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UN SECOLO DI CANZONI 
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Ma che belle tutte queste canzoni!
Anche se è un po' più recente di quelle che avete messo fin ora e mi ricorda tanto l'estate, mentre siamo ancora in inverno inoltrato, io propongo questa canzone, che mi piace tanto...


_________________
Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.

Beppe Niccolai


04/02/2010, 22:43
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Canzone del mio cuore appassionato


Canzone del mio cuore appassionato
Che cantavi per lei tutte le pene

Falle sentir quel canto appassionato
La fiamma che le brucia nelle vene
Dille che per lei soltanto
Io smanio soffro e canto


Nell’aria dolce e tenera…..
Insieme col profumo d’ogni fiore
Sboccia una nota limpida
È l’eco del mio cuore
E dice quella voce d’incantesimo
Amor amor amore…..

_________________










si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)


04/02/2010, 22:44
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CAPINERA






La chiamavan Capinera perchè aveva ricci belli,
perchè stava coi monelli sulla strada tutti i dì.
Scalza e lacera una sera me la vidi avvicinar,
con quel suo visin di cera mentre stavo a rincasar.
Dammi un soldo, ho tanta fame!
Hai la mamma? Disse: “no”.
Il tuo babbo, la tua casa,
e lei triste: “non lo so”.
Provai una stretta al cuore quella sera,
la mia casetta accolse Capinera.
E lei cantava, cantava, gioiva,
di trilli e gridi la casa m’empiva,
ed un bel sogno nel cuor carezzavo,
la contemplavo, forse l’amavo.
Tredici’anni lei compiva, s’era fatta pensierosa.
“Pensi forse a qualche cosa che ti manca?”.
“Non lo so”.
Primavera , baci e fiori, Capinera è sempre là,
affacciata e guarda fuori.
“Cosa vuoi?” “La libertà”.
“Non hai casa , non hai mamma,
dove andrai?” “Rispose: “andrò”.
Con la mano piccolina l’orizzonte m’indicò.
Provai una stretta al cuore quella sera,
più non rividi la mia capinera.
E lei cantava, cantava, gioiva,
..........................................
Un mattino di gennaio dopo l’orgia ricasai
nevicava e mi affrettavo ad aprire il mio porton,
ma a distanza molto breve vidi un certo non so che
affiorare tra la neve, dissi allor: “vediam cos’è”.
Eran cenci, li rimossi, diedi un grido, due piedin,
due piedini scalzi e rossi, poi le mani, poi il visin.
Un urlo mi sfuggì, vedendo ch’era
la morticina la mia capinera.
E lei cantava, cantava, gioiva,
...........................................



_________________










si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)


04/02/2010, 22:48
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Canzone del mio cuore appassionato


Canzone del mio cuore appassionato
Che cantavi per lei tutte le pene

Falle sentir quel canto appassionato
La fiamma che le brucia nelle vene
Dille che per lei soltanto
Io smanio soffro e canto


Nell’aria dolce e tenera…..
Insieme col profumo d’ogni fiore
Sboccia una nota limpida
È l’eco del mio cuore
E dice quella voce d’incantesimo
Amor amor amore…..

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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)


04/02/2010, 22:49
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BORGO ANTICO



LUCIANO TAJOLI


Bonagura - Bonavolontà )



Oh borgo, vecchio borgo degli amanti
che il poeta immortalò
e ch'io ripenso pallidi e tremanti
come amore li avvinghiò,
borgo ascolta, questa volta,
la nuova istoria che narrar ti vo.

Borgo antico,
dai tetti grigi sotto il cielo opaco
io t'invoco
ma per le strade tue si perde l'eco
che dice cuore, cuor,
se spasimi con me, sopporta il mio dolore.

Cuore,
tu sai perché
non bevo
e sono ubriaco,
non gioco
e perdo al giuoco dell'amor.

Ho perso in mezzo a queste rose gialle
la speranza di un chissà
e la canzone mia si perde a valle
con la mia felicità.
Ora nona, suona, suona
e dimmi ancora è tardi, non verrà.

Borgo antico,
dai tetti grigi sotto il cielo opaco
io t'invoco
ma per le strade tue si perde l'eco
che dice cuore, cuor,
se spasimi con me, sopporta il mio dolore.

Cuore
tu sai perchè
non bevo
e sono ubriaco,
non gioco
e perdo al giuoco dell'amor.

Il cielo è diventato color fuoco.
Il sogno mio si spegne, borgo antico!


...

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04/02/2010, 22:51
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AVEVA UN BAVERO


WILMA DE ANGELIS


Nelle sere fredde e scure, presso il fuoco del camino,
quante storie, quante fiabe racontava il mio nonnino;
la piu' bella che io ricordo e' la storia di un amore,
di un amore appassionato che felice non fini'...,
ed il cuore di un poeta a tal punto inteneri'
che la storia di quei tempi mise in musica cosi':
Aveva un bavero color zafferano
e la marsina color ciclamino,
veniva a piedi da Lodi a Milano
per incontrare la bella Gigogin.
Passeggiando per la via
le cantava:
Ma, con altri del paese, in Piemonte fu mandato
e, per esserle vicino col suo cuore innamorato
sopra l'acqua di una roggia che passava per Milano
perche' lei lo raccogliesse, ogni di' posava un fior.
Lei, con ansia, lo aspettava sospirando.
E, bagnandolo di pianto, lo stringeva forte al cuor.
Lui, saputo che il ritorno finalmente era vicino
sopra l'acqua un fior d'arancio deponeva un bel mattino;
lei, vedendo e indovinando la ragione di quel fire,
per raccoglierlo si spinse tanto tanto che casco';
sopra l'acqua, con quel fiore, verso il mare se ne ando'...
e anche lui, per il dolore, dal Piemonte non torno'...
Lei lo attese in una via
fra le stelle stringendo un fior
e, in un sogno di poesia
si trovaron uniti ancor.

