Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
07/11/2009, 21:46
Investire in immobili? Stanno crollando i prezzi… investire in auto? Valgono la metà dopo due anni che ce l’hai… Investire in azioni? Ti fidi? Lavoro dipendente? Si, finché ce n’è… Lavoro autonomo? Se ce la fai a pagare le gabelle… Studiare fino alla laurea o al master? Si, lo spazzino del mio comune ha fatto filosofia…
Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile……
E’ tutto quello che ho visto cercando di lanciare lo sguardo verso il domani, ma proprio domani, neanche troppo più in là… e non un’azienda agricola, che pure quella, quale azienda, deve sottostare a tasse, gabelle e limitazioni come tutte le imprese italiane, ma proprio “un pezzo di terra”, e possibilmente coltivabile. Non si parla più nemmeno di ritorno alla natura, ai cibi genuini, ai bambini con le guanciotte rosee, ma di autoconsumo per la sopravvivenza. Gli ottimisti dicono che “tanto passa”. I pessimisti dicono che “ormai siamo alla frutta”… Io invece credo che dobbiamo proporre e ideare soluzioni. Al di là di ogni discorso. Al di là di ogni lamentela. Alla luce dei fatti, e questi sono i fatti: l’economia si sta strangolando da sola, con le sollecitazioni più o meno occulte al consumismo di cose assolutamente inutili, usa e getta, e che inquinano un casino.. la moneta si fa una passeggiata fuori porta, quando torna … non vale più una mazza. La politica, svuotata completamente di valori ed ideali, è un gran bazar di ruba poltrone affamati solo di denaro e forse, ma ormai raramente anche di quello, di potere… L’etica sociale… come, scusa?
Ho conosciuto anziani con una minuscola pensione, tanto minuscola che nemmeno portavano il portafogli alla posta, quando andavano a ritirarla. A cena pane e latte. Quelli che vivevano in città. Coloro invece che vivevano in campagna, pane e cipolla….
E allora, che vogliamo fare? Fingere che non stia cambiando nulla? Fingere che facciamo ancora quello che ci potevamo permettere di fare sei o sette anni fa? Fingere che l’umanità non sia tanto corrotta da condizionare stati interi trattenendoli nell’indigenza per mantenere un presunto equilibrio economico mondiale? Fingere di non sapere che le manipolazioni psicologiche attraverso i mass media sono una inesorabile goccia cinese nel nostro cervello? Fingere che i cibi siano “sani” solo perché le grandi industrie ci infilano dentro ogni sorta di conservante e colorante con il beneplacito degli enti preposti? (che poi, chissà chi sono, gli enti preposti…). Fingere che non siamo obbligati a vivere per lavorare, e non lavoriamo più, da tanto tempo, per vivere? Fingere che esista ancora la libertà di aprire un’attività, senza essere almeno milionari? Fingere che mangiamo genuino quando nei negozi trovi pesche spagnole, fragole cilene, bistecche francesi, formaggi toscani fatti con latte tedesco? Fingere che i nostri figli crescano bene, in città dove la parola d’ordine è “andiamo a bere” e la violenza tra minori ormai è cosa quotidiana? E domani? Ma domani domani, non domani chissà quando….
