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Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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mah, se non sbaglio parlavamo di impianti da oltre 60 kw di picco. prendendo un inverter a caso tra quelli omologati per immissione in rete,per esempio: il SUNWAY tg90 trifase della SANTERNO, dal data sheet rilevo che e' un oggettino dalle dimensioni non proprio contenute, e' infatti una specie di armadio largo unmetro e venti, alto due metri, e profondo sessanta centimetri. Il peso si avvicina ai 500 kg. parlando di monofase mi sembra che la situazione peggiori perche' il modello AURORA (che pero' offre una potenza di uscita di soli 6 kw,percio' dieci volte inferiore a quello che ci serve) pesa la bellezza di 250 kg. A questi inverter ,se non sbaglio, bisogna collegare ancora un quadro di separazione dalla rete, il famoso "quadro trifase di parallelo" che permette la connessione o il distacco dalla rete. Anche lui mi risulta essere ,per queste potenze, piuttosto pesante ed ingombrante e naturalmente bisogna anche collegare un quadro di separazione dal campo fotovoltaico. questo quadro di campo che permette di isolare il fotovoltaico viene equipaggiato con appositi scaricatori di sovratensione. In genere si proteggono gli impianti costosi con appositi dispositivi che assorbono e neutralizzano le scariche e le sovratensioni che inevitabilmente costellano la rete elettrica.Questi dispositivi si "sacrificano" dissipando la malaugurata scarica di energia in eccesso. Purtroppo ,per loro costruzione questi dispositivi sono in grado di sopportare solo un certo numero di scariche, poi smettono di funzionare e devono essere sostituiti (pena un danno permanente degli impianti). Insomma, mi pare che se parliamo di impianti di questo tipo sia bene prevedere qualche euro anche per le manutenzioni.
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12/11/2009, 14:27 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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raviolo ha scritto: mah, se non sbaglio parlavamo di impianti da oltre 60 kw di picco. prendendo un inverter a caso tra quelli omologati per immissione in rete,per esempio: il SUNWAY tg90 trifase della SANTERNO, dal data sheet rilevo che e' un oggettino dalle dimensioni non proprio contenute, e' infatti una specie di armadio largo unmetro e venti, alto due metri, e profondo sessanta centimetri. Il peso si avvicina ai 500 kg. parlando di monofase mi sembra che la situazione peggiori perche' il modello AURORA (che pero' offre una potenza di uscita di soli 6 kw,percio' dieci volte inferiore a quello che ci serve) pesa la bellezza di 250 kg. A questi inverter ,se non sbaglio, bisogna collegare ancora un quadro di separazione dalla rete, il famoso "quadro trifase di parallelo" che permette la connessione o il distacco dalla rete. Anche lui mi risulta essere ,per queste potenze, piuttosto pesante ed ingombrante e naturalmente bisogna anche collegare un quadro di separazione dal campo fotovoltaico. questo quadro di campo che permette di isolare il fotovoltaico viene equipaggiato con appositi scaricatori di sovratensione. In genere si proteggono gli impianti costosi con appositi dispositivi che assorbono e neutralizzano le scariche e le sovratensioni che inevitabilmente costellano la rete elettrica.Questi dispositivi si "sacrificano" dissipando la malaugurata scarica di energia in eccesso. Purtroppo ,per loro costruzione questi dispositivi sono in grado di sopportare solo un certo numero di scariche, poi smettono di funzionare e devono essere sostituiti (pena un danno permanente degli impianti). Insomma, mi pare che se parliamo di impianti di questo tipo sia bene prevedere qualche euro anche per le manutenzioni. Un impianto da 60 kWp puoi farlo con un inverter da 60 kW o 10 inverter da 6 kW e risparmiare pure qualcosa. Detto questo gli inverter centralizzati come nel caso del santerno, sono tutti piuttosto grossi per il semplice motivo che per economie di scale hanno le stesse dimensioni dai 50 ai 500 kW. Sul modullo Aurora ti sbagli, il modello da 6 kW pesa 26 kg. Per quanto riguarda il quadro di parallelo con la rete anche qui ti sbagli, si tratta di una tipica scatoletta elettrica con un interruttore magnetotermico differenziale, una protezione di interfaccia che occupa 4 spazi e gli scaricatori di sovratensione che sono un blocco unico e occupano circa tre spazi. Quindi niente di cosi complesso e ingombrante. Per quanto riguarda gli scaricatori di sovratensione, oltre ad avere un indicatore visivo esiste la possibilità di telemonitoraggio del loro stato. Questo sono i quadri lato fotovoltaico e lato rete per un impianto fotovoltaico di circa 3 kW, all'aumentare le dimensioni non cambiano tanto.
