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Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

09/11/2009, 18:54

Ivano, è chiaro che chi già possiede i 60000 euro comincia a guadagnare da subito: il caso da me descritto, che è di per sè chiaramente approssimativo, riguarda la persona che chiede aiuto (agevolato) ad una banca.
Questo investimento oggi è il più redditizio e non lo dico solo io, per chi possiede un po di soldi e i figli da "sistemare" forse è l'unica soluzione :!:
Ti ringrazio comunque per la precisazione che mancava da parte mia...Cià uagliò
dommi

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

09/11/2009, 19:15

Mi correggo, il guadagno netto è di 500 euro al mese, mi sono sbagliato prima, chiedo scusa.
Rimane cmq un discorso valido. L'unica cosa che avevo azzeccato era il costo.Perdonatemi :!:
Dommi

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

09/11/2009, 19:51

quando ci sono di mezzo i numeri il mio naso è difficile che sbagli, vista in questi termini la cosa è più plausibile ma forse ti sei scordato di dire che i 500 euro al mese sono netti, vale a dire che la corrente che tu consumi non la devi più pagare, e quindi il ricavo dovrebbe essere maggiore, è un argomento che non ho mai approfondito anche se devo dire che mi interessa.

ciao fratello

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

09/11/2009, 20:23

mah.. Dommi, io il terreno esposto a sud ce l'ho. Ho esplorato qualche mese fa abbastanza attentamente la via che hai proposto.
Penso non sia conveniente. O meglio, puo' essere conveniente se invece di un investimento iniziale di 60mila euro ne prevedi uno da almeno 500mila in zona molto a sud. Li probabilmente (se riesci a difendere i tuoi pannelli dai furti per almeno 20 anni) puoi pensare di avere un ritorno economico.
Diversamente, secondo me, il gioco non vale la candela.
Son troppi i lacciuoli, le regolette, le certificazioni e troppo poche le sicurezze di poter vendere l'energia ad un prezzo decente.
Insomma, oggi l'energia fotovoltaica e' conveniente solo se hai la rete pubblica che ti fa da batteria tampone e ti acquista energia a mezzogiorno,o quando a te non serve, e te la restituisce di notte ,quando la usi. Pero' dietro c'e' lo stato che finanzia e la paga. Cosa pensate taglieranno prima in caso di bilanci in rosso?.
Senza andare troppo lontano.. guardiamo la Spagna fino a sei mesi fa leader nel solare ed oggi drammaticamente ferma.
Finanziamenti interrotti, e di conseguenza il solare e' fermo. Anche per questo motivo il prezzo dei pannelli sta calando rapidamente.

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

09/11/2009, 21:13

c'è tanto buio all'orizzonte. non solo per le prospettive di lavoro personali, per i lavori che mi sono andati mali, la crisi e tutto il resto tipo politica senza ideali, società che bada solo al proprio tornaconto e - mi si perdoni il termine scurrile - dove ognuno cerca sempre e comunque di mettertelo nel c..o.
il mondo intero è attraversato dalla paura, paure continue a scariche tipo diarrea. sembra quasi ci sia una fabbrica delle paure, alimentata dai media. prima erano i terroristi islamici, poi l'Iraq, poi l'aviaria, la SARS, muccapazza, ora la suina A, terremoto, maremoto, la bomba atomica degli stati canaglia, la crisi economica, la delocalizzazione, i cinesi che portano la loro manodopera schiavistica fino dentro ai nostri tanto decantati confini del Made in Italy (non solo a Prato, ma anche in tanti altri distretti industriali nel nord-est, romagna e marche), i musulmani che ci invadono, internet, pedofilia, cogne, garlasco, per non parlare degli evergreen, mafia, camorre e simili.
tornare al pezzetto di terra da coltivare, lo confesso, è un sogno che ho fatto in maniera ricorrente negli ultimi mesi. l'ho sognato come una via di fuga da un presente che ultimamente mi ha regalato solo angosce, frustrazioni e senso di inadeguatezza. potare olivi con mio padre, fare legna, pulire il terreno dalle infestanti, raccogliere ciliege sulla scala o a cavalcioni su un ramo, irrigare l'orto alla sera dopo una bollente giornata d'agosto, ramare le viti, vendemmiare, pulire i fossi, piantare una manciata di ghiande, brucare olive e frangerle la mattina alle 6, sono tutte cose che mi hanno dato una seppure breve sensazione di serenità. fatica e serenità. è strano.

vivere senza prospettiva, senza speranze realistiche in un futuro migliore è fra le cose peggiori che ci possano essere. ho buttato via almeno un paio di anni della mia vita così.

