mah, come dice un mio amico:" coltivare da se' un orto e' un bel cetriolo piazzato nel culo del sistema"

Se ci riflettete e' vero.
Il sistema ha necessita' di cibo insapore,facile da mangiare, che non richieda masticazione, digestione lunga ma non pesante. Altra caratteristica necessaria per il cibo e' che dia assuefazione (glutammati) e sia conservabile all'infinito (sale alcool e glutammati ancora) Sia facilmente riscaldabile e soprattutto veloce. Infine che la sua produzione costi pochissimo.
Perche' tutte queste caratteristiche?.. perche tutto il tempo che passi a tavola o in cucina e' tempo sottratto al lavoro o al divertimento/shopping/ consumo.
Dunque bisogna mangiare velocemente, cose pronte in confezioni colorate, che non impegnino il tempo.

L'obiettivo e' : lavorare 8 ore, viaggiare in auto 2 ore (la benzina e l'iva sull'auto sono un bel reddito per il sistema) mangiare in mezz'ora, girare per supermercati un ora, divertimetificio/shopping/happyhour tre ore, un'ora di telefono/internet, un'ora cura della persona/pulizia/deodoranti/ginnastica, il resto sonno per ricominciare il giorno dopo.

Quando sento parlare di cibi naturali, mi rendo purtroppo conto del perche' non potranno mai sfondare (neppure per moda).
PER MANGIARE NATURALE,anche ammesso si possa pagarne il costo, E' NECESSARIO CUCINARE SUL MOMENTO ED INVESTIRE ORE DI TEMPO NELLA MASTICAZIONE DEL CIBO.
Esattamente quello che il sistema non vuole, farvi perdere tempo prezioso nell'alimentarvi mentre potreste utilizzare quel tempo girando per un megashop a comprare oggetti inutili prodotti da fabbriche che spingono il pil alle stelle.

E' vero raviolo, se hai l'orto poi devi pulirti le verdure e cucinartele in maniera sana, poi pulire la cucina e gettare i resti nel compost = un sacco di tempo, si sporca la cucina e si fanno odori..vai con gli spray ( al benzene)!

Ok , d'accordo le cose stanno così, però questo non lo accetto:

non accetto che uno imbrogli poi dica che è costretto, faccia le cose come vanno fatte, al passo con i tempi.

Dopo le lamentele passiamo ai suggerimenti per il da farsi?
(però mi sembra una discussione un po' trita, una cosa è continuare a lamentarsi, un'altra è scambiarsi opinioni su cosa si può fare o non fare per chi lavora in agricoltura o lo fa in maniera amatoriale)

Penso che in commercio ci sia tanta schifezza... ma tanta ma tanta, ma siamo fortunati ad essere in Italia (ok.. l'Italia ha mille pecche lo so, lasciatemi passare la frase) perchè c'è ancora gente, seppur poca, che ha voglia di prodotti genuini e di nicchia. Ci lamentiamo di cosa mangiamo qui, ma all'estero è anche peggio! Se c'è un posto dove si può ancora provare a puntare su prodotti genuini, forse e sottolineo FORSE, è proprio qui. Poi capisco anche chi non ci prova nemmeno o chi molla tutto perchè io per prima non ce la farei! Ma tanto di cappello a chi ci prova!

Sara' come dite voi ...
ma chisa perche il bisnipote di un probabile cugino di mio bisnonno , non si lamenta piu di essere argentino , e sta pensando che in fondo non e' cosi' importante richiedere la doppia cittadinanza , viste le rerogative in europa..

a volte si chiede come mai un comunita di stati grande come un terzo dell'america latina ci siao cose che in molte parti delondo danno x scontato da almeno 20anni..

se buon sangue nn mente, devo dire che la schiettezza non ci manca anche se a 6fusi orari di differenza..

telizia il tuo discorso non f auna piega , rimane il fatto che in molti paesi europei , al centro mettono la persona, e non i cnsumi della persona , su questo do pienamente ragione e milli e a raviolo ,con un piccola mia considerazione.

initalai x il settore privato ci sono glistudi di settore , che son un metodo indiretto per scoprire gli evasori , anche se molte volte sono un metodo che non tene conto di molti fattori ( in quello comemrciale x esempio non e' la stessa cosa avere 100mq in centro davanti a un piazza, cher 100 mq in una via di epriferia senz aparcheggio..)

se portassimo gli studi di settore in agriclotura(anche se in certe produzioni lo fanno) e partendo da un dato certo che e' al poplazione italina nel suo complesso, si potrebbe capire come si po ottimizzare la meglio il territorio nazionale.

per me e' assurdo che ogni citta o paese della provincia deve avere di tutto un po , unnpo di cereali , un po di vigneto , un po di allevamento ecc ecc, e un po di industria

ci son realta , in cui non solo l'allevamento e' consigliato ma sec me improduttivo ( soccide a parte) in cui le attivita forestali e vitifrutticultura sono le uniche che danno redito.

di qui a volte nn si cpaisce eprche in mezzo ai boschi dell'astigiano spuntnao capannoni industriali , manco fossimo nella periferia di torino , o milano ..

daltro canto ci son reate zooteciche dove a fianco diterreni ferilissimi e irrigabili, il numero degli allevamneti e' un poeccessivo: non si capisce perche per ltitarli , si debba essere eccessivamente repressivi su certe misure sanitarie , quando gia il costo degli affitti e' esagerato...

sbaglio o il megliosta nel medio (sperando che nn sia il dito medio eretto a pugno chiuso..)

