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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Strelitzia ha scritto: Cita: La redditivita' offerta dalla speculazione invece e' molto superiore ..ma pensa te... non l'avrei mai detto! Ma che discorso è?! Non trovo la costruttività del post. sara' una banalita' .. ma se fossimo in un mondo civile adesso gli speculatori avrebbero le balle strizzate... invece mi pare che il cetriolo punti dritto verso chi lavora...
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12/09/2011, 18:42 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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dopo tutto avere un sitema . un stato apparato come in islanda oggi e' una chimera , non ' detto che in un futuro nn ci si riesca, ma la vedo dura limitare il potere delle" famiglie patrizie " che son quasi 500 anni che vivono alle spalle di tutto . dopo tutto bisognerebbe cambiare l'idea che la poverta' e' dovuta al no sapersi amministrare , mentre i ricchi sono da prendere da esempio perche sanno quello che fanno.
be a mettere le mani in tasca agli altri son capaci da loro senza andare a insegnare.
io nutro serissimi dubbi sulal filiera corta , perche la vedo come un carico di responsabilita verso una persona sola , o uan famiglia.
e sopratutto la vedo dura nel fatto delle distanze kilometriche ,.. si continua a dire che l'agricoltra non e' competititva, qando e' il settore delal distribuzone lnon lo e' affatto e crea speculazioni
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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12/09/2011, 20:31 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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ma scusate.. contro al sistema della grande distribuzione non ce l'ha fatta il piccolo negoziante sottocasa, che faceva il venditore a tempo pieno ed era in mezzo ai palazzi, vicinissimo al cliente. Pensiamo di farcela noi? a 30 km dalla citta', mentre facciamo pure i produttori, i certificatori, l'imballaggio , il controllo qualita' e magari, perche no?, potremmo contemporaneamente fare i cantautori ed intrattenere il cliente che viene a comprare un kg di zucchine a 10 euro.
Se di distribuzione diretta si deve parlare, la filiera corta deve raggiungere la dimensione della gdo. Che poi ,alla fine a ben vedere, la gdo gia applica la filiera corta... A voler escludere la gdo dal gioco bisogna pensare di mettere sul tavolo diverse decine di milioni di euro. Altrimenti si fa solo il gioco degli speculatori.
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12/09/2011, 21:48 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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quello che cmq bisogna dire e' che la GDO , non vende solo prodotti alimentari
anche riuscissimo a creare una specie di magazzino di soli prodotti aimentari e derivati (pasta zucchero carne insaccati ) davanti alle diemnsioni e alla eterogeita di prodotti offerti , riuscire a entrare in concorrenza , non l vedo poi molto fattibile.
piu per la sfiducia che ho in coloro che fanno acquisti , troppo condizionabili..
facciamo un esempio classico
oggi nei dicount vendono del vino rosso igp , italiano a meno di 3 euro al bottiglia da 3quarti.
se consideriamo unminimo di ricarico del unto vendita ect ect, e considerndo che una buona uva viene acqu a non meno di 60centesimi il kg e che x 1 litro ci va 1,6kg di uva..
riuscire a far capire che un vino per chiamarsi vino (igp piuttosto che doc) oggi come oggi nonpiu costare meno che 2 euro sfuso , il piu delel volte ti senti dire : ma e' buono uguale e nnmi ha mai fatto male ..
stesso dscorso sui polli di 2kg morti a 5euro ( ma ne trovia nche a 3,5 euro di 1kg ai discount) stesso discorso alla alttuga a 50centesimi a cespo( quando gia al pianta a cubetto costa15cent)
e cosi via...
quelo che e' poco chiaro sono i ricarichi tra un passaggio e l'altro ..
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12/09/2011, 22:28 |
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edu
Iscritto il: 21/02/2011, 22:37 Messaggi: 568 Località: fermo
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Caro raviolo complimenti perche sei arrivato al punto anzi lo hai spaccato......hai tanta ragione che non ho il tempo per spiegarlo ma presto lo faro
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12/09/2011, 23:29 |
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edu
Iscritto il: 21/02/2011, 22:37 Messaggi: 568 Località: fermo
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Ciao a tutti, questa sera ho un po di tempo e volevo dire la mia su quello che aveva detto raviolo: oggi è tutta una speculazione e quello che dici sul fatto che non si guarda al futuro ma si guarda al trimestre è sacrosanto che non si vuole costruire qualcosa di positivo e che duri ma si pensa solo al giorno dopo....guadagnare tanto e subito. Hanno creato questo mondo globale solo per far passare le merci da un paese a un altro sfruttando le varie opportunità che si creano di occupazione a bassissimo costo.....il gioco è tutto qua produrre dove costa nulla e vendere dove pagano di più ma ....mi domando come può uno stato accettare questo futuro.....una multinazionale lo capisco che fa tutto per il lucro ma uno stato come può pensare di sopravvivere se importa manodopera e esporta lavoro, chi pagherà le pensioni di domani e chi consumerà i nostri prodotti se non ci sarà reddito per le famiglie??Io la domanda me la pongo tutti i santi giorni perche proprio è una cosa per me inconcepibile che ci sia tanta miopia...oppure non è miopia ma malaffare o malafede, nel senso che si cerca di portare il tutto in cacca e poi si scappa via col malloppo.Dalle mie zone era molto forte il settore calzaturiero....era perche oramai hanno quasi tutti delocalizzato in cina-india-vietnam -tunisia e perfino somalia....producono quasi tutto in questi