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
07/11/2009, 22:28
Io ci vedrei pure in mezzo a quel pezzettino di terra una piccola casetta dove rimanere a vivere in santa pace...Hai proprio ragione Bea, il berlusca continua a dire che le cose vanno meglio e che siamo il 6 paese più ricco io dico di debiti...io invece in giro vedo tanta fame e tante cose che tentano di sopravvivere ridimensionandosi ogni giorno....un negozio di pc che aveva 4 dipendenti in tre larghe stanze ne ha restituite due per risparmiare l'affitto e ci lavora un solo ragazzo. Esiste sempre chi fa i soldi ma si nasconde così bene che se riesco a pescarlo ti giuro che mi faccio pagare un caffe I nostri figli Poverini Mi fanno tanta tenerezza ....Il mio ultimogenito di 21 anni in due anni ha fatto 5 mestieri che non sono mai durati oltre i tre mesi ed ora ce lo ritroviamo di nuovo dentro casa con il rischio di una depressione.... Cosa ci possiamo inventare Bea , ho provato a regalargli delle poesie ma m i ha risposto che non gli può fregar di meno... Però non dobbiamo mollare Mio padre mi raccontava sempre un fatterello che ora nel ricordarlo mi da tanto coraggio "Bertoldo venne punito dal suo Rè per averlo preso in giro con la sua arguzia, in che modo ? Venne costretto a passare la notte in pieno inverno con meno 10 gradi sul terrazzo di palazzo reale perchè il sovrano sperava di liberarsene facendolo morire di freddo. Quando la mattina successiva mandò le guardie a raccoglierne il cadavere, questi trovarono Bertoldo tutto sudato che si sventolava col ventaglio Per tutta la notte aveva spostato senza mai fermarsi ben dieci pesanti vasi con piante ornamentali da un lato all'altro dell'enorme terrazzo Che ne possiamo sapere, magari a volte una buona idea può veramente salvarci Il pezzo di terra comunque mi sembra proprio una buona base di partenza A presto Bea Dommi
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 0:35
sinceramente l'idea nn mi dispiace.Ora come ora abbiamo +o- tutti il problema dei figli da sistemare ma nn demordo per il futuro.Concordo con la casetta di dommi
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 1:12
si euenio, detta come la dici tu o dommi, è in pratica la mia situazione, pensionato, senza probblemi economici, casetta, pezzetto di terra piccolo,troppo piccolo per ricavarne da vivere, i miei animali, e via dicendo.
ma beatrice intende una cosa diversa, beatrice, a quanto ho capito, si auspica di avere un pezzo di terra coltivabile, quindi in piano o quasi, con possibilita di irrigare, certamente con una abitazione e dei ricoveri per gli animali e da quella devi essere abile e fortunato a ricavarne a suficenza per vivere (non soppravivere ) e per fare ciò credo che sia meno semplice di quello che possa sembrare, ricordiamoci dell'altro topic di bea il suo famoso decalogo di quello che non bisogna fare per aprire una azienda agricola, la terra non deve essere poi così piccola, e se facciamo un salto nel passato una volta moltissime famiglie avevano un appezzamento di terra con due vacche un vitello quattro capre cinque galline tre oche ecc. ecc., (io vengo da una famiglia simile) ma dobbiamo dirlo a chi vuole intrapprendere una vita simile che non vi sono più i sabati e le domeniche, che non ci sono più le ferie,le settimane bianche, i ponti di tre, quattro giorni, ma che tutti i giorni sono dei lunedì dal primo gennaio al trentuno dicembre. non credo che nelle nuove generazioni vi siano molti giovani con la voglia di mettersi ai piedi degli stivaloni e camminare nella m...... e molte volte ci devi mettere pure le mani.
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 2:42
il futuro... è quello che mi preoccupa. temo che, lungo questa crisi economico-sociale-politica, cadranno molti. non parlo di pensionati con una situazione stabile, ne di coloro che hanno un lavoro più che sicuro... parlo dei tanti che cambiano lavoro ogni sei mesi perchè la ditta chiude o riduce il personale, come il figlio i dommi... e magari hanno pure 50 anni e fanno fatica a trovarne altro. insomma, il pezzo di terra per autosostentamento potrebbe essere l'unico modo per sopravvivere, domani, per molte persone. o forse, la zona dove vivo io la sente di più,questa grande battuta di arresto ... può darsi. leggendo eugenio il problema non è così evidente. ma sento persone che dicono di aver abbattutto le spese alimentari di un bel 70% proprio grazie a quel pezzetto di terra.... anche mio figlio negli ultimi due anni ha dovuto cambiare 4 aziende... e per fortuna che ha trovato sempre, anche se nel giro di un mese o due, un nuovo posto. cosa dire allora a questi figli, che si vedono ridurre le possibilità lavorative? difficile far loro coraggio, ma la capacità di essere ottimisti dell'età senz'altro li sostiene.. eppure, vedo tanti che stanno tentando di tornare alla terra. chi alla grande, magari con l'agriturismo perchè papà ha i soldi per sostenerlo, chi con scelte più semplici ma sempre nel tentativo di ripristinare un sistema di vita, come diceva manto, di due mucche e quattro galline, che permetta di ammortizzare le spese di alimentazione....
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 7:41
poggioallorso ha scritto:cosa dire allora a questi figli, che si vedono ridurre le possibilità lavorative? difficile far loro coraggio, ma la capacità di essere ottimisti dell'età senz'altro li sostiene..
