Tragedia Zootecnica

Se io ho un allevamento con le scrofe, queste mi mangiano tutto l'anno e mi fanno porcellini tutto l'anno, mica solo durante la stagione buona per i turisti.
L'allevamento con i suoi problemi quotidiani e il consumo stagionale non posso o reggersi a vicenda. A meno che non parliamo di allevamenti amatoriali/marginali a fianco di ben altra attività economica.
Il turismo e il consumo di ristoranti e agriturismi è utile, ma capisci che è una ben piccola fetta del comparto, poi se vuoi aggiungiamo le fattorie didattiche così salviamo gli asinelli, i suini neri, le galline di razze antiche e così via,.

milli ha scritto:Se io ho un allevamento con le scrofe, queste mi mangiano tutto l'anno e mi fanno porcellini tutto l'anno, mica solo durante la stagione buona per i turisti.
L'allevamento con i suoi problemi quotidiani e il consumo stagionale non posso o reggersi a vicenda. A meno che non parliamo di allevamenti amatoriali/marginali a fianco di ben altra attività economica.
Il turismo e il consumo di ristoranti e agriturismi è utile, ma capisci che è una ben piccola fetta del comparto, poi se vuoi aggiungiamo le fattorie didattiche così salviamo gli asinelli, i suini neri, le galline di razze antiche e così via,.

Ho capito che è molto complesso il discorso ma io non parlo del solito turista che ogni anno visita sempre i soliti posti, la mia è una visione molto più ampia e quasi onirica. Spero infatti che tra qualche anno, con qualche riforma o idea in più, come si sarà la fila fuori dagli uffizi per vedere le opere d'arte ci sara' un boom di prenotazioni in piccoli hotel, B&B, agriturismi ecc per assaggiare i prodotti tipici italiani ed "assaggiarne" la filiera produttiva (scusate il gioco di parole)! E' qualcosa di straordinario e quasi irreale ma io ci credo e vorrei provarci...

ZooTv ha scritto:

Ho capito che è molto complesso il discorso ma io non parlo del solito turista che ogni anno visita sempre i soliti posti, la mia è una visione molto più ampia e quasi onirica. Spero infatti che tra qualche anno, con qualche riforma o idea in più, come si sarà la fila fuori dagli uffizi per vedere le opere d'arte ci sara' un boom di prenotazioni in piccoli hotel, B&B, agriturismi ecc per assaggiare i prodotti tipici italiani ed "assaggiarne" la filiera produttiva (scusate il gioco di parole)! E' qualcosa di straordinario e quasi irreale ma io ci credo e vorrei provarci...

zootv quel periodo li ce gia stato o si era sperato ci fosse una decina di anni fa , ora siamo gia dopo , se tu hai un budget di 2000euri per portare le terga a spasso tue e della tua famiglia, cerchi la soluzione dove nel più breve tempo possibile puoi fare più cose , a costo di farle un po di corsa,

a me fanno ridere quelli che x 11mesi l'anno nn fanno attivita fisica e tronano delle ferie più stanchi di quando son partiti, che ci va 2 settimane x rimetterli in sesto...

esempio classico sono el crocere di massa , quelle a buon mercato che durano 10gg , dove da quando apri gli occhi, a quando li chiudi vivi nel trambusto

prova a vedere quelli che spendono 4/5mila euro x 1/2mesi di crocera, se qualcuno si azzarda a rompere gli zebedei colfare ginanstica in piscina, mentre tene stai comodamente a leggere un libro , se e musica dance anni 90 ...

la valorizzazione dei prodotti molto difficilmente passa x il turismo... il tempo libero nnlo si passa in genere solo a gozzovigliare... insomma anche a gozzovigliare..

Sei giovane e fai bene a sognare, ma come vorresti provarci? Potresti aprire un'agenzia di viaggi e portare in giro i turisti col pullman.
Però mi pare che queste cose esistano già, sagre paesane, le settimane delle cantine aperte, i marchi di qualità dei vari prodotti locali,ecc.

milli x quello ce l'italian wine food , che lo fa da 30anni alla grande, ma e' solo l'estensione delle gite in pulman delle pentole

Appunto.

milli ha scritto:Sei giovane e fai bene a sognare, ma come vorresti provarci? Potresti aprire un'agenzia di viaggi e portare in giro i turisti col pullman.
Però mi pare che queste cose esistano già, sagre paesane, le settimane delle cantine aperte, i marchi di qualità dei vari prodotti locali,ecc.

Proverò a trovare qualcosa di alternativo!
Auguratemi un in bocca al lupo allora!

trova il modo di guadagnare , facendo risparmiar la gente, dopotutto bill gates ha iniziato cosi ahah

e penso sia questo una opportunità da studiare ancora a fondo , sullagroalimentare

faccio una considerazione:

l'Italia ha una miriade di prodotti regionali che hanno la loro forza nella produzione in un comprensorio ristretto, e per loro natura hanno volumi circoscritti, clientela di riferimento di una certa fascia di potenziale di spesa e quindi valore aggiunto del prodotto, che dovrebbe portare a una remunerazione soddisfacente.

Non e' che la depressione di alcuni prodotti "regionali" stia esplodendo perche' questi prodotti hanno perso la connotazione di regionalita' prima che li caratterizzava? un parmigiano o un parma fino a che punto e' corretto che vengano prodotti a decine di tonnellate con pretesa di mantenere un prezzo alto di prodotto di nicchia?
voglio dire: mi risulta che in USA e canada ci siano produttori di articoli "Italian sounding" con una filiera operativa da decenni, adesso che manca il fiato si sentirebbe dire che questi siano tentativi di imitazione.. dopo tutto questo tempo ci si sveglia?

puntare tutto sui prodotti ni nicchia e' molto rischioso cmq , il problema e' che siamo stati esclusi dalla grossa fetta centrale , quella giusta tra qualità e prezzo

n esempio:

questo autunno hanno butttato via i limoni in sicilia perché invenduti e sui banchi del supermercato stamttina in un discout , vengono venduti a 2,5 euro al kg

un domanda sola

PERCHE'?