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Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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Non conosco la formula quindi non ti saprei dire.
Però ti posso assicurare che la Sicilia è la regione più soleggiate dell'UE e i costi dell'energia sono circa il doppio rispetto alla Lombardia per esempio.
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11/11/2009, 20:00 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Ci tengo a precisare una cosa, senza incentivi non ha senso parlare di fotovoltaico, quando dico che è conveniente installare un impianto fotovoltaico lo dico allo luce degli incentivi non per altro ....
ecco appunto.. in uno stato che ha appena cambiato in modo unilaterale le regole della pensione (che peraltro ho pagato per decine d'anni). Basare un investimento equivalente all'acquisto di una cascina sul fatto che per 20 anni non verranno cambiate le regole della produzione d'energia e le facilitazioni offerte ed i prezzi.. ti sembra sensato? Cioe..forse a me sfugge qualcosa di lampante... ma quando butto sul bilancio un passivo di 250mila euro contando di ripagarlo con un contrattino che mi inchioda per almeno 20 anni a regole di fornitura che a me sembrano non troppo chiare,mi viene una domanda... ma sto parlando di un investimento sensato? il rischio vale la candela?
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11/11/2009, 20:06 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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...Però ti posso assicurare che la Sicilia è la regione più soleggiate dell'UE e i costi dell'energia sono circa il doppio rispetto alla Lombardia per esempio.....
Giusto replus, ed infatti piu aumenta il costo di acquisto dell'energia e piu diventa conveniente l'impianto.. che, inoltre, ovviamente piu sole trova e piu produce.. ed ecco spiegato il perche' in sicilia possa essere piu conveniente l'installazione
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11/11/2009, 20:14 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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raviolo ha scritto: Ci tengo a precisare una cosa, senza incentivi non ha senso parlare di fotovoltaico, quando dico che è conveniente installare un impianto fotovoltaico lo dico allo luce degli incentivi non per altro ....
ecco appunto.. in uno stato che ha appena cambiato in modo unilaterale le regole della pensione (che peraltro ho pagato per decine d'anni). Basare un investimento equivalente all'acquisto di una cascina sul fatto che per 20 anni non verranno cambiate le regole della produzione d'energia e le facilitazioni offerte ed i prezzi.. ti sembra sensato? Cioe..forse a me sfugge qualcosa di lampante... ma quando butto sul bilancio un passivo di 250mila euro contando di ripagarlo con un contrattino che mi inchioda per almeno 20 anni a regole di fornitura che a me sembrano non troppo chiare,mi viene una domanda... ma sto parlando di un investimento sensato? il rischio vale la candela? Ferma, ferma ferma.......... Ricapitoliamo: 1) Azienda agricola pinco ha gia un contatore è paga la bolletta in base al contratto con enel/edison ecc 2) Azienda agricola pinco decide di installare un impianto da 20 kWp 3) Azienda agricola paga l'impianto con capitale proprio, mutuo bancario o leasing 4) Installato l'impianto Azienda pinco richiede al GSE (Gestore Servizi Elettrici) la firma della convenzione per il rilascio dell'incentivo di durata ventannale pagato mensilmente con bonifico bancario sul conto corrente indicato. 5) Azienda agricola pinco continua ad acquistare l'energia da enel/edison al prezzo di sempre, in base al contratto sottoscritto con loro 6) Azienda agricola pinco è preoccupata che qualcuno possa rimuovere gli incentivi nel corso dei ventanni, l'azienda poi pensa che il suo impianto da 20 kWp non è niente al confronto dell'impianto da 5 MW installati da Enel, Sorgenia o altri e arriva alla conclusione che è un'idea piuttosto remota quanto impossibile da realizzare dato che oltre a fare "incazzare" qualcuno di grosso lo stato Italiano si vedrebbe multato, con cifre a dir poco esagerate, dall'UE, per il mancato raggiugimento degli obbiettivi 20-20-20 che sono VINCOLANTI per tutti i membri. Per riassumere l'incentivo non centra niente con il contratto di fornitura che hai con Enel (per esempio), sono due cose separate e distinte. A livello normativo è tutto piuttosto chiaro, incentivo della durata di 20 anni e fisso nel tempo pagato sulla totalità dell'energia prodotta. L'unica preoccupazione è se l'incentivo possa venire tolto, ma spero di averti già risposto in modo adeguato.