Io sono uno di loro (un giovane in cerca di lavoro) ma ne vedo troppi che gli va bene cosi'. Eppure io ragiono, rifletto e mi informo per poter cambiare le cose, perche' cosi' non mi stanno. Ma a gli altri gli va?
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 7:56
buongiorno armado... evidentemente tu fai parte di quella categoria di giovani (e non sono poi così pochi) che si guarda intorno e fa funzionare il cervello. siete voi il futuro, siete voi quelli che domani potranno dare un indirizzo nuovo alle cose.... sono contenta di vedere ch c'è chi vuol capire, chi non si adagia nel falsamente comodo consumismo, chi non si lascia trasportare solo dalla corrente del momento (soprattutto se questa corrente prevede a breve scadenza l'incontro con le ... rapide!!!) .... dare una svolta alle cose significa cominciare a "fare" in modo diverso... tante sono le implicazioni al fatto che ogni famiglia domani possieda un pezzo di terra coltivabile... ecologiche, economiche, sociali..... e senz'altro tutte positive. un caro saluto bea
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 8:37
tutto comincia dalla terra e tutto finisce con la terra... La base è sempre lei, certo se fossimo stati dei gabbiani ci sarebbe servito pure il cielo ma visto che non sappiamo volare... Però anche per glu uccelli le risorse alimentari vengono sempre da lei... A me piacerebbe avere anche una piccola pista di atterraggio dove posare il mio "elicottero"... Una buona domenica a tutti domenico Bea questo è un altro argomento lanciato da te che raggiungerà il record di pagine Brava
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 8:58
buongiorno dommi caro! non so se questo argomento accoglierà consensi, e nemmeno me ne preoccupo... vorrei però che si ponesse un pò di più l'attenzione a quello che accade intorno, tanto per non farsi trovare impreparati... possibile che si faccia sempre finta che vada tutto bene? possibile che ci si adagi sempre a sopravvivere finchè ci tocca, senza pensare a quello che lasceremo domani? eppure, è l'eredità diretta per i nostri figli.... ci sono cose che non mi piacciono dell'umanità a cui appartengo: la prima è la cecità unita all'indifferenza... dante mette nei gironi infernali perfino coloro che non fanno nulla! questo dimostra che è un grave peccato anche il non agire.... viviamo in un sistema che sta per autoimplodere.... un sistema fondato su basi effimere con i piedi di argilla. e non solo economico, ma anche sociale e politico. e questa implosione obbligherà noi tutti a rivedere i nostri modi di vita, prima o poi. perchè non farlo già da adesso, tentando di rendere meno difficile il cambiamento che ci sarà comunque, che lo si voglia o no? chi ha 50 anni, come me, può, se lo vuole, fare già una panoramica degli eventi... può tornare indietro e seguire poi il corso degli anni che ha vissuto, osservando i cambiamenti e le loro cause. e non ci vuole molto a notare il degrado precipitoso in cui stiamo cadendo... abbiamo preso una via sbagliata, ma non per questo dobbiamo seguirla per forza. e allora, forse, un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile... non sarebbe male! e nota bene, che in questa frase c'è compreso un senso molto più profondo di quello di fare gli agricoltori. un pezzo di terra significa dare una svolta anche ai propri valori... ti abbraccio bea
Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
08/11/2009, 10:58
Quoto tutto ciò che è stato detto prima di me, e confermo che anche qui in Abruzzo la situazione non è delle migliori, molte persone alcuni anni fa ( quando il polo della val di sangro tra la Honda, la Sevel e le altre aziende tirava di brutto) vendettero tutti i loro terreni pavoneggiandosi dei turni, delle ferie e del lavoro "pulito"; beh, adesso molte di quelle aziende sono in cassa integrazione e molti si stanno facendo rivedere a quelle persone che anni prima avevano tanto deriso e offeso; ovvero quelle poche persone che rimasero a coltivare la terra; il momento non è dei migliori neanche per i coltivatori, ma almeno abbiamo la base dove far crescere qualcosa per il nostro sostentamento. Devo ringraziare mio padre che grazie ad un proverbio mi ha fatto capire quanto è stata importante questa scelta di mantenere gli appezzamenti acquistati con sacrificio dai miei nonni e anche dai miei genitori ovvero: il contadino non piange quando piove, ma quando c'è bel tempo perchè sa che il maltempo sta per tornare....