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UN SECOLO DI CANZONI 
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Donne ! Donne ! Donne ! Che l'amore trasformerà.
Mamme ! Mamme ! Mamme ! Questo è il dono che Dio vi fa.
Tra batuffoli e fasce mille sogni nel cuor.
Per un bimbo che nasce quante gioie e dolor.
Mamme ! Mamme ! Mamme ! Quante pene l'amor vi da.
Ieri, oggi, sempre, per voi mamme non c'è pietà.
Ogni vostro bambino, quando un uomo sarà,
verso il proprio destino, senza voi se ne andrà !
Son tutte belle le mamme del mondo
quando un bambino si stringono al cuor.
Son le bellezze di un bene profondo
fatto di sogni, rinunce ed amor.
È tanto bello quel volto di donna
che veglia un bimbo e riposo non ha;
sembra l'immagine d'una Madonna,
sembra l'immagine della bontà.
E gli anni passano, i bimbi crescono,
le mamme imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà !
Son tutte belle le mamme del mondo
grandi tesori di luce e bontà,
che custodiscono un bene profondo,
il più sincero dell'umanità.
Son tutte belle le mamme del mondo ma,
sopra tutte, più bella tu sei;
tu, che m'hai dato il tuo bene profondo
e sei la Mamma dei bimbi miei.




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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)


11/03/2010, 13:50
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www.youtube.com/watch?v=mBbxifiwe7Q


Una canzone da due soldi

( Canta: Achille Togliani )
( Autori: C. Donida - Pinchi )



Nelle vecchie strade del quartiere più affollato,
verso mezzogiorno, oppure al tramontar,
una fisarmonica e un violino un pò stonato
capita assai spesso d'ascoltar.

Accompagnano
un cantante d'occasione,
che per poco o niente
canta una canzon.

È una semplice canzone da due soldi
che si canta per le strade dei sobborghi
e risveglia in fondo all'anima i ricordi
d'una dolce e spensierata gioventù.

È una semplice canzone per il cuore,
poche note con le solite parole,
ma c'è sempre chi l'ascolta e si commuove
ripensando al tempo che non torna più.

Si vede aprire piano pian
qualche finestra da lontan,
c'è chi s'affaccia ad ascoltar
e sospirar.

È una semplice canzone da due soldi
che si canta per le strade dei sobborghi,
per chi spera, per chi ama, per chi sogna,
è l'eterna dolce storia dell'amor.

Il suo motivo all'indoman,
seicento orchestre suoneran.
Vestito di mondanità,
ovunque andrà.

Ma la semplice canzone da due soldi
finirà per ritornare dove è nata,
per la strada, su una bocca innamorata
che cantando sogna la felicità.

Canzone da due soldi,
due soldi di felicità.






-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


www.youtube.com/watch?v=PTtrGdvwcDQ










un giorno ti diro'.....




Baci, carezze,smarrimenti,
sospiri e giuramenti
non cerco da te,
ma tu mi senti tremar
in questa notte sul mar.
Vola
sull'onda profumata
la dolce serenata
che scende nel cuor
come le frasi dell'amor
che non conosci tu.
Un giorno ti dirò:
"Amore! Amore!..."
Per te io canterò
con il mio cuore.
Ti parlerà di me
la mia canzone
che ti dirà così
"Amore! Amore!..."
Canto, e il canto mio ti dice
che il cuor non è felice
lontano da te.
Vorrei parlarti d'amor
ma non so esprimermi ancor.
Forse, nell'anima sognante,
la voce mia tremante
parlare potrà,
ma la tristezza mia non sa
cos'è la felicità.

_________________










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11/03/2010, 13:51
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( Autori: Olivieri - Rastelli )



Lo sai che t'amo,
non ho che te.
Mi stai lontano, dimmi perchè.

La nostalgia
non senti in cuor,
non ti ricordi di me.

Questa mia vita, no non può durar,
tu sei fuggita, devi tornar.
Questo mio cuor ti vuole ancor.

Tornerai, da me
perchè l'unico sogno sei
del mio cuor.

Tornerai, tu perché
senza i tuoi baci languidi
non vivrò.

Ho qui dentro ognor
la tua voce che dice
tremando "amor".

Tornerò
perchè tuo
è il mio cuor.

Ho qui dentro ognor
la tua voce che dice
tremando "amor".

Tornerò
perchè tuo
è il mio cuor.

Tornerò
perchè tuo
è il mio cuor.

_________________










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11/03/2010, 14:15
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Torna piccina mia,
Torna dal tuo papà
Egli ti aspetta sempre
Con ansietà

Tra le tue braccia, amore
Egli ti stringerà
La ninnananna ancora
Ti canterà

Sei tutta la mia vita
Tutto tu sei per me
Certo sarà finita
Se resto senza te, amor

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11/03/2010, 14:17
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Cutolo - Cioffi

Era la festa di San Gennaro,
quanta folla per la via...
Con Zazá, compagna mia,
me ne andai a passeggiá.

C'era la banda di Pignataro
che suonava il "Parsifallo"
e il maestro, sul piedistallo,
ci faceva deliziá...

Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono a Zazá!...