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

09/11/2009, 23:15

non sono buttati via bartolo, sono serviti a farti capire alcune cose e a farti crescere nell'esperienza, perchè sicuramente hai imparato cose che altrimenti ti sarebbero rimaste sconosciute e vedrai che prima o poi ti torneranno utili.

ciao

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

10/11/2009, 3:37

una casetta e un pezzo di terra era un mio sogno per diversi anni, ma l'ho esaudito andando in pensione,vendendo l'appartamento in città, usando la liquidazione e in aggiunta un piccolo mutuo...

Certo è molto bello e imteressante, ma posso vivere bene perchè tutti i mesi mi arriva la pensione.
Non penso ch epotri campare con i proventi della terra .. poi l'auto sostentamento.. come siamo viziati oggi..
quando ci sono le mele compero le banane in inverno compero i poodori da insalata e gli zucchini che noia...

ho provato per vedere coltivato 100 piante di pomodoro oltre a quelli per l'uso personale ho venduto 200 kg di pomodori a 50 centesimi al Kg tot.. 100 euro, peccato che avevo comperato di paletti di ferro il telo ricoprente i tubi per annaffiarli per un totale di circa 200 euro il concime ecc..

sicuramente è un ottimo sistema di vita, ma non ci si campa..

ciao Nino

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

10/11/2009, 3:40

Raviolo e Nicoletta, avete detto una parola che mi ha colpito: schiavismo. Nuova forma di schiavismo…. Ma noi siamo già SCHIAVI. Da decenni. Sempre un pochino di più, piano piano, siamo diventati SCHIAVI. Neanche ce ne siamo accorti, fin’ora. Ma adesso, arrivati a sentir stringere le catene sui polsi, lentamente stiamo prendendo atto del nostro nuovo stato di schiavitù…. Ci hanno schiavizzato in modo indolore, senza che ce ne potessimo accorgere, anestetizzati da una democrazia di facciata, da un falso benessere economico generato dalla creazione di nuove ed inutilissime necessità, da catene fiscali che ci hanno immobilizzato poco alla volta, da debiti pesanti fatti passare come allegri e facili finanziamenti, da finte libertà di voto divenute il movimento di un manzo legato alla transenna di un macello, da condizionamenti continui dei mass media, da uno stato di allarme protratto nel tempo (quello stato di cui giustamente soffre e si lamenta Bartolo) che serve unicamente a tenere le masse bloccate, a distogliere la loro attenzione da quel che accade VERAMENTE intorno ad esse… Avete notato il messaggio aggressivo di tante pubblicità, films, trasmissioni? Dalla linea dei suv alle parolacce e schiaffi in tv alle aggressioni verbali… anche questo serve, per creare schiavitù. Il nostro cervello purtroppo, riesce a scegliere solo tra quello che conosce. E conosce di più quello che più spesso gli viene propinato. Avete notato che adesso è più difficile iscriversi all’università e che le parabole stanno accecando la tv, che ERA un servizio pubblico? Questo significa voler tenere il popolo nell’ignoranza, nella grettezza… meno cultura, meno informazione, tutti chiusi in piccoli box sporchi di arroganza, di individualismo, di aggressività… il nuovo medio evo è già in corso!
Ma, fatte le dovute critiche, poi è d’obbligo rimettere in moto il proprio cervello e cercare le soluzioni. Non si può soltanto portare lamentele, dobbiamo anche tentare di proporre alternative, soluzioni, scappatoie…
Io mi tengo lontanissima dalla tv, a parte ieri sera dove a voyager ho visto, con estremo piacere, smascherare finalmente il finto virus dell’influenza…. Spero lo abbiate visto anche voi.
Uso internet, sapendo che tra poco ci faranno pagare anche quello e che sarà presto controllato.
Cerco di ritrovare dentro di me, i valori e i sapori di cui parla bartolo.
Cerco di parlare con chi, come me, abbassando gli occhi, vede le catene che legano i propri polsi…. E non ci sta!!

bea

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

10/11/2009, 3:47

no pioppino,hai ragione, non ci si campa. ma ci si sopravvive. e non solo. il ritrovato contatto con la terra riaccende interiormente valori e sensazioni che oggi sono narcotizzate, ma che sono di fondamento per ridare alla vita il suo giusto senso, il suo degno valore...
benvenuto tra noi! bea

Re: Un pezzo di terra, e possibilmente coltivabile....

10/11/2009, 9:45

Ci si sopravvive e non solo...sante parole :!:
Infatti, ora che mi sono ritirato a Roma, nella mia casa, dopo un anno e mezzo di campagna, ho i miei dubbi che possa ritrovare l'aspirazione per scrivere qualche altro verso....
Dommi
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