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11/11/2009, 20:25 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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....Per riassumere l'incentivo non centra niente con il contratto di fornitura che hai con Enel (per esempio), sono due cose separate e distinte....
Si... spiegalo per esempio a tutti i subfornitori Alitalia che avevano creduto a contratti decennali... Oppure, per quanto riguarda le multe, al ceo di rete4 (che non passando al digitale nei tempi ci ha fatto pagare stangate). O ancora a tutti i fornitori di aziende privatizzate negli ultimi dieci anni. Per quanto riguarda gli incentivi.. lo stato mi ha fregato sulla pensione, perche dovrei fidarmi degli incentivi?
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11/11/2009, 20:34 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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raviolo ha scritto: ....Per riassumere l'incentivo non centra niente con il contratto di fornitura che hai con Enel (per esempio), sono due cose separate e distinte....
Si... spiegalo per esempio a tutti i subfornitori Alitalia che avevano creduto a contratti decennali... Oppure, per quanto riguarda le multe, al ceo di rete4 (che non passando al digitale nei tempi ci ha fatto pagare stangate). O ancora a tutti i fornitori di aziende privatizzate negli ultimi dieci anni. Per quanto riguarda gli incentivi.. lo stato mi ha fregato sulla pensione, perche dovrei fidarmi degli incentivi? Non riesco a capire, che cosa intendi per il fatto che il contratto di fornitura e l'incentivo sono uniti ? Chi eroga gli incentivi non enel, ma il GSE che è tutt'altra cosa. I motivi per cui dovresti fidarti degli incentivi sono tanti, ma se parti da una posizione di sfiducia è inutile che continui a portarti motivazione, valide o meno, sulla sicurezza degli stessi.
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11/11/2009, 20:57 |
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poggioallorso
Iscritto il: 10/05/2009, 19:14 Messaggi: 1255 Località: Appennini Tosco-Emiliani
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bellissimo duetto, raviolo e replus! ci state dando un sacco di informazioni che altrimenti, almeno per me, sarebbero state introvabili! grazie p.s. magari alla fine, ma senza fretta, che è bellissimo leggervi, mi parlate delle biomasse, per favore?
candy, grazie di avermi ricordato la mia firenze (la nostra!).... ma la rificolona sui lungarni e la festa del grillo alle cascine, tu la conosci? il porcellino, il lampredotto.... bea
_________________ Bea
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11/11/2009, 21:14 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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Poggio, per me è un piacere, spiegare come funzionano, i pro e i contro, è secondo me il primo passo per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia.
Per quanto riguarda le biomasse, con le giuste quantità (tonn/anno) ci puoi fare di tutto, caldo, freddo ed energia elettrica.
Che disponibilità di biomasse hai ?
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11/11/2009, 21:47 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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si trovo anche io questa discussione molto interessante, e mi piacerebbe approfondire con l'aiuto di replus.
I miei ultimi commenti riflettono sicuramente un opinione personale e non devono influenzare chi sta cercando di farsi un'opinione in merito. Sotto molti punti di vista ha ragione replus, l'incentivo c'e' e dovrebbe durare nel tempo. Questo incentivo se ben gestito dovrebbe avvicinare un ritorno dell'investimento sul fotovoltaico che altrimenti non sarebbe redditizio.