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12/11/2009, 14:49 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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aggiungerei ancora una avvertenza, NON PRENDEREI TANTO ALLA LEGGERA L'IMPIANTISTICA CONNESSA CON IL FOTOVOLTAICO .. soprattutto a queste potenze. Noi siamo abituati a vedere la classica celletta solare che carica l'innocua batteria da auto a 12 v per cui ho notato una certa nonchalance nel considerare i problemi di isolamento elettrico. Tenete presente che all'uscita del campo fotovoltaico la tensione continua varia tra 250 e 500 volt ...con correnti sufficienti per generare una bella scarica addosso all'incauto. Ovviamente tenete presente che sull'altro lato siete connessi con l'elettrodotto ENEL E NE' IN INGRESSO ,NE' IN USCITA C'E' DISPOSITIVO SALVAVITA. Per cui sarebbe bene non lesinare sui materiali e sulle protezioni. A buon intenditor... poche parole...
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12/11/2009, 14:55 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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mah.. distinguiamo se parliamo di impianto da 3 kw o da 60 kw... perche' evidentemente anche i prezzi e gli ingombri cambiano. nel caso di 3 kw (potenza casalinga che gestiamo tutti comunemente) i teleruttori sono del tipo che fai vedere in foto. Prova a vedere se ti omologano un teleruttore da 60 kw installato cosi.. io ho i miei dubbi. Non so, ma un teleruttore da 3 kw costa una trentina di euro e lo compri al brico sotto casa. uno da 60 kw costa come lo stipendio di un operaio .. ora ti cerco un paio di listini di gewiss e una foto.
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12/11/2009, 15:02 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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raviolo ha scritto: mah.. distinguiamo se parliamo di impianto da 3 kw o da 60 kw... perche' evidentemente anche i prezzi e gli ingombri cambiano. nel caso di 3 kw (potenza casalinga che gestiamo tutti comunemente) i teleruttori sono del tipo che fai vedere in foto. Prova a vedere se ti omologano un teleruttore da 60 kw installato cosi.. io ho i miei dubbi. Non so, ma un teleruttore da 3 kw costa una trentina di euro e lo compri al brico sotto casa. uno da 60 kw costa come lo stipendio di un operaio .. ora ti cerco un paio di listini di gewiss e una foto. Raviolo un interruttore magnetermico quadripolare da 100A viene 93 € acquistandolo da privato. L'interruttore quando l'acquisti è gia omologato, al massimo il progetto non rispetta le norme CEI, ma questo è un altro problema. Non capisco comunque dove vuoi arrivare, stai cercando di dimostrare che non conviene installare un impianto fotovoltaico perchè alcuni componenti costano ?
