Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: Tragedia Zootecnica
20/01/2015, 16:59
Mi sembra che l'articolo mescoli dati oggettivi e nostalgie del tempo che fu , il tutto con un po' di confusione in testa. Io sono d'accordo con il commento scritto da R. Pontalti (leggi sotto l' articolo)
milli ha scritto:Mi sembra che l'articolo mescoli dati oggettivi e nostalgie del tempo che fu , il tutto con un po' di confusione in testa. Io sono d'accordo con il commento scritto da R. Pontalti (leggi sotto l' articolo)
La butto là, mantenere in vita queste specie autoctone con la vendita in paesi extraeuropei (vedi Cina e SudAmerica) dei loro prodotti, come carne, salumi, formaggi e via dicendo? Magari non c'è neanche bisogno dei sussidi europei...o sbaglio?
bsterebbe ridurre la speculazione che ce nell'industria di trasformazione ma soprattutto nel commercio delle produzioni zootecniche
quello che contesto ,e' quello che 20/30anni fa si diceva del comparto agricolo, che era slegato dal mercato, che bisognava concetrare la offerta ecc , avere cicli produttivi più efficienti, fare economie di scala ecc
nulla di più falso
oggi , la produzione grazie ai consorzi di qualità , si concentrano le produzioni, ma sono in concorrenza diretta con i prodotto che arrivano dall'estero , per cui tutto il lavoro fatto non e servito quasi a nulla
anche aumentare la produttività marginale , aumentando le rese produzioni ecc perché se vai a vedere i prezzi son fermi da 30anni , mentre sul banco , i prezzi gia solo del altte , o carne uova in alcuni comparti e' triplicata
cosa vuol dire ? che all'estero l'efficienza distributiva e' migliore , e che il settore al dettaglio, puo far utili , perché ha meno costo , vendendo a prezzi al minuto inferiore ai ns , pur pagando la materia prima allo stesso rpezzo
caso emblematico e' quello delle insalate, dove tra raccolta e vendita passano meno di 4/5gg , nn hanno lavorazioni particolari oltre il confezionamento, ma i prezzi passano da 30/40cent ( vedi i cavoli..) a più di 2 euro ... ma di questi esempi ce ne sono tantissimi..
i prodotti nicchia sono x me un boomerang sotto il punto di vista delle produzioni
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: Tragedia Zootecnica
20/01/2015, 18:37
Senza contare la tassazione e la burocrazia italiana che sono costi enormi. Caro Zootv, se tu dovessi vivere vendendo maialini, sceglieresti scrofe che ti partiriscono 6-7suinetti alla volta oppure quelle che ne partoriscono 14-16?
milli ha scritto:Senza contare la tassazione e la burocrazia italiana che sono costi enormi. Caro Zootv, se tu dovessi vivere vendendo maialini, sceglieresti scrofe che ti partiriscono 6-7suinetti alla volta oppure quelle che ne partoriscono 14-16?
Ovviamente la seconda scelta e questo lo capisco! Il mio è un problema che riguarda non solo la produzione e i loro costi ma anche il turismo! E' possibile mantenere in vita un allevamento di 10 capi di una razza bovina autoctona e vendere i prodotti ad un turista che viene ben informato da una buona pubblicità, magari una di quelle statali e non privata? Secondo me è una questione di non saper proprio "abusare" (scusate il termine) delle proprie risorse, e lo considero un problema dello Stato e non di chi produce o vende! Insomma come non sappiamo valorizzare le opere d'arte non sappiamo neanche valorizzate i prodotti e per questi farci rispettare all'estero!! E' un argomento difficile lo ammetto e per questo forse è anche difficile parlarne!
ma tu quando vai in un paese straniero, vai x porcilaie ( quelle dove ci sono i maiali , nn inteso come chi viaggia x sesso) , o per goderti le vacanze tra spiagge, ristoranti, discoteche birrie, ed eventualmente se avanza tempo musei?
ma tu quando vai in un paese straniero, vai x porcilaie ( quelle dove ci sono i maiali , nn inteso come chi viaggia x sesso) , o per goderti le vacanze tra spiagge, ristoranti, discoteche birrie, ed eventualmente se avanza tempo musei?
Se vado in montagna mangio in agriturismo e se nello stesso compro anche alcuni formaggi della zona mi informo anche con quale latte sono stati prodotti e quale filiera hanno seguito! Molti mi rispondo che sono stati prodotti nell'azienda posta nell'immediata vicinanza del ristorante!
dopo 10anni di girovagare tra le montagne , li consoci tutti, ma poi dopo, nn e' che in vacanza vai solo in montagna, puo capire viaggi di lavoro dove hai su 4/5gg 4/5ore libere , nn le passi a cercare il pelo nell'uovo di tutto dove mangi, o se andassi con la famiglia nn la passi a fare lezioni di biologia, se vai al mare, o in giro x capitali europee ..
il valorizzare i prodotti , devi coprire la più ampia fascia possibile, si certo devi tralasciare chi va solo x offerte, o compra solo ciensate, ma attenzione a puntare solo sul bio , o su prodotti di estrema qualità , rischiamo di fare autogol: se tutti ammettiamo ci mettiamo a coltivare tuber magnatum e ne facciamo uan sovrapproduzione, rischiamo che fra 2/3anni abbia un rpezzo di 30/40euro al kg e nndi 1000
e' gia capitato in questa crisi, che prodotti che 10anni fa erano di elite x i prezzi, oggi abbiano perso il 40% del prezzo, prendiamo al carne bovina certificata in Piemonte dove nel 2003 era venduta a 4 euro peso vivo, e oggi la stessa categoria spunta sui 2,6
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Re: Tragedia Zootecnica
21/01/2015, 20:12
Se io ho un allevamento con le scrofe, queste mi mangiano tutto l'anno e mi fanno porcellini tutto l'anno, mica solo durante la stagione buona per i turisti. L'allevamento con i suoi problemi quotidiani e il consumo stagionale non posso o reggersi a vicenda. A meno che non parliamo di allevamenti amatoriali/marginali a fianco di ben altra attività economica. Il turismo e il consumo di ristoranti e agriturismi è utile, ma capisci che è una ben piccola fetta del comparto, poi se vuoi aggiungiamo le fattorie didattiche così salviamo gli asinelli, i suini neri, le galline di razze antiche e così via,.