Detto questo, il mio dubbio e' soprattutto centrato sul fatto che, ammesso il fatto che l'incentivo duri e sia pagato 20 anni, i contraenti di questo accordo sono tre, il consumatore, l'enel,e lo stato. Il consumatore si impegna a fornire un tot di energia fotovoltaica per 20 anni. L'enel si impegna ad acquistarla a prezzo concordato, lo stato si impegna a pagare un Bonus. In sostanza... il consumatore prende il rischio di impresa e l'onere del finanziamento e l'obbligo di fornire energia secondo specifiche dettate dall'enel. L'enel si impegna ad assorbire energia e pagarla, lo stato si impegna a fronte di una effettiva bolettazione dell'enel e di una effettiva fornitura a riconoscere un bonus in denaro. Bene , a questo punto a me sorgono parecchie domande, ma prima vorrei sentire il parere ed avere l'aiuto di replus nel ben definire questo contratto.
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11/11/2009, 21:54 |
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Replus
Iscritto il: 29/09/2009, 1:44 Messaggi: 97 Località: Abbiategrasso (MI)
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raviolo ha scritto: si trovo anche io questa discussione molto interessante, e mi piacerebbe approfondire con l'aiuto di replus.
I miei ultimi commenti riflettono sicuramente un opinione personale e non devono influenzare chi sta cercando di farsi un'opinione in merito. Sotto molti punti di vista ha ragione replus, l'incentivo c'e' e dovrebbe durare nel tempo. Questo incentivo se ben gestito dovrebbe avvicinare un ritorno dell'investimento sul fotovoltaico che altrimenti non sarebbe redditizio.
Detto questo, il mio dubbio e' soprattutto centrato sul fatto che, ammesso il fatto che l'incentivo duri e sia pagato 20 anni, i contraenti di questo accordo sono tre, il consumatore, l'enel,e lo stato. Il consumatore si impegna a fornire un tot di energia fotovoltaica per 20 anni. L'enel si impegna ad acquistarla a prezzo concordato, lo stato si impegna a pagare un Bonus. In sostanza... il consumatore prende il rischio di impresa e l'onere del finanziamento e l'obbligo di fornire energia secondo specifiche dettate dall'enel. L'enel si impegna ad assorbire energia e pagarla, lo stato si impegna a fronte di una effettiva bolettazione dell'enel e di una effettiva fornitura a riconoscere un bonus in denaro. Bene , a questo punto a me sorgono parecchie domande, ma prima vorrei sentire il parere ed avere l'aiuto di replus nel ben definire questo contratto. Ora capisco l'origine delle tue preoccupazioni, ma per nostra fortuna non funziona cosi. Quando installi un impianto fotovoltaico lo stato, tramite il GSE (che si occupa della promozione di tutte le fonti rinnovabili), ti da la possibilità di ricevere un incentivo in base alla produzione del tuo impianto. In pratica lo stato ti paga per ogni kWh prodotto dall'impianto, per il semplice fatto di produrre energia.Se quell'energia poi l'autoconsumi o la immetti in rete è un discorso che non fa parte del sistema di incentivazione, l'incentivo viene pagato per il semplice fatto di produrre energia. Quindi: 1) Il contratto per l'incentivo sarà tra te ed il GSE 2) la misurazione dell'energia prodotta viene fatta direttamente dal GSE con un suo contatore 3) Chi installa l'impianto non ha nessun obbligo di produzione, se il primo anno produce 1000 e il secondo 500 l'unica differenza è che prenderà un incentivo inferiore. L'energia che non autoconsumi e che immetti in rete o la totalità dell'energia che produci qualora l'impianto sia una centrale fotovoltaica può essere: 1) Venduta sul mercato elettrico 2) Venduta al GSE 3) Scambiata sul posto Lo scambio sul posto, semplificando, consiste nell'immettere in rete una certa quantità di energia e di riprenderla in un secondo momento quando serve. Anche in questa caso, il contratto di scambio sul posto, viene fatto con il GSE e non c'è nessun obbligo di fornire energia o altre cose particolari. Spero di essere stato chiaro
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11/11/2009, 22:22 |
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