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Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 9:40

ora tutto e' certificato e siamo al punto di partenza, cioe



per fare un esempio...noi dobbiamo produrre suino certificato Parma Qualità perchè altrimenti non ce li compra nessuno, però il mercato non riconosce niente e dico niente di questa certificazione e dei costi buracratici e gestionale che questo comporta.


i miei genitori trent'anni fa riuscivano a far campare una famiglia con tre figli con un solo stipendio e si sono fatti pure la casetta. Ora sarebbe impossibile, sia per le tasse, sia perchè orami anche gli anziani che prima aiutavano le giovani generazioni sono alla canna del gas pure loro, i costi per vivere ( benzina, affitti, costi scolastici , ecc) sono alle stelle

Ma anche perchè, siamo onesti, sono cresciuti in maniera esponenziale i consumi superflui ma indispensabili delle famiglie.
Ormai tutti abbiamo un telefonino, come fai a vedere le partite se non hai una tv megaschermo-lcd-3d-sky? come fai a mangiare in fretta se non hai Quattrosaltinpadella, l'insalata in busta, l'hamburger con il bacon e la pastiglia per non ingrassare, oltre l'abbonamento in palestra? Una volta i nonni tenevano i nipoti, ora lavorano anche loro e quindi bisogna pagare asilo, tata, post-scuola.

Ritengo una fortuna vivere in campagna perchè oltre ai beni autoprodotti, a mio parere , godiamo anche di uno stile di vita meno pressante, dove non ti fanno gli occhiacci se non hai un vestito firmato, dove puoi lavorare con una tuta e non con il tacco e il tailleur ,posso una vita tranquilla e meno dispendiosa. Magari per un ragazzo è terribilmente noioso non poter andare in discoteca e all'happyhour sotto casa....



per quanto riguarda il mercato globale, non penso che qualcuno possa farci niente. Forse solo i disastri della natura potranno convincere gli Usa e la Cina a inquinare meno, ma come al solito comanda il soldo ( sprecato per ripagare i dani , in questo caso).

damanda da un milione di dollari : Se avessimo una classe politica come si deve, l'Italia starebbe meglio fuori dall'Europa?, magari puntando su turismo e agricoltura?

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 11:07

be sui vestiti firmati, ... mai avuto uno...
sul fatto che nn si possa vivere un po meno frenetiamnete si pou , senza rinunciare a troppe cose cmq

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 17:17

sui vestiti firmati ti posso dire che ho vissuto appieno l'epoca dei paninari, ovvero frequentavo il liceo negli anni '80. I paninari avevano la fissa di avere determinati abiti e scarpe firmate. I miei genitori mi spiegarono chiaramente che non avevano nessuna intenzione di darmeli, ma ti giuro ce n'erano alcuni che mangiavano pane e cipolla pur di non "far sfigurare " i loro figlioli.
All'epoca ho sofferto un po' perchè mi sono sentita fuori dal giro, però ringrazio mille volte i miei genitori che mi hanno resa più forte ai condizionamenti da adulta.

Successivamente ho subìto ancora situazioni del genere, di persone che ti considerano solo se sei vestito bene, se sei magro, se hai soldi, non bisogna andare chissà in quale ambiente alto-borghese,sai?
ti saluto

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 17:27

I ritmi di crescita attuali imporranno un cambiamento delle abitudini nei prossimi anni, si consuma di sempre di più e le risorse sono limitate. Cene stiamo accorgendo, la crisi che stimo vivendo ne è l esempio.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8970

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 20:35

milli puo sembrati strano , ma essendomi diplomato 20 anni fa anche io ho fatto gli studi medi superiori ( alprofessionale, e si i parenti poveri dei licei..) negli anni 80..

Re: Un mondo alla deriva

16/09/2011, 10:07

beh ragazzi.. diciamo che le universita' da 30 anni insegnano la dottrina di Visentini.
L'artigiano, il piccolo imprenditore, l'autonomo, il piccolo produttore DEVONO MORIRE.
la REGOLA dice :"sono inefficienti" la verita' nascosta invece e': " sono poco controllabili, non portano voti,e non pagano tessere di partito".
Cosi, per abbatterli si insegna ad usare la leva fiscale per indurli a diventare lavoratori dipendenti.
Ecco cosa spiana la strada alla GDO...
Ora, siccome questo e' un andazzo non solo Italiano ma, chi piu, chi meno, applicato ovunque in Occidente, la vedo dura resistere. Siamo come quei giapponesi asserragliati su un isoletta che sparavano a tutti tre anni dopo che la guerra era finita.
Bisogna, smetterla di pensare in piccolo.
Bisogna rendersi conto che la via NON e' il km zero o la filiera corta. Queste son solo le aperture che conducono i pesci piu addentro nella nassa.. ci portano nella zona in cui il pescatore puo catturarci con piu facilita'.