stati poi portano nei conteiner la merce che viene inscatolata e venduta 10 volte il costo di produzione.......dicono che si pagA IL NOME....sarà ma per me sono semplici sfruttatori di popoli affamati che si nascondono sotto la frase di esportatori di benessere....vero ma omettono di dire a chi va il benessere....chiaramente a loro stessi. Nel mercato della frutta e della verdura o del allevamento è successo quasi uguale, si alleva i maiali nei posti più sperduti del globo....si importa i prodotti per migliaia di km tipo le olive le arance o i pomodori o il latte ....tutto basta che costi poco e che assomigli al prodotto buono.....molti sapranno del prosciutto san daniele fatto in cina....era invendibile in europa perche si fatto con le caratteristiche copiate del nostro ma nessuno lo avrebbe acquistato visto l"origine cosi hanno pensato di chiamare il posto dove veniva prodotto SAN DANIELE.....e l" inganno è servito....vorrei vedere quanti vanno a leggere bene etichetta che dice san daniele e in piccolissimo made in cina....sarà una storia....può essere ma vedendo quante ne combinano quasi ci credo. Durante tutto sto casino fatto dalle multinazionali la nostra bella europa invece pensava di controllare il mercato con le quote...o gli incentivi....un tot se pianti i girasoli ...un tot se pianti il mais.....un tot se fai la vigna un tot se la togli.....tra tutti sti tot si son scordati del prodotto tanto che alla fine chi coltiva nemmeno gli frega se il prodotto è buono tanto già hanno incassato soldi solo per aver seminato. Ma a quale malsano individuo sarà venuto in mente questa cavolata......praticamente sono come gli incentivi per le auto, come li togli crollano le vendite cosi se adesso togliessero i vari incentivi su agricoltura ci sarebbero migliaia di ettari non seminati o lasciati in sodo....chiaramente visto che hanno tentato di controllare e livellare qualcosa che non va livellato......il prodotto deve essere al centro del sistema non gli incentivi per fare il prodotto....non mi sembra di dire chissa cosa...tutto ovvio ma sembra che al tempo di oggi non lo sia. Mi rincuora il fatto che sempre più persone si stiano accorgendo che non si cerca il bene comune ma si fa il bene di pochi per il male comune....tutta retorica.....probabile.....ma oramai sono decenni che sento che per migliorare le cose ci vuole il tempo e qua il tempo passa e io invecchio e le cose invece di andare in meglio peggiorano sempre di più.Unica nota positiva è che perdendo il lavoro e dovendo risparmiare su tutto magari si sta più in famiglia e si riscopre vechie abitudini che poi tanto vecchie non saranno mai....un saluto
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14/09/2011, 0:35 |
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faustocoppi
Iscritto il: 22/10/2010, 9:03 Messaggi: 795 Località: lettomanoppello (pe)
Formazione: perito industriale
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ma e come per olio d'oliva nel supermercato lo trovi anche a 3 euro ma di olio d'oliva c'e' ne poco il resto sono tutti scarti industriali invece nei frantoi stanno sui 5-6 € che e' comunque un prezzo basso per i costi.
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14/09/2011, 7:23 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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del resto, bisogna rendersi subito conto che proporre la filiera corta e ,soprattutto il km zero, oggi vuole dire essere contro all'Europa e di conseguenza all'euro. Non si puo pensare al km zero senza imporre una politica protezionistica e senza il fine ultimo di uscire dall'europa. Per parlare di kmzero e filiera corta il locale deve essere libero di produrre appunto localmente.. senza vincoli e regolato dal mercato vero, quello della domanda. Allora ben venga la vendita in azienda, ma dobbiamo avere subito ben chiaro che fino a che ci sara' una europa a normare, standardizzare, decidere chi fa il latte e chi il burro... beh fino ad allora tutti i nostri sogni di vendere direttamente resteranno appunto sogni... e chi lo fa' si accorgera' nel tempo che sta remando controcorrente. Che sta seguendo una via, che a prima vista sembra una soluzione, ma che in realta', finche si gioca sul campo dove vigono le regole europee, e' la trappola finale per il produttore agricolo.
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14/09/2011, 7:50 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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pero ce da chiedersi perche la filiera corta funziona in certi paese , e in altri no..
prova andare a vendere l'asti spumante , nella zona dello champagne ,a prezzo di costo , e vediamo quante bottiglie vendi.
vai a vedere quante bottiglie di champagne vendi ad asti e fai i paragoni...
nn per essere polemico , pero' ....
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14/09/2011, 8:25 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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ah beh, grinto.. parli appunto dei francesi... mi e' capitato in francia ,anni fa, per ringraziare un tornitore che mi aveva sistemato un pezzo meccanico gratis di offrire quello che avevo con me, una bottiglia di barolo. Beh l'ho quasi offeso, ha accettato a denti stretti.. sottolineando.. " In francia abbiamo vini imbattibili..ma per stavolta faremo uno sforzo e berro' il tuo barolo".. manco avessi offerto sciacquatura di piatti..
con quel ragionamento, prova andare a Capri e vendere i pomodori di serra olandesi... son eccezioni. la realta' e' che la normativa europea va appunto in una direzione utile alla gdo (che pilota le scelte) e contraria al kmzero. Da cui i vari divieti e permessi che non sto ad elencare ma sappiamo tutti (mozzarelle, olio, forni a legna, cioccolata etc..).
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14/09/2011, 8:47 |
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