Non ho detto infatti che l'Italia è il paese dei balocchi... anzi! Ma qui siamo e presumibilmente qui vogliamo portare avanti i notri progetti. Stavo semplicemnte cercando di trovare un lato buono, uno spiraglio di luce o quello che è.. avrò la sindrome di Pollyanna che ti devo dire! Eheheh
Certo che concordo anch'io sul fatto che è una società frenetica, poco tempo, poca voglia e bla bla bla, stavo dicendo semplicemente di non fare di tutta l'erba un fascio.
Cmq concretamente la cosa più giusta che ho letto è quella del packaging e della poco informazione. Lo scoglio da affrontare è far arrivare alle persone che "il mio è sano" contro il " il mio è di più e costa di meno". Pubblicità e confezione possono promuovere anche i prodotti dell'orto e genuini. Non sto parlando di campagne promozionali, ma in tantissimi post quello che rispondono a chi domanda come aprire una nuova attività agricola è "trova un giro di clienti, trova a chi vendere". Credo sia questa la difficoltà perchè in cuor mio non credo che non ci siano persone in grado e desiderose di spendere qualcosa in più pur di avere un buon prodotto, il problema è arrivare a loro.

Sono molto ma molto d" accordo con te per la tua ultima osservazione......le persone non è che non vogliono la cosa migliore per loro è che non lo sanno che è la migliore ma scelgono vedendo la tv che fa vedere spesso la spazzatura. Credo che il porta a porta sia unica soluzione, spiegare bene la realtà delle cose e lasciar scegliere liberamente

il libero arbitrio e' codizionato da molti fattori sia nelle scelte dei consumatori sia nelle scelte produttive.

ogni tanto ci ritroviamo tra aici colelghi a discutere sul futuro delle ns aziende .

alla fine la conclusione e' quello dell'aumento della produttivita, ma purtroppo lo spazio e' un fattorte della produzione molto limitato (lo e' se volgiamo fare un paragone anche l'aria che respiriamo , pensiamo empre che essa sia infinita, ma pensiamo a 2 mesi fa quei clandestini motri x afsissia nell stia dei una nave, x loro nn ce n'era abbsatanza..)

se vogliamo avere aziende di una superfice minima per quasiasi produzione non bastanop 30 anni di finanzimnet per poter amplirsi a dovre, se compri terreni non hai i capitali pe rivestire , o per le necessita di una famiglia .

anche nei casi di assemblamento di piu aziende in forme coloziane , cooperativistiche , ho visto parecchi fallimenti oltre tutto se facciamo un paragone con l'industria , le ristrutturazioni gli accorpamenti sono indice che qualcuno e' in esubero per cui s eprima 5aziende danno lavcvoro a 10 persone , dopo bastano 4/5persone ( e le altre 5/6 che fanno?? non sempre sono persone che loro malgrado vanno in pensione).

diciamo per una volta la verita'?...

negli ultimi dieci anni non e' stato possibile produrre in modo redditizio e "etico" alcunche'.
A partire dal chiodo e per finire al missile siderale, tutto ha avuto bisogno di finanziamenti o di schiavi sottopagati.
Perche'?...
Perche' la redditivita di un investimento basato sul lavoro puo' essere al massimo del 10/20 % all'anno.
(a meno che tu non faccia uso di schiavi,allora le cose cambiano).

La redditivita' offerta dalla speculazione invece e' molto superiore . Ondepercui la lira ,invece di essere impiegata in modo "intelligente" a creare strutture e prodotti di lunga durata e' stata utilizzata per speculazioni a corto raggio.
La speculazione a breve non si cura di costruire aziende che durino 100 e piu anni, ma guarda i bilanci trimestrali. Per fare una operazione di maquillage al bilancio di una azienda produttiva e attrarre dunque denaro e' NECESSARIO FARE I NUMERI. A discapito di tutto il resto.
NON IMPORTA SE TU PRODUCI FERRI DA STIRO, FILM ,O POLLI . IMPORTA SE IL TUO BILANCIO MOSTRA UN GIRO D'AFFARI IN CRESCITA DEL 30%. Allora ti pioveranno addosso soldi a palate , gestiti da banche e di proprieta di risparmiatori. (che verranno tosati piu o meno ogni 3 anni).
La tua azienda invece di produrre pensando al prossimo decennio, dovra pensare ai numeri del prossimo trimestre... E CHISSENEFREGA SE QUESTO VUOLE DIRE ANDARE CONTRO AD OGNI SENSO LOGICO.

A volte penso che se abolissimo le borse mondiali le cose potrebbero cambiare davvero. Ci sono persone che non producono nulla di nulla e fanno soldi a palate speculando sul lavoro degli altri. Un'azienda può anche produrre tantissimo ma se l'anno successivo non produce sempre di più fallisce perchè non produce dividendi.

Tornando al nostro settore...
ci dimentichiamo i sovrapprezzi applicati dai grossisti e dal rivenditore finale. Se pensiamo che un maiale allevato secondo le direttive del consorzio di Parma costa al macello 1,5 € al Kg ( come tutti gli altri)al consumatore il prosciutto alla fine arriva a costare anche 25-30 € ( metà del costo è applicato dal negoziante finale), si può pensare di cercare nel possibile di comprare direttamente al produttore o in qualche spaccio aziendale.
beh, ho tirato fuori la vecchia e valida storia della filiera corta. Certo non è che se si va dal contadino non bisogna stare con gli occhi aperti, le possibili fregature sono in agguato anche qui, però se si riesce a trovare uno o più produttori di fiducia è una bella fortuna. Ma ci vuole il suo tempo per saggiare le cose....

per chi produce penso che sia meglio farsi un'esperienza cominciando a produrre per la propria famiglia, poi se il prodotto è valido a volte basta il passaparola tra gli amici e si crea un giro. Insomma per chi produce amatorialmente non ce la vedo a comnciare subito a vendere e a guadagnare se non si ha esperienza.

..ma pensa te... non l'avrei mai detto! Ma che discorso è?! Non trovo la costruttività del post.