Chi chi investe sul km zero oggi , con questi presupposti,a mio avviso commette un errore spaziale.
Parlare di km zero mentre si sta affermando il principio di una europa unita, mentre sono state abbattute le frontiere dalla cina ( e non sono state abbattute le frontiere VERSO la cina), significa dire:
Mi metto contro alle maggiori potenze mondiali, mi metto contro alla libera circolazione delle merci, voglio dazi,misure protezionistiche , voglio un mercato piccolo e locale.

Beh, se posso azzardare una previsione da un soldo, SCORDATEVELO. A meno di una guerra mondiale (purtroppo sempre possibile) andare in quella direzione significa abbattere a forza il valore dell'euro o uscire dall'euro, abbattere il valore degli immobili, impostare una politica di dazi e restrizioni al commercio come nella storia non si sono mai viste,eliminare totalmente gli aiuti pac e cosi via.

Insomma significa mettersi da soli contro il mondo.

Re: Un mondo alla deriva

16/09/2011, 12:01

su questo mi trovo dacordo , sul km0 e filiera corta .

quello che oggi ci accomuna , e' che oggi al posto di confrontarsi con la gdo , ci trova a scontrarsi , con il coltello dalla aprte della lama.

e bisognerebbe capire perche qui lo scontro e' cosi aspro , mente in altri paesi sembrerebbe meno cruento..

forse eprche la gdo gode di appoggi politici? mmm piu che una ipotesi sembra uasi sia la prassi..

Re: Un mondo alla deriva

16/09/2011, 15:59

Ok, chi ha tanti soldi (la GdO) ha anche appoggi politici. Allora che si deve fare?
Se uno non vuole seguire la corrente ,non è detto che debba andare per forza contro-corrente, magari, basta togliersi dalla corrente.
Lo so, lo, sto dicendo una ca......., allora cosa proponete?
:roll:

Re: Un mondo alla deriva

16/09/2011, 17:20

spegnere direttamente le centrali eletriche ..

giusto x vederli andare col culo x terra.

sai che botta

Re: Un mondo alla deriva

16/09/2011, 22:31

Salve,

mi intrometto... per quel poco che conosco...

Raviolo, sei sicuro che la GDO può contrastare il KM 0 e la filiera corta?

Per quanto ne ho capito in questi ultimi anni, (sono 22 anni che faccio l'agente di commercio),
secondo me non è sicuro che il KM 0 e la filiera corta non abbiano senso.
Parlando a livello internazionale, per esempio, Mitterand, un socialista, eletto nel 1981 presidente in
Francia è stato colui che ha demolito oltralpe la media impresa.
In francia o sei piccolo oppure sei grande, le vie di mezzo non esistono.
Ma dobbiamo anche capire che in francia ci sono sempre state aziende da 5000 / 10000/ 20000 operai,
tutte grandi aziende, l'economia non è strutturata come in Italia, dove le PMI vanno per la maggiore.
Non voglio fare il veggente, ma potrebbe anche essere che nel tempo tutto possa cambiare; perché
affermo ciò?
Perchè interessandomi di economia, legato al mio lavoro, visto che adesso il cibo primario lo quotano in borsa,
nei prossimi anni questo settore potrebbe avere degli aumenti che vanno dal 300% al 400%.
Credete che io vaneggi? Ho bevuto un bicchiere di troppo?
Pensatela come volete, intanto mi sento di affermare che coloro che hanno un pezzo di terra è bene che se lo tengano stretto
e che perseguano il loro lavoro perchè a breve saranno ricompensati, sopratutto KM 0 e filiera corta.

NB: So che per alcuni sembrano affermazioni fuori dai gangheri, ma sinceramente ne riparleremo tra qualche anno.
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