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12/11/2009, 15:36 |
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ELICA
Iscritto il: 15/10/2009, 11:28 Messaggi: 6 Località: monza e brianza
Formazione: Perito Agrario con patentino per fitofarmaci
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Buongiorno a tutti, Vorrei anzitutto dire che non potrei essere più d'accordo con tutti voi; In particolare vorrei rispondere a mantovano46: io, come tanti giovani di questo forum e non, sono 5 anni che lavoro, togliendo il periodo che accompagnava la scuola 3, e non ho mai fatto un anno in una stessa azienda, anzi, direi che il periodo più lungo è stato 6mesi e quello più corto una settimana; Sono un perito agrario in città, quindi il mio titolo vale ben poco, e dopo 5 anni anche spostandomi in campagna non riesco a trovare nel campo perchè manco d'esperienza. In questi 3 anni ho fatto i più diversi lavori, e posso assicurare che le settimane bianche sono un bel ricordo e per un certo periodo(neanche tanto corto) non ricordavo nemmeno cosa fosse la domenica- di giovani che cercano una via facile ce ne sono troppi e ce ne sono sempre stati troppi, ma di quelli di noi che non parlano e basta e che hanno veramente voglia di mettersi in gioco, di rischiare anche quel poco che si ha, per un futuro un po' più sicuro, il 90% viene fermato delle istituzione che pubblicizzano a gran voce incentivi, finanziamenti (qualcuno osa persino il fondo perso) e poi se non hai garanzie sufficienti (quindi che coprano il 110% del finanziamento) ...grazie e arrivederci, di quel 10% che riesce ad ottenere i finanziamenti necessari la metà chiude baracca dopo nemmeno 2 anni per le troppe spese o tasse, un quarto arriva ai 5 anni e poi si svende tutto perchè non sono competitivi sul mercato... quindi di 100 ragazzi tra i 20 e i 30anni che ci provano solo 2 forse riescono ad arrivare alla fine ottenedo qualcosa, e questo non perchè gli altri 98 sono lavativi o hanno nostalgia dei finesettimana o della settimana bianca, ma perchè chi promette si nasconde dietro ad un filo d'erba. Chiedo scusa per lo sfogo, ma è troppo facile dire "la situazione non è facile, ma i giovani non s'impegnano"
Saluti a tutti
_________________ ELICA ... impossible is nothing ... almeno spero
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12/11/2009, 16:17 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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No replus, non sto cercando di dimostrare nulla,sto cercando di definire un po piu in dettaglio i costi generali di un impianto da una cinquantina di kw. in modo da poter poi calcolare su dati il piu possibile precisi l'effettiva redditivita' della cosa. Evidentemente, esistono varie tipologie di impianto, tutte penso omologabili. Ma con costi nel tempo e rendimenti molto diversi. Il mio obiettivo e' principalmente verificare se NEL MIO CASO e con le mie esigenze di sicurezza e garanzia, vi sia una effettiva convenienza nel realizzare un impianto fotovoltaico. Abbiamo stabilito un ipotetico prezzo base di 250mila euro per un impianto sulla carta da poco piu di 60 kw. Questa tipologia di impianto puo essere adatta alle mie esigenze. Resta da stabilire se oltre che tecnicamente adatta possa essere anche economicamente sostenibile. Apparentemente, sulla carta, con i valori teorici e ammesso che tutto funzioni bene sembra raggiungere un punto di pareggio e forse essere anche in leggero guadagno. Sto cercando di capire se il mare che sta tra il dire ed il fare e' tranquillo e navigabile o se e' tempestoso e pericoloso
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12/11/2009, 16:43 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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Raviolo, 60 kWp non sono pochi per un'attività agricola, quanti kWh consumi all'anno ?
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12/11/2009, 17:01 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Beh al momento non molti, ma ho in costruzione delle serre e degli impianti di produzione intensiva che consumeranno parecchio, soprattutto d'inverno quando la potenza di picco e' difficile da ottenere. E poi, considerato il fatto che, fin che dura, l'energia la comprano a 0,4 €kw tantovale tenersi un pelo larghi. Del resto, credo che se cominciamo a parlare di impianti da 6 kw, sia piu la salsa che l'arrosto.. o mi sbaglio?
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12/11/2009, 18:21 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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Hai valutato delle serre fotovoltaiche ?
Avresti il massimo incentivo, impianto totalmente integrato.
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12/11/2009, 18:32 |
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