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Re: Un mondo alla deriva

14/09/2011, 9:43

vorrei anche sviluppare un altro concetto che ritengo importante:

Dicono tutti che e' fondamentale mantenere la bilancia dei pagamenti equilibrata.
cioe' se importo dalla cina o dall'estero 10milioni di euro di frutta verdura ,vestiti,lampade,radioline,telefonini dovrei esportare 10milioni di euro di qualcosa d'altro.
in genere quello che esportiamo e' tecnologia o prodotto ad alta tecnologia. Quindi, ammesso che si raggiunga il pareggio....
Noi esportiamo per un valore di 10milioni di euro di linee di produzione (macchinari ad alta tecnologia) ed importiamo 10 milioni di beni di base.
Sembra tutto ok? sembra in equilibrio? NON LO E'.... chi produce lavoro vero e' fregato.

infatti per esportare 10milioni di euro in linee di produzione basta produrne un paio con al massimo mille lavoratori impiegati.
Per produrre 10 milioni in beni di base di lavoratori ne servono 50mila.
Ecco che in europa ci troviamo con un esubero di 49mila lavoratori che vanno a spasso..

Re: Un mondo alla deriva

14/09/2011, 20:31

discorso sulla cina capita a fagiolo,

bella e' stato il discorso del misitro cinese , sui futuri ivestimenti in europa.

in aprole povere , a loro dispiace che non sappimoa mministrarci , non intendono darci soldi in rpestito(comprare bot e cct in pratica) vista l'esposizione finanziaria che hanno verso gli usa e il dubbio che il dollaro sia svalutto ,e non rientrino intermente del capitali e iinteressi..) ma investono comprando aziende pubbliche /private (finmeccanica , eni , e marchionne spera anche nelal fiat..)

mmm la vedo dura trattare coi i sindacati italiani, cioe la vedo dura che i sindacati italiani riescano a spuntarla contro i momolitici cinesi.., troppo pragmatici..)

di qui di nuovo il dubbio : non e' che tutta sta certificazione e' solo l'ennesimo modo di dar lavoro a gente che diversamente sarebbe disoccupata?
ma in questo modo non si aumentano esponezialemnte i costi fissi..

come dire : 20 anni fa c'era un giornale che si chiamava "CUORE" e un rubrica a ll'interno era : "BRACCIA RUBATE ALL'AGRICOLTURA.."
Qui mi sembra che ora siano le braccia che rubino all'agricoltura , e nn vicevrsa



sul fatto della tecnologia secondo em abbiamo fatto un mezzo flop,

e speigo anche il motivo..

l'elevata tecnologia presuppone in tutti i campi che essa sia armonizzata dall'inizio alal fine del processo produttivo.

ora se noi per esempio compriamo una mietritrebbia che ha la guida satellitare , ma poi non abbiamo tutta la tecnologia a montee valle per farlas funzioanre , non serve a un beneamato "ciao"..

il rpoblema e' che queste tecnologie stanno entrando con difficolta in paesi in cui le estensioni ne farebbero pensare che sarebebro utili .

di qui al domanda : ma se le aziende di 10/12mila ettari non investono piu di tanto ,
credete che siano efficenti in aziende di 50ettari?

oltere tutto quetae tecnologie , in concorrenza in prodtti agricoli , che arrivano i paesi dove la amnodopera costa meno di 3 euro al giorno , hanno senso?

terza considerazione:
15anni fa ci hanno incuccato l'idea che tutto doveva essere certificato . perche senno avremo chiuso le aiende.

ora tutto e' certificato e siamo al punto di aprtenza, cioe

se prima il prodotto offerto sul emrcato era massale , cieo non differenzaito ,

ora il rpodotto certificato e' ridiventato massale , perche anche se differenziato , ha lo stesso gusto..

speigo :una delel critiche maggiori che vengono fatte dai sommelier : e' quello che oggi come oggi si tende a standardizzare tutti i vini , limitando i sapori poco graditi ( a volte i gusti che caratterizzano un vino , anche se poco piacevole , un eccesso tartarico , o un eccedi di certi tannini ..) ed esaltarne altri che mascherano il vino stesso ( il barrique...) sta di fatto che tranne poche eccezzioni , se noi prendiamo un vino igp rosso e lo pragoniamo ad un altra zona , hanno delel differenze di gusto e di profumi meno marcato che in apssato..

Re: Un mondo alla deriva

14/09/2011, 21:25

e certo, ai cinesi mica interessa venire qui a produrre... interessa portarsi via il knowhow tecnologico.
Una volta avuto quello... eni finmeccanica e tutto il resto diverranno uno scheletro da spolpare.
Se vendiamo quel poco che resta siamo letteralmente finiti.
(purtroppo lo siamo gia ma la gente non si e' ancora accorta fino a che punto).