Dove sta Zazá?!
Uh, Madonna mia...
Come fa Zazá,
senza Isaia?...
Pare, pare, Zazá,
che t'ho perduta, ahimé!
Chi ha truvato a Zazá
ca mm''a purtasse a me...
Jámmola a truvá...
sù, facciamo presto..
Jámmola a incontrá
con la banda in testa...
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
Uh, Zazá!
tuttuquante aîmm''a strillá:
Zazá, Zazá,
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!
Isaia sta ccá!...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za,
comm'aggi 'a fá pe' te truvá?!
I', senza te, nun pozzo stá...
Zazá, Zazá,
za-za-za-za....

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11/03/2010, 14:19
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un pezzo cosi' vecchio da non trovare riscontri...
certo ha piu' di centi anni...




signorina.....



La incontrai sulla spiaggia di Viareggio
Molto chic nel suo vestito blu’ marin
Le augurai ” signorina buon passeggio”
Oggi il mare è di un bellissimo perle’

Alzo’ gli occhi suoi turchini come l’onda
Di un sorriso mi incendio’ la bella bionda
SIGNORINA….. vaga bionda sconosciuta
Non vi avessi mai incontrata
Non vi avessi mai veduta


Lungamente la sognai sopra il mio cuore
Sperai di rivederla tutti i di’

Signorina…..
Vaga bionda sconosciuta
….
Ho la tisi e non son fatta per l’amore
Signorina…vaga bionda sconosciuta
Non vi avessi mai incontrata
Non vi avessi mai veduta….

_________________










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11/03/2010, 15:13
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mamma sconosciuta
Forse eri bella
Mamma sconosciuta
E forse ne lasciarmi m’hai baciata
Io non ricordo sei ti ho mai veduta
Se le tue mani mi hanno accarezzata
Forse eri bella
E gli occhi erano stelle
Lucenti nel tuo volto di fanciulla
Io lo so che sono tutte belle
Le mamme quando vegliano una culla

Ritrovami…..
Fa ch’io sappia alfin qual’è il tuo nome
Ignota mamma mia
Ritrovami.
È il tuo piccin ritrovi la tua mano mamma mia



_________________










si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)


11/03/2010, 15:18
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Sez. Suini
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Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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che triste questo testo, forse un tempo i trovatelli erano molto di più a causa della povertà diffusa...ora sembrano spariti , nascosti agli occhi di tutti.

_________________
L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr)
Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone


11/03/2010, 19:05
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Messaggi: 268
Località: Bozzano (Lucca)
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Se immagino che tu sei qui con me
sto male, lo sai!
Voglio illudermi di riaverti ancora
com'era un anno fa.

Io stasera insieme ad un altro
e tu sarai forse a ridere di me
della mia gelosia che non passa più,
ormai non passa più.

Pazza idea di far l'amore con lui
pensando di stare ancora insieme a te!
Folle, folle, folle idea di averti qui
mentre chiudo gli occhi e sono tua.

Pazza idea, io che sorrido a lui
sognando di stare a piangere con te.
Folle, folle, folle idea sentirti mio
se io chiudo gli occhi vedo te.

Tu guidavi mentre io ubriaca di gelosia
continuavo a chiedere.
E poi mi hai detto: "Senti camminiamo",
Siamo scesi in fretta ma restati li...

In silenzio soli, io ti ho stretto, stretto a me.
La tua giacca sul mio viso
mi hai detto: "Basta amore,
sono stanco, lo vuoi tu?"

Pazza idea... etc.

Finale:

Pazza idea stare qui con lui
ma poi vedere solo te.
Immaginare... vorrei...
Vorrei te!

Pazza idea...

_________________
Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.

Beppe Niccolai


11/03/2010, 21:36
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Messaggi: 744
Località: mare
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( Canta: Luciano Tajoli )
( Autore: Giuliani )
1916


Allo sbocciar dei mandorli, l'amore,
timido come un fior di primavera,
per te piccina mi sbocciò nel cuore.
Suonava la campana, era di sera.
E mentre vagheggiavo farti mia
venne un signore a me, ti portò via.

Torna al tuo paesello che è tanto bello,
torna al tuo casolare, torna a cantare,
torna da me che soffro tante pene,
torna da chi ti vuole ancora bene.

Con i piedini scalzi camminavi
nei prati luccicanti di rugiada.
Sorgeva il sole d'oro e tu cantavi,
ed era tutta in festa la contrada.
Avvolta in crine e seta t'han veduta
e m'hanno detto che ti sei perduta.

Torna al tuo paesello che è tanto bello,
torna al tuo casolare, torna a cantare,
torna da me che soffro tante pene,
torna da chi ti vuole ancora bene.

E son passati gli anni e l'ho incontrata,
punta di febbre, pallida, ammalata,
guardata con disgusto e maltrattata
sui marciapiedi della capitale.
E m'ha guardato, quel visin di cera
ed è fuggita nella notte nera.

Torna al tuo paesello che è tanto bello,
torna al tuo casolare, torna a cantare,
torna da me che soffro tante pene,
torna da chi ti vuole ancora bene.

_________________










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13/03/2010, 12:26
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