Pochi giorni fa ho incontrato un caro amico di famiglia, che ha 55 anni e lavora per una ditta che prende in appalto la manutenzione delle linee ferroviarie. Un lavoro diffice che lo porta fuori casa per tutta la settimana, lontano anche 500 km o più, per lavorare di notte in inverno anche se nevica, o nel pieno del giorno sotto il sole, in estate. Un lavoro pesante e pericoloso, faticoso e usurante. A fronte di due operazioni recenti per ernie al torace e una alla schiena qualche anno fa, nemmeno una pensione d'invalidità a coadiuvare uno stipendio con cui a malapena paga il mutuo. Dovrebbe andare in pensione a 72 anni, secondo la riforma. Ma da qualche settimana è in cassa integrazione e se perdesse anche questo, di lavoro, non so cosa ne sarebbe di lui.
Il mio pensiero va a lui e alle 46 famiglie che sono rimaste senza reddito con la chiusura di una ditta storica di cementi e metalli per carpenteria edilizia, presso Perugia, che a seguito della crisi del settore ha fallito...e a tutti quelli che hanno sempre pagato le tasse, non hanno mai rubato e che il lavoro non lo troveranno o lo perderanno senza avere molte speranze di trovarne un altro.
Quest'anno è cominciato male e non potrà che finire peggio.

concordo a pieno con Eugenio

Eugenio, amico mio !!
non volevo farti sentire in colpa, il lavoro è un diritto di tutti, il lavoro dà dignità,
non dovrebbe assolutamente mancare, in una società giusta e ben organizzata...
ma, come tu scrivi, le ingiustizie sono il grande scandalo di questo nostro infelice Paese
ed io sono indignata e furibonda quanto te
un saluto
matilde

dopo 40anni di CAVA dovevo andare in pensione, ora non so, pensavo che con quelle poche energie che mi sono rimaste avrei potuto finalmente dedicarmi al mio terreno e ai miei animali, facevo già progetti da trentenne, ora dopo la doccia fredda mi chiedo con quali ausilii medico-ortopedici potrò ancora fare qualcosa.

il mio pensiero va a tutti quei ex burocrati che infilati negli uffici statali o enti parastatali , hanno parcheggiato il culo, per meno di 6 lustri ,e che son andati in pensione con pensioni do oltre 5mila euro al mese, che hanno lasciao il posto ai loro figli , che dop la laurea e master in mezzo mondo , sono ancora li a far i comodo della loro casta , nei secoli amen..

a tutte le persone che avete menzionato ed alle persone che in questi giorni hanno deciso di porre fine alla propria vita perchè schiacciate dal peso di problemi che hanno ritenuto irrisolvibili, a tutti coloro che attraversano la disperazione, con l'augurio che possano fermarsi prima di scegliere la via del non ritorno e risollevarsi ripensando poi con sollievo di non aver scelto quella via.

a

...il mio pensiero va alla causa, non al problema....

a tutti quegli esseri senza senso che trucidano, torturano, uccidono, lasciano morire di fame interi popoli,
in tutte le nazioni del mondo, in nome di una parola che non ha più alcun senso: "democrazia".
Che possa veramente scendere in terra un qualche cristo che se li porti tutti via....

leggetevi il libro di gianlucafubelli su gaio giuglio cesare

almeno vi fate 4 risate..

vorrei rispondere a marco sul (ed era ora) cosa vuol dire che ognuno di noi deve essere sfruttato fino alla morte e poi come fara un muratore a lavorare fino a 67 anni o un operaio o un agricoltore penso dalle tue parole che tu svolga un lavoro "comodo" altrimenti prova a fare il muratore per una settimana e poi penso che cambierari idea , il lavoro e' una truffa basta pensare allo stipendio dove il 40% e oltre se lo prende lo stato poi ogni volta che compri qualcosa si prende un altro 21% senza contare le altre tasse poi lo stato ti impone distrugendo il trasporto pubblico di comprarti una macchina per andare a lavoro e su quella macchina ti impone rca , bollo e multe varie percui tu non vai a lavorare per te ma sei unoi schiavo a servizio dello stato che ti lascia le briciole per farti credere di essere libero poi spesso si parla di produttivita 'ma pensa a come era il lavoro cento anni fa o cinquanta anni fa oggi grazie alle tecnologie a robot indutriali e alle innovazioni
( pensa che una volta le fondazioni delle case si scavavano a mano con il picone oggi ci sono gli scavatori )la produttivita' di ogni singolo lavoratore e' aumentata enormemente eppure l'orario di lavoro e sempre lo stesso se non di piu' lo stipendio anche grazie al euro(marco travestito) e diminuito i diritti di cento anni di lotte operaie in due anni senza che i sindacati (che sono palesemente venduti e corroti) facciano niente sono uno ad uno eliminati cio vuol dire che noi siamo schiavi peri e semplici e grazie ai media e al consumismo sfrenato ci fanno credere di essere liberi ma in realta non e' cosi purtroppo loro campano sulla ignoranza della gente poiche la maggiorparte degli italiani non capisce niente e non sa come in realta funzionano le cose e vedo che di questi ce ne sono molti .

Forse è meglio precisare che al limite dei 67 anni, sono previste deroghe per i lavori usuranti.
Per quanto riguarda la fatica fisica di certi lavori, sono daccordo con te. Non per scusarmi (il mio lavoro non lo scambierei con altri), ma anche certi lavori "intellettuali" si fanno con fatica ad una certa età. Pensa a una maestra con 25 bambini o a un insegnante delle superiori con 30 ragazzi che vorrebbero fare tutt'altro invece che stare in classe.
Stiamo pagando a caro prezzo decenni di spese pazze, senza nessuno che si preoccupava (sia politici che sindacati). Pensa che quando ho iniziato a insegnare io, gli insegnanti (e i dipendenti statali e degli enti locali) andavano in pensione con 20 anni di contrbuti !!
Io non mi lamento, perchè ho un lavoro che mi piace moltissimo, ma nessuno mi ha regalato nulla. Mi sono laureato a 24 anni (la mia famiglia mi ha mantenuto come studente fuori sede, ma ho sempre lavorato a Natale edin estate), ho fatto il militare e poi sempre lavorato (anche a molissimi km da casa).
Spero che i sacrifici che dobbiamo fare servano ai giovani che vogliono lavorare e darsi da fare.
Ciao,
Marco