Re: Un mondo alla deriva

14/09/2011, 21:59

be raviolo , avessero mantenuto la regola del quinto dello stipendio , chi oggi come oggi si sarebbe potuto permettere di comprare auto e casa?''

e magari fare il finanzamneto x andare in ferie??

dopo tutto fino a quando i paesi che erano in via di sviluppo fino a 10 anni fa, riusciranno a sopportare il debito di quelli ricchi.

perche a quanto pare , questi che hanno manodopera a basso costo e risorse (minerali , petrolio , e prodotti agricoli) continueranno a esportare verso usa e europa?

cioe da quanto ho capito su rai 3sto pmeriggio , paesei come brasile argentina cina , fino ad oggi hanno comprato titoli distato e bond europei e americani , oltre a vendere loro prodotti

e' un po come se noi al vicino di pianerottolo ,prestassimo soldi , perche aABBIAMO FIDUCIA , fa, che ne so, il gommista, e lui ci compra da noi verdure, latte ,carne frutta.

in pratica di da indietro i soldi che gli presiamo con la promessa che prima o poi paghera.

ma arriva al punto che se nn continuamo adagli soldi , che poi ci rida quando compra verdura , lui compra da altri , e per di piu non ci rida' i soldi indietro perche ci accusa , di avergli prestato soldi a usura, e il cane si morde la coda..


prima o poi sto sistema sinceppa , mi sa..

Re: Un mondo alla deriva

14/09/2011, 22:21

Ciao a tutti,

collegandomi al discorso iniziale e a buona parte dei messaggi di risposta, mi trovo pienamente d'accordo
con tutti, ma quello che riesco sopratutto a "decifrare" è che voi tutti quanti avete continuato il discorso,
chi più o chi meno si trova "sconfortato" dalla realtà evidente sotto gli occhi di tutti, ma nello stesso tempo
tutti con idee ben chiare e "fuori dal gregge".
Non voglio fare il sapientone, porto solo le mie esperienze, ho 46 anni e i miei genitori hanno sempre fatto l'orto,
allevato galline, con qualche pianta di olivo fatto l'olio; ma sinceramente quando ero più giovane, pur aiutandoli in
tutto e per tutto, a volte stentavo a capire la ricchezza che loro portavano avanti.
Adesso che vivo nella casa di miei genitori con un piccolo terreno, sto cercando di rifare esattamente ciò che
loro per decenni hanno fatto, consapevole tutto ciò è un tesoro da salvare.
Ricordo ancora la faccia di mia madre buonanima quando si parlò dell'aviaria, che dovette andare in comune per
dichiarare il pollaio, "roba da matti" mi disse allora...
Purtroppo non possiamo di certo convincere gente che viene "regolarmente indottrinata" a cambiare il proprio stile di vita
e sopratutto tipo di indottrinamento, diventa tempo perso... da parte mia però cerco almeno di salvare la mia famiglia e
questa estate quando mio figlio, 5 anni entrava in casa perchè era ora di merenda e prendeva un pomodoro, oppure un cetriolo
e se lo azzannava con gusto mi ha dato soddisfazione, sembravo io a 5 anni...
Mi dispiace per molti che dalla coltivazione all'allevamento avrebbero voluto farne una fonte di reddito, che purtroppo il
sistema sta uccidendo e li capisco benissimo, incoraggio tutti gli altri che come me desiderano mangiare "sano" il più
possibile a rimanere uniti aiutandosi l'un l'altro come succede su questo forum, (di cui ringrazio gli autori che esista).
Personalmente ringrazio tutti coloro che hanno esperienza e danno consigli "gratuiti" (che non è poco) a quelli come me che sono "ignoranti" in materia.

Saluti a tutti

Jean

Re: Un mondo alla deriva

14/09/2011, 23:37

intendiamoci.. il problema non e' sopravvivere noi.
Che comunque siamo attrezzati.... in fin dei conti, se non ti rompono le balle, n oi si campa e pure bene, mangiando del nostro e magari con un po di baratto si fa pure il di piu'.
Il problema vero e' che questi ti dicono che hai un debito contratto da altri e lasciato sulle spalle tue.
Dunque ti trovi incaprettato a pagare interessi, a pagare vitalizi a teste di birillo che non hanno mai piantato un chiodo e parlato politichese tutta la vita.
Allora questo e' il vero problema... che partiranno all'assalto all'arma bianca per raspare il barile.
Oggi abbiamo un prelievo del 50 e rotti % e su 60 milioni che siamo 20 milioni sono dipendenti pubblici.
Ora e' evidente che tra interessi sul debito un centinaio di miliardi anno divisi tra 60 milioni fate il conto di cosa vi costa. Stipendi alle amiche degli amici (non ce l'ho con il dipendente pubblico che lavora ma con il dirigente messo li per meriti politici o peggio quelli che perndono stipendi da 100mila euro anno per presenziare a banchetti e tagliare nastri) insomma l'attacco partira' verso il pezzetto di terra che ciascuno di noi ha perche non possono fare altro.
Non resta molto da consumare in questa Italia strapazzata.

