Scusatemi... mi ero ripromessa di stare alla larga dagli argomenti di questo forum degli addetti al mestiere. Io, purtroppo, non lo sono proprio. Però sono un po' infastidita, benché legga questo forum continuamente ed imparando giorno dopo giorno cose nuove, mi sento tirata in ballo dai continui riferimenti in negativo ai cosiddetti consumatori. Mi pare una polemica tra 'poveri cristi' o guerra tra poveri. Io che gravito su Milano per lavoro, non pago 3 pizze 3,50 euro. Ne pago una. Se vado a fare la spesa al supermercato di una pessima GDO lombarda, è anche perché non ci sono negozi. E aggiungo anche che quelli che ci sono: chiudono presto a dispetto degli orari comunali, ti trattano male (ma questo probabilmente è un problema molto regionale... entri in un negozio e ti guardano come fossi un rompiscatole), hanno prodotti scadenti (cioè assolutamente industriali.. il galbanino, le sottilette, il tavernello..) Insomma: non è che ci si diverta a fare la spesa qui. E io che sto comunque a 40 km a nord di Milano, ho alcune aziende agricole che sopravvivono. Forse... Certo che vendono il latte crudo con relativa stalla a 100 mt dalla statale, dove 7 gg su 7 c'è la coda, di auto e di camion... E così compro il presunto latte-crudo del super che però arriva da Lodi, altra zona che quanto a inquinamento (qui però di prodotti usati in agricoltura) non scherza. Insomma: a me piacerebbe molto stare come Tosco in Toscana, mangiare del mio orto e non contribuire al dissesto economico dell'agricoltura ma, onestamente, non è possibile. E' sbagliato il sistema, non il consumatore. Detto ciò, siccome qualche riflessione leggendo questo sito l'ho anche fatta, il prossimo we vado a trovare un'altra azienda agricola qui in zona. Vediamo cosa vendono e vi invito a leggere la storia del paese in cui si trova, Consonno, un parco di divertimenti degli anni '60 di cui ora restano resti raccapriccianti. Qui si costruiscono case su case, invendute, e si guarda la televisione (che io non ho da circa 25 anni) e ci si comporta di conseguenza. Il terreno, fosse pure agricolo e solo tale, costa una cifra spaventosa. Vedere sezione Terreni di questo Forum, richiesta di terreno in provincia di Monza-Brianza. Poi curiosamente sempre nella GDO lombarda è comparsa qualche settimana fa un vino della collina di Montevecchia (siamo sempre tra Milano e Lecco... di vigneti qui ce n'erano parecchi, però di Clinton, uva americana, o altri viticci del genere), comunque 'Le terrazze di Montevecchia' al prezzo di 9, 90 euro la bottiglia IGT. 9, 90 alla bottiglia..? Al super? Cos'è il cugino di Caprotti?? Insomma...sono contenta per loro, però onestamente a quella cifra comprerei più volentieri il vino che si fa in Toscana (magari di Tosco!), o in Friuli che è la regione da cui compro il vino per me. Almeno c'è una storia ed una tradizione di altro tipo. Qui sono tutti figli di contadini però o fanno i muratori (leggi: impresa edile), o fanno i giardinieri (leggi: manutenzione ville, villette, e simili) o fanno come me (leggi: 45km andare, 45km tornare. destinazione Milano).
Mi scuso veramente perché ho tirato fuori anch'io tanti argomenti che c'entrano poco con tutto il discorso e risentono certamente della mia personalissima insoddisfazione per il posto in cui mi trovo e le possibilità che offre. Però... tornando all'inizio del discorso: il consumatore certamente è spesso un 'imbecille'. Spesso non ha altre scelte ed è stato educato per diventarlo. Comportarsi diversamente costa tempo, fatica, capacità di riflessione.
Tre cose che qui da me non abbondano e non possono abbondare.
Almeno, ho un bel panorama, gli scogliattoli nel bosco, il cane, la gatta e magari domani cerco di farmi l'orto. Chi vive a Milano, come me fino a poco tempo fa, ha il centro commerciale con l'aria condizionata, i giardinetti per il bambino pieni di rifiuti vari, e magari un GAS (..ma è da pochi, radical-shick..) da cui comprare prodotti sperando alla fine di spendere meno del supermercato. Infatti avendo un'amica che lo fa, oggi l'ho invitata a leggere questo forum per rendersi conto di persona di come funziona l'agricoltura da noi.
Certo preferirei lo stress da agricoltura incompresa con quel che ne consegue in termini economici, del lavoro impiegatizio che svolgo, altrettanto incompreso, ben pagato, ma i soldi che mi entrano escono tutti: supermercato, mezzi pubblici, vestiti da impiegata (...anche quelli, benché girerei in tuta molto più piacevolmente), per non parlare della cifra pagata per stare su un costone di collina a rischio smottamento a 40km da Milano.
Auguro a tutti di stare il meglio possibile, probabilmente la situazione italiana nel suo complesso non consente di stare sereni (almeno non lo consente a me), per cui perdonatemi lo sfogo.
g

