stati vaccinati l’anno precedente.
E’ per questo motivo che è necessario vaccinarsi tutti gli anni per proteggersi dalla nuova infezione.
La vaccinazione rimane il mezzo migliore, in termini di costo-efficacia e costo-beneficio, per prevenire l’influenza.
Il Ministero della Salute e la Regione Lombardia hanno inviato alle strutture competenti le raccomandazioni per la prossima stagione influenzale
Chi deve vaccinarsi
La vaccinazione contro l’influenza nei gruppi a rischio è un’attività di prevenzione di provata efficacia: l’obiettivo è ridurre diffusione, gravità e letalità delle epidemie stagionali.
Gruppo prioritario per la vaccinazione antinfluenzale sono i soggetti anziani, insieme alle persone, di ogni età, con malattie croniche respiratorie, cardiache o renali o con sistema immunitario indebolito.
Anche per questo, è stata inserita nel Piano nazionale della prevenzione. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali raccomanda perciò di vaccinare almeno il 75% delle persone che fanno parte delle categorie a rischio: le più numerose sono appunto le persone di 65 anni o più e bambini e adulti con patologie croniche.
Le campagne antinfluenzali, promosse nella nostra Regione e organizzate dalle Aziende Sanitarie Locali - ASL, vedono la collaborazione dei medici di medicina generale e delle strutture sanitarie di ricovero e cura; hanno portato ad una indubbia sensibilizzazione, cosicché l’adesione alla campagna vaccinale è ormai consolidata, specie tra la popolazione anziana.
Obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale è il raggiungimento dei soggetti che, in caso di infezione, potrebbero riportare più gravi complicanze ed ai quali, quindi, la vaccinazione antinfluenzale deve essere prioritariamente garantita. Il vaccino antinfluenzale viene somministrato gratuitamente alle seguenti categorie:
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni
- soggetti, bambini di età superiore ai 6 mesi ed adulti, affetti da patologie croniche, quali:
- malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (per i bambini: inclusa l’asma di grado severo, la displasia broncopolmonare e la fibrosi cistica)
- malattie dell’apparato cardio-circolatorio
- malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
- diabete mellito ed altre malattie metaboliche
- neoplasie
- malattie renali con insufficienza renale
- malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
- malattie neurologiche e neuromuscolari
- persone conviventi con soggetti (che non possono essere vaccinati) portatori delle patologie croniche sopra indicate
- bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in casi di infezione influenzale
- donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica
- persone residenti presso strutture socio sanitarie, per anziani o disabili
La vaccinazione è inoltre raccomandata per:
- medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza di case di riposo ed anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza
- personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
- forze di polizia a contatto con il pubblico e vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza.
Per quanto riguarda la vaccinazione di soggetti adulti, richiesta a tutela del lavoratore, pubblico o privato, da rischi professionali, è interamente – vaccino e somministrazione – a carico del datore di lavoro, in quanto rientrante nella normativa sulla legislazione del lavoro (addetti alle poste e telecomunicazioni, dipendenti della pubblica amministrazione e difesa, polizia municipale, ecc).
Quando vaccinarsi
Il periodo ottimale per l’avvio delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è, per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, quello autunnale, a partire dalla metà/fine di ottobre, cercando di raggiungere nel più breve tempo possibile la maggioranza della persone interessate.
Misure di igiene e protezione individuale
Il Center for Disease Control and Prevention - CDC Europeo ha evidenziato l’efficacia delle misure di protezione personali utili per ridurre la trasmissione del virus, raccomandando le seguenti azioni comportamentali:
- lavare frequentemente e accuratamente le mani
- coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce (buona igiene respiratoria)
- evitare contatti ravvicinati in caso di malattie respiratorie febbrili in fase iniziale (isolamento volontario).
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