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amado mio



Rita Hayworth


Daiano - D. Fischer - A. Roberts )



Amado mio,
godiam quest'ora
che ci innamora
ma svanirà.

La notte splende
di mille luci
e ai nostri baci
sorriderà.

Prima che l'aurora
risorga ancora
non lasciar sfuggir
questa notte blu
che non tornerà più.

D'un azzurro velo
s'ammanta il cielo,
canta l' usignol
e ci inebria il cuor
del profumo dei fior.

Amado mio,
stanotte o mai
mi bacerai,
ti bacerò.

Amado mio,
in questo incanto
parliam soltanto
del nostro amor.

Prima che l'aurora
risorga ancora
non lasciar sfuggir
questa notte blu
che non tornerà più.

Amado mio,
in questo incanto
parliam soltanto
del nostro amor.

_________________










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Addio sogni di gloria




Quando ragazzi felici andavamo alla scuola
con la cartella a tracolla ed in tasca la mela,
per il futuro avevamo un vestito di gala,
quante speranze di gloria, di celebrità.
Ma inesorabile il tempo tracciava il cammino
e a testa china anneghiamo nel nostro destino.

Addio sogni di gloria,
addio castelli in aria,
guardo con sordo rancore la mia scrivania,
cerco scacciare, ma invano, la monotonia.
Addio sogni di gioventù,
perchè, perchè non ritornate più?

Sono una foglia d'autunno che nella tormenta
teme il grigiore dei giorni, l'inverno paventa.
La donna sincera aspettai,
compagna dei sogni miei,
ma invano cercai, cercai,
amore anche tu, dove sei?

Addio sogni di gloria,
addio castelli in aria,
prendo la penna e continuo
la doppia partita,
faccio una macchia d'inchiostro,
mi treman le dita.

Meglio tacer le memorie
o vecchio cuor mio.
Sogni di gloria,
addio!

luciano tajoli
qa





http://www.youtube.com/watch?v=My3xaYkXq9Y

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ADDIO MIA BELLA NAPOLI
FRANCO CORELLI







Bionda, ti guardo e dentro questi occhi belli
c'è la bellezza e la cattiveria del mare,
ci vedo il cielo ricamato di stelle,
sorgente d'acqua fresca tu mi sembri.
Ma il cuore mio ricchezze non ne ha
però ti sa scrivere una canzone.

Addio, mia bella Napoli,
mi hai sospirato tu
e tu non torni più.
Ti dimentichi del paese delle sirene,
e dopo tanto bene
ti dimentichi pure di me.

Mamma legge in me questa malinconia
e sa che mi perdo per questo amore.
Mi fa una smorfia finta di allegria
e poi mi stringe forte sul suo cuore.
No! Non le dico il male che mi fai,
o vivo o muoio, non glielo dico mai.

Addio, mia bella Napoli,
mi hai sospirato tu
e tu non torni più.
Ti dimentichi del paese delle sirene,
e dopo tanto bene
ti dimentichi pure di me.

Ti dimentichi del paese delle sirene,
e dopo tanto bene
ti dimentichi pure di me!


...

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Campane di Monte Nevoso
Dietro i monti e i valichi
tramonta il sole d'or
mentre suona il vespro lontano.
Mormora ogni labbro
la preghiera del Signor;
quanta neve e quanto gelo in cuor!
Campane di Monte Nevoso
Che suonate nel vespro divin
Quel suono in un giorno radioso
Salutò cento giovani alpin.
Lasciarono il bianco paesello
Cento mamme altrettanti tesor
Un fior tra la piuma e il cappello
E una dolce canzone nel cuor.
Ritorneremo ancor sui nostri monti
E falceremo il grano al sole
Berremo l'acqua viva delle fonti
Che è pura come il nostro amor.
Campane di Monte Nevoso
Quei rintocchi nel cielo divin





Sembravano un grido angoscioso:
Proteggete i miei giovani alpin.
Tutto fu distrutto, ma tu torni a rintoccar
Campanil di Monte Nevoso
Tra le mure lacere c'è sempre un focolar
Cento cuori sempre ad aspettar.
[La primavera è tornata,
ha infiorato le valli e i sentieri,
che videro gli alpini partire,
e non li han visti più ritornare,
ma ogni cuore aspetta,
ancora ogni sera la valle riporta
l'eco di una canzone lontana]
quella dolce canzone d'amor.
Ritorneremo ancor sui nostri monti
E falceremo il grano al sole
Berremo l'acqua viva delle fonti
Che è pura come il nostro amor.
Campane col suono giocondo
Invocate la pace e l'amor
Non quella che predica il mondo
Ma la pace che vuole ogni cuor.
La pace, la fede
La pace, l'amor

_________________










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05/02/2010, 11:10
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