una delle cose che di buono hanno i forum e' quello a volte di tirare fuore lo spirito critico delle persone, quasi espettorandolo dalla rabbia.

hai centrato uno dei problemi , ecioe che difficlmente si riesce a superare lo spazio tempo , tra la produzione e il consuno...

anche a me piacerebbe ogni tanto tornare agenova e fare scorta di pesce , ma secontiamo tutto x essere conveniente quanto dovrei prenderne??

Una tonnellata...

Mentra all GD costa circa il 4% far girare la merce....

Cara Giulia, hai fatto bene a sbottare e ti prego di farlo ancora perchè c'è bisogno anche del parere di chi vive in maniera diversa da noi campagnoli, che pure non siamo immuni dal sistema consumistico e della GDO.

a me sembra stranpo che in un paese come il ns quando varano uan legge sul cod della strada raramente la si rispetta

quando impongono una legge in agricoltura , fanno di tutto x imporla

Ciao giulia, proprio perche non abito a milano 3 pizzette margherita 5,6 EURO mi sembra un prezzo esoso...comunque o sono io che mi spiego in maniera maldestra o ce poca voglia di capirmi. Mi ripeto, io problema che volevo porre al centro di tutto è il perche un kg di zucchine viene pagato 0,3-0,5 cent al kg al contadino o un kg di uva 0,3 cent al viticoltore o per un litro di latte 0,25 cent a allevatore....perche???Visto che il consumatore finale è disposto a pagare quattro volte tanto se non di più, non si potrebbe pagare il giusto alla fonte e magari sono convinto che certi trucchetti per velocizzare la crescita degli ortaggi o animali si potrebbero evitare. Sono cosciente che a milano questo è tutto più complesso ma sono cosciente anche che il fruttivendolo milanese acquista gli ortaggi dal grossista che ci ricarica + del doppio e cosi fa altrettanto lui....in pratica non guadagna un cappero solo chi il prodoto lo ha fatto crescere ....guarda che io non sono un allevatore ne un contadino ma facendolo in maniera amatoriale sono cosciente della fatica che ci vuole, per esempio oggi ancora mi fanno male le gambe per aver piantato insalata domenica e non erano nemmeno cento piante.....immmagina se lo facevo per qualche giorno....tutto qua ho solo preso atto che il sistema economico attuale poco importa della meritocrazia(ortaggi o carne di alta qualità)importa solo della quantità e del pagare poco.......di conseguenza il consumatore finale si è adeguato.....io non do colpe a nessuno ma prendo atto che quello che per centinaia di anni ha dato reddito alle persone ora non esiste più. Oggi si vuole fare i soldi senza lavorare....speculando....tutto è diventato un enorme casinò.......per decenni anno incentivato le rendite sfavorendo il lavoro reale....ma i frutti di queste scelte sono sotto gli occhi di tutti....oggi dicono che i giovani non hanno voglia di fare i lavori che facevano i padri perche hanno studiato.....qualcosa di vero sicuramente ci sarà ma mi dite se oggi un giovane si mettesse a fare il pastore se riuscirebbe a vivere sopra la soglia di povertà o se si mettesse a fare il contadino o il pescatore.....oggi vogliono tutti fare i manager o i trader ....le donne invece si stanno buttando nel mondo della imprenditoria della passera....tanti soldi e subito.....chi suda è visto come un pezzente....chi guadagna 1000 euro come un poveraccio......Io pretendo solo che si equipari il guadagno di chi produce con chi vende.....chiedo troppo???