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 1:18

raviolo ha scritto:Che poi ,alla fine a ben vedere, la gdo gia applica la filiera corta...


Non facciamo confusione tra filiera corta e vendita di prodotti a "km zero"!


raviolo ha scritto:del resto, bisogna rendersi subito conto che proporre la filiera corta e ,soprattutto il km zero, oggi vuole dire essere contro all'Europa e di conseguenza all'euro.
Non si puo pensare al km zero senza imporre una politica protezionistica e senza il fine ultimo di uscire dall'europa.
Per parlare di kmzero e filiera corta il locale deve essere libero di produrre appunto localmente.. senza vincoli e regolato dal mercato vero, quello della domanda.
Allora ben venga la vendita in azienda, ma dobbiamo avere subito ben chiaro che fino a che ci sara' una europa a normare, standardizzare, decidere chi fa il latte e chi il burro... beh fino ad allora tutti i nostri sogni di vendere direttamente resteranno appunto sogni... e chi lo fa' si accorgera' nel tempo che sta remando controcorrente.
Che sta seguendo una via, che a prima vista sembra una soluzione, ma che in realta', finche si gioca sul campo dove vigono le regole europee, e' la trappola finale per il produttore agricolo.


Penso che l'UE abbia preso una direzione diversa; vediamo adesso, con la crisi dei mercati interni, quali saranno le scelte future.

ciao,
Luke

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 7:54

Del resto .. la gente si chiede perche le famiglie ,a differenza di 50 anni fa , non fanno il secondo figlio..
E ti credo.. ognuno di noi oltre alle spese del primo figlio sopporta gia i costi anche del secondo e del terzo.
E come se avessimo tutti due figli in piu' Solo che non sono in famiglia.
Ognuno di noi mantiene almeno un pensionato baby e un politico.
A me mancano almeno 15 anni alla pensione, ma ho parecchi coetanei che son gia da dieci anni in pensione (ovviamente lavorano in nero) e che non hanno neppure pagato i contributi, (hanno usufruito di scivoli, benefit, e trucchetti vari).
A chi mi chiede perche' una famiglia non fa il secondo figlio, rispondo che quella famiglia ha gia sulle spalle un parassita (perche di parassiti si tratta) che si mangia cio che e' destinato al figlio. Ecco qualcuno si sta mangiando il futuro...
La mia odiatissima ex professoressa di latino del liceo ha ottanta anni, se ne e' andata in pensione dopo soli 15 anni di insegnamento (per fortuna almeno abbiamo limitato i danni che come prof era davvero incompetente) e sono 40 anni che vive alle spalle della comunita' (dando pero' ripetizioni di latino ovviamente in nero, per integrare).
Il marito insegnante pure lui, ha fatto un percorso simile. Ripetiamo tutto questo per migliaia di quadri fiat "scivolati " in pensione a 45 anni, e per tutti chi altri , aggiungiamo i politici e le varie consulenze inutili.
Beh resta poco da stupirsi se siamo a crescita zero...

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 8:02

del resto abbiamo un presidente che all'obiezione di un giornalista che chiedeva se non reputasse esagerate 40 auto blu pagate dallo stato e mantenute a disposizione solo per lui, risponde.." devo dissentire.. le auto blu sono solo 34 "....
capiamo bene dove sono finiti i soldi per le auto/trattori che non abbiamo potuto cambiare gli anni scorsi

Re: Un mondo alla deriva

15/09/2011, 9:14

che cu...ore grande ,

tu pensi di riuscire ad andar ein pensione?

io penso che i contributi scau che ha versato mio padre , e l'inps che verso adesso sono soldi buttati nel cesso , perche quando e se arrivero' a 65 anni avro quasi 50 annidi contrinuzione , che mi dara' una rendita tale che l'elemosina che fate ai parcheggiatori abusivi e di gran lunga superiore..
e chi ci governa lo sa ch conviene farci morire di inedia prima, dopo averci rpeso tutto

poi o meno come nel medioevo..
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