vorrei raccontare come si faceva e si fa ancora agrumicoltura nella conca d'oro ....arrivai con i miei studi universitari in agraria a chiedere a mio zio di darmi la parte di Manderineto di mia madre, perchè mi dovevo sposare e non avevo come campare la mia piccola famiglia in crescita... io e mia moglie in attesa di un bimbo ...da noi in campagna le donne sono rare comandano gli uomini ...tranne la zia di mia nonna da cui abbiamo ereditato questi terreni ...comunque trovai un manderineto a Tardivo di Ciaculli con frangivento di nespoli del giappone ....abbandonato ...il primo anno raccolsi solo 60 quintali di frutto .....vendetti il tutto a mille lire anno 1984 ...il secondo anno cercai di massimizzare i profitti e minimizzare le spese....ma all'università non ci avevano insegnato che oltre alle tasse dello stato ....avevamo un socio occulto ....la Mafia ....si presentò il sensale e mi disse che potevo vendere solo se mi iscrivevo alla Cooperativa ....la cooperativa non dava dividendi ma era sempre in attivo ...tu eri socio al conferimento ti davano il prezzo minimo per non farti morire lo "Zio Tatò" sapeva quanto era il prezzo a Milano quanto costava il trasporto sul gommato faceva i suoi conti per decidere quanto era il suo guadagno e quanto doveva pagare a te tu non sapevi perchè non cerano riunioni nulla della contabilità ...tu inoltre dovevi pagare il sensale ...il guardiano dell'acqua e quello della terra ... l'acqua non potevi averla tu poichè in quella zona si trova a 80 100 metri e se non la vendi non conviene che ti faccia il pozzo per pochi ettari...anche perchè non te lo permettono puoi farlo ma solo per la tua terra ...agli altri vendono loro ....ed a prezzi salati ...il racconto e lungo se volete che continui e vi interessa ...posterò il seguito

edu, mi pare che hai già capito l'iter dei prezzi dei prodotti primari, non ci mettiamo tutti gli altri lughi comuni sennò non la finiamo più.

Pensi davvero che sia mai esistita un età dell'oro? che le cose andassero così bene?
Proprio ieri un amico mi raccontava che 40 anni si aggiungeva formalina e al latte dei formaggi per disinfettarlo, e sto parlando di Grana padano, non bau bau.

diciamo che abbiamo vissuto un eta' dell'oro (gli ultimi 50 anni), che hanno illuso tutti.
Si credeva che la citta fosse un luogo scintillante e colorato. Che l'energia sarebbe stata tanta e sarebbe stato possibile spenderla senza badare a spese.
La realta' e' purtroppo un'altra. L'altro giorno parlavo con mio figlio, ovviamente avendo vent'anni ha la sua verita' in tasca e come ogni buon ventenne e' convinto che tutto quello che ho fatto io sia sbagliato gia come concetto.
Figuriamoci poi come l'ho fatto.Insomma era li che mi spiegava dove sbaglio e come avrei dovuto fare.
Ad un certo punto mi e' venuto un flash.. mi son ricordato di un libro.. Pinocchio.
Ecco, questo e' stato il consiglio che gli ho dato. Di rileggere con occhi da adulto Pinocchio. Una scuola di vita eccezionale.

E' un dato di fatto, chi guida questa area del mondo ci vuole morti, o perlomeno seppelliti dai debiti e zitti.
Siamo quel che mangiamo, per domare le masse devi controllare il cibo..del corpo e dell'anima.
Mi pare si sia gia avanti nel percorso, tra tv e spazzatura industriale..indigeribile, siamo quasi all'ultimostadio.

e qual